Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

L'udito, cosa udiamo, come udiamo
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Ligo
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#11 Messaggio da Ligo »

Secondo me ci possono essere due spiegazioni per le quali una persona dà seguito a queste baggianate.
La prima è già stata detta e ha a che fare con l'insoddisfazione e con la speranza, più o meno conscia, che vi sia una via breve e semplice per ottenere risultati, la magia appunto.
La seconda, invece, può essere semplicemente la noia. Un maledizione orientale dice più o meno: "che tu possa avere tutto ciò che desideri". Se qualcuno ha avuto la possibilità, la sfortuna secondo me, di provare e possedere tutto ciò che desiderava, non gli rimane che l'esoterismo per cercare nuovi stimoli.
Nella prima categoria ricadono gli ingenui e il tipo di persone che sogna di diventare ricca giocando al superenalotto invece che adoperandosi attivamente per diventarlo, nella seconda coloro che ricchi già lo sono ma hanno orizzonti e capacità limitate dalla loro stessa condizione.
Mi spiace se non sono stato "politically correct" ma ci sono dei limiti oltre i quali ritengo sia "correct" parlare fuori dai denti.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.

Ciao. Fabio
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MarioBon
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#12 Messaggio da MarioBon »

TomCapraro ha scritto: ....
5) se si percepisce un incremento del volume (SPL) questo non è misurabile, non c'entra con l'elettroacustica, ma nemmeno con la percezione, è un aumento di volume e basta.

...
Vorrei soffermarmi su questo aspetto perché riguarda il noto fenomeno psicoacustico della distorsione aurale: un incremento di distorsione proporzionale all'ampiezza del segnale viene percepito come un aumento di SPL.
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Giovanni71
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#13 Messaggio da Giovanni71 »

ho fatto in passato queste prove proprio per "giocare", la mia compagna di allora era psicologa e ridendoci un po' su mi diceva che sono suggestioni per menti che "vogliono farsi suggestionare", in sostanza l'aspettativa di miglioramento è generata da noi stessi e trova facile approdo in qualsiasi cosa che non ha basi tecniche perché per quelle serve "sostanza". Nelle mie prove nessun risultato percepito, né in negativo né in positivo.
Se è un gioco è innocuo se dietro ci sono le classiche "visite a casa" (cosa che non permetto più da diversi anni, solo amici a casa mia) per poi iniziare a parlare di cambi, permute occasioni ed altre amenità allora è il solito tentativo di qualche commerciante ed i suoi amici per far girare qualche moneta :)
Gustosi Ascolti!
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#14 Messaggio da MarioBon »

Avere delle aspettative non è un problema.
Quello che manca è la consapevolezza che l'apparato uditivo, che non è nato per ascoltare la musica in stereo ma si è evoluto nella savana o giù di lì, riesce a percepire anche quello che non c'è.
Questo non significa essere "sordi" o aver qualsiasi tipo di problema: è normale.
La letteratura è piena di esempi di effetti secondari e di illusioni acustiche.
Tutti noi cadiamo nell'illusione dl ventriloquo ma non per questo siamo sordi.
Il problema, ed è il motivo per cui si parla di queste cose, è che c'è chi se ne approfitta.
Comunque dato che anche in medicina si utilizzano i farmaci placebo (che hanno al massimo un effetto psicologico) se questi dispositivi costano qualche euro e portano un qualche conforto a chi li utilizza si potrebbero anche tollerare a patto che venissero presentati in modo diverso.
Per esempio: "questo dispositivo, basato su un effetto psicoacustico soggettivo, vi farà sembrare la riproduzione più gratificante...".

In letteratura si parla sempre più spesso della stretta interazione tra vista e udito e questo sembra esserne un esempio. Un eventuale test andrebbe condotto con un numero di ascoltatori ciechi e verificare se percepiscono differenze.
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Pippo Basile
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#15 Messaggio da Pippo Basile »

MarioBon ha scritto:Avere delle aspettative non è un problema.
Quello che manca è la consapevolezza che l'apparato uditivo, che non è nato per ascoltare la musica in stereo ma si è evoluto nella savana o giù di lì, riesce a percepire anche quello che non c'è.
Questo non significa essere "sordi" o aver qualsiasi tipo di problema: è normale.
La letteratura è piena di esempi di effetti secondari e di illusioni acustiche.
Tutti noi cadiamo nell'illusione dl ventriloquo ma non per questo siamo sordi.
Il problema, ed è il motivo per cui si parla di queste cose, è che c'è chi se ne approfitta.
Comunque dato che anche in medicina si utilizzano i farmaci placebo (che hanno al massimo un effetto psicologico) se questi dispositivi costano qualche euro e portano un qualche conforto a chi li utilizza si potrebbero anche tollerare a patto che venissero presentati in modo diverso.
Per esempio: "questo dispositivo, basato su un effetto psicoacustico soggettivo, vi farà sembrare la riproduzione più gratificante...".

In letteratura si parla sempre più spesso della stretta interazione tra vista e udito e questo sembra esserne un esempio. Un eventuale test andrebbe condotto con un numero di ascoltatori ciechi e verificare se percepiscono differenze.
Il concetto di economico a mio avviso è relativo, per quello che ne so, o per meglio dire da ciò che si legge in rete, pochi centimetri di Rainbow Foil e derivati vari costano 20 euro oltre spese di spedizione, a questo prezzo io acquisterei 4/5 cd in offerta.
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TomCapraro
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#16 Messaggio da TomCapraro »

Pippo Basile ha scritto:Tutti gli oggetti come il R F hanno dalla loro un elevato quoziente di suggestione dovuto dal fatto che si apre una via, diciamo così, alternativa, per chi della parte tecnica di un impianto non se ne è voluto mai occupare.
Mostra peraltro da parte degli utilizzatori un sostanziale sentimento di insoddisfazione verso il proprio impianto colpevole di non aver rilevato fino ad ora ciò che aveva da mostrare ma che finalmente grazie al R F si è palesato in tutto il suo splendore.
L'aspettativa non è dissimile da quella che si ha quando si cambia un componente con uno di marca nota, es. .....@ c@##o ora ho un Mac quindi suonerà per forza meglio, per cui non conta l'evento reale quanto quello supposto.
Realisticamente parlando vorrei vedere concretamente come uno di questi fine tuning possa risolvere un problema di ridondanza o di cancellazione di frequenze, ovvero sopperire ad un pessimo abbinamento ampli-diffusori, per esperienza personale anche se con altro genere di oggetti, non ho mai percepito miglioramenti risolutivi in tal senso, confronti reali fra "magie" versus tecnica non sono mai stati realizzati e quando s'è provato a farli le condizioni di queste prove non sono mai state neutre a tal punto da poter dare con certezza un certo risultato.
Ribadisco il concetto che alla fine esiste un metodo mentale per cui posso chiedermi a priori se (esempio) per riprodurre i 20 hz abbia più senso usare un diffusore adeguato (o aggiungere un sub serio) oppure mettere una striscetta di alluminio.
Condivido il tuo resoconto.
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#17 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto: Vorrei soffermarmi su questo aspetto perché riguarda il noto fenomeno psicoacustico della distorsione aurale: un incremento di distorsione proporzionale all'ampiezza del segnale viene percepito come un aumento di SPL.
Impossibile che possa incrementare il tasso di distorsione con l'aggiunta di una figurina adesiva.
Quella dichiarazione proviene dal discorso di un figurinaio, che asserisce di ipotetici incrementi di spl senza che possano essere misurati.
Il problema è che non viene nemmeno accettato il discorso relativo alla percezione, quindi attribuendo tale fenomeno a qualcosa di ancora inesplorato.
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#18 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto:Avere delle aspettative non è un problema.
Quello che manca è la consapevolezza che l'apparato uditivo, che non è nato per ascoltare la musica in stereo ma si è evoluto nella savana o giù di lì, riesce a percepire anche quello che non c'è.
Questo non significa essere "sordi" o aver qualsiasi tipo di problema: è normale.
La letteratura è piena di esempi di effetti secondari e di illusioni acustiche.
Tutti noi cadiamo nell'illusione dl ventriloquo ma non per questo siamo sordi.
Il problema, ed è il motivo per cui si parla di queste cose, è che c'è chi se ne approfitta.
Comunque dato che anche in medicina si utilizzano i farmaci placebo (che hanno al massimo un effetto psicologico) se questi dispositivi costano qualche euro e portano un qualche conforto a chi li utilizza si potrebbero anche tollerare a patto che venissero presentati in modo diverso.
Per esempio: "questo dispositivo, basato su un effetto psicoacustico soggettivo, vi farà sembrare la riproduzione più gratificante...".

In letteratura si parla sempre più spesso della stretta interazione tra vista e udito e questo sembra esserne un esempio. Un eventuale test andrebbe condotto con un numero di ascoltatori ciechi e verificare se percepiscono differenze.
Mi piace la denominazione che dovrebbe accompagnare la presentazione/vendita di questi accessori, la condividerei in pieno in quanto, appunto, strettamente soggettiva e legata agli effetti della psicoacustica.
P.s " se" si conducessero test con soggetti ciechi, tantissime cose non verrebbero più udite, oltretutto si acuirebbe (e di molto) la correlazione tra il misurato e l'ascoltato.
saluti, Tom
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Pippo Basile
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#19 Messaggio da Pippo Basile »

TomCapraro ha scritto:
MarioBon ha scritto:Avere delle aspettative non è un problema.
Quello che manca è la consapevolezza che l'apparato uditivo, che non è nato per ascoltare la musica in stereo ma si è evoluto nella savana o giù di lì, riesce a percepire anche quello che non c'è.
Questo non significa essere "sordi" o aver qualsiasi tipo di problema: è normale.
La letteratura è piena di esempi di effetti secondari e di illusioni acustiche.
Tutti noi cadiamo nell'illusione dl ventriloquo ma non per questo siamo sordi.
Il problema, ed è il motivo per cui si parla di queste cose, è che c'è chi se ne approfitta.
Comunque dato che anche in medicina si utilizzano i farmaci placebo (che hanno al massimo un effetto psicologico) se questi dispositivi costano qualche euro e portano un qualche conforto a chi li utilizza si potrebbero anche tollerare a patto che venissero presentati in modo diverso.
Per esempio: "questo dispositivo, basato su un effetto psicoacustico soggettivo, vi farà sembrare la riproduzione più gratificante...".

In letteratura si parla sempre più spesso della stretta interazione tra vista e udito e questo sembra esserne un esempio. Un eventuale test andrebbe condotto con un numero di ascoltatori ciechi e verificare se percepiscono differenze.
Mi piace la denominazione che dovrebbe accompagnare la presentazione/vendita di questi accessori, la condividerei in pieno in quanto, appunto, strettamente soggettiva e legata agli effetti della psicoacustica.
P.s " se" si conducessero test con soggetti ciechi, tantissime cose non verrebbero più udite, oltretutto si acuirebbe (e di molto) la correlazione tra il misurato e l'ascoltato.
Vorrei rimarcare il fatto che questi oggetti sono subdolamente economici, ma quando una patch adesiva di pochi centimetri costa 60 euro o pochi centimetri di RF costano 20 euro fanno diventare in proporzione economici finanche certi cavi pitonati.
Credo che qui il rapporto costo ricavo sia quanto di più alto possa esistere ma la cosa a mio avviso più grottesca è il corollario di spiegazioni che accompagna la vendita di questi oggetti credo che si sfiori come livello di creatività parolaia alcuni fra i Nobel per la letteratura.
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TomCapraro
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Re: Nuova trovata per abbindolare il sistema percettivo

#20 Messaggio da TomCapraro »

Pippo Basile ha scritto: Vorrei rimarcare il fatto che questi oggetti sono subdolamente economici, ma quando una patch adesiva di pochi centimetri costa 60 euro o pochi centimetri di RF costano 20 euro fanno diventare in proporzione economici finanche certi cavi pitonati.
Credo che qui il rapporto costo ricavo sia quanto di più alto possa esistere ma la cosa a mio avviso più grottesca è il corollario di spiegazioni che accompagna la vendita di questi oggetti credo che si sfiori come livello di creatività parolaia alcuni fra i Nobel per la letteratura.
Razionalmente è come dici.
Se tra due oggetti operanti fuori dal contesto legato alla realtà fisica il rapporto spesa/soddisfazione (o credere di essere soddisfatto... ma la cosa non cambia) viene incrementato da un esborso molto contenuto (direi risibile) i veri *furti* sarebbero altri, quindi si dovrebbe concentrare l'attenzione su altro.
Penso a quei 48.000€ di cavi a canale.
Se le striscette venissero presentate per quel che fanno, sorgerebbe però un altro problema, ovvero non riceverebbero l'attenzione dovuta, per cui la creatività parolaia da nobel li rende molto più appetibili, straordinari, speciali ed esoterici.
saluti, Tom
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