"Dominati" dal dominio del tempo.
Inviato: 12/03/2018, 23:52
In ampiezza (dominio della frequenza) il nostro sistema di percezione adotta una sorta di capacità di autoregolazione, è capace anche di "riequalizzare" difformità nella risposta di parecchi dB (si legge in qualche parte anche 30dB).
Avete mai prestato attenzione a quello che succede ascoltando un impianto sin da subito e dopo un certo lasso di tempo ?
Ad esempio: un impianto che sin da subito sembra suonare tonalmente squilibrato...poi, dopo circa una mezz'oretta, sembra che tutto si sia "sistemato".
La regolarità della risposta in frequenza è molto importante, accorcia questi "tempi di adattamento" facendo si che l'impianto possa suonare bene anche da subito.
Tuttavia la risposta in frequenza (ampiezza) non ricopre lo stesso ruolo del dominio del tempo.
Se "temporalmente" un impianto va male, questo produce effetti ben piu gravi del disequilibrio tonale
Si va dalla scarsa intelligibilità, scarsa articolazione, fino a sfociare nella fatica ascolto.
Questa caratteristica permane molto piu a lungo rispetto alla percezione dell'equilibrio tonale, difatti anche con ascolti prolungati il sistema di percezione continua a provare idiosincrasia.
Ed ecco una prova lampante, relativa alla mia percezione (ma non mi riterrei tanto diverso dagli altri)
Ascolto prolungato di queste 3 risposte in frequenza.
A "freddo" la risposta in verde presenta una forte caratterizzazione alle basse ma, dopo un ora di ascolto si percepisce una sorta di "purificazione" riducendo drasticamente la sensazione che si prova dopo i primissimi minuti.
Di contro le risposte in blu e in rosso si presentano sin da subito molto regolari.
Questa sensazione di regolarità viene mantenuta per molte ore di ascolto.
Ma adesso, pur mantenendo esattamente le medesime risposte, andiamo ad ascoltarle con un andamento temporale diverso, relativamente concentrato alle basse frequenze.
Taglieremo fuori (costretti per forza di causa maggiore) la risposta verde e ascolteremo la blu e la verde in quanto possiamo mantenere circa la stessa ampiezza, ma con una distribuzione di energia nel tempo diversa. (la verde risulterebbe fuorviante in quanto ha un ampiezza nel dominio della frequenza assai diversa)
Abbiamo 4 linee:
1) VIOLA = segnale originale dell'intera catena composta da DAC + cavi + AMPLIFICATORE
2) ROSSA = segnale dell'intera catena di cui sopra + DIFFUSORE + AMBIENTE (temporalmente ridotto)
3) BLU = segnale dell'intera catena di cui sopra + DIFFUSORE + AMBIENTE (temporalmente meno ridotto)
4) VERDE = segnale dell'intera catena di cui sopra + DIFFUSORE + AMBIENTE (temporalmente originario) di questo però non ne dobbiamo tenere conto, tranne che per renderci conto dei livelli.
Osservate l'ampiezza di energia e la posizione temporale.
Stando alla letteratura scientifica, a cui credo, e con la quale all'ascolto mi ci ritrovo perfettamente, la linea ROSSA presenta delle riflessioni non percepibili, la linea BLU presenta riflessioni relativamente percepibili ma non gravi, la linea VERDE presenta una deformazione dell'impulso + energia a sufficienza per poter percepire "melma acustica" fino al tempo d'integrazione (100ms)
Lo vediamo anche con la proiezione della ETC envelope
E infine l'impulso in bassa frequenza. (notare come la linea rossa si avvicina moltissimo al riferimento elettrico in viola)
Come si presentano all'ascolto: la linea BLU presenta una gamma bassa sufficientemente intelligibile ed articolata ma...con un piccolo senso di legamento tra le note (basta provare il trio di contrabbassi di Ray Brown "super bass N°1)
La linea ROSSA si presenta all'ascolto velocissima, scandita, articolatissima e netta nei transienti, nessuna sensazione di legamento tra le note che si presentano particolarmente selettive, anche se a suonare sono 3 contrabbassi messi assieme.
Avete mai prestato attenzione a quello che succede ascoltando un impianto sin da subito e dopo un certo lasso di tempo ?
Ad esempio: un impianto che sin da subito sembra suonare tonalmente squilibrato...poi, dopo circa una mezz'oretta, sembra che tutto si sia "sistemato".
La regolarità della risposta in frequenza è molto importante, accorcia questi "tempi di adattamento" facendo si che l'impianto possa suonare bene anche da subito.
Tuttavia la risposta in frequenza (ampiezza) non ricopre lo stesso ruolo del dominio del tempo.
Se "temporalmente" un impianto va male, questo produce effetti ben piu gravi del disequilibrio tonale
Si va dalla scarsa intelligibilità, scarsa articolazione, fino a sfociare nella fatica ascolto.
Questa caratteristica permane molto piu a lungo rispetto alla percezione dell'equilibrio tonale, difatti anche con ascolti prolungati il sistema di percezione continua a provare idiosincrasia.
Ed ecco una prova lampante, relativa alla mia percezione (ma non mi riterrei tanto diverso dagli altri)
Ascolto prolungato di queste 3 risposte in frequenza.
A "freddo" la risposta in verde presenta una forte caratterizzazione alle basse ma, dopo un ora di ascolto si percepisce una sorta di "purificazione" riducendo drasticamente la sensazione che si prova dopo i primissimi minuti.
Di contro le risposte in blu e in rosso si presentano sin da subito molto regolari.
Questa sensazione di regolarità viene mantenuta per molte ore di ascolto.
Ma adesso, pur mantenendo esattamente le medesime risposte, andiamo ad ascoltarle con un andamento temporale diverso, relativamente concentrato alle basse frequenze.
Taglieremo fuori (costretti per forza di causa maggiore) la risposta verde e ascolteremo la blu e la verde in quanto possiamo mantenere circa la stessa ampiezza, ma con una distribuzione di energia nel tempo diversa. (la verde risulterebbe fuorviante in quanto ha un ampiezza nel dominio della frequenza assai diversa)
Abbiamo 4 linee:
1) VIOLA = segnale originale dell'intera catena composta da DAC + cavi + AMPLIFICATORE
2) ROSSA = segnale dell'intera catena di cui sopra + DIFFUSORE + AMBIENTE (temporalmente ridotto)
3) BLU = segnale dell'intera catena di cui sopra + DIFFUSORE + AMBIENTE (temporalmente meno ridotto)
4) VERDE = segnale dell'intera catena di cui sopra + DIFFUSORE + AMBIENTE (temporalmente originario) di questo però non ne dobbiamo tenere conto, tranne che per renderci conto dei livelli.
Osservate l'ampiezza di energia e la posizione temporale.
Stando alla letteratura scientifica, a cui credo, e con la quale all'ascolto mi ci ritrovo perfettamente, la linea ROSSA presenta delle riflessioni non percepibili, la linea BLU presenta riflessioni relativamente percepibili ma non gravi, la linea VERDE presenta una deformazione dell'impulso + energia a sufficienza per poter percepire "melma acustica" fino al tempo d'integrazione (100ms)
Lo vediamo anche con la proiezione della ETC envelope
E infine l'impulso in bassa frequenza. (notare come la linea rossa si avvicina moltissimo al riferimento elettrico in viola)
Come si presentano all'ascolto: la linea BLU presenta una gamma bassa sufficientemente intelligibile ed articolata ma...con un piccolo senso di legamento tra le note (basta provare il trio di contrabbassi di Ray Brown "super bass N°1)
La linea ROSSA si presenta all'ascolto velocissima, scandita, articolatissima e netta nei transienti, nessuna sensazione di legamento tra le note che si presentano particolarmente selettive, anche se a suonare sono 3 contrabbassi messi assieme.