La distorsione dell'aria (cc)

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La distorsione dell'aria (cc)

#1 Messaggio da MarioBon »

Quello che chiamiamo suono è, in realtà, una variazione di pressione atmosferica dell'aria che percepiamo come suono. Queste variazioni di pressione sono rarefazioni e compressioni che si propagano ed eccitano il timpano.
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Tali compressioni e rarefazioni avvengono in regime adiabatico. Questo significa che sono talmente veloci che non c'è tempo sufficiente per dissipare il calore (in realtà un po' si dissipa ma si può trascurare). Ne segue che volume e pressione sono legati dalla relazione

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Per essere una relazione lineare dovrebbe essere p=kV.
Qui beranek mostra la relazione tra pressione e volume:
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Come si vede dalla figura qui sopra, la relazione tra pressione e volume non è lineare e una variazione di volume non genera una variazione di pressione proporzionale e quindi produce una variazione di pressione (un suono) distorta. Tale distorsione è trascurabile per piccole variazioni di volume ma, in certe condizioni, può diventare udibile. Tanto per farsi una idea, la massima variazione di pressione corrisponde a 193 dB SPL, una SPL di 133 dB è ancora un milione di volte più piccola della massima consentita. Possiamo quindi dire che i nostri altoparlanti dinamici non producono distorsione nell'aria (con qualche eccezione). Comunque più la variazione di volume è alta e peggio è.
(continua)
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Re: La distorsione dell'aria

#2 Messaggio da MarioBon »

Secondo Beranek la distorsione prodotta dalla non linearità dell'aria vale:
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la (9.33) viene proposta da Beranek in un grafico:
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Re: La distorsione dell'aria

#3 Messaggio da MarioBon »

All'interno di un volume riempito di fonoassorbente (tipo una cassa chiusa) le trasformazioni sono isoterme. In condizioni isoterme la velocità di propagazione del suono è minore che nell'aria libera e, per questo motivo, un volume pieno di assorbente appare maggiore (fino al 18%) e questo si paga con delle perdite significative. A causa di queste perdite non è opportuno impiegare troppo assorbente nelle casse accordate in reflex.
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la figura che segue rappresenta le trasformazioni
- isoterma (temperatura costante),
- adiabatica (senza scambio di calore),
- isocora (volume costante)
- isobara (pressione costante).
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Nel caso di trasformazione isoterma il volume (in funzione della pressione) ha un andamento iperbolico (più favorevole per quanto riguarda la distorsione dell'aria), nel caso adiabatico la curva ha una variazione più veloce della isoterma.

Per tutti questi motivi non si può ridurre a piacimento il volume della cassa di un woofer. Si consiglia di scegliere un volume almeno 20 volte superiore al massimo spostamento volumetrico (di picco) del woofer.
Per lo stesso motivo non è salutare esagerare con il fattore di compressione delle trombe
(l'eccezione cui si accennava prima). Beranek fa anche delle considerazioni su come dovrebbero essere realizzate le trombe per ridurre la distorsione dell'aria.

Per quanto riguarda i condotti reflex di solito ci si limita a valutare la velocità dell'aria ma esiste ugualmente il problema della linearità dell'aria. Nel caso di un tubo la distorsione aumenta con la lunghezza del tubo.
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