C'era una volta Indiana Line... vabbeh, diffusori progettati in Italia ma prodotti in Cina... c'era una volta perche' il marchio e' ora di proprieta' polacca.
Esiste una alternativa italiana a Indiana Line? Mi vengono in mente solamente marchi audiofighetti.
Mi chiedo anche perche' nessun imprenditore italiano abbia investito su questo marchio.
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Re: Diffusori economici italiani
NomeUtente ha scritto: ↑07/01/2021, 18:41 C'era una volta Indiana Line... vabbeh, diffusori progettati in Italia ma prodotti in Cina... c'era una volta perche' il marchio e' ora di proprieta' polacca.
Esiste una alternativa italiana a Indiana Line? Mi vengono in mente solamente marchi audiofighetti.
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Re: Diffusori economici italiani
Ho sempre avuto una ottima considerazione dei prodotti Indiana Line e mi dispiace che sia passata di mano. Del resto il proprietario, raggiunta una certa età (credo 71 anni) ha fatto una scelta difficilmente contestatabile.
Prudurre in italia diffusori acustici come Indiana Line, con i costi di produzione nostrani, pone automaticamente fuori mercato e su questo c'è poco da discutere: basta fare i calcoli.
Conviene allora puntare sull'esportazione di prodotti di qualità (anche estetica) su fasce di prezze superiori.
Non so se Opera e Unison sono marchi "fighetti" comunque non producono in Cina ma esportano in Cina e in tutto l'oriente.
Prudurre in italia diffusori acustici come Indiana Line, con i costi di produzione nostrani, pone automaticamente fuori mercato e su questo c'è poco da discutere: basta fare i calcoli.
Conviene allora puntare sull'esportazione di prodotti di qualità (anche estetica) su fasce di prezze superiori.
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Re: Diffusori economici italiani
Perchè poco redditizio per l’imprenditoria nazionale, viceversa molto più interessante per un’azienda commerciale polacca in espansione.NomeUtente ha scritto: ↑07/01/2021, 18:41 C'era una volta Indiana Line... vabbeh, diffusori progettati in Italia ma prodotti in Cina... c'era una volta perche' il marchio e' ora di proprieta' polacca.
Esiste una alternativa italiana a Indiana Line? Mi vengono in mente solamente marchi audiofighetti.
Mi chiedo anche perche' nessun imprenditore italiano abbia investito su questo marchio.
Vedremo poi gli sviluppi.
L’hifi è audiofighetta di natura ....il marchio.....pensaci.
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Re: Diffusori economici italiani
In tutta Italia non ci sarebbe stato qualcuno interessato? Boh!
Pare che codesta Indiana Line sia "non disponibile" su molti e-commerce che la presentano a catalogo.Boh!
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Re: Diffusori economici italiani
Da quando lavoro in Opera la domanda interna è sempre stata scarsa. A mala pena il mercato interno ha assorbito il 10% della produzione (nei momenti migliori). Quindi il mercato estero è fondamentale.
Il mercato Polacco, in effetti, è in espansione (anche per Opera).
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Re: Diffusori economici italiani
Come te lo spieghi, ovvero come se lo spiega l'ufficio marketing? Il cliente italiano e' oltremodo esigente? Troppa concorrenza? Altro?
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Re: Diffusori economici italiani
Esterofilia a parte, mediamente un italiano passa in casa meno tempo di un tedesco o di uno scandinavo (per esempio) e, quando è a casa, preferisce guardare la televisione. Infatti la prima "botta" al mercato HiFi si è avuta con l'introduzione dei televisori piatti, la seconda con l'introduzione dello smartphone. La domanda si è spostata dall'HiFi verso altri beni di consumo.NomeUtente ha scritto: ↑09/01/2021, 15:35Come te lo spieghi, ovvero come se lo spiega l'ufficio marketing? Il cliente italiano e' oltremodo esigente? Troppa concorrenza? Altro?
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Re: Diffusori economici italiani
Quel 90%... resto del mondo... si puo' pensare essere distribuito uniformemente?
Oppure ci sono regioni che assorbono maggior produzione? Quali sono i mercati trainanti?
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