Ritorno al Futuro, Vinile si, Vinile no.

[MarcelloDalmazia]

Voglio discutere con voi di questo argomento SPINOSO che spesso ci troviamo ad affrontare tra appassionati. Premesso che il Gira ha il suo Fascino, premesso che è un bel ascoltare, anche se non sempre. Quale è il motivo che ci spinge a voler riproporre qualcosa di superato, avendo a disposizione supporti di gran lunga Superiori, molto meno "faticosi" da mettere a punto, avendo la possibilità di starsene comodamente seduti godendo della Musica..? Posso capire la ricerca affannosa di ognuno di noi nel cercare di ottimizzare al massimo tutto per avere una resa sonora che rasenti la perfezione, visto che la perfezione non esiste, ma il voler riproporre qualcosa che sicuramente oggi è Superata, lo trovo alquanto Singolare. Non è che i "Soliti Noti", fanno di tutto per poter continuare a spennarci nei modi più disperati..?

PS. NON VUOLE ESSERE UN ATTACCO A CHICCHESSIA MA PIUTTOSTO UN MODO PER CERCARE DI COMPRENDERE LO SPIRITO CHE CI ANIMA NEL FARE ALCUNE SCELTE !

[mario061]

Mi metto comodo....

[MarcelloDalmazia]

Mi metto comodo....

...io già lo sono...

[MarioBon]

Personalmente sono passato ai CD quando mio figlio, da piccolo, ha rotto due Shure in un giorno. Probabilmente, se non fosse successo, starei ancora ascoltando vinili. Sicuramente, per mia pigrizia, non passerò ad altri supporti (ho già dovuto riacquistare tutti gli LP in formato CD) e non riesco ad utilizzare la musica liquida (massa casin...).
Da un punto di vista più tecnico le cose che mi piacciono meno del vinile sono:
- il pick-up che si consuma
- la cura costante della geometria del braccio, antiskating, ecc.
- la conservazione dei dischi (vanno conservato in un certo modo).
- doversi alzare dal divano per "girarli"
La cosa che mi piaceva di più erano le copertine.

Per rispondere nello specifico:
La gestione dell' LP implica una serie di azioni "lente" e quasi rituali che in qualche modo contribuiscono ad entrare in una atmosfera più "calma" e introduttiva all'ascolto.
Credo che questo possa essere un buon motivo per scegliere il vinile: "contro il logorio della vita moderna".

[TomCapraro]

Non lo uso più per questi motivi:

1) per i generi che ascolto, e le registrazioni che possiedo, la versione in LP degrada il suono. (e non lo sopporto).

2) mi scoccia dedicarmi alla manutenzione/cura dei dischi in vinile.

3) archiviazione ingombrante, a me serve "spazio".

4) ricerca nell'archivio (specie per me che possiedo piu di 10.000 album) problematica e snervante.

5) utilizzo il DRC e quindi non avrebbe nemmeno senso una trasformazione da analogico a digitale e infine di nuovo in analogico.

6) per le spiccate caratteristiche di "suono live" prodotte dal mio setup, il fatto di sentire crick-crock e rumore di trascinamento del vinile, ridurrebbe percettibilmente la sensazione di un evento (come se l'impianto non ci fosse) riportando il tutto ad una mera sensazione di un "qualcosa che riproduce".

[ermes]

A mio avviso la domanda andrebbe posta ai "vinilisti" convinti ed occhio e croce in questo forum ce ne sono pochi. La mia personale esperienza è simile a quella di Mario, che ha scritto prima. Quando ero molto giovane ho anche io ascoltato solo vinili (inevitabile). Purtroppo per me (ero veramente ragazzino) ne ho rovinati molti. Ne è seguita una lunga fase di soli CD finchè un amico mi ha regalato un giradischi. Da li mi sono riavvicinato avvertendo però immediatamente una enorme insoddisfazione in merito a due problemi.
Primo un rapporto segnale-rumore spesso aleatorio e fastidioso, legato a molte variabili.
Secondo un problema rilevante di wow.
Ho sperato di poter ovviare a questi due problemi ed ho cercato soluzioni studiando alcuni scritti tra cui, principalmente le Application note della Bruel & Kjaer, il libro di Magnaghi (responsabile della produzione dei giradischi della Telefunken) ed una serie di scritti giapponesi tradotti in inglese. In quello stesso periodo (anche grazie al lavoro che faccio) ho avuto modo di ascoltare gratuitamente molti sistemi di assoluto riferimento, con sistemi di trazione differenti, testine e bracci differenti, phono differenti etc. Diversamente però da quello che molti "vinilisti" sostengono, mi sono convinto del fatto che questi limiti strutturali siano solo in parte risolvibili attraverso un up grade del sistema. In verità sono molto più legati al singolo LP che non alla qualità della catena. Essendo la mia collezione di LP ormai quasi del tutto inservibile, l'idea di spendere molti soldi in acquisti aleatori ha smesso ben presto di essere accattivante. Ascolto di tanto in tanto alcuni dei pochi LP veramente perfetti con grande soddisfazione. Acquisto molto raramente LP d'annata e quasi sempre mi pento immediatamente di averlo fatto. Trovo poi (ma è un problema mio, di sensibilità) il sistema oltremodo invasivo nel farsi perennemente vivo con tutti i sui vari rumorini che in fondo mi distraggono dal contenuto musicale

[mario061]

Ho due giradischi in casa, un Thorens TD160MKV con braccio mission, e un AR EB101 (se non ricordo male).

Il Thorens è funzionante, con una Sumiko Blue point special, l'AR è nellarmadio, smontato.

Stadio fono di un preamp. Copland CTA301.

Potrei entrare direttamente nel crossover elettronico digitale con il computer, per ascoltare musica liquida, ma uso ancora un preamplificatore per poter continuare ad ascoltare i vinili, però solo per una questione di romanticismo.
La mia passione è cominciata con il vinile, e la cassetta in auto, non riesco a rinunciare completamente alla possibilità di ascoltarlo.

Penso che il sistema digitale sia, oltre che più comodo, anche migliore del vinile. Me ne sono convinto quando ho provato a registrare un vinile con il PC, poi masterizzato e ascoltato con il lettore CD (ai tempi della prova avevo un CD960 Philips), comparato con il vinile originale le due sorgenti erano praticamente indistinguibili.

Questo mi ha fatto capire che il suono, definito spesso freddo, dei lettori CD rispetto al vinile, non dipendeva dal lettore CD in se o dal sistema di campionamento.

[faber_57]

... ma il voler riproporre qualcosa che sicuramente oggi è Superata, lo trovo alquanto Singolare......

In genere gli amanti degli LP giustificano la loro passione affermando che suonano in modo incomparabilmente migliore rispetto al digitale. Una persona come il sottoscritto, che ha festeggiato con una settimana di baldoria l'avvento del CD e con una più modesta cenetta al ristorante l'avvento dello streaming, non riesce proprio a comprendere come possano non sentire tutti i difetti che quel vetusto formato si porta dietro. Poi ci pensa un po' e realizza che loro, in realtà, quei difetti non li sentono. E se il fruscio non c'è, se i tic e i toc spariscono, resta il rito. E per persone di una certa età (come il sottoscritto) il rito è un ottimo metodo per difendersi dal mondo e per delimitare la propria diversità. Psicologia spicciola, probabilmente. Però, in altri campi, io non mi comporto diversamente ed inseguo riti diversi.

[TomCapraro]

Me ne sono convinto quando ho provato a registrare un vinile con il PC, poi masterizzato e ascoltato con il lettore CD (ai tempi della prova avevo un CD960 Philips), comparato con il vinile originale le due sorgenti erano praticamente indistinguibili.

Questo mi ha fatto capire che il suono, definito spesso freddo, dei lettori CD rispetto al vinile, non dipendeva dal lettore CD in se o dal sistema di campionamento.

Ottima e sacrosanta testimonianza!
Qui abbiamo fatto il medesimo esperimento, setup analogico da circa 50.000€, campionato il segnale dall'output del pre phono a 24/96khz, poi riprodotto tramite un dac da "soli 1000€"... ebbene il suono era identico come due gocce d'acqua.

[TeoMarini]

Personalmente sono passato ai CD quando mio figlio, da piccolo, ha rotto due Shure in un giorno. Probabilmente, se non fosse successo, starei ancora ascoltando vinili. Sicuramente, per mia pigrizia, non passerò ad altri supporti (ho già dovuto riacquistare tutti gli LP in formato CD) e non riesco ad utilizzare la musica liquida (massa casin...).
Da un punto di vista più tecnico le cose che mi piacciono meno del vinile sono:
- il pick-up che si consuma
- la cura costante della geometria del braccio, antiskating, ecc.
- la conservazione dei dischi (vanno conservato in un certo modo).
- doversi alzare dal divano per "girarli"
La cosa che mi piaceva di più erano le copertine.

Per rispondere nello specifico:
La gestione dell' LP implica una serie di azioni "lente" e quasi rituali che in qualche modo contribuiscono ad entrare in una atmosfera più "calma" e introduttiva all'ascolto.
Credo che questo possa essere un buon motivo per scegliere il vinile: "contro il logorio della vita moderna".

Quotone!