Il tweeter di Heil su Audio Review 383

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MarioBon
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Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#1 Messaggio da MarioBon »

Nel numero 383 di Audio Review c'è un articolo (a pag.30) intitolato "le Quattro Leggi dell'Altoparlante Ideale" che sarebbe la traduzione di un articolo attribuito ad Oscar Heil (inventore dell'AMT) http://www.mariobon.com/Glossario/___Al ... te/AMT.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/___Al ... _AR254.pdf).
E' esplicitamente dichiarato che l'articolo ha finalità promozionali.
Secondo Heil, il diaframma dell'altoparlante produce "distorsione di mascheramento" e che questa è una delle cause del "suono" dei trasduttori e deve essere evitata.
Nell'articolo vengono elencati quattro criteri che l'altoparlante ideale deve rispettare:

criterio 1: bassa velocità (del diaframma)
criterio 2: uniforme distribuzione della forza (sul diaframma)
criterio 3: materiale costruttivo (del diaframma) morbido e silenzioso
criterio 4: piccola massa (del diaframma)

questi criteri, che riguardano solo il diaframma dell'altoparlante, sono incompleti e non del tutto indipendenti uno dall'altro (non ortogonali). Lo stesso Heil ha realizzato un trasduttore che è sostanzialmente un woofer dinamico a bobina mobile che va ampiamente contro tutti i criteri da lui stesso enunciati (usa un diagramma particolarmente rigido pilotato in 4 punti).

Cominciamo da quello che manca:

criterio 5: spostamento volumetrico
criterio 6: linearità dello spostamento

Un altoparlante, per quanto ideale, se non sposta aria serve a poco.
Il criterio 6 (Linearità) è quello che eviterebbe forme di distorsioni ben maggiori della distorsione di mascheramento che Heil vuole evitare. Prima si elimina la distorsione di intermodulazione e poi si può pensare al mascheramento causato dal diaframma (se c'è).

Veniamo alle interdipendenza dei 4 criteri:

se la forza è uniformemente distribuita sulla superficie di un diaframma non vincolato ai bordi allora anche lo spostamento della membrana è uguale in ogni punto. In tali condizioni il diaframma si muove come se fosse perfettamente rigido e la sua "morbidezza" e "bassa rumorosità" sarebbero perfettamente ininfluenti. Quindi l'uniforme distribuzione della forza fa saltare il criterio 3.

Se invece il diaframma è vincolato ai bordi allora si deve tenere conto anche della elasticità delle sospensioni e imporre il criterio 6: linearità delle sospensioni. Con il vincolo dei bordi nascono le onde stazionarie nel diaframma. Questa condizione vale anche per il tweeter di Heil.

Dobbiamo quindi concludere che i 4 criteri esposti valgono solo per diaframmi non vincolati ai bordi. Nella mia ignoranza non conosco trasduttori il cui diaframma non sia vincolato ai bordi (fatta eccezione per un woofer giapponese e per il trasduttore a ioni non ha un diaframma e resta fuori dal conto).

Per quanto riguarda il criterio 4 (piccola massa) questo non è sempre un vantaggio. Prova ne sia che gli elettrostatici non sono particolarmente sensibili e non hanno la dispersione di un mid a cono o di un tweeter a cupola.
Più la massa è piccola e più il moto è determinato dalla impedenza di radiazione dell'aria.
Da certi punti di vista (in particolare per contrastare i break-up che secondo Heil generano mascheramento.....) è preferibile che il diaframma sia rigido (quindi "pesante") e con un fattore di forza adeguato.

Ma torniamo ai criteri 2 e 3. La distribuzione della forza serve per evitare che il diaframma manifesti moti propri (break-up) ma se il diaframma è rigido (come l'alluminio, il roacell, la ceramica, il berillio, il diamante, il titanio, ecc.) il problema non si pone (almeno fino a certe frequenze). L'alluminio presente i primi break-up oltre i 5000 Hz e oggi vengono controllati efficacemente grazie ai nuovi profili delle sospensioni in gomma.
Oltre a ciò un diaframma circolare si muove come un pistone rigido almeno fino alla frequenza corrispondente a ka=1 (k=numero d'onda, a=raggio del pistone).

I criteri da osservare per realizzare un altoparlante ideale diventano almeno 6 (con 2a e 2b in alternativa)
criterio 1: bassa velocità (del diaframma)
criterio 2a: diaframma leggero: uniforme distribuzione della forza (sul diaframma)
criterio 2b: diaframma rigido: distribuzione della forza anche puntiforme (sul diaframma)
criterio 3: materiale del diaframma possibilmente con elevato smorzamento interno
criterio 4: massa (del diaframma) commisurata al fattore di forza
criterio 5: spostamento volumetrico adeguato all'SPL ottenibile
criterio 6: linearità dello spostamento adeguato allo spostamento volumetrico richiesto (bassa intermodulazione)

Rimane la questione della distorsione Doppler che si evita se la banda passante dell'altoparlante viene limitata a una decade.
Il trasduttore di Heil è un gran bel trasduttore e oggi, scaduti i brevetti, molte ditte lo stanno riproponendo (per es. Mundorf) ma, come tutti, ha i suoi limiti. Su come si dovrebbe usare il tweeter di Heil ci sarebbe ancora molto da dire in quanto, a mio modo di vedere, ancora nessuno lo a usato nel modo migliore.
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#2 Messaggio da Lemmy »

Ci potrebbe essere una "Opera di Heil" in futuro?...anni fa ascoltai delle ess con tweeter di Heil e ne rimasi impressionato...
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MarioBon
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#3 Messaggio da MarioBon »

Lemmy ha scritto:Ci potrebbe essere una "Opera di Heil" in futuro?...anni fa ascoltai delle ess con tweeter di Heil e ne rimasi impressionato...
Con un tweeter di Heil (quello più grosso a dipolo) lo escluderei, ho provato in passato degli AMT Mundorf. Oggi si dice che siano molto migliorati ma costano anche un bel po'... Comunque non escludo di poterli usare (ma non dipende tutto da me). I tweeter che uso adesso sono soddisfacenti.
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#4 Messaggio da silvio.m »

ma allora 'sto speaker ideale ancora non è stato inventato? :lol:
comunque una valente ditta come Extreme Audio (Aldo Zaninello) ha fatto ampio uso degli AMT e, per quel che ho potuto ascoltare, non mi sono sembrati male...
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#5 Messaggio da EDO RC24 »

io ho maneggiato un amt di heil della ESS per parecchio tempo..smontandolo e rimontandolo..è sicuramente un trasduttore originale nel funzionmento e progetto..peccato che sia destinato a rimanere un tipo di oggetto isolato perché sonicamente parlando non lega assolutamente con nessun trasduttore dinamico..la prova ne è i diffusori ESS sono una delle cose più paradossali...un AMT dipolare che ha risposta a i transitori istantanea con un woofer che si ferma dopo un quarto d' ora...oltre a questo...mettiamoci un comportamento emissivo totalmente diverso e il resto è fatto.
Ad oggi non ho ancora ascoltato un diffusore che utilizzi la tecnica dell AMT...sia originale che non... in gamma alta con il resto delle vie ad alta dinamica...ne ho sentiti molti...dal jet tweeter utilizzato da elac e burmester..a realizzazioni fatte con l' AMT Beyma..e molte altre ancora in varie salse..Mundorf..
all' ascolto c'è sempre una slegatura..emissiva e sonica..tra le gamme..dove l' emissione di un AMT si riconosce anche con rumore di fondo di una mostra hifi..
Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare l'AMT come supertw e le gamme inferiori fino a 700-800 Hz planari..ma in quel caso planari e AMT hanno impedenze di radiazione differenti..l'AMT strizza l' aria come un mantice..un planare si muove in una direzione e genera un fronte d onda..
comprai quell'AMT anni fa sull' onda di una febbre da diyers come fanno molti ..provandolo in molti modi...addirittura smontandolo..mi venne in mente l' idea di trasformarlo in dipolare usando magneti al neodimio..l' unico problema era trovare il materiale ferro magnetico..per il focalizzatore di linee magnetiche..una sorta di griglia orizzontale..che mantiene le linee di campo trasversali rispetto al diaframma a soffietto..in mylar..
in questo momento sto ascoltando dei diaframmi anulari a bobina mobile nei tw dei coassiali..e non mi fanno rimpiangere assolutamente i pur ottimi tw del dottor HEIL..
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#6 Messaggio da bergat »

Mi sembra comunque siano stati fatti diversi validi diffusori in passato

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Lemmy
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#7 Messaggio da Lemmy »

bergat ha scritto:Mi sembra comunque siano stati fatti diversi validi diffusori in passato

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Sembrano i diffusori che ascoltai io anni fa...
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Rocco HR
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#8 Messaggio da Rocco HR »

EDO RC24 ha scritto:io ho maneggiato un amt di heil della ESS per parecchio tempo..smontandolo e rimontandolo..è sicuramente un trasduttore originale nel funzionmento e progetto..peccato che sia destinato a rimanere un tipo di oggetto isolato perché sonicamente parlando non lega assolutamente con nessun trasduttore dinamico..la prova ne è i diffusori ESS sono una delle cose più paradossali...un AMT dipolare che ha risposta a i transitori istantanea con un woofer che si ferma dopo un quarto d' ora...oltre a questo...mettiamoci un comportamento emissivo totalmente diverso e il resto è fatto.
Ad oggi non ho ancora ascoltato un diffusore che utilizzi la tecnica dell AMT...sia originale che non... in gamma alta con il resto delle vie ad alta dinamica...ne ho sentiti molti...dal jet tweeter utilizzato da elac e burmester..a realizzazioni fatte con l' AMT Beyma..e molte altre ancora in varie salse..Mundorf..
all' ascolto c'è sempre una slegatura..emissiva e sonica..tra le gamme..dove l' emissione di un AMT si riconosce anche con rumore di fondo di una mostra hifi..
Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare l'AMT come supertw e le gamme inferiori fino a 700-800 Hz planari..ma in quel caso planari e AMT hanno impedenze di radiazione differenti..l'AMT strizza l' aria come un mantice..un planare si muove in una direzione e genera un fronte d onda..
comprai quell'AMT anni fa sull' onda di una febbre da diyers come fanno molti ..provandolo in molti modi...addirittura smontandolo..mi venne in mente l' idea di trasformarlo in dipolare usando magneti al neodimio..l' unico problema era trovare il materiale ferro magnetico..per il focalizzatore di linee magnetiche..una sorta di griglia orizzontale..che mantiene le linee di campo trasversali rispetto al diaframma a soffietto..in mylar..
in questo momento sto ascoltando dei diaframmi anulari a bobina mobile nei tw dei coassiali..e non mi fanno rimpiangere assolutamente i pur ottimi tw del dottor HEIL..
Ciao..In effetti il tuo ragionamento mi trova daccordo, ma vorrei aggiungere solo alcune precisazioni basate meramente sull'ascolto. Il tweeter di Heil e' un dispositivo molto veloce che va sapientemente integrato con medi veloci in un sistema acusticamente corretto (configurazione e crossover). Se ben integrato ha una estensione e dinamica incredibile; timbrica ineccepibile, dettaglio impressionante .Per mia esperienza, soltanto nella configurazione D'Appolito l'ho potuto ascoltare con estrema coerenza/amalgama con il resto delle gamme.Alle mie orecchie e' un tw fantastico in grado di riprodurre degli acuti sublimi; c'è una ricchezza di armonici e una naturalezza non riscontrabili altrove; ascoltare i fiati,strumenti ad ancia,piatti percussioni,strumenti a corda, insomma tutto è semplicemente magico con questi tweeter e lo fanno splendidamente anche suonando forte. Tutte le persone che hanno ascoltato il mio impianto (il diffusore monta una versione di Heil unica nel panorama mondiale; doppio heil caricato a tromba) hanno notato la superba applicazione di questo fantastico trasduttore capace di esprimere degli acuti perfetti e con una coerenza disarmante (paragonabile perfettamente a quella di un diffusore monovia) con gli altri altoparlanti.

p.s.: Il mio diffusore e' il Burmester B100, ultimissima versione (penso che in Italia non sia mai stata dimostrata).
Ciao & Enjoy the Music!

"The human being himself, to the extent that he makes sound use of his senses, is the most exact physical apparatus that can exist", J.W. Von Goethe..
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#9 Messaggio da TeoMarini »

Scusami, Rocco, ma non comprendo la tua frase: "Il tweeter di Heil e' un dispositivo molto veloce che va sapientemente integrato con medi veloci in un sistema acusticamente corretto (configurazione e crossover). Se ben integrato ha una estensione e dinamica incredibile; timbrica ineccepibile, dettaglio impressionante .Per mia esperienza, soltanto nella configurazione D'Appolito l'ho potuto ascoltare con estrema coerenza/amalgama con il resto delle gamme."
Da alcune foto del tuo diffusore (complimenti!!!) http://www.rutherfordaudio.com/products ... dspeakers/ in configurazione D'Appolito io vedo due altoparlanti a cono, e non due tweeters AMT...

Io ho posseduto, molti anni fa, una coppia di ESS AMT-1A che anche a me non convinceva del tutto.
Le cose migliorarono (e di molto...) quando aggiunsi, utilizzando un crossover elettronico Pioneer D23, un medio-basso e tagliai più dolcemente e in alto l'AMT.
Più o meno quello che poi fece anche la Ditta che realizzò il diffusore illustrato più su da Bergat http://i66.tinypic.com/b81chy.jpg

Ciao! ;)
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.

Proverbio Arabo
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Re: Il tweeter di Heil su Audio Review 383

#10 Messaggio da MarioBon »

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in questo diffusore il problema, se così lo vogliamo chiamare, stava nel brusco passaggio dalla dispersione (molto stretta) del woofer da 12" alla dispersione (molto più ampia) dell' AMT. Questo comporta una discontinuità nella risposta in potenza e anche nell'intensità delle riflessioni laterali (che l'AMT non produce).
Aggiungendo un medio-basso (di diametro inferiore) questa differenza di dispersione si riduce (la risposta in potenza diventa più omogenea con la frequenza come pure la risposta fuori asse).
A questo va aggiunto anche lo slew rate meccanico del woofer da 12" che non è adatto alla riproduzione della gamma media (risposta ai transitori, waterfall).
Dicamo qundi che il tweeter di Heil è più adatto per un sistema a tre vie e che la difficoltà di "legarlo" con altoparlanti a radiazione diretta è dovuta alla diversità (marcata) di risposta polare.
In sostanza non è facile mettere d'accordo un medio a radiazione diretta con un tweeter a radiazione dipolare.
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