miniDSP

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faber_57
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Re: miniDSP

#21 Messaggio da faber_57 »

Il DSP, utilizzato in digitale, è trasparente un paio di ordini di grandezza in più dei diffusori. Persino il Behringer DCX2496, pesantemente denigrato per le sue prestazioni (jitter alto, distorsione crescente con la frequenza, guadagno spropositato per un utilizzo home etc.), è totalmente trasparente rispetto alle distorsioni di un buon diffusore. Il Minidsp dovrebbe avere prestazioni ancora migliori.
In linea teorica è anche facile da usare: uno che riesce a costruirsi (bene) un filtro passivo non credo possa avere problemi con un DSP: le misure da fare sono le stesse.
Questo ragionando razionalmente; se poi si passa al misticismo (il suono dei DAC, il suono digitale, il suono dei cavi etc.) io mi tiro fuori: è un mondo che mi è negato.

P.S. Mi è arrivato l'OpenDRC DA-8: semplice ed efficace.
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Calbas
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Re: miniDSP

#22 Messaggio da Calbas »

faber_57 ha scritto: trasparente un paio di ordini di grandezza in più dei diffusori...
trasparente rispetto alle distorsioni di un buon diffusore...
Si, ma una volta che i diffusori li conosci, quando metti un velo davanti lo senti;
e non si tratta di distorsione, ma del senso della dinamica, per descriverlo con l'uso di aggettivi fantasiosi: le corde sono lente, i fiati hanno un fazzoletto dentro, la cassa del pianoforte è chiusa, le voci sono poco reali; come se mancassero le armoniche, ma se aumenti in alto rovini l'equilibrio senza migliorare.
Lo stesso effetto lo trovi se passi da 200W a 50, c'è il volume e la pulizia ma meno dinamica.
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Re: miniDSP

#23 Messaggio da EDO RC24 »

Calbas ha scritto:Certo che ho gli Ap, di media qualità per fare le prove; oltre ad un mucchio di altro materiale che potrei metter su una bancarella a Porta Portese...
La mia preoccupazione era su eventuali problemi non chiacchierati dell'uso DSP, ma se è più facile del passivo va bene, visto che comincio a tirar fuori qualcosa di buono anche così.

Rimane la questione del "velo": quella sensazione di peggior riproduzione della realtà, che sento sempre quando inserisco un qualsiasi apparecchio fra pre e ampli. Io credo che dipenda dalla banda passante dell'uscita analogica, un dato che viene sempre mascherato riportando "20-20000 +/- 0.5dB", ma dopo i 20k quanto va giù? (il mio pre arriva a 300kHz)

Sicuramente le apparecchiature da milaeuro non soffrono di questi problemi, io sto cercando di capire quanto devo spendere per qualcosa che sia trasparente per il livello del mio impianto, che non è stratosferico, ma con la musica classica diventa molto suscettibile.
io penserei alla soglia di udibilità dell orecchio che se arriva a 15-16khz è grasso che cola ..altro che 300khz .......l inutilità semmai è nell uso del pre..dato che un minidsp..può pilotare direttamente un finale..senza nessun componente passivo in mezzo..e ha una banda passante più che sufficente per un uso hifi..
le apparecchiature da migliaia di euro hanno problemi e vantaggi come tutte le altre con il difetto aggiunto di costare molto..
escludendo quelle professionali ovviamente..
senza girarci intorno..stiamo parlando presumibilmente di un sistema a 3 vie o 4 vie con configurazione stravista e rivista..e non di chissà cosa quindi un oggetto che un minidsp può gestire senza nessun problema..

p.s.
mi sfugge il significato di "suscettibile" riguardo la sinfonica..
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faber_57
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Re: miniDSP

#24 Messaggio da faber_57 »

Calbas ha scritto: Si, ma una volta che i diffusori li conosci, quando metti un velo davanti lo senti;
e non si tratta di distorsione, ma del senso della dinamica, per descriverlo con l'uso di aggettivi fantasiosi: le corde sono lente, i fiati hanno un fazzoletto dentro, la cassa del pianoforte è chiusa, le voci sono poco reali; come se mancassero le armoniche, ma se aumenti in alto rovini l'equilibrio senza migliorare.
Lo stesso effetto lo trovi se passi da 200W a 50, c'è il volume e la pulizia ma meno dinamica.
Questo velo, questa lentezza, questa mancanza di realtà della quale parli sono, a mio avviso, al 99% da imputare a diffusori e stanza. Ho ormai la ferrea convinzione che la disponibilità di DAC, preamplificatori e finali di qualità dignitosa ci abbia messo nelle condizioni di lavorare a fondo su ciò che più conta.
E' una opinione scarsamente condivisa e posso capire che tu non sia d'accordo. Ma sono anni che "tolgo veli" semplicemente aggiustando risposte in frequenza deficitarie o eliminando risonanze che coprono tutto. Ed ho appena finito di toglierne un altro abbattendo di una decina di dB la distorsione in gamma media dei miei diffusori.
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Re: miniDSP

#25 Messaggio da MarioBon »

Per capire quanto conti l'ambiente su queste sensazioni di "lentezza" è sufficiente avvicinare il punto di ascolto (due metri o meno). In questo modo si riduce l'effetto del campo riverberato e si mette più in evidenza il suono diretto. Se, nell'ascolto ravvicinato, i transitori sono più "pronti" la colpa è dell'ambiente (eccesso di riverberazione). Se i transitori restano "lenti" la colpa è dell'impianto (in genere dei diffusori).
Se la colpa è dell'ambiente o si resta più vicini ai diffusori o si tratta l'ambiente (o si usano le cuffie).
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Re: miniDSP

#26 Messaggio da Calbas »

Non capisco perchè mi capiti di spiegarmi così male; si tratta di una differenza relativa, non assoluta.
Se ascolto bene, come dato reale del fatto in se, e poi ci metto un EQ in mezzo, si sente la differenza (con controlli a zero).
OK?
E per sentire i fronti di salita in modo fedele ci vuole una banda passante adeguata, che non centra con la frequenza udibile.
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Re: miniDSP

#27 Messaggio da MarioBon »

Calbas ha scritto:....E per sentire i fronti di salita in modo fedele ci vuole una banda passante adeguata, che non centra con la frequenza udibile.
In realtà la risposta ai transitori è daterminata anche dalla risposta dell'orecchio. Anzi, visto che di norma la risposta dell'orecchio è la meno estesa (verso l'alto) ha la sua importanza.
Va detto che, nelle persone allenate all'ascolto, il cervello equalizza la caduta sugli acuti (anche se non può fare miracoli). L'orecchio comunque fa parte della catena di riproduzione (è "esterno" rispetto al cervello) e va messo nel conto.
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Re: miniDSP

#28 Messaggio da faber_57 »

Calbas ha scritto:Non capisco perché mi capiti di spiegarmi così male; si tratta di una differenza relativa, non assoluta.
Se ascolto bene, come dato reale del fatto in se, e poi ci metto un EQ in mezzo, si sente la differenza (con controlli a zero).
OK?
E per sentire i fronti di salita in modo fedele ci vuole una banda passante adeguata, che non centra con la frequenza udibile.
Un equalizzatore analogico? A me capitava 30 anni fa con un Technics a terzi di ottava. Attualmente, nel dominio digitale, la qualità dipende solo da DAC ed ormai i DAC sono di qualità ampiamente eccedenti i limiti delle nostre povere orecchie...
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Re: miniDSP

#29 Messaggio da TomCapraro »

faber_57 ha scritto:
Un equalizzatore analogico? A me capitava 30 anni fa con un Technics a terzi di ottava. Attualmente, nel dominio digitale, la qualità dipende solo da DAC ed ormai i DAC sono di qualità ampiamente eccedenti i limiti delle nostre povere orecchie...
Sono d'accordo.
Dominio digitale = massima trasparenza.
DRC = software di correzione gratuito.
saluti, Tom
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Calbas
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Re: miniDSP

#30 Messaggio da Calbas »

Allora, tanto per chiacchierare, il DAC fa la sua parte, ma quello che poi trasforma in analogico e passa per una amplificazione ed accoppiamento all'uscita, come è messo nei vari apparecchi?
Guardando le specifiche dei processori di segnale, XO elettronici più o meno elaborati, ho trovato alcuni che non riportano la banda passante analogica, altri che la riportano in un range limitato di 0.5 db senza dire cosa succede poi, altri che riportano 30kHz, altri che riportano 60kHz.
Guarda caso il tutto è in ordine di prezzo.

Poi posso dire che con la musica leggera non noto grandi differenze fra una fonte e l'altra - ma credo che sia sopratutto perchè mentre la ascolto penso ad altro - quando suona Grumiaux e si fa tutta la scala senza fermarsi sono attento a sentire anche il movimento delle dita, allora si che mi accorgo della registrazione più o meno buona e di eventuali pecche dell'impianto.
E' un pò come la fidanzata, se fa appena un verso te ne accorgi subito, dove con un'altra non l'avresti notato.
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