Ti è capitato di testare ampli "pro" di costo basso tipo gli yamaha serie pxxxx o altri simili?TomCapraro ha scritto: Un ampli "perfetto" (stavolta ho virgolettato) dovrebbe semplicemente amplificare senza distorcere il segnale originale, e per distorsione intendo anche l'assenza di distorsione di forma (dei picchi) nonchè il rispetto dell'inviluppo.
Oltre a questo dovrà anche mantenere costante la linearità della risposta senza stravolgerla.
Amplificatori allo stato dell'arte
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
Sinceramente no, prevedo però (senza asserzioni) che questi oggetti potrebbero incontrare delle difficoltà con carichi difficili in quanto non sono grandi erogatori di corrente (i Watt li raggiungono in tensione con carichi resistivi).NicolaF ha scritto:Ti è capitato di testare ampli "pro" di costo basso tipo gli yamaha serie pxxxx o altri simili?
Nulla toglie che su un carico "facile" possano anche spingere il diffusore adeguatamente, facendo anche raggiungere ottime dinamiche ed SPL, nonché un equilibrio tonale corretto.
saluti, Tom
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
A me ha sempre colpito Giussani, che utilizzava un ampli pro di basso costo per pilotare le sue NPS 1000. E' sempre stato molto tiepido sull'argomento amplificatori finali: gli bastava che riuscissero ad erogare la giusta corrente per il livello di ascolto prefissato. Un approccio tecnico (niente magia...) che spesso smontava i suoi interlocutori.
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
Io nella mia carriera audiofila,ho sempre avuto gli stessi diffusori,e diverse amplificazioni...ho avuto pre e finale Marantz vintage,un integrato Technics,ho provato un integrato Rotel,ho avuto l'Unico di Unison Research e ora il simply two...Le differenze con i vari amplificatori ci sono state eccome!!
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
e ti pare poco?faber_57 ha scritto:A me ha sempre colpito Giussani, che utilizzava un ampli pro di basso costo per pilotare le sue NPS 1000. E' sempre stato molto tiepido sull'argomento amplificatori finali: gli bastava che riuscissero ad erogare la giusta corrente per il livello di ascolto prefissato. Un approccio tecnico (niente magia...) che spesso smontava i suoi interlocutori.
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
Mario, a me pare poco, che ti debbo dì?MarioBon ha scritto:e ti pare poco?faber_57 ha scritto:A me ha sempre colpito Giussani, che utilizzava un ampli pro di basso costo per pilotare le sue NPS 1000. E' sempre stato molto tiepido sull'argomento amplificatori finali: gli bastava che riuscissero ad erogare la giusta corrente per il livello di ascolto prefissato. Un approccio tecnico (niente magia...) che spesso smontava i suoi interlocutori.
Al giorno d'oggi, fare un amplificatore che, con diffusori "normodotati", faccia il suo dovere non mi pare proprio una cosa complicata.
E' ovvio poi che se voglio 2 mono da 400watt di altissima fattura e qualità, mi tocca spendere i 10keuro dei Parasound JC400, ma devo proprio aver voglia di esagerare!
Secondo te quanta differenza ci potrà mai essere, per giocare in casa, tra un integrato Unison e la coppia pre-finale? Secondo me, a parità di potenza erogata senza clipping, pressochè NULLA!
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
La questione sul "suono degli amplificatori" dovrebbe essere semplice perché un amplificatore "non suona" nel senso che non produce "suono" ma amplifica la potenza di un segnale.Haydn ha scritto:Mario, a me pare poco, che ti debbo dì?MarioBon ha scritto:e ti pare poco?faber_57 ha scritto:A me ha sempre colpito Giussani, che utilizzava un ampli pro di basso costo per pilotare le sue NPS 1000. E' sempre stato molto tiepido sull'argomento amplificatori finali: gli bastava che riuscissero ad erogare la giusta corrente per il livello di ascolto prefissato. Un approccio tecnico (niente magia...) che spesso smontava i suoi interlocutori.
Al giorno d'oggi, fare un amplificatore che, con diffusori "normodotati", faccia il suo dovere non mi pare proprio una cosa complicata.
E' ovvio poi che se voglio 2 mono da 400watt di altissima fattura e qualità, mi tocca spendere i 10keuro dei Parasound JC400, ma devo proprio aver voglia di esagerare!
Secondo te quanta differenza ci potrà mai essere, per giocare in casa, tra un integrato Unison e la coppia pre-finale? Secondo me, a parità di potenza erogata senza clipping, pressochè NULLA!
Il problema principale è il carico che induce l'amplificatore a comportarsi in modo variabile a seconda del carico che si ritrova.
Comunque se due amplificatori a stato solido (con fattore di smorzamento simile) lavorano nell'ambito delle loro possibilità di erogazione le differenze di "qualità sonora" si dovrebbero ridurre a sfumature.
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
Era ciò che pensava Giussani e, per quanto possa valere, pure il sottoscritto. Oserei dire che pure Aloia lo ha in fondo sempre sostenuto, pur lasciando quel po' di ambiguità che gli permetteva di vendere finali valvolari di prestazioni (tecniche) elevatissime.
Io penso che se uno seguisse pedestremente i suggerimenti di Douglas Self potrebbe tranquillamente costruire l'ampli perfetto, scalando solamente a seconda della potenza necessaria. Per ampli perfetto naturalmente non intendo l'ampli più piacevole da ascoltare.
Che ne pensate?
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
La mia opinione è che in termini di suono qualitativo, il 90% dipende dal preamplificatore e solo il 10% dal finale. In questi termini anch'io sono dell'avviso quindi che è inutile spendere oltre l'acquisto di 2 Halo JC1 mono.
Comunque da ricordare che anche Unison costruisce dei finali mono di discreta potenza.
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Re: Amplificatori allo stato dell'arte
faber_57 ha scritto:Era ciò che pensava Giussani e, per quanto possa valere, pure il sottoscritto. Oserei dire che pure Aloia lo ha in fondo sempre sostenuto, pur lasciando quel po' di ambiguità che gli permetteva di vendere finali valvolari di prestazioni (tecniche) elevatissime.
Io penso che se uno seguisse pedestremente i suggerimenti di Douglas Self potrebbe tranquillamente costruire l'ampli perfetto, scalando solamente a seconda della potenza necessaria. Per ampli perfetto naturalmente non intendo l'ampli più piacevole da ascoltare.
Che ne pensate?
Che in fondo l'hifi, tecnicamente, è una materia semplice, e c'è chi ha interessi a renderla apparentemente utopica.
saluti, Tom
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