Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

L'udito, cosa udiamo, come udiamo
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markzzz
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Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#1 Messaggio da markzzz »

Mi son sempre chiesto come sia possibile (per me, ma per qualsiasi altro non-musicista) come siamo in grado di godere e apprezzare una melodia non conoscendo (presumibilmente) le costituenti.

Per esempio, se un aspetto importante fosse il "Melodic Contour" (il classico su/giù delle note), dovrei essere in grado, quando analizzo la melodia, di capire immediatamente quando una nota va su o giù rispetto alla precedente, in maniera semplice e intuitiva. Ciò sarebbe il materiale che mi scatena eventuali emozioni (andamento, ecc).

Invece se prendo un qualsiasi pezzo (che ne sò, Primavera di Ludovico Einaudi), nel momento in cui "mi vengono i brividi" (il primo giro di piano), quando mentalmente provo a capire, nota dopo nota, quale va su e quale va giù... bhe... non mi è proprio immediato.
Alle volte devo pensarci più volte, ricantarmela dentro alla mia mente, e probabilmente alcune note tiro a indovinarle.

Come è quindi possibile che io posso godere di qualcosa che, a livello cosciente, non "so"?
Come valutiamo una melodia? O meglio, cosa di essa triggera le emozioni?

C'è della documentazione a riguardo?
Alla fine sarà sempre un discorso di "pattern matching" e variazioni presumo... ma sarei interessato a leggere qualcosa a riguardo 8-)

Grazie!
Ultima modifica di markzzz il 20/09/2018, 19:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltando musica?

#2 Messaggio da MarioBon »

Immagino che si debba partire da qualche cosa di meno complicato come il canto degli uccelli che l'uomo ascolta da qualche centomila anni. Ma su questo non ho materiale per esprimermi.

Le emozioni sono il risultato di percezioni che vengono caricate con ulteriori le memorie. Ne segue che una emozione viene "scatenata" da qualche cosa che richiama delle memorie collegate ad emozioni. Questo vale in generale e anche per la musica.
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#3 Messaggio da organist »

Salve.
Pongo subito una domanda: sei sicuro che avresti provato le stesse emozioni ascoltando solo la melodia, senza nessuna forma di sostegno armonico che supporti la melodia?
La melodia è costruita su una o piu serie di suoni, che genericamente (nella musica accademica) chiamiamo scale. Questi suoni, fra di loro, hanno rapporti di attrazione piu o meno deboli o piu o meno forti, dipendentemente dalle (semplifico molto) distanze fra i suoni che compongono la melodia (che possiamo definire una visione orizzontale della musica) e i suoni che si contrappongono alla melodia (se ce ne sono) che producono l'armonia (che potremo definire una visione verticale della musica).
Questi rapporti di attrazione o repulsione che si generano fra i vari suoni, provocano nel senso dell'udito degli stati o di tensione, o di stasi, o di distensione, e sono probabilmente gli elementi che generano l'emozione.

Ho parlato solo ed esclusivamente di "altezze" (suoni), tralasciando altri elementi costitutivi della musica, ovvero timbro, intensita, durata, che chiaramente concorrono indispensabilmente alla produzione di quei fenomeni di cui piu su ho scritto.

Purtroppo non è facile cercare di semplificare all'osso la spiegazione di argomenti vastissimi e complessi.
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#4 Messaggio da MarioBon »

organist ha scritto:... i suoni che compongono la melodia (che possiamo definire una visione orizzontale della musica) e i suoni che si contrappongono alla melodia (se ce ne sono) che producono l'armonia (che potremo definire una visione verticale della musica)....
Vado un po' OT: La Chiarezza, che è un attributo del suono presenta due aspetti:

Orizzontale (la distinzione di note suonate in sequenza)
Veriticale (la distinzione di strumenti diversi suonanti contemporaneamente)

Le note suonate in sequenza sono scritte sullo stesso rigo (in orizzontale). La partitura di strumenti diversi è scritta su righi separati (in verticale sullo spartito).

La Chiarezza è quindi legata alla capacità di dstinguere i suoni (anche detta "articolazione") e si misyra attraverso la risposta impulsiva e la Waterfall.

Correggetemi se non ho unsato il lessico appropriato.
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#5 Messaggio da MarioBon »

markzzz ha scritto:/watch?v=_fNg3qHdEcY]....
Come è quindi possibile che io posso godere di qualcosa che, a livello cosciente, non "so"?
...
Evidentemente non è l'unico caso. Banalmente non serve conoscere la chimica o la fisiologia per capire che lo zucchero dà più soddisfazione ... ma anche una pietanza non gustosissima potrebbe dare delle emozioni se ricorda delle situazioni particolarmente felici.
Comunque è interessante chiedersi perchè a meno che, una volta scoperto il motivo, questo non ne alteri il godimento.

Qualche cosa sul valore del timbro degli strumenti è stato scritto. Per esempio sembra che il suono distorsto della chitarra elettrica assomigli (nel rougness) al lamento di un aminale e questo induce empatia.
La "rougness" (ruvidezza) è la caratteristiche che distingue un urlo da un urlo di dolore.
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#6 Messaggio da markzzz »

Tutte risposte interessanti, ma non rispondono esattamente al mio quesito.

Riformulo: come può una melodia trasmettermi un senso di "andamento" se praticamente (quando cerco di buttarlo giù) non ho idea di che andamento sia?

Non sono un fisico e non so perché lo zucchero mi dia un gusto "dolce", ma il gusto è una percezione che mi arriva (elaborata dal cervello).
La melodia non è una percezione, l'altezza lo è (il pitch). Ciò che dovrebbe scatenare la melodia è la relazione tra queste pitch-percezioni.

Ma come detto sopra, mi è difficile (a mente conscia) capire quale sia la relazione. Per quello mi viene in mente il pattern matching :)
Altro esempio: se canto dentro di me "Ammazza la mosca, col flit" di Roger Rabbit, riesco a farlo senza tanti problemi. Mi trasmette un senso di comicità. Ma mentre scrivo questo post, mi rendo conto che non ho idea di che note siano. Quindi probabilmente l'andamento della melodia non saprei buttarlo giù, e step by step probabilmente non avrei idea se alcuni semitoni consecutivi vanno in su o in giù.

Ergo: dubito sia questo "andamento" a scatenarmi l'emozione (perché, bhe... non lo conosco :lol: ).
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#7 Messaggio da MarioBon »

Quando un usignolo canta lo fa senza conoscere la musica e ci molte popolazioni che cantano senza aver codificato una musica "scritta". Le scale musicali, tra l'altro non solo non sono le stesse per tutti ma sono anche cambiate nel tempo. Questo suggerisce che non è necessario conoscere la musica per cantare o per memorizzare, riconoscere e ripetere una melodia.
Quando la riproduciamo, cantando o fischiando, una melodia è il feedback che si instaura tra il suono emesso (bocca) ed il suono udito (orecchio) che "mette a posto le cose" in modo che la melodia cantata corrisponda alla melodia memorizzata (non per nulla chi suona usa gli auricolari per ascoltarsi e non stonare).
Esiste poi un processo, che potremmo chiamare "completamento armonico" che ci fa completare una melodia anche se non la ricordiamo completamente nei dettagli (analogo al completamento automatico delle parole). Tale completamento armonico segue le regole (innate?) dell'armonia che hanno evidentemente una base comune nelle popolazioni.
Non cito il "Clavicembalo ben temperato" di Bach perchè lo farei probabilmente a sproposito.
Per fortuna c'è tra noi più di un musicista che potrà correggermi.
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#8 Messaggio da markzzz »

Ok, ma quindi: quello che ci piace di una melodia non è "l'offset" che decodifichiamo tra una nota e l'altra. Ben sì le singole note come "tali" che si susseguono... le "stasi" del pitch, per così dire... erro?
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#9 Messaggio da MarioBon »

Vorei rispondesse un musicista. Per quel poco che so la musica è un susseguirsi di note che possono essere tra loro in rapporto armonico o non armonico. Il suono "non armonico" crea l'aspettativa del suono armonico seguente.
Quindi il piacere legato all'ascolto dovrebbe essere dovuto alla evoluzone della successione delle note.
Dato che di queste cose conosco poco è meglio se interviene un musicista.
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Re: Come elaboriamo la melodia quando ascoltiamo musica?

#10 Messaggio da Felix »

Io me lo chiedo ancora adesso. Non ho molto tempo per rispondere anche perché la discussione oltre al fenomeno fisico dovrebbe vertere sull'estetica e il gusto personali. Ma dal punto di vista fisico, Pitagora aveva teorizzato dei rapporti caratterizzanti gli intervalli delle altezze dei suoni, che sbrigativamente si possono leggere qui https://it.wikipedia.org/wiki/Scala_pitagorica e qui https://it.wikipedia.org/wiki/Intonazione_naturale. Questi intervalli puri (leggermente diversi nel sistema temperato equabile comunemente usato nella musica di produzione odierna) rispecchiano dei rapporti matematici presenti in natura.
Suono con mani e piedi...
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