Il mio dac, il mio impianto.

Sorgenti, Amplificatori, diffusori acustici, ecc.
(tranne i cavi)
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Campa2
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Il mio dac, il mio impianto.

#1 Messaggio da Campa2 »

Eccomi dopo 3 anni di lavoro finalmente a rilassarmi, godermi il risultato e presentare quanto è stato fatto.
Spiego in breve. Chi mi ha seguito sui vari forum sa che la mia visione dell'hi fi è incentrata sull'artigianale e molto poco sul commerciale. Seguendo questa linea ho cercato il rapporto diretto e personale con tecnici e progettisti. Ho commissionato lo sviluppo di progetti nel ruolo di committente ad un tecnico o progettista che pensa e realizza materialmente un certo apparecchio o un certo sistema secondo una filosofia concordata e perseguendo un certo risultato.
E' noto quanto io sia stato critico col mercato ufficiale e il suo sistema (di vendita, di marketing, etc.). In base a questa visione Il mio impianto è stato in parte fatto su misura e su commissione e in parte modificando prodotti commerciali.
Ho sempre avuto la presunzione o l'illusione di poter finalmente creare un sistema di alto livello che non riuscivo ad ascoltare da nessuna parte, fiere e negozi erano sempre una delusione. Impianti di amici, si alcuni pregi ma i difetti avevano la meglio. Ora credo di avere la risposta e posso dire che l'audio consente anche questo piccolo (ma esaltante) miracolo. Singoli determinati e dediti alla causa (ovviamente con competenze adeguate) possono fare meglio di grandi aziende affermate.
Veniamo alla macchina di cui voglio parlare e alla persona che l'ha realizzata, parlo di un dac e di Salvatore Micale che ne è l'autore.
Partì tutto dal primo "bulgaro" 3 anni fa, non era per me ma che ascoltai diverse volte a casa mia con vari confronti. Era un buon dac ma nulla di piu. Altri avrebbero lasciato perdere, e cercato altrove, ma io chissà perchè no. Forse semplicemente credevo nella persona o forse intuivo che da un rapporto umano solido e dalla affinità delle idee e del sentire può nascere sempre qualcosa di importante. Cosi partì la serie di dac in cui tanto abbiamo sperimentato e provato, comprato e scartato, sempre con assoluta comunanza di idee sulla filosofia di base. E cioè: se una registrazione è scarsa deve suonare male, massima e direi ossessiva ricerca della trasparenza, neutralità e naturalezza, uso delle misure come bussola fondamentale in ogni fase dello sviluppo e della costruzione anche le piu minute, minimalismo sul segnale e massimalismo sull'alimentazione ed uso di tutte le armi a disposizione al di là del costo (componentistica migliore a disposizione).
Il dac nei vari passaggi si è sempre basato su chip AK (4490 e 97) nelle varie implementazioni cinesi o bulgare e sul ricevitore USB Xmos.
In tutti i passaggi si modificava anche funzionalmente la macchina sempre facendo salire l'asticella della qualità in dettaglio e trasparenza.
Abbiamo nel percorso perseguito e realizzato: un accoppiamento corretto dell'uscita dac al mio finale che è il GM 400, l'ultimo capolavoro di Gianni Mariani, una regolazione volume digitale operante nel chip dac (senza perdita di qualità con NTD a conforto) e con regolazione sul telaio della macchina, un'architettura multidac con n dac ed uscite analogiche a banda intera con regolazione volume simultanea, aperto alla multiamplificazione nelle sue varie declinazioni. Insomma una macchina digitale completa e versatile con già con uno sguardo al futuro. (in attesa dell'implementazione di un dsp su alcune uscite)
Anche il muting ora rende la macchina perfettamente affidabile in ogni frangente di utilizzo mentre all'inizio ci ha fatto penare.
La cosa simpatica è che ovviamente volevamo andare in senso opposto a quello che si fa usualmente e cioè mettere stadi di guadagno sovrabbondanti per poi attenuare. La presenza di un ampli ad alta sensibilità ci ha consenito di togliere ogni guadagno prima del finale, ma non era ancora sufficiente, perchè l'uscita del chip dac è comunque troppo alta per pilotare il finale allora abbiamo dovuto non solo non innalzare ma anche attenuare l'uscita dal chip dac.......... (io vedo i pre inesorabilmente destinati ai mercatini del vintage).
Per quanto riguarda i commenti piu tecnici lascio poi la parola a Salvatore se lo vorrà. Solo 2 parole su quello che è il metodo usato nello sviluppo e che secondo me determina il vero vantaggio competitivo di questo dac rispetto ai prodotti commerciali. Si sono utilizzate una serie di misure tradizionali e la fantastica e innovativa NTD (ringrazio Tom per il meraviglioso e utilissimo lavoro fatto) che sono state usate in ogni confronto o fase di sviluppo e soprattutto dell'assemblaggio dei vari componenti con particolare attenzione ai piani di massa e ai disturbi veicolati dai componenti. E con questo non dico che le impressioni d'ascolto non siano state presi in grande considerazione, ma dico che abbiamo grande fiducia nelle misure (tradizionali e non) e che un uso attento e pervasivo determina un supporto e un indirizzo insostituibile durante il percorso di sviluppo.
Devo anche dire che in questo periodo ho visto Salvatore crescere nelle capacità e nelle conoscenze molto molto rapidamente. Ha acquisito abilità e sicurezza nella gestione delle problematiche teoriche e pratiche, che lo hanno portato per esempio con l'ultima versione a progettare e realizzare quasi tutti i PCB.
Come suona il dac? semplicemente come non ho mai sentito nessun dac e nessun impianto. Pulizia, dettaglio, trasparenza, energia velocità, ricchezza armonica, naturalezza, pulizia ed energia in basso, modulazione come mai mi è capitato di ascoltare.
Io resto un profano dopo questo percorso, sostanzialmente un ignorante della materia, ma posso consolarmi sapendo di aver contribuito a realizzare una macchina eccezionale che senza di me probabilmente non ci sarebbe.
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MAXXI
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#2 Messaggio da MAXXI »

Un plauso alla tua pazienza e perseveranza.In fondo ci si diverte anche in questo modo. Io invece mi affido al lavoro degli altri ma filtrando bene , possibilmente con ascolti preventivi , il grano dalla pula che abbonda anche in prodotti curatissimi all'apparenza ma che alla prova dei fatti possono dare anche delle belle delusioni e che magari a sbolognarli diventa un altro problema.

Aprirò un thread specifico al proposito ma attualmente ho trovata la quadra con il DAC rivolgendomi ad un vecchio amico importatore , la Polaris Audio , e provando a casa con tutto comodo il DAC che mi ha suggerito e consono alle mie aspettative e al livello del mio impianto. Attualmente accoglie sui suoi 4 ingressi digitali tutte le sorgenti in mio possesso e a tutte regala la sua straordinaria musicalità. Se poi ci attacco una delle mie cuffie la festa raddoppia :D

metto il link al prodotto , AUNE S6 , per una prima valutazione ma i cinesi , quando ci si mettono d'impegno , sono terribilmente efficaci.....

http://www.polarisaudio.it/aune-s6
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TomCapraro
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#3 Messaggio da TomCapraro »

Sono contento del fatto che lo sviluppo di tutto il lavoro abbia fatto raggiungere un ottimo risultato, in special modo quando le misurazioni accompagnano pedissequamente il progetto.
A me, in ogni caso, fa sempre piacere poter vedere gente soddisfatta.
Se Salvatore ne ha voglia potrà descriverci le peculiarità di questo apparecchio che lo ha impegnato per diversi giorni...se non mesi.
saluti, Tom
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SM63
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#4 Messaggio da SM63 »

Quanto prima descrivo nei dettagli l'intero travaglio iniziato qualche anno fa' termitato proprio in questi giorni ,a mio avviso centrando in pieno l'obbiettivo .

Proprio in questi giorni ho avuto modo di accertare personalmente il NOTEVOLE risultato ottenuto ,ovviamente il merito non è del solo Dac .

Intanto ritengo necessario ringraziare Campa2 perche a creduto in me e sulle mie capacita' .

Non per secondo parte del merito spetta pure a Tom ,grazie alla sua metodica per nulla convenzionali .

Posso anticipare Dac sviluppato ottimizzato quasi prevalentemente alle misure .
Salvatore Micale
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MarcelloDalmazia
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#5 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Contentissimo di leggere queste disamine piene di soddisfazione, infatti dico sempre che quando si riesce a realizzare qualcosa che esula da ogni aspetto Commerciale Standard, la soddisfazione è notevolmente maggiore...io ne so qualcosa... :P 8-) ;)
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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bibo01
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#6 Messaggio da bibo01 »

SM63 ha scritto:Quanto prima descrivo nei dettagli l'intero travaglio iniziato qualche anno fa' termitato proprio in questi giorni ,a mio avviso centrando in pieno l'obbiettivo .

Proprio in questi giorni ho avuto modo di accertare personalmente il NOTEVOLE risultato ottenuto ,ovviamente il merito non è del solo Dac .

Intanto ritengo necessario ringraziare Campa2 perche a creduto in me e sulle mie capacita' .

Non per secondo parte del merito spetta pure a Tom ,grazie alla sua metodica per nulla convenzionali .

Posso anticipare Dac sviluppato ottimizzato quasi prevalentemente alle misure .
Rimango in attesa :D

E' questo il DAC dove hai montato il Pulsar? Suppongo l'hai misurato prima, dopo e... durante 8-)
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SM63
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#7 Messaggio da SM63 »

bibo01 ha scritto:
SM63 ha scritto:Quanto prima descrivo nei dettagli l'intero travaglio iniziato qualche anno fa' termitato proprio in questi giorni ,a mio avviso centrando in pieno l'obbiettivo .

Proprio in questi giorni ho avuto modo di accertare personalmente il NOTEVOLE risultato ottenuto ,ovviamente il merito non è del solo Dac .

Intanto ritengo necessario ringraziare Campa2 perche a creduto in me e sulle mie capacita' .

Non per secondo parte del merito spetta pure a Tom ,grazie alla sua metodica per nulla convenzionali .

Posso anticipare Dac sviluppato ottimizzato quasi prevalentemente alle misure .
Rimango in attesa :D

E' questo il DAC dove hai montato il Pulsar? Suppongo l'hai misurato prima, dopo e... durante 8-)
Si proprio quello ,putroppo non ho potuto approfondire la differenza alla misure ,in seguito spiego le motivazioni ,pero ho acquito segnale per analizzare il jitter tra i due campionamenti 88.200 con il pulsare e 96K per dei NDK .
Molto dipende da come gli oscillatori sono alimentati ,in quella fase ancora le alimentazione incluso il percorso sono stati ulteriolmente ottimizzati .

Quanto prima sposto a Tom per fare delle valutazioni ,anzi credo prima dell'estata l'intero Dac andra da Tom ,per poterlo sviscerare alle misure e non solo.
Salvatore Micale
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Campa2
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#8 Messaggio da Campa2 »

In attesa del buon Salvatore.....che da persona di grande sostanza mette sempre davanti il fare al comunicare.....fortunatamente per me e per i suoi clienti.....ma sfortunatamente per lui.
Quello che mi sto chiedendo in questi giorni è se effettivamente questo impianto ha qualità del tutto inusuali e sorprendenti che mi appaiono o se è la solita percezione fallace a trarmi in inganno. Nella mia esperienza, controcorrente rispetto all'orientamento prevalente degli audiofili, le percezioni soprattutto se definite da una sola sessione d'ascolti e soprattutto su differenze non grandi, sono fallaci.
Io ho costruito tutta la mia esperienza, sia audiofila che non, dubitando delle mie percezioni.......per me è tutto debole.......udito, percezione, giudizio......nonché ovviamente attendibilità del soggetto. Che sarei io. Quindi per me il soggetto è debole e limitato......ma soprattutto si confonde si incespica....ci ripensa....si contraddice, vive in un labirinto di specchi spesso sconfortante. Insomma è piccolo piccolo, non certo un uomo vitruviano.
Per me sviluppare "ad orecchio" non porta da nessuna parte, anche se persone che conosco hanno ottenuto risultati importanti con questo metodo. Ma in generale resto scettico.
Chiaramente non e' facile smentire se stessi......alla fine le nostre percezioni sono tutto quello che abbiamo per muoverci nel mondo.....per dargli ordine e senso. Un soggetto che non crede a se stesso come può esistere? Che senso e prospettiva ha di vita. Non è naturale. E per questo bisogna combattere una specie perenne conflitto interiore. L'ego vuole sempre primeggiare, emergere e disporre.....ma la ragione lo deve ridimensionare e mettere a tacere.
Sarà sempre grottesco per me chi in questo campo pensa di sentire piccole cose. Io io io......io sento io giudico io dispongo.....io decido. Ecco il male dell'audiofilia......dittatura dell'ego o dell'ascolto. L'ascolto e' la cosa più sopravvalutata nell'audio.
Chiaramente alla base ci sta un enorme paradosso come spesso accade in questo mondo. Come è possibile.....l'impianto audio esiste per te... tu sei il soggetto e tu devi decidere....ma non ce la fai.....che fare allora? Come agire? Come sviluppare un' elettronica o un impianto?
E' difficile ma forse una strada c'è ed è quella di ascoltare e dubitare......e insieme farsi guidare e orientare dalle misure...... dubitare meno quando le differenze sono grandi.....ed essere sicuri (ma con riserva) solo quando ascolti e misure concordano.
Questo il metodo che abbiamo cercato di portare avanti.
Tornando al mio impianto dicevo.......le impressioni sono estremamente positive, io credo che i bassi che si ascoltano da me siano in campo rd davvero unici per esempio.....In questo caso parliamo di differenze grandi, ciò fortifica il giudizio, in particolare quando senti dettagli che prima non sentivi l' indicazione e' abbastanza precisa.
Sono abbastanza sicuro nel caso del mio attuale impianto che le mie impressioni siano corrette, che ci sia sostanza e qualita' alla base, ma lo spazio per il dubbio magari piccolo c'e' sempre.
Vorrei per questo invitare chi è curioso ad un ascolto da me e magari fare qualche confronto con macchine di sicura caratura. Le differenze piccole non saranno significative ma se ce ne saranno di grandi potremo farci un' idea. Sarebbe un piacere.
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MarioBon
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#9 Messaggio da MarioBon »

Se te hai questi dubbi, figurati un progettista.
Oggi, con le misure, si può caratterizzare qualsiasi dispositivo in qualsiasi situazione. Tuttavia le misure vengono sempre completate con sessioni di ascolto e di confronto. Anzi, nel mio caso, le sessioni di ascolto sono di gran lunga più lunghe delle fasi di progettazione, realizzazione e verifica strumentale messe assieme (si deve valutare anche la costanza delle prestazioni nel tempo, l'affidabilità, l'impiego in condizioni diverse, ecc.).
Ho sentito apparecchi con misure (apparentemente) "buone" suonare "male", ma non ho mai sentito apparecchi con misure "cattive" che suonassero "bene". Questo non significa che le misure diano risultati incerti ma che, semplicemente, non erano state fatte le misure adatte allo scopo.
Le misure sono quindi una base certa da cui partire (e prima ancora una solida base teorica). Un certo "affinamento" si può fare anche a orecchio (ma sono dettagli).
Mario Bon http://www.mariobon.com
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Campa2
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#10 Messaggio da Campa2 »

Abbiamo avuto solo un momento di dubbio e lo abbiamo tuttora. Nell'ultima versione abbiamo due circuiti analogici di uscita, uno ad op con retroazione guadagno, senza condensatori sul segnale e un altro a discret con mosfet senza retroazione senza guadagno e con condensatore sul segnale. In questo caso le misure premiano l'op, tutte le misure anche la ntd, invece gli ascolti hanno fatto preferire il discret.....piu veloce, piu ricco, apparentemente piu trasparente. Ad una analisi piu attenta l op e' risultato sicuramente piu preciso e definito nei contorni e forse leggermente piu naturale nel timbro. Stiamo ancora valutando e porteremo avanti entrambi. Effettivamente in questo caso ascolti e misure divergono ma bisogna sempre distinguere tra spettacolarita' e congruenza......comunque sviluppiamo tutti e due in attesa di avere le idee piu chiare.
Vedremo.
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