Memoria, ricordare i suoni è più difficile

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MarioBon
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Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#1 Messaggio da MarioBon »

Memoria, ricordare i suoni è più difficile (il Sole 24 ore)
Per il cervello è più facile trattenere informazioni acquisite con la vista o attraverso il tatto

Ricordare immagini e sensazioni tattili è più semplice che mantenere una vivida memoria dei suoni, indipendentemente da che si tratti di parole o di rumori. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell'Università dell'Iowa, che in uno studio pubblicato su PLoS One hanno confermato che il senso della vista predomina su quello dell'udito, dimostrando allo stesso tempo – e per la prima volta – che le informazioni percepite con il tatto vengono ricordate tanto quanto quelle acquisite tramite gli occhi.

Gli esperimenti che hanno portato a queste conclusioni hanno coinvolto oltre 100 studenti, di cui sono state valutate la memoria uditiva, quella visiva e quella tattile. In una prima fase ai partecipanti sono stati fatti ascoltare singoli suoni, sono state fatte osservare semplici quadrati di tonalità di rosso differenti ed è stata fatta toccare una barra di metallo. I successivi test mnemonici hanno svelato che il ricordo dei suoni inizia a diminuire tra 4 e 8 secondi dopo averli ascoltati e che svanisce più rapidamente rispetto a quello delle immagini e delle informazioni percepite con il tatto. In una seconda fase i ricercatori hanno utilizzato stimoli più familiari ai partecipanti: il suono emesso da un cane che abbaia, una partita di pallacanestro senza audio e la sensazione percepita toccando una tazza senza però vederla. I risultati ottenuti confermano quelli precedenti, svelando che tra un'ora e una settimana dopo aver ricevuto gli stimoli il ricordo peggiore era quello dei suoni, mentre quello degli stimoli tattili era paragonabile a quello delle immagini osservate.

“Tendiamo a pensare che le parti del cervello collegate alla memoria siano integrate – ha commentato Amy Poremba, coautrice dello studio – Ma i nostri risultati indicano che il nostro cervello potrebbe utilizzare vie distinte per processare le informazioni. Ma c'è di più, il nostro studio suggerisce che il cervello potrebbe processare le informazioni sonore in modo diverso rispetto a quelle visive e tattili, e che potrebbero essere necessarie strategie alternative, come un aumento delle ripetizioni mentali, quando si cerca di migliorare la memoria”.

“Se vogliamo che qualcosa sia davvero memorabile – ha concluso la ricercatrice – potremmo dover includere un'esperienza visiva o tattile in aggiunta all'informazione sonora”.
MarioBon ha scritto:Non era chiaro se il senso prevalente fosse la vista o l'udito. Questi esperimenti indicano che è la vista. Si era anche letto che la memoria uditiva fosse molto brebe (2 secondi) portara a 6 o a 8 non cambia nulla. In sostanza c'è poco da fidarsi dei confronti a distanza di tempo. L'unico metodo di valutazione valido è il confronto diretto (pur con tutte el sue implicazioni)
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Polin
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#2 Messaggio da Polin »

Bisognerebbe poter capire meglio cosa intendere per "memoria sonora"!
Se pensiamo al linguaggio, che ha certamente radici mnemoniche legate alla armonia musicale(ad es. gli antichi linguaggi che hanno dato poi vita alla scrittura consonantica ), si può evincere che ha maggior complessità di apprendimento rispetto alla vista ed al tatto per il semplice fatto che porta una informazione.
Saluti
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Felix
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#3 Messaggio da Felix »

Infatti, secondo me più è corretto parlare di memoria di un'idea di suono...
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MarioBon
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#4 Messaggio da MarioBon »

Polin ha scritto:Bisognerebbe poter capire meglio cosa intendere per "memoria sonora"!
Se pensiamo al linguaggio, che ha certamente radici mnemoniche legate alla armonia musicale(ad es. gli antichi linguaggi che hanno dato poi vita alla scrittura consonantica ), si può evincere che ha maggior complessità di apprendimento rispetto alla vista ed al tatto per il semplice fatto che porta una informazione.
Sebbene sia presente una certa sovrapposizione tra le aree che memorizzano musica e linguaggio, queste vengono trattate una nell'emisfero destro e una nel sinistro. Ci sono casi di persone che non riescono a parlare (causa lesioni) ma possono ancora cantare. Questo dimostrerebbe la separazione tra i processi musicali e linguistici.

L'articolo è questo:
http://www.silcom.com/~aludwig/Brain.htm
il paragrafo è questo:
"Independence of Music and Speech Processing"

nel testo ci sono i link ai riferimenti bibliografici.
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MAXXI
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#5 Messaggio da MAXXI »

Non so che tipo specifico di test hanno fatto e le sue modalità ma ad esempio nella mia memoria è ancora viva la tonalità delle voci dei miei cari che ormai sono defunti da molto tempo così come il ricordo visivo di tanti fatti anche molto lontani nel tempo.
Tanto che alle volte li richiamo alla mente e ad occhi chiusi mi sembra di vedere un film in ottima definizione.
Sarà perché ho una eccellente memoria fotografica , mi fu molto utile nella vita lavorativa, e molta immaginazione che metto in atto anche quando leggo un romanzo e mi raffiguro l'azione in cui si svolge.

Forse sono un alieno prestato alla Terra..... :D o semplicemente una persona di buon senso
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MarioBon
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#6 Messaggio da MarioBon »

L'articolo dice che è più difficile ricordare i suoni non che è impossibile.
L'unico alieno è chi afferma di ricordare perfettamente il suono di oltre 5000 impianti ascoltati nell'arco di oltre 20 anni.

Provo a fare una riflessione:
riusciamo a riconoscere una voce in situazioni molto diverse: dal vivo, riprodotta, al citofono...
Allo stesso modo riconosciamo un violino (o altro strumento) eppure non ci sono due strumenti che suonino esattamente allo stesso modo. In sostanza riusciamo a formare delle categorie (cosa per cui il cervello è molto portato).
Questo può avvenire se il "modello" che abbiamo in memoria per quel certo suono non è esattamente quel suono ma comprende solo le sue qualità distintive (per esempio un timbro "generico").

All'interno di una categoria, se ci interessa farlo, possiamo imparare a distinguere un Guarnieri da un Amati da un Cinese o da un violino elettrico.
Lo stesso avviene con il riconoscimento della voce umana: possiamo riconoscere la voce umana "in generale" ma impariamo anche a distingue una voce dall'altra (tra l'altro questo è un requisito per la sopravvivenza).

Il cervello ha dei limiti fisici di dimensioni e consumo energetico che non può superare e quindi, non potendo aumentare il numero di neuroni, cerca di risparmiare memoria e attua l'economia di pensiero attraverso l'unità di trattazione. Fare categorie e ridurre i ricordi a liste di attributi è un esempio di unità di trattazione.
In campo scientifico l'economia di pensiero si attua con l'assiomatizzazione.
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#7 Messaggio da Polin »

MarioBon ha scritto:
Sebbene sia presente una certa sovrapposizione tra le aree che memorizzano musica e linguaggio, queste vengono trattate una nell'emisfero destro e una nel sinistro. Ci sono casi di persone che non riescono a parlare (causa lesioni) ma possono ancora cantare. Questo dimostrerebbe la separazione tra i processi musicali e linguistici.
Bever (1975): musicisti professionisti e altri soggetti di raffinata cultura musicale mostrano una superiorità dell’emisfero sinistro anche per l’elaborazione musicale, mentre la musica è elaborata olisticamente dall’emisfero destro nei soggetti non educati musicalmente.
I due emisferi sono comunque sempre in comunicazione tra loro (a meno che non si tagli, come per alcune patologie, il corpo calloso per separarli).
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#8 Messaggio da MarioBon »

Polin ha scritto:
MarioBon ha scritto:
Sebbene sia presente una certa sovrapposizione tra le aree che memorizzano musica e linguaggio, queste vengono trattate una nell'emisfero destro e una nel sinistro. Ci sono casi di persone che non riescono a parlare (causa lesioni) ma possono ancora cantare. Questo dimostrerebbe la separazione tra i processi musicali e linguistici.
Bever (1975): musicisti professionisti e altri soggetti di raffinata cultura musicale mostrano una superiorità dell’emisfero sinistro anche per l’elaborazione musicale, mentre la musica è elaborata olisticamente dall’emisfero destro nei soggetti non educati musicalmente.
I due emisferi sono comunque sempre in comunicazione tra loro (a meno che non si tagli, come per alcune patologie, il corpo calloso per separarli).
in effetti viene detto che una certa sovrapposizione esiste.
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#9 Messaggio da scroodge »

Dunque,
in linea di principio, sul piano puramente concettuale, mi trovo d'accordo sia con quanto scritto dai colleghi dell'Iowa (bei ricordi del granaio d'America..) sia con quanto scritto da non-so-chi nel link citato da Mario, e mi trovo d'accordo anche con Mario per quel che riguarda la "motivazione".

Dico in linea di principio perchè non ho letto l'articolo dei primi e dunque non sono in grado di valutarne l'attendibilità, penso in ogni caso che per quanto ben assortito, il campione di 100 studenti sia comunque statisticamente poco rappresentativo dell''intera popolazione e infatti anche loro, traggono conclusioni ipotetiche.

Vi è poi una profonda distinzione e diversa "performance mnemonica" quando siamo chiamati e a ricordare, tra suoni, e suoni che ci "interessano". E vi è anche profonda distinzione tra suoni e musica, con la quale interviene anche una componente emotiva ed evocativa che da una parte aiuta a memorizzare ma dall'altra introduce una componente molto personale al ricordo e dunque altamente soggettiva.
Lo stesso vale per i suoni legati ad eventi o a persone care, proprio come nell'esempio di Mario.

Concluderei con le parole di questo non-so-chi:
Music, uniquely among the arts, is both completely abstract and profoundly emotional e, aggiungerei io, subjective.

Ricordo a tutti che quando pensiamo di ascoltare, e ricordare, il "suono" di un componente o di un impianto, in realtà ascoltiamo, e ricordiamo, la musica riprodotta da quell'impianto, in quel momento.
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Re: Memoria, ricordare i suoni è più difficile

#10 Messaggio da MAXXI »

scroodge ha scritto:Ricordo a tutti che quando pensiamo di ascoltare, e ricordare, il "suono" di un componente o di un impianto, in realtà ascoltiamo, e ricordiamo, la musica riprodotta da quell'impianto, in quel momento.
Giusto , perché sta facendo in quel momento la funzione per cui è stato progettato e non vedo altro modo per ricordare un componente o un impianto se non l'estetica........ :D
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