Sensibilità diffusori
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Sensibilità diffusori
ciao vorrei chiedere cortesemente pechè utilizzando diffusori ad alta sensibilità occorre utilizzare un amplificatore con pochi watt mentre con un diffusore a bassa sensibilità si deve utilizzare un amplificatore molto potente. grazie.
- MarioBon
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Re: Sensibilità diffusori
Il problema è raggiungere un certo livello SPL. Questo dipende da questi fattori:
- la sensibilità degli altoparlanti
- la distanza alla quale ascolta
- il volume dell'ambiente
- il tempo di riverberazione T60
- la potenza dell'amplificatore.
Supponiamo un ambiente 4x5x2.8 (56 metri cubi) con T60=0.6 secondi alla distanza di 2 metri. Supponiamo che i diffusori abbiano sensibilità di 90 dB con 2.83Vrms a un metro.
Con queste condizioni con 100Watt/8ohm per canale e due canali in funzione si ottengono circa 107 dB di SPL per il suono diretto che arrivano a 118 dB SPL temendo conto del contributo del campo riverberato (a gfrequenze medio basse). In ambiente domestico dovrebbe essere sufficiente.
Va da sè che se gli altoparlanti sono da 4 Ohm l'amplificatore dovrà erogare 200 Watt su 4 Ohm per canale (28.3 Vrms sul carico).
Per aumentare di 3 dB il livello SPL si possono fare 2 cose:
- aumentare la sensibilità degli altoparlanti di 3 dB
- raddoppiare la potenza dell'amplificatore.
Per aumentare di 10 dB il livello SPL invece:
- aumentare la sensibilità degli altoparlanti di 10 dB
- moltiplicare per 10 la potenza dell'amplificatore.
Nel primo caso non è difficile trovare diffusori con sensibilità di 93 dB e amplificatori da 200 Watt su 8 Ohm. Allo stesso modo per ridurre l'SPL di 3 dB si può scegliere un diffusore da 87 dB oppure un amplificatore da 50 Watt.
Nel secondo caso la soluzione è più complicata perchè i diffusori da 100 dB di sensibilità sono rari e di dimensioni ragguardevoli quindi si dovrà scegliere un diffusore più sensibile per esempio 96 dB) e un amplificatore più potente (per esempio 300 Watt /8ohm) e fare un compromesso tra sensibilità/potenza/ingombro.
Quindi in assoluto sarebbe meglio usare diffusori molto sensibili, con impedenza alta (con alto rendimento) e amplificatori di potenza contenuta. Questo tipo di diffusori sono ingombranti. Fino al 1950 questa scelta era obbligata (gli amplificatore erano poco potenti). Nella pratica si devono considerare le effettive condizioni d'uso ed i limiti imposti dall'ambente (e anche il genere musicale preferito).
Ci sono situazioni (ambiente piccolo e punto di ascolto ravvicinato) dove anche un diffusore con meno di 90 dB di sensibilità e un ampli da 30-50 Watt può andar bene, ce ne sono altre dove servono grandi potenze e/o diffusori molto sensibili (diffusori ingombranti => grandi spazi). Tutto dipende dal livello SPL che si desiera raggiungere. Visto che un amplificatore occupa molto meno spazio di un diffusore si tende ad aumentare la potenza e contenere le dimensioni dei difusori.
C'è anche da considerare il fatto che gli altoparlanti qualitativamente migliori tendono ad essere "pesanti" e quindi intrinsecamente poco effcienti e richiedono quindi maggior potenza.
- la sensibilità degli altoparlanti
- la distanza alla quale ascolta
- il volume dell'ambiente
- il tempo di riverberazione T60
- la potenza dell'amplificatore.
Supponiamo un ambiente 4x5x2.8 (56 metri cubi) con T60=0.6 secondi alla distanza di 2 metri. Supponiamo che i diffusori abbiano sensibilità di 90 dB con 2.83Vrms a un metro.
Con queste condizioni con 100Watt/8ohm per canale e due canali in funzione si ottengono circa 107 dB di SPL per il suono diretto che arrivano a 118 dB SPL temendo conto del contributo del campo riverberato (a gfrequenze medio basse). In ambiente domestico dovrebbe essere sufficiente.
Va da sè che se gli altoparlanti sono da 4 Ohm l'amplificatore dovrà erogare 200 Watt su 4 Ohm per canale (28.3 Vrms sul carico).
Per aumentare di 3 dB il livello SPL si possono fare 2 cose:
- aumentare la sensibilità degli altoparlanti di 3 dB
- raddoppiare la potenza dell'amplificatore.
Per aumentare di 10 dB il livello SPL invece:
- aumentare la sensibilità degli altoparlanti di 10 dB
- moltiplicare per 10 la potenza dell'amplificatore.
Nel primo caso non è difficile trovare diffusori con sensibilità di 93 dB e amplificatori da 200 Watt su 8 Ohm. Allo stesso modo per ridurre l'SPL di 3 dB si può scegliere un diffusore da 87 dB oppure un amplificatore da 50 Watt.
Nel secondo caso la soluzione è più complicata perchè i diffusori da 100 dB di sensibilità sono rari e di dimensioni ragguardevoli quindi si dovrà scegliere un diffusore più sensibile per esempio 96 dB) e un amplificatore più potente (per esempio 300 Watt /8ohm) e fare un compromesso tra sensibilità/potenza/ingombro.
Quindi in assoluto sarebbe meglio usare diffusori molto sensibili, con impedenza alta (con alto rendimento) e amplificatori di potenza contenuta. Questo tipo di diffusori sono ingombranti. Fino al 1950 questa scelta era obbligata (gli amplificatore erano poco potenti). Nella pratica si devono considerare le effettive condizioni d'uso ed i limiti imposti dall'ambente (e anche il genere musicale preferito).
Ci sono situazioni (ambiente piccolo e punto di ascolto ravvicinato) dove anche un diffusore con meno di 90 dB di sensibilità e un ampli da 30-50 Watt può andar bene, ce ne sono altre dove servono grandi potenze e/o diffusori molto sensibili (diffusori ingombranti => grandi spazi). Tutto dipende dal livello SPL che si desiera raggiungere. Visto che un amplificatore occupa molto meno spazio di un diffusore si tende ad aumentare la potenza e contenere le dimensioni dei difusori.
C'è anche da considerare il fatto che gli altoparlanti qualitativamente migliori tendono ad essere "pesanti" e quindi intrinsecamente poco effcienti e richiedono quindi maggior potenza.
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Re: Sensibilità diffusori
Volevo chiedere: le opera quinta 2014 che sensibilità hanno? Lo chiedo poiché nella targhetta retrostante c'è scritto 89 db, ma da qualche parte ho letto che hanno una sensibilità di 91 db. Grazie.
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Re: Sensibilità diffusori
Per cui, nel mio caso, considerando una sensibilità dei miei diffusori di 88 dB e l'attenuazione dovuta al DRC che può arrivare anche a -12 dB, l'uso di amplificazioni estremamente potenti non è da considerarsi un'esagerazione come invece alcuni credono. Tutto ciò nonostante un ambiente non grande e i diffusori a 2,50m dal punto d'ascolto.
Alla faccia dei pochi watt ma buoni.
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Re: Sensibilità diffusori
Le Opera Quinta 2014 sono state misurate da Audio ReviewGaetano ha scritto:Volevo chiedere: le opera quinta 2014 che sensibilità hanno? Lo chiedo poiché nella targhetta retrostante c'è scritto 89 db, ma da qualche parte ho letto che hanno una sensibilità di 91 db. Grazie.
http://www.mariobon.com/prove/_O_Quinta ... 011_AR.pdf
che riporta 89.2 dB riferiti a un metro con 2.83 Vrms applicati.
La Opera Prima 2015, invece, è stata misurata per 91.5 dB.
http://www.mariobon.com/prove/_O_prima_ ... AR_367.pdf
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Re: Sensibilità diffusori
Quindi le quinta 2014se hanno la stessa sensibilità delle 2011? Grazie....
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Re: Sensibilità diffusori
In pratica si. Troppo diverse non possono essere visto che hanno gli stessi woofer.Gaetano ha scritto:Quindi le quinta 2014se hanno la stessa sensibilità delle 2011? Grazie....
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Re: Sensibilità diffusori
Credo che - a parte la correlazione db/watt - sia anche opportuno annotare che la qualità (non solo la quantità) dei watt "costa".
Nella mia personale esperienza, mediamente ho trovato i dati di targa degli amplificatori (watt e distorsione) abbastanza inadeguati a descrivere la "qualita'" del suono che ne scaturisce.
Per me (nell'enorme limitatezza delle mie conoscenze/esperienze) il suono più verosimile appartiene ai monotriodi a riscaldamento diretto.
In una ideale "classifica" metterei:
1)Monotriodi a riscaldamento diretto
2)Push pull di triodi a riscaldamento diretto
3)Push pull a valvole (tetrodi, pentodi, ecc...) ed a stato solido in classe A ed a bassa controreazione.
Poi a seguire: classe B, Classe D.
Guarda caso i costi del "podio" sono più elevati di quelli degli "inseguitori"...
Personalmente preferirei rinunciare ai db in cambio di grande qualità all'ascolto. Per esempio trovo interessantissime le casse da 91,5 db sopra linkate, che mi piacerebbe ascoltare in campo vicino con un valvolare da pochi watt...magari lasciate a distanze molto importanti dalle pareti (tipo metri...se possibile) ed angolate davanti al punto d'ascolto...
Nella mia personale esperienza, mediamente ho trovato i dati di targa degli amplificatori (watt e distorsione) abbastanza inadeguati a descrivere la "qualita'" del suono che ne scaturisce.
Per me (nell'enorme limitatezza delle mie conoscenze/esperienze) il suono più verosimile appartiene ai monotriodi a riscaldamento diretto.
In una ideale "classifica" metterei:
1)Monotriodi a riscaldamento diretto
2)Push pull di triodi a riscaldamento diretto
3)Push pull a valvole (tetrodi, pentodi, ecc...) ed a stato solido in classe A ed a bassa controreazione.
Poi a seguire: classe B, Classe D.
Guarda caso i costi del "podio" sono più elevati di quelli degli "inseguitori"...
Personalmente preferirei rinunciare ai db in cambio di grande qualità all'ascolto. Per esempio trovo interessantissime le casse da 91,5 db sopra linkate, che mi piacerebbe ascoltare in campo vicino con un valvolare da pochi watt...magari lasciate a distanze molto importanti dalle pareti (tipo metri...se possibile) ed angolate davanti al punto d'ascolto...
LG Plasma 50" HD, SKYHD optical out > DRC Behringer DEQ2496 > DAC Keces Aurion Audio DA131 >>
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Re: Sensibilità diffusori
Ho dato uno sguardo al pdf delle Opera Prima 2015 e volevo porre un quesito, visto il privilegio di essere "in casa" del progettista.
Circa la fase acustica si legge tutto ed il contrario di tutto: si sente, non si sente ecc.... e poi: pannelli frontali a scalini, inclinati, reti di ritardo nei crossover, DRC che "fa anche la fase", ecc...
Qual'e' l'opinione in questi lidi su questo tema??
La fase acustica della cassa si sente o no?
Le casse Opera e Unison sono con fase acustica più o meno a cavallo dello zero?
Dai grafici di AR da cosa si evincerebbe cio' (se si evince???)? Pubblicano solo l'ampiezza e non la fase vs frequenza.
Sei deve forse cercare la risposta nei grafici nel tempo? Come interpretarli?
Circa la fase acustica si legge tutto ed il contrario di tutto: si sente, non si sente ecc.... e poi: pannelli frontali a scalini, inclinati, reti di ritardo nei crossover, DRC che "fa anche la fase", ecc...
Qual'e' l'opinione in questi lidi su questo tema??
La fase acustica della cassa si sente o no?
Le casse Opera e Unison sono con fase acustica più o meno a cavallo dello zero?
Dai grafici di AR da cosa si evincerebbe cio' (se si evince???)? Pubblicano solo l'ampiezza e non la fase vs frequenza.
Sei deve forse cercare la risposta nei grafici nel tempo? Come interpretarli?
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Re: Sensibilità diffusori
Nell'ambito di una valutazione puramente soggettiva potrei essere anche d'accordo.calibro ha scritto: Nella mia personale esperienza, mediamente ho trovato i dati di targa degli amplificatori (watt e distorsione) abbastanza inadeguati a descrivere la "qualita'" del suono che ne scaturisce.
Per me (nell'enorme limitatezza delle mie conoscenze/esperienze) il suono più verosimile appartiene ai monotriodi a riscaldamento diretto.
In una ideale "classifica" metterei:
1)Monotriodi a riscaldamento diretto
2)Push pull di triodi a riscaldamento diretto
3)Push pull a valvole (tetrodi, pentodi, ecc...) ed a stato solido in classe A ed a bassa controreazione.
Poi a seguire: classe B, Classe D.
Sugli altri aspetti mi trovo invece in disaccordo, nonostante abbia passato anche io la fase valvolare nella mia 40ennale "carriera" audiofila.
Naturalmente rispetto le opinioni di tutti, perchè non esiste un gusto migliore dell'altro
Carlo da Firenze
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