Sistemi di Altoparlanti Modulari

Sorgenti, Amplificatori, diffusori acustici, ecc.
(tranne i cavi)
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TeoMarini
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#11 Messaggio da TeoMarini »

Allora, Mario, ti dico come la penso io.
Esistono diversi tipi di progettisti e diversi tipi di autocostruttori.
Esiste il Progettista professionista alla Mario Bon il quale si confronta con una Ditta che ha finalità commerciali e, alla fine, è lei, la Ditta, che decide che cosa mettere in produzione.
Esiste il Progettista professionista alla Fabrizio Calabrese che è allo stesso tempo anche venditore dei propri prodotti.
È intuitivo un diverso approccio verso gli autocostruttori:
il primo non vede in chi gli chiede consigli, un “concorrente” che vuole “scroccare” idee e, così facendo, tenta di rubargli il pane quotidiano; il secondo, si!

D’altra parte esistono anche diversi tipi di autocostruttori.
C’è il tipo, diciamo così, “ruspante”, che vuole solo giocare a sporcarsi le mani di Vinavil e segatura e che si costruisce uno dei vari kit che compaiono sulle riviste o in rete, o che vengono proposti da ditte costruttrici di altoparlanti.
Ma c’è anche chi pensa di poter vendere i propri manufatti, entrando così in conflitto d'interessi con i professionisti di cui sopra: ne conosco, più o meno direttamente, più d’uno…

Io, personalmente, appartengo ad una categoria diversa.
Io sono sempre partito da diffusori commerciali e ho cercato, seguendo le mie idee, di adattare al meglio ai miei gusti e al mio ambiente il prodotto che avevo acquistato: naturalmente tali modifiche “aggiuntive” sono state alle volte anche importanti (non solo subwoofers) … :D ;)
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.

Proverbio Arabo
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rollo
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#12 Messaggio da rollo »

MarioBon ha scritto:Recentemente ho valutato la possibilità di realizzare un diffusore modulare (sub da usare come stand per il satellite) e ho sottoposto la proposta all'Ufficio Commerciale. La risposta è arrivata dopo un breve giro di telefonate. Il sistema non interessa alla distribuzione.

però si potrebbe fare un qualcosa dentro una torre, tipo parte superiore vie medio alte, dentro il mobile un sub integrato, tipo dcac, carico simmetrico, push pull o quello che si vuole.
una volta mi sembra che erano soluzioni che andavano ( kef, dynaudio, tanto per restare su nomi commerciali ). mi sa che sono stati anche i costi a far piazza pulita di tutto.
carlochiarelli
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#13 Messaggio da carlochiarelli »

Il problema del sub , separato o meno , si scontra con la frequenza di taglio che , dovendo essere molto bassa, richiede componenti passivi costosi per il taglio del satellite. Oltretutto l’impedenza dello stesso alle basse frequenze è fortemente variabile con il volume di ascolto, il riscaldamento della bobina, la dispersione delle caratteristiche ecc. la soluzione più semplice sarebbe una biamplificazione ma non è commerciale. Poi c‘è da tarare la fase all’incrocio ( che in biampli sarebbe risolta) che richiede un minimo di strumenti; 30 cm a 100hz sono 30 gradi circa....
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mario061
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#14 Messaggio da mario061 »

La multiamplificazione attiva è vista dagli audiofili come qualcosa che "sporca" la purezza del segnale perchè interpone un crossover (analogico o digitale) con vari stadi di amplificazione aggiunti al percorso fra sorgente e casse. Quindi tanti non la considerano anche solo per questo preconcetto.
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TeoMarini
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#15 Messaggio da TeoMarini »

mario061 ha scritto:La multiamplificazione attiva è vista dagli audiofili come qualcosa che "sporca" la purezza del segnale perchè interpone un crossover (analogico o digitale) con vari stadi di amplificazione aggiunti al percorso fra sorgente e casse. Quindi tanti non la considerano anche solo per questo preconcetto.
...preconcetto assurdo, sbagliato: è vero esattamente il contrario!!!
Nel mio sistema (quadri-amplificato con crossoveraggio digitale) i soli elementi passivi sono quelli del gruppo medio-alti delle GR Delta4 R9 (la mia quarta via, da 320 Hz in su), che non ho osato minimamente modificare essendo opera di un grande Progettista di reti crossover passive: Renato Giussani!
Ultima modifica di TeoMarini il 16/08/2019, 12:16, modificato 1 volta in totale.
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
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Proverbio Arabo
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#16 Messaggio da mario061 »

TeoMarini ha scritto: ...preconcetto assurdo, sbagliato: è vero esattamente il contrario!!!
Spiegalo a chi spende 50/80 euro a condensatore nei filtri crossover per migliorare la "trasparenza" , e si fa un 4 vie... :mrgreen:
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TeoMarini
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#17 Messaggio da TeoMarini »

Mah, anche qui, dipende...
Prendi uno che è contento del proprio diffusore commerciale e non gli va di modificarlo radicalmente.
A costui può venire in mente di migliorare qualcosa scegliendo componenti migliori per il crossover.
Ma un auto-costruttore un po' evoluto non avrà dubbi: multi-amplificazione!

Ovviamente IMHO! :)
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#18 Messaggio da TeoMarini »

carlochiarelli ha scritto:Il problema del sub , separato o meno , si scontra con la frequenza di taglio che , dovendo essere molto bassa, richiede componenti passivi costosi per il taglio del satellite. Oltretutto l’impedenza dello stesso alle basse frequenze è fortemente variabile con il volume di ascolto, il riscaldamento della bobina, la dispersione delle caratteristiche ecc. la soluzione più semplice sarebbe una biamplificazione ma non è commerciale. Poi c‘è da tarare la fase all’incrocio ( che in biampli sarebbe risolta) che richiede un minimo di strumenti; 30 cm a 100hz sono 30 gradi circa....
Tu continui a parlare di sub, mentre io parlo di woofer...
Prendi ad esempio le Opera Diva di Marcello, che hanno una frequenza di crossover tra il woofer ed il midrange a 200 Hz: si potrebbe benissimo separare in due unità... ;)
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mario061
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#19 Messaggio da mario061 »

TeoMarini ha scritto: Prendi ad esempio le Opera Diva di Marcello, che hanno una frequenza di crossover tra il woofer ed il midrange a 200 Hz: si potrebbe benissimo separare in due unità... ;)
Mah, secondo me con una freq. di taglio di 200Hz il woofer diventa localizzabile dall'orecchio, quindi non puoi portarlo tanto in giro per la stanza....( perchè immagino che "separare in due unità" contempli la possibilità di spostare i due moduli dei bassi in posizioni diverse dalla funzione di piedistallo per il satelliti...)
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Flavio
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Re: Fabrizio Calabrese: IEEE ed AES

#20 Messaggio da Flavio »

mario061 ha scritto:
TeoMarini ha scritto: Prendi ad esempio le Opera Diva di Marcello, che hanno una frequenza di crossover tra il woofer ed il midrange a 200 Hz: si potrebbe benissimo separare in due unità... ;)
Mah, secondo me con una freq. di taglio di 200Hz il woofer diventa localizzabile dall'orecchio, quindi non puoi portarlo tanto in giro per la stanza....( perchè immagino che "separare in due unità" contempli la possibilità di spostare i due moduli dei bassi in posizioni diverse dalla funzione di piedistallo per il satelliti...)
Infatti, usualmente si considerano gli 80 Hz come una frequenza di taglio che non genera localizzazione del subwoofer o woofer che sia..
ma siamo offtopic tutti noi, non sarebbe meglio aprire un thread dedicato?
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
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