Equalizzazione e Alta Fedeltà

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Remoben
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Equalizzazione e Alta Fedeltà

#1 Messaggio da Remoben »

Buongiorno
Volevo lanciare questa discussione in questo gruppo dove ritengo che il background tecnico/culturale sull’argomento sia senz’altro superiore a quello di un comune gruppo Facebook.
Io ho sempre avuto una opinione piuttosto categorica sull’argomento e cioè che le due cose (equalizzazione e riproduzione in alta fedeltà) siano totalmente antitetiche, cioè che l’una esclude l’altra. Ultimamente invece sia dalla lettura che dalla partecipazione a discussioni su vari social sull’argomento ho potuto sperimentare l’esistenza di opinioni ‘diffuse’ e radicalmente contrarie alla mia. Per giunta espresse con una tale convinzione da avere avuto spesso la netta sensazione di esser stato messo in ridicolo, come portatore di una cultura della fedeltà del suono ormai sorpassata e non più in linea con la moderna evoluzione tecnica, tanto da far vacillare non poco (non lo nascondo) le mie convinzioni ormai ultra decennali sull’argomento. Per quanto sopra e prima di arrendermi definitivamente a questo (presunto) ‘nuovo corso’, mi interessava conoscere anche la vostra opinione sull’argomento. Grazie
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MarioBon
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Re: Equalizzazione e Alta Fedeltà

#2 Messaggio da MarioBon »

A prescindere dal fatto che un pianoforte suonava allo stesso modo anche 100 anni fa e che, quando viene riprodotto, dovrebbe suonare almeno simile ad un pianoforte, non vedo in cosa consista questo nuovo corso. E' vero che oggi esistono dipositivi nuovi e quasi sempre migliori rispetto al passato ma il timbro e le dimensioni degli strumenti è sempre quello. Cambieranno i dispositivi ma l'oggetto della riproduzione è sempre quello.

L'equalizzazione si usa quando serve per corrreggere la risposta in frequenza di una coppia di diffusori acustici. Si può dire che un equalizzatore sia un controllo di tono molto sofisticato. Va anche detto che dei buoni diffusori non ne dovrebbero avere bisogno ma c'è sempre da considerare il gusto personale.
Prima dell'arrivo del DRC esistevano tre tipi di equalizzatori:

- i controlli di tono dell'amplificatore (compreso il controllo del loudness);
- l'equalizzatore grafico (anche a terzi di ottava);
- l'equalizzatore parametrico;

a questi si aggiungevano il filtro sub-sonico e il fitro anti fruscio. Questi filtri potevano essere utili con il giradischi e con i programmi ricchi di fruscii.

Tutti questi equalizzatori operano a "fase minima" e, in sostanza, modificano la risposta in frequenza senza correggere gli errori sulla risposta nel tempo. In più, aggiustando la risposta in frequenza, non si può fare a meno di modificare anche la risposta in potenza (in particolare le prime riflesioni) per cui l'uso di questi equalizzatori spesso ha prodotto più danni che benefici. Il fatto che i controlli di tono siano spariti dalle apparecchiture hifi è legato anche a questo aspetto.

Oggi, con DRC, Dirac Live, Antimode, ecc., più che di equalizzazione si deve parlare di correzione ambientale. Un sistema di correzione ambientale interviene in modo profondamente diverso rispetto ai normali equalizzatori perchè opera sia sulla risposta in frequenza che sulla risposta nel tempo risolvendo problemi che gli equalizzatori grafici o parametrici non potevano affrontare (se non in casi particolari e sempre in modo approssimato). Il correttore ambientale migliora oggettivamente la qualità dell'ascolto eliminando o riducendo fortemente i difetti causati dall'ambiente. Questo consente, per esempio, di posizionare i diffusri con più libertà nell'ambiente (chi ha moglie capisce quanto sia importante).
I correttori ambientali, in più, consentono di eseguire anche tutte le correzioni tipiche degli equalizzatori grafici e parametrici. Resta il fatto che il risultato ottenuto dipende dalle scelte dell'utente (che sceglie la curva targhet in base al gusto personale).

Come efficacia il correttore ambientale batte gli equalizzatori sotto tutti i punti di vista tranne uno: la facilità d'uso. Con il tempo anche questo problema sarà superato. Chi dice che il correttore ambientale non funziona o non lo ha mai provato o non ha avuto la pazienza di leggere le istruzioni.
Il nostro Tom ha aiutato diversi utenti ad ottimizzare i propri sistemi e non ho ancora letto lamentele...anzi.
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TomCapraro
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Re: Equalizzazione e Alta Fedeltà

#3 Messaggio da TomCapraro »

Remoben ha scritto: 11/09/2020, 16:19 Buongiorno
Volevo lanciare questa discussione in questo gruppo dove ritengo che il background tecnico/culturale sull’argomento sia senz’altro superiore a quello di un comune gruppo Facebook.
Io ho sempre avuto una opinione piuttosto categorica sull’argomento e cioè che le due cose (equalizzazione e riproduzione in alta fedeltà) siano totalmente antitetiche, cioè che l’una esclude l’altra. Ultimamente invece sia dalla lettura che dalla partecipazione a discussioni su vari social sull’argomento ho potuto sperimentare l’esistenza di opinioni ‘diffuse’ e radicalmente contrarie alla mia. Per giunta espresse con una tale convinzione da avere avuto spesso la netta sensazione di esser stato messo in ridicolo, come portatore di una cultura della fedeltà del suono ormai sorpassata e non più in linea con la moderna evoluzione tecnica, tanto da far vacillare non poco (non lo nascondo) le mie convinzioni ormai ultra decennali sull’argomento. Per quanto sopra e prima di arrendermi definitivamente a questo (presunto) ‘nuovo corso’, mi interessava conoscere anche la vostra opinione sull’argomento. Grazie
...a proposito di concetti antitetici: alta fedeltà significa far sopraggiungere nel punto di ascolto la maggior parte di informazioni contenute nella registrazione, nonchè una percentuale minima di errori causati da una serie di alterazioni, perlopiù di origine acustica...questa è vera alta fedeltà.
Nella stragrande maggioranza di ambienti home questo NON è possibile ottenerlo, tranne in casi di trattamenti acustici estremi (costosissimi ed impegnativi).
Dunque se per "la piazza" (spesso contornata da ignoranza) i sistemi di correzione non sono visti di buon occhio, l'aspetto meramente tecnico dice esattamente il contrario.
A questo punto rimangono 3 strade:

1) adeguarsi a ciò che dice la piazza. (con tutti i suoi lati negativi e...negativi... :D )

2) adeguarsi alla tecnica (con tutti i suoi lati positivi e...positivi)

3) andare ad ascoltare un sistema ben interfacciato acusticamente con l'uso di queste tecniche e farsi un idea personale. (una delle cose migliori)
saluti, Tom
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Re: Equalizzazione e Alta Fedeltà

#4 Messaggio da Remoben »

Appunto .. ‘Il nuovo corso‘ consisterebbe In sintesi, secondo i suoi sostenitori, nel fatto che oggi un Equalizzatore (anche i semplici controlli di tono o loudness presenti nei vecchi amplificatori) è da considerarsi un componente di una catena di riproduzione in alta fedeltà. Cosa che Secondo il mio parere e le mie esperienze passate non è assolutamente vero. Potrei anzi dire che una ventina di anni fa una affermazione del genere in un consesso di audiofili avrebbe fatto gridare allo scandalo. Anche in presenza di controlli di tono o loudness ho sempre optato per la selezione del bypass in quanto ho sempre visto, proprio in virtù di qsto approccio ‘purista’, l’agire sui toni come una modifica del segnale riducendone o comunque alterandone a mio piacimento la ‘fedeltà’. Oggi affermare Qsta cosa ti espone al pubblico ludibrio. Altra cosa invece è la correzione ambientale che nn agisce sul segnale generato dalla catena di elettroniche ma su come qsto segnale (tanto più fedele quanto più le le elettroniche sono di qualità e nn agiscono arbitrariamente sui toni) si interfaccia con l’ambiente.
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MarioBon
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Re: Equalizzazione e Alta Fedeltà

#5 Messaggio da MarioBon »

Non ragioniam di lor ma guarda e passa.

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Re: Equalizzazione e Alta Fedeltà

#6 Messaggio da Remoben »

Quindi un DRC in un impianto Hi fi agendo sulla (sacrosanta direi) correzione ambientale Nn ne altera la fedeltà della riproduzione anzi la ottimizza, corretto?! Sono totalmente digiuno sull’argomento.. se ne volessi inserire uno nel mio impianto quale mi consigliereste? Grazie
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TomCapraro
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Re: Equalizzazione e Alta Fedeltà

#7 Messaggio da TomCapraro »

Remoben ha scritto: 11/09/2020, 18:38 Quindi un DRC in un impianto Hi fi agendo sulla (sacrosanta direi) correzione ambientale Nn ne altera la fedeltà della riproduzione anzi la ottimizza, corretto?! Sono totalmente digiuno sull’argomento.. se ne volessi inserire uno nel mio impianto quale mi consigliereste? Grazie
Se l'elaborazione del DRC viene eseguita in digitale da un PC non subentrano distorsioni.
Se utilizzi come sorgente un PC il DRC è scaricabile gratuitamente, ovviamente a questo dovrai aggiungere un microfono (il piu facile da utilizzare è l'UMIK-1) un asta microfonica e un software di misurazione (REW è gratuito)
saluti, Tom
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Re: Equalizzazione e Alta Fedeltà

#8 Messaggio da Remoben »

Grazie!
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