Apparecchi Naim.

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(tranne i cavi)
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The_bastonator
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Apparecchi Naim.

#1 Messaggio da The_bastonator »

Un marchio amato da molti ma anche criticato da altri.
I "naimisti" sembrano talvolta una setta, riunita nel nome del Prat (ma esiste sto Prat, o è un altra invenzione per vendere i prodotti?).
Personalmente ci sono alcune cose che mi fanno stare alla larga dal marchio, ad esempio il fatto che debbano restare sempre accesi su raccomandazione della casa madre oppure la loro politica dell'upgrade, cioè anche se spendi 4000 euro di apparecchio (e non mi paiono pochi) ti lasciano sempre con il dubbio di perderti qualcosa se non ne spendi altrettanti per un alimentatore.
Nulla è dato di sapere su come sono fatti eccetto per il vetusto Nait 1, oggetto di reverse engineering che, sebbene diventato oggetto di collezionismo, dal punto di vista ingegneristico non era tutto sto granchè.
Degli altri prodotti "zitto e mosca", non si sa nulla. Gli schemi sono custoditi come i quinto segreto di Fatima.
Che esperienza avete avuto ? Valgono quello che costano o sono una emanazione del marketing ? E' vera la storia del prat ?
Io li ho ascoltati in diverse occasioni, mai avuti a casa, sicuramente buoni apparecchi, ma non ho trovato nulla di speciale rispetto altri produttori.

Beppe
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massimo1974
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Re: Apparecchi Naim.

#2 Messaggio da massimo1974 »

Ho avuto in prova per una decina di giorni un Nait 5i per poi restituirlo al proprietario. Comparato al NAD S300, il suono prodotto dal Naim rimaneva confinato nei diffusori e non si produceva alcuna scena, credendo tuttora che la scena dipenda dall'ambiente non ho alcuna spiegazione per questo fenomeno. All'accensione e allo spegnimento produceva un bump pauroso. Ho reputato che fosse un ampli sopravvalutato. Ad oggi non nutro alcuna curiosità per il marchio.
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MarcelloDalmazia
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Re: Apparecchi Naim.

#3 Messaggio da MarcelloDalmazia »

The_bastonator ha scritto:Un marchio amato da molti ma anche criticato da altri.
I "naimisti" sembrano talvolta una setta, riunita nel nome del Prat (ma esiste sto Prat, o è un altra invenzione per vendere i prodotti?).
Personalmente ci sono alcune cose che mi fanno stare alla larga dal marchio, ad esempio il fatto che debbano restare sempre accesi su raccomandazione della casa madre oppure la loro politica dell'upgrade, cioè anche se spendi 4000 euro di apparecchio (e non mi paiono pochi) ti lasciano sempre con il dubbio di perderti qualcosa se non ne spendi altrettanti per un alimentatore.
Nulla è dato di sapere su come sono fatti eccetto per il vetusto Nait 1, oggetto di reverse engineering che, sebbene diventato oggetto di collezionismo, dal punto di vista ingegneristico non era tutto sto granchè.
Degli altri prodotti "zitto e mosca", non si sa nulla. Gli schemi sono custoditi come i quinto segreto di Fatima.
Che esperienza avete avuto ? Valgono quello che costano o sono una emanazione del marketing ? E' vera la storia del prat ?
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Beppe
Ascoltati un paio di volte, nulla da attirare la mia attenzione in maniera particolare...c'è sicuramente di molto meglio anche a prezzi molto più vantaggiosi...IMHO.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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sibry
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Re: Apparecchi Naim.

#4 Messaggio da sibry »

non posso dire se il marchio meriti, o no.
So solo che io (e ribadisco io, !!!) non ho mai avuto l'impressione di ascoltare qualcosa di meraviglioso.
Mi piace l'estetica, di certo marchio famoso, ma il suono, per ciò che ho sentito io, non è mai riuscito a catturarmi.

un suono, spesso, come se fosse "inscatolato".

sarà che non me ne intendo.... 8-)
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The_bastonator
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Re: Apparecchi Naim.

#5 Messaggio da The_bastonator »

Grazie a chi è intervenuto fino ad ora.
Mi aspettavo un maggior numero di interventi e, soprattutto, di possessori.

Beppe
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Auditor
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Re: Apparecchi Naim.

#6 Messaggio da Auditor »

Conosco bene il marchio, ne ho avuti diversi e ancora ho un Nait 5.

Tutto sommato è uno dei pochi marchi che si distingue per una particolare filosofia progettuale e non solo per l'estetica esterna.

Ci sarebbe molto da dire, in realtà di Naim si sa tutto e niente, nel senso che gli schemi elettrici, almeno per i componenti analogici, sono sempre gli stessi da 30 e passa anni (e sono noti) e fra i vari modelli quello che cambia è sostanzialmente il numero di alimentazioni separate e naturalmente la taglia di trasformatori e transistor finali.

Sono oggetti molto ben progettati a livello di layout, gestione delle masse, accorgimenti contro le vibrazioni. Vi è un'accurata selezione dei componenti che consente, per esempio, ai finali di lavorare in classe AB ma con correnti di polarizzazione molto basse ed efficienza elevata. Un finale Naim acceso in assenza di segnale consuma 5 W.

Sono oggetti che molti hanno tentato di imitare tratti in inganno dalla semplicità circuitale, ma senza alcun successo, perchè in realtà il loro "segreto" non è il circuito ma come esso è ottimizzato, con quali componenti e con quali attenzioni realizzative. Un po' come la CCI di Grundig, per intenderci.

Sono famosi per poter alimentare senza scomporsi qualunque diffusore purchè si utilizzi il cavo Naim che è parte integrante dello stadio finale in quanto ne rappresenta la rete di Zobel.

Sono molto affidabili, durano praticamente in eterno se si sostituiscono i componenti soggetti ad usura, gli elettrolitici in particolare, e Naim rinnova qualunque modello di qualunque epoca (facendosi pagare bene comunque)

Non sono ineccepibili alle misure, hanno uno spettro di distorsione caratteristico che ne determina il suono, il quale dipende in parte dal circuito ed in parte dai componenti passivi utilizzati, in particolare i condensatori al tantalio sul percorso di segnale.

E' vero che il soundstage non è fra i migliori, ma è anche vero che hanno una sonorità unica, molto vivace ma non tagliente, che per certi generi musicali ha il suo fascino. Per il rock per esempio sono veramente notevoli.

Sono molto costosi per quello che contengono ma questo non è raro in questo settore. Meglio comprarli usati e direttamente in UK come ho sempre fatto facendo ottimi affari.
Nicola
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The_bastonator
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Re: Apparecchi Naim.

#7 Messaggio da The_bastonator »

Ciao Auditor, a parte il Naim 1 ed il NAP 250 di cui ho trovato in rete gli schemi, sai dirmi dove reperire gli schemi dei modelli più recenti tipo il Nait 5 o altri ?

Io non sono riuscito a trovarli.

Ciao

Beppe
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Auditor
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Re: Apparecchi Naim.

#8 Messaggio da Auditor »

The_bastonator ha scritto:Ciao Auditor, a parte il Naim 1 ed il NAP 250 di cui ho trovato in rete gli schemi, sai dirmi dove reperire gli schemi dei modelli più recenti tipo il Nait 5 o altri ?

Io non sono riuscito a trovarli.

Ciao

Beppe
I siti storici di riferimento sono questi:

http://www.acoustica.org.uk/

http://www.neilmcbride.co.uk/

dove non trovi tutti gli schemi, ma trovi gli schemi tipici.

Altri schemi si trovano facendo una ricerca sul forum DiyAudio riportati da persone che li hanno ricavati manualmente.

Il Nait 5 per esempio ha la particolarità del controllo di volume digitale. Il 5i ha il preamplificatore passivo. Però gli altri stadi sono molto simili a quelli riportati in quei siti. Lo si intuisce anche dalle foto degli interni in cui vi sono evidenti analogie anche come disposizioni dei componenti.

Non si trovano manuali di servizio con informazioni di dettaglio ma questo vale per tutti questi marchi di nicchia. Qui si vede la differenza fra queste realtà artigianali e quelle industriali come Marantz o Sony di cui si trova molto se non tutto.
Nicola
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Haydn
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Re: Apparecchi Naim.

#9 Messaggio da Haydn »

Anch'io confermo quanto già detto da altri.
Le mie esperienze con Naim non sono state esaltanti: un lettore CDx2 inserito in un impianto che conoscevo molto bene, a confronto con un Ybacd3, ha sfigurato nettamente:
- suono impastato sui medi
- scena inesistente (tutta in avanti)
- mancanza di ariosità
Quello che poteva essere un punto positivo, il punch sul medio-basso, diventava in realtà col passare del tempo un fattore negativo (suono affaticante).
Per un lettore che ora a listino sta a 6300euro mi pare un ASSURDO vero e proprio!

Una volta ascoltati un impianto amplificato full Naim con delle Harbeth Shl5, ed anche in quel caso la musica classica era assolutamente poco corretta, un suono ingolfato e senza "aria" intorno.

Una sola volta, ma non ho contestualizzato il singolo oggetto, ho ascoltato un impianto che come sorgente aveva un CDS2, e tutto andava a meraviglia... chissà...
Ho come l'impressione che gli unici prodotti Naim che dicano davvero qualcosa sono quelli dal costo proibitivo, tipo il lettore cd555, oppure i vecchi top di gamma CDS, CDS2, CDS3, ma non ci metterei la mano sul fuoco.

In sintesi, per i miei gusti, un marchio da evitare.

Ciao, Max
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Re: Apparecchi Naim.

#10 Messaggio da Auditor »

Bisogna capire che certe caratteristiche del suono Naim sono assolutamente volute.

Vereker, il fondatore di Naim, soleva sostenere che scena, aria ecc. sono attributi artificiali creati in fase di mastering ma che non solo non esistono nell'evento reale ma non sono nemmeno rilevanti nell'esperienza di ascolto, il cui contenuto emotivo è invece legato al famoso Pace Rhythm and Timing (PRAT) quindi dinamica, velocità, controllo, risposta ai transienti ecc.

Aggiungo che i fan Naim definiscono se stessi "flat earth" per sottolineare la loro particolarità rispetto al resto del mondo audiofilo ("round earth"). Nel forum Naim, che ho frequentato molto nel mio "periodo Naim", parlare di scena, aria ecc, garantisce risposte sarcastiche di cui la più benigna è "Noi ascoltiamo musica vera e non nacchere e campanellini".

Punti di vista. Io comunque dissento del tutto sul fatto che Naim abbia i medi scadenti, anzi se c'è una gamma che viene riprodotta in modo eccellente è proprio la gamma media, tanto che fra le amplificazioni consigliate per le Quad ESL (che hanno come noto una gamma media leggendaria) ci sono proprio le Naim.

Fate vobis
Nicola
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