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Calo udito e ascolto

Inviato: 11/01/2020, 10:28
da vissiv
Buongiorno, sono un novizio del forum e non solo. Dovendo sperimentare l’ascolto in cuffia cerco di entrare in argomento e raccogliere informazioni generali, quindi anche indipendenti dall’ascolto specifico con questi apparecchi di riproduzione sonora. Non so se l’argomento è postato nello spazio appropriato, in caso contrario portate pazienza e indicatemi quello corretto. L’argomento di cui volevo parlare è legato a quanto specificato nel titolo. Mi spiego meglio. Sapevo ovviamente che gli estremi di frequenza percepita vanno restringendosi con l’avanzare degli anni, ma documentandomi ho anche capito che come conseguenza dello stress acustico, anche per chi magari non lavora in ambienti a rischio o ascolta musica a livelli assurdi in modo prolungato, si verifica in modo abbastanza generalizzato una perdita intorno ai 4000 hz. Cosciente che nulla potrà mai sostituire un esame audiometrico, ho voluto fare una prova alla buona, tramite un sistema online, immaginando che anche se non sarebbero stati forniti dati precisi, avrei comunque potuto valutare una macroscopica carenza rispetto alle altre frequenze. In effetti se per frequenze sotto i 2000 hz mi fermo sugli 0 o 15 db, per i 4000 hz devo salire a 40/50 db! Avete sperimentato anche voi questo calo? Se si, in definitiva, in che modo devo tenerne conto nell’ascolto: equalizzando? Ricercando cuffie che enfatizzino quella zona di frequenza? Concludo ricordando che la carenza nei 4000 l’ho verificata con test audiometrico su web, non tramite ascolto della variazione di frequenza dal basso verso i 20 khz, in quel caso non avverto buchi e mi fermo sui 15000 hz. Ho 52 anni.

Re: Calo udito e ascolto

Inviato: 11/01/2020, 11:56
da TomCapraro
vissiv ha scritto:Buongiorno, sono un novizio del forum e non solo. Dovendo sperimentare l’ascolto in cuffia cerco di entrare in argomento e raccogliere informazioni generali, quindi anche indipendenti dall’ascolto specifico con questi apparecchi di riproduzione sonora. Non so se l’argomento è postato nello spazio appropriato, in caso contrario portate pazienza e indicatemi quello corretto. L’argomento di cui volevo parlare è legato a quanto specificato nel titolo. Mi spiego meglio. Sapevo ovviamente che gli estremi di frequenza percepita vanno restringendosi con l’avanzare degli anni, ma documentandomi ho anche capito che come conseguenza dello stress acustico, anche per chi magari non lavora in ambienti a rischio o ascolta musica a livelli assurdi in modo prolungato, si verifica in modo abbastanza generalizzato una perdita intorno ai 4000 hz. Cosciente che nulla potrà mai sostituire un esame audiometrico, ho voluto fare una prova alla buona, tramite un sistema online, immaginando che anche se non sarebbero stati forniti dati precisi, avrei comunque potuto valutare una macroscopica carenza rispetto alle altre frequenze. In effetti se per frequenze sotto i 2000 hz mi fermo sugli 0 o 15 db, per i 4000 hz devo salire a 40/50 db! Avete sperimentato anche voi questo calo? Se si, in definitiva, in che modo devo tenerne conto nell’ascolto: equalizzando? Ricercando cuffie che enfatizzino quella zona di frequenza? Concludo ricordando che la carenza nei 4000 l’ho verificata con test audiometrico su web, non tramite ascolto della variazione di frequenza dal basso verso i 20 khz, in quel caso non avverto buchi e mi fermo sui 15000 hz. Ho 52 anni.
Io dico che non devi fare nulla.
I toni, se concentrati su una singola frequenza, risultano fuorvianti ai fini di un ascolto musicale.
Il cervello opera delle straordinarie compensazioni.
Pensare di equalizzare (per ipotesi a +40/50dB) è praticamente impossibile, uno per la gamma dinamica del digitale (si sconfinerebbe sempre nello 0dBFS) due perchè si introdurrebbero delle enormi distorsioni, e tre perchè si rischierebbe di bruciare il medio-alto o tweeter.

Re: Calo udito e ascolto

Inviato: 11/01/2020, 13:57
da MarioBon
il calo della sensibilità alle alte frequenza (oltre i 4000 Hz) è fisiologico e inizia alla nascita.
Dato che la cosa avviene lentamente e progressivamente il cervello ha tutto il tempo per compensare questo calo.
Per capire come sta il tuo udito c'è un modo più sicuro: la capacità di comprendere il parlato. Se non hai problemi nel comprendere il parlato (specie in ambienti rumorosi) e riesci a distinguere le persone dl timbro della voce significa che stai ancora bene. Quando queste facoltà si riducono o senti rumori persisteni (acufeni) allora è il caso di farsi vedere.
Tieni anche presente che un tappo di cerume può ridurre la sensazione uditiva del 20%.
Quindi basta un po' di "manutenzione" ed evitare gli stress (suoni troppo intensi). L'ascolto abituale della musica (in condizioni confortevoli) aiuta a mantenere un buon udito.

Re: Calo udito e ascolto

Inviato: 11/01/2020, 14:24
da Felix
Qualcuno se ne sta occupando...
https://www.sound.id

Re: Calo udito e ascolto

Inviato: 11/01/2020, 17:31
da vissiv
Grazie per le delucidazioni fornite.