Concerto per pipistrelli e cani

L'udito, cosa udiamo, come udiamo
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Svarione
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Concerto per pipistrelli e cani

#1 Messaggio da Svarione »

Avete fatto caso che le frequenze udibili dall’uomo sono comprese fra 20 e 20000 hz?

Ora qualcuno penserà pure entro più o meno 3db o magari per ciascun orecchio, o magari per sempre perchè esistono le compensazioni del cervello, o le integrazioni degli altri sensi.

Ebbene sotto sotto ciò che succede è che se sei miope, presbite, beh comprati un paio di occhiali, ce li hanno tutti ormai, anzi chi manco ne ha bisogno li prende pure alla moda, ma quando si tratta di udito scatta una repulsione per gli apparecchi acustici totale, un senso di vergogna, di inferiorità poco socialmente accettata, derisa.

Chi prenderebbe in giro un cieco? Nessuno
E un sordo? Ci fanno una comica, la sordità è oggetto di ilarità e di frustrazione per chi la vive.

E per un audiofilio? Peggio, le paure, l’orgoglio, la si vive come una menomazione.

Avendo amici piuttosto stagionati vi posso dire cosa succede per le persone comuni.

A un certo punto, in genere sui 65 anni ci si è accorti che la popolazione accusa cali uditivi diciamo fisiologici.
Eh già troppo presto, considerando che gli oltre 90 anni e che ormai le donne arrivano agevolmente a superare gli 80, ...
Ma potete pensare che un audiofilo si difenda meglio di un non audiofilo?
O che una donna senta meglio di un uomo?
Purtroppo questo è un ambito in cui le misure vanno fatte su un campione sufficiente grande per essere significativo io posso solo stare nella cerchia del mio gereatrico.

Comunque la mia impressione è che l’attenuazione uditiva fisiologica è tale da confondere aerei con tuoni, ma non un concerto per pianoforte con uno per chitarre almeno non per tutto il disco, perchè?

Beh, per una serie di motivi, in primis perchè se siete in casa e pensate di distinguere l’origine di suoni provenienti dall’esterno non potete avvalervi degli altri sensi, siete fregati.
Aereo o fulmine, beh vi aiuta la persistenza del suono, si i normo udenti hanno bisogno di focalizzare l’udito su quel suono e in pochi secondi ci arrivano, e gli anziani? Escono di casa e si aiutano con la vista.

Rassegnatevi è così per tutti gli umani che hanno la fortuna di avanzare con gli anni.

Si parla di sordità ai 90 db di attenuazione.

In mezzo ci sono le mille sfumature del grigio, per frequenza, per orecchio.

Il bello è che la stessa persona che non riconosce un tuono da un fulmine non ha alcun dubbio a discernere la qualità di una riproduzione musicale da un’altra, cioè esprime giudizi e preferenze “corrette” ma fatica a riconoscere un pianoforte inciso in modo metallico, povero di armoniche da una chitarra.
Cosa è avvenuto?

I sensi integrano, il cervello ragiona e decide.

Il susseguirsi delle note, l’armonia, fanno ricercare al cervello a quale strumento possa ricondursi quel suono.

Molto più semplicemente di quanto noi pensiamo, un non audiofilo, in là con gli anni, che ha vissuto sentendo musica fa questo lavoro inconsciamente, e già.
Il cervello compensa con l’esperienza dei precedenti ascolti, accoppia suoni con strumenti, non crea un bel nulla, semplicemente preleva dalla sua memoria il suono del sitar e lo associa allo strumento, alla sua immagine.
O bella questa, e se non si è mai visto un sitar?
Beh associa suono con un idea di strumento.
E se non ha mai sentito un sitar?
I casi sono due.
O è un normo udente e quindi acquisisce il suono, o non è un normo udente e allora acquisisce una frazione di quel suono, una parte, quale sia non importa, è la sua parte udibile.

Talmente bello sto discorso che vado al bar, ma poi vi stresso ancora non preoccupatevi.
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mario061
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#2 Messaggio da mario061 »

Te fainuna prova con uno strumento, pianoforte per esempio. Carica un file su un programma per pc che elabori i file audio, audacity o altro. Poi con lequalizzatore grafico tira giù le frequenze che vanno da 100 fino a 9/10000 Hz. Ascolta. Poi fai il contrario, tiri giù le freq. Da 100 Hz in giù e da 9/10000Hz in su. Scopri quale delle due eq. ti fa riconoscere facilmente lo strumento.... ;)
Svarione
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#3 Messaggio da Svarione »

Ciao mario, si il contenuto energetico del suono di uno strumento o della voce è racchiuso in una banda di frequenze, il punto è che questa banda viene percepita in modo diverso dall’udito di ognuno di noi.

Supponiamo di conoscere la nostra curva con un esame audiometrico e scopriremmo che il nostro udito frequenza per frequenza è diverso, e di quanto.
Senza essere per questo affetti da sordità di percezione o di trasmissione, cioè da una patologia, è proprio che i cosidetti normoudenti non sono ugualmente udenti.

Ora questo è un punto interessante che dovrebbe far riflettere quando ad esempio equalizziamo, scegliamo i componenti, o il volume di ascolto, o consigliamo questo o quello.

iIl suono come lo udiamo, lo sentiamo solo noi ed è relativamente al nostro udito che facciamo una classificazione di tutte le caratteristiche del suono e degli strumenti che lo originano o riproducono, ma si può dire di più, il nostro udito in quel momento, in quello stato di salute.

Il che non significa che gli strumenti di riproduzione non suonino con delle caratteristiche proprie valide per tutti noi, significa però che per ciascuno di noi la scala dei valori è diversa, la scala timbrica è diversa, l’estensione udibile è diversa,.

Raffreddori, o ascolti ad alto volume causano alterazioni.

Da uno studo riferito ai dj dell’età fino ai 30 anni emerge una percentuale venti trenta volte più alta di problemi uditivi rispetto ai coetanei.

Comunque beethoven era sordo e ciò non gli ha impedito di comporre e dirigere, si ma lui se un suo orchestrale non gli faceva segno non si era accorto degli applausi del pubblico e manco si sarebbe girato.
Morì afflitto da questa sordità che lo colpì sin da giovane e pure da solo.

In ogni caso si confortino coloro che suonano strumenti musicali, hanno un vantaggio, sanno usare i toni, sono agevolati dal loro mestiere a cogliere quelle sfumature che poi li aiuteranno immensamente a ritardare e compensare gli effetti del caso fisiologico dell’udito.
In questo senso allenare l’udito, ascoltare i suoni è tutto, il cervello raccoglie più informazioni, che poi verranno d’aiuto più avanti con l’età o in condizioni di acustica precaria.

Pensate a un bambino sordo dalla nascita, e come impara a parlare? Si fa, ma a fatica, lui non impara come i normo udenti, e nemmeno alla stessa età.

Ecco questa è a grandi linee il quadro generale che noi dovremmo aver presente, perchè un disco di ultrasuoni e frequenze subsoniche farà ballare i pipistrelli e cainare i cani ma a noi non ci sposta molto, anzi di nulla.

Che questo sia vero per tutti i bipedi direi di no, prendete i boscimani e loro sentono meglio di noi, non solo non hanno il nostro calo fisiologico dell’udito ma questo discende dal fatto che non hanno avuto l’inquinamento acustico e altre cose che il mondo moderno ci impone, industria.
E non è detto che risalendo ai nostri antenati non si possa scoprire che oltre la coda e la peluria non avessero udito ultrasviluppato.
E per inciso il secolo scorso l’appendicite era una causa di morte, oggi le operazioni di appendicite sono rare, si è proprio atrofizzata.

va beh, tornando alla nostra musica e sempre rimanendo in quel quadro generale si pone un problema.

Come faccio a capire come suona un componente da una prova fatta da una rivista?
O è inutile che ci tento tanto è fatica sprecata a sto punto.
Meglio optare per giri in tutti i negozi?

Eh ma io mi fumo una sigaretta, anche per far palpitare i negozianti e gli edicolanti.
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mario061
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#4 Messaggio da mario061 »

Svarione ha scritto:Ciao mario, si il contenuto energetico del suono di uno strumento o della voce è racchiuso in una banda di frequenze, il punto è che questa banda viene percepita in modo diverso dall’udito di ognuno di noi.
...........
Si, certo, ma un pianoforte che una persona percepisce in un certo modo dal vivo, lo percepirà più o meno fedele ascoltando un impianto di riproduzione, perchè il suo modo di "percepire" è comunque sempre uguale...

Quindi, se è vero (io non lo so) che abbiamo modi diversi di pecepire il suono, è altettanto vero che ognuno di noi potrà definire il grado di fedeltà di un apparecchio/impianto facendo il paragone con l'ascolto dal vivo (cosa molto difficile visto che il suono riprodotto sarà condizionato dall'ambiente diverso nel quale si trova l'impianto stesso)

Ergo si passa ai gusti personali che molto spesso non hanno nulla a che vedere con la fedeltà di riproduzione. Ma questo è un altro discorso...
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mario061
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#5 Messaggio da mario061 »

mario061 ha scritto:
Svarione ha scritto:Ciao mario, si il contenuto energetico del suono di uno strumento o della voce è racchiuso in una banda di frequenze, il punto è che questa banda viene percepita in modo diverso dall’udito di ognuno di noi.
...........
Si, certo, ma un pianoforte che una persona percepisce in un certo modo dal vivo, lo percepirà più o meno fedele ascoltando un impianto di riproduzione, perchè il suo modo di "percepire" è comunque sempre uguale...

Quindi, se è vero (io non lo so) che abbiamo modi diversi di pecepire il suono, è altettanto vero che ognuno di noi potrà definire il grado di fedeltà di un apparecchio/impianto facendo il paragone con l'ascolto dal vivo (cosa molto difficile visto che il suono riprodotto sarà condizionato dall'ambiente diverso nel quale si trova l'impianto stesso)

Ergo si passa ai gusti personali che molto spesso non hanno nulla a che vedere con la fedeltà di riproduzione. Ma questo è un altro discorso...semmai, dopo il caffè...
Svarione
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#6 Messaggio da Svarione »

Tutto sta nell’idea che il nostro cervello ha del suono di un pianoforte in un certo ambiente.

Il pianista, il liutaio, hanno un’idea, che non collima necessariamente con quella di un ascoltatore accanito di concerti al conservatorio, o in piazza o di musica amplificata.

Se tu ascolti stando di fianco a chi suona in una stanza ti accorgi che l’idea del suono di uno strumento che il tuo cervello acquisisce è diversa.
il tuo impianto deve riprodurre qualcosa di diverso da quello che pensavi, immaginavi, e lì vengono i guai.
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mario061
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#7 Messaggio da mario061 »

Ho provato a registrare qualche strumento, cosi per gioco, insieme a un amico che ha la figlia che va al conservatorio.
Registrato con mic abbastanza vicino da ridurre le interferenze dell'ambiente, è stato sufficente un LM3886 e un woofer pro da 30cm in cassa chiusa posizionato nello stesso punto del violoncello per ascoltare un suono praticamente identico all'originale, alla faccia delle migliaia di euro che si spendono per amplificazioni da 40Kg e diffusori da decine di migliaia di euro, Full Horn compresi. Certo mi rendo perfettamente conto che un violoncello non è una orchestra, ma "l'esperimento" che abbiamo fatto cosi per gioco mi ha fatto capire che è difficilissimo capire quando un suono di una incisione fatta in un posto sconosciuto e con strumenti sconosciuti, sia riprodotto fedelmente, quindi si compra/ascolta spessissimo, se non sempre, seguendo il gusto personale
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#8 Messaggio da Svarione »

...O il gusto di chi scrive recensioni.

Che peraltro se lette con attenzione traspare.

Fra l’altro la coperta è sempre corta, per cui ė un’illusione riprodurre fedelmente il pianoforte, un quartetto jazz, un’orchestra, e poi infilarci il rock nello stesso sistema, ammenoche non registri personalmente e forse manco così, ci vuole un impianto di quelli che...e una sala apposta.
Svarione
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#9 Messaggio da Svarione »

...E visto che pochi cambiano casa per sentire meglio la musica, il nostro gioco si reduce a comporre impianti come tessere di un domino senza fine, o una semplice my hifi.

Se si opta per la prima si insegue le lampare scambiandole per lanterne, e a noi piace anche, se si opta per la seconda ciascuno insegue una propria filosofia più o meno consciamente e raggiunto lo scopo si ferma.

Interessante sta cosa, le decisioni di acquisto e i tipi di acquirente al netto delle sostituzioni per obsolescenza o di vincite al lotto stanno lì dentro.

Poi il processo decisionale, il quadro generale, la consapevolezza sono variabili secondarie, modificabili e influenzabili.

Ti torna?

A orecchio a me si.
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mario061
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Re: Concerto per pipistrelli e cani

#10 Messaggio da mario061 »

Svarione ha scritto:...O il gusto di chi scrive recensioni.

Che peraltro se lette con attenzione traspare.
Sono assolutamente daccordo.
Svarione ha scritto: ................
Poi il processo decisionale, il quadro generale, la consapevolezza sono variabili secondarie, modificabili e influenzabili.

Ti torna?

A orecchio a me si.
Si

Spannometricamente direi che per ottenere una ottima fedeltà di riproduzione sia consigliabile l'uso delle cuffie ;)

Infatti appena posso (prima devo cambiare i dischi dei freni anteriori dela moto poi) mi prenderò anche un paio di cuffie serie... :D
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