Concerto per pipistrelli e cani
Inviato: 26/11/2019, 8:51
Avete fatto caso che le frequenze udibili dall’uomo sono comprese fra 20 e 20000 hz?
Ora qualcuno penserà pure entro più o meno 3db o magari per ciascun orecchio, o magari per sempre perchè esistono le compensazioni del cervello, o le integrazioni degli altri sensi.
Ebbene sotto sotto ciò che succede è che se sei miope, presbite, beh comprati un paio di occhiali, ce li hanno tutti ormai, anzi chi manco ne ha bisogno li prende pure alla moda, ma quando si tratta di udito scatta una repulsione per gli apparecchi acustici totale, un senso di vergogna, di inferiorità poco socialmente accettata, derisa.
Chi prenderebbe in giro un cieco? Nessuno
E un sordo? Ci fanno una comica, la sordità è oggetto di ilarità e di frustrazione per chi la vive.
E per un audiofilio? Peggio, le paure, l’orgoglio, la si vive come una menomazione.
Avendo amici piuttosto stagionati vi posso dire cosa succede per le persone comuni.
A un certo punto, in genere sui 65 anni ci si è accorti che la popolazione accusa cali uditivi diciamo fisiologici.
Eh già troppo presto, considerando che gli oltre 90 anni e che ormai le donne arrivano agevolmente a superare gli 80, ...
Ma potete pensare che un audiofilo si difenda meglio di un non audiofilo?
O che una donna senta meglio di un uomo?
Purtroppo questo è un ambito in cui le misure vanno fatte su un campione sufficiente grande per essere significativo io posso solo stare nella cerchia del mio gereatrico.
Comunque la mia impressione è che l’attenuazione uditiva fisiologica è tale da confondere aerei con tuoni, ma non un concerto per pianoforte con uno per chitarre almeno non per tutto il disco, perchè?
Beh, per una serie di motivi, in primis perchè se siete in casa e pensate di distinguere l’origine di suoni provenienti dall’esterno non potete avvalervi degli altri sensi, siete fregati.
Aereo o fulmine, beh vi aiuta la persistenza del suono, si i normo udenti hanno bisogno di focalizzare l’udito su quel suono e in pochi secondi ci arrivano, e gli anziani? Escono di casa e si aiutano con la vista.
Rassegnatevi è così per tutti gli umani che hanno la fortuna di avanzare con gli anni.
Si parla di sordità ai 90 db di attenuazione.
In mezzo ci sono le mille sfumature del grigio, per frequenza, per orecchio.
Il bello è che la stessa persona che non riconosce un tuono da un fulmine non ha alcun dubbio a discernere la qualità di una riproduzione musicale da un’altra, cioè esprime giudizi e preferenze “corrette” ma fatica a riconoscere un pianoforte inciso in modo metallico, povero di armoniche da una chitarra.
Cosa è avvenuto?
I sensi integrano, il cervello ragiona e decide.
Il susseguirsi delle note, l’armonia, fanno ricercare al cervello a quale strumento possa ricondursi quel suono.
Molto più semplicemente di quanto noi pensiamo, un non audiofilo, in là con gli anni, che ha vissuto sentendo musica fa questo lavoro inconsciamente, e già.
Il cervello compensa con l’esperienza dei precedenti ascolti, accoppia suoni con strumenti, non crea un bel nulla, semplicemente preleva dalla sua memoria il suono del sitar e lo associa allo strumento, alla sua immagine.
O bella questa, e se non si è mai visto un sitar?
Beh associa suono con un idea di strumento.
E se non ha mai sentito un sitar?
I casi sono due.
O è un normo udente e quindi acquisisce il suono, o non è un normo udente e allora acquisisce una frazione di quel suono, una parte, quale sia non importa, è la sua parte udibile.
Talmente bello sto discorso che vado al bar, ma poi vi stresso ancora non preoccupatevi.
Ora qualcuno penserà pure entro più o meno 3db o magari per ciascun orecchio, o magari per sempre perchè esistono le compensazioni del cervello, o le integrazioni degli altri sensi.
Ebbene sotto sotto ciò che succede è che se sei miope, presbite, beh comprati un paio di occhiali, ce li hanno tutti ormai, anzi chi manco ne ha bisogno li prende pure alla moda, ma quando si tratta di udito scatta una repulsione per gli apparecchi acustici totale, un senso di vergogna, di inferiorità poco socialmente accettata, derisa.
Chi prenderebbe in giro un cieco? Nessuno
E un sordo? Ci fanno una comica, la sordità è oggetto di ilarità e di frustrazione per chi la vive.
E per un audiofilio? Peggio, le paure, l’orgoglio, la si vive come una menomazione.
Avendo amici piuttosto stagionati vi posso dire cosa succede per le persone comuni.
A un certo punto, in genere sui 65 anni ci si è accorti che la popolazione accusa cali uditivi diciamo fisiologici.
Eh già troppo presto, considerando che gli oltre 90 anni e che ormai le donne arrivano agevolmente a superare gli 80, ...
Ma potete pensare che un audiofilo si difenda meglio di un non audiofilo?
O che una donna senta meglio di un uomo?
Purtroppo questo è un ambito in cui le misure vanno fatte su un campione sufficiente grande per essere significativo io posso solo stare nella cerchia del mio gereatrico.
Comunque la mia impressione è che l’attenuazione uditiva fisiologica è tale da confondere aerei con tuoni, ma non un concerto per pianoforte con uno per chitarre almeno non per tutto il disco, perchè?
Beh, per una serie di motivi, in primis perchè se siete in casa e pensate di distinguere l’origine di suoni provenienti dall’esterno non potete avvalervi degli altri sensi, siete fregati.
Aereo o fulmine, beh vi aiuta la persistenza del suono, si i normo udenti hanno bisogno di focalizzare l’udito su quel suono e in pochi secondi ci arrivano, e gli anziani? Escono di casa e si aiutano con la vista.
Rassegnatevi è così per tutti gli umani che hanno la fortuna di avanzare con gli anni.
Si parla di sordità ai 90 db di attenuazione.
In mezzo ci sono le mille sfumature del grigio, per frequenza, per orecchio.
Il bello è che la stessa persona che non riconosce un tuono da un fulmine non ha alcun dubbio a discernere la qualità di una riproduzione musicale da un’altra, cioè esprime giudizi e preferenze “corrette” ma fatica a riconoscere un pianoforte inciso in modo metallico, povero di armoniche da una chitarra.
Cosa è avvenuto?
I sensi integrano, il cervello ragiona e decide.
Il susseguirsi delle note, l’armonia, fanno ricercare al cervello a quale strumento possa ricondursi quel suono.
Molto più semplicemente di quanto noi pensiamo, un non audiofilo, in là con gli anni, che ha vissuto sentendo musica fa questo lavoro inconsciamente, e già.
Il cervello compensa con l’esperienza dei precedenti ascolti, accoppia suoni con strumenti, non crea un bel nulla, semplicemente preleva dalla sua memoria il suono del sitar e lo associa allo strumento, alla sua immagine.
O bella questa, e se non si è mai visto un sitar?
Beh associa suono con un idea di strumento.
E se non ha mai sentito un sitar?
I casi sono due.
O è un normo udente e quindi acquisisce il suono, o non è un normo udente e allora acquisisce una frazione di quel suono, una parte, quale sia non importa, è la sua parte udibile.
Talmente bello sto discorso che vado al bar, ma poi vi stresso ancora non preoccupatevi.