Come cavi e carico influenzano l'amplificatore.

Cavi di Alimentazione, Segnale e Potenza
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MarioBon
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Come cavi e carico influenzano l'amplificatore.

#1 Messaggio da MarioBon »

questa è una spiegazione tecnica un po' specialistica. Senza perdere tempo saltate alle conclusioni.
Immagine
Nella figura qui sopra è rappresentato (a sinistra, molto semplificato) un amplificatore retroazioneto (tensione-tensione) di tipo non invertente.
- Zin racchiude sia l'impedenza di uscita della sorgente che i cavi e qualsiasi altra cosa (vds. Thevenin)
- Zout è l'impedenza di uscita dell'ampli ad anello aperto (senza la retroazione)
- Zload rappresenta tutto quello che è collegato all'uscita (zobel, cavi e casse)
- Rdif è la resistenza differenziale di ingresso (che si misura tra il più ed il meno)

Nella figura di destra viene mostrato quello che l'amplificatore vede effettivamente alla sua uscita. Come si vede basta partire dall'uscita dell'ampli (come indicato dalla freccia nella fig. di sinistra) e "seguire" il circuito. Tutto ciò avviene per la presenza della retroazione realizzata da Rf e Rs che collega l'uscita con l'ingresso. A causa della retroazione, anche Zin ha un effetto sull'uscita che è tanto maggiore quanto più Rdif è piccola.
Si tenga comunque presente che, anche se non sono rappresentate, le capacità cortocircuitano le resistenze e trasmettono i segnali a frequenza più alta. E' essenziale mantenere bassi i valori delle capacità specialmente delle capacità parassite dei cavi (di segnale e di potenza).

Tutto ciò che l'amplificatore vede alla sua uscita costituisce un partitore con Zout e contribuisce a ridurre il fattore di retroazione (1+betaA) (il che significa aumentare la distorsione a frequenze alte). Le capacità e le induttanze presenti possono alterare il margine di fase e generare dei picchi nella risposta e anche causare autooscillazione.
Sono questi picchi che rendono il suono più "lucido", mentre l'innesco di oscillazioni fa altri danni tutti udibili nella gamma alta.
Quindi un cavo non ha un "timbro proprio" ma può, eventualmente, causare danni di varia natura che vengono percepiti per la stragrande maggior parte nella banda alta.

Detto questo si capisce perché la caratteristica fondamentale di un cavo sia la velocità di propagazione: per ottenere una elevata velocità di propagazione devono essere contemporaneamente minimi sia la capacità parassita che l'induttanza parassita. Ciò implica l'uso di dielettrico con costante dielettrica bassa e che non cambi con la frequenza.
Questo , a sua volta, spiega perché il PVC non sia un materiale adatto per i cavi: possiede una costante dielettrica elevata e variabile con la frequenza. Se aggiungiamo il fatto che il PVC è piezoelettrico il gioco è fatto. Il PVC può essere usato solo come rivestimento esterno nei cavi coassiali schermati al 100%.

conclusioni
Da queste considerazioni, puramente tecniche, discende una conclusione: i cavi "veloci" presentano una buona probabilità di funzionare bene in un ampio numero di situazioni (perchè disturbano poco). I cavi lenti possono andar bene in certi casi e meno bene in altri.
Tra un cavo a bassa induttanza ed un cavo a bassa capacità è preferibile quello a bassa capacità.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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