Pagina 4 di 4

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 15:20
da MarioBon
Il pilotaggio in corrente ha senso quando l'impedenza elettrica dell'altoparlante non è lineare (cosa che riflette la non linearità delle singole parti dell'altoparlante). Più l'altoparlante è buono e meno serve.
Grandi segnali: se la bobina mobile esce dal traferro l'altoparlante distorce perché nella Forza=BLI, anche se I è costante e perfettamente sinusoidale (per esempio), BL non lo è più. Magari distorce un po' meno. Quanto non saprei.

Un aspetto che non ho indagato è il seguente:
quando pilotato in tensione se il woofer viene mosso dall'esterno (tipo spinto con la mano) un amplificatore controreazionato accoppiato in cc produce una tensione uguale e contraria per fermarlo.
Quando pilotato in corrente l'amplificare non fa nulla (se ne frega) perchè non reagisce alle tensioni applicate alla sua uscita.
è un bene, è un male? Dato che Unison non produce ampli in corrente non mi sono posto il problema (pigrizia).

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 15:31
da fab0
Al variare dell'ampiezza del segnale varia la forza motrice ma anche la resistenza delle sospensioni, anche l'induttanza.
Mi chiedevo se il pilotaggio in corrente, per qualche ragione potesse avere un "tracking" migliore e compensare in qualche modo. Pura curiosità. Dovrò mettermi a guardare un po' meglio il pilotaggio in corrente prima di scrivere altre fesserie.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 15:53
da MarioBon
Il pilotaggio in corrente può migliorare il fattore di forza per la parte che riguarda la non linearità dell'impedenza. Tutti gli altri "difetti" restano dove sono. Se la sospensione non è lineare resta non lineare. Se la bobina esce dal traferro...esce dal traferro...i break-up della membrana restano...ecc..
Personalmente preferisco usare un altoparlante con meno difetti piuttosto che tentare di correggerli con il pilotaggio in corrente.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 16:05
da fab0
MarioBon ha scritto:Il pilotaggio in corrente può migliorare il fattore di forza per la parte che riguarda la non linearità dell'impedenza. Tutti gli altri "difetti" restano dove sono. Se la sospensione non è lineare resta non lineare. Se la bobina esce dal traferro...esce dal traferro...i break-up della membrana restano...ecc..
Personalmente preferisco usare un altoparlante con meno difetti piuttosto che tentare di correggerli con il pilotaggio in corrente.
Condivido. Come avevamo già accennato, c'è da ragionare sul come si comporta un ottimo altoparlante portato al limite della sua tenuta elettrica e meccanica.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 26/11/2017, 16:15
da MarioBon
più che altro, visto che la musica è fatta di transienti, c'è da chiedersi per quanto tempo un altoparlante deve restare al limite delle sue possibilità (meccaniche, elettriche, ecc.) perché il fenomeno si percepibile.
In sostanza si tratta di capire quale sia la minima distorsione di forma percepibile.
Domanda molto difficile anche perché gli altoparlanti non saturano come un ampli a stato solido (che ci metti un oscilloscopio e vedi subito cosa succede) e non prolungano questa "saturazione" come fanno le protezioni degli amplificatori.
Infatti si sentono molto bene le saturazioni degli ampli retroazionati e protetti e si tollerano le "saturazioni" dei diffusori.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 27/11/2017, 12:12
da MarioBon
Per quanto riguarda il pilotaggio in corrente ho trovato due articoli:
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... _drive.pdf
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... iDrive.pdf
vedo se ho dell'altro.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 27/11/2017, 13:52
da The_bastonator
L'unico sistema per eliminare le non linearità mi sa che è il motional feedback.

Pino

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 27/11/2017, 14:05
da MarioBon
Il limite del Motional Feedbak è il limite dei sistemi controreazionati:
per diminuire le non linearità si deve sacrificare il guadagno e, negli altoparlanti, il guadagno (il rendimento) è molto basso.
Quello che serve è partire da altoparlanti ben realizzati e utilizzati in modo adeguato.
Si dice spesso che il buon diffusore è quello che "non rovina" le prestazioni dei singoli altoparlanti.