Intanto il libro di cui parlavo si intitola "Misurare gli Altoprlanti" di Joseph d'Appolito ISBN978-88-900543-1-0
https://www.ibs.it/misurare-altoparlant ... 8873651031
La progettazione dei reflex, nel tempo è un po' cambiata. In passato i woofer avevano Qt abbastanza alti e si doveva fare attenzione a non realizzare degli allineamenti sottosmorzati (rimbombanti o con basso monocore). Oggi il Qt degli altoparlanti è più basso e fare un allineamento sottosmorzato è diventato difficile (nel senso che si deve sbagliare di molto).
La difficoltà quindi non sta più nel calcolo del volume o dell'accordatura ma nel prevedere cosa succede quando al sistema reflex si applica un filtro passivo attorno a 200 Hz o meno (sopra i 500 Hz l'effetto è relativo). Il cross-over altera in modo sostanziale la risposta del reflex e può dare origine a delle esaltazioni attorno a 100-120 Hz che sono udibili e fastidiose.
Questi "errori" però sono facilmente corretti con il DRC. Nei sistemi amplificati questo problema non esiste. Quindi le possibilità date dal DRC e dalla multiaplificazione fanno si che il reflex possa essere progettato per ottimizzare lo spostamento del cono ovvero per ridurre la distorsione. In sostanza si tratta di scegliere una frequenza di accordo tra 30 e 40 Hz tenendo conto che nell'ntorno della risonanza il cono si muove molto poco e qundi lì si può anche equalizzare in amplificazione (senza esagerare).
Fanno eccezione i reflex con woofer da 5 e 7 pollici (casse mini o midi) che vanno accordati più alti e studiati un po' meglio.
Quindi se il sistema non è sottosmorzato ed è fatto per un ambiente particolare si fa molto prima ad ascoltarlo e metterlo a punto secondo il proprio gusto nel proprio ambiente.
Valutare il reflex significa valutare la resa alle frequenze basse. Per il Jazz ed il rock, ove sia assente una tastiera, la frequenza più bassa da riprodurre corrisponde ai 40 Hz del basso o contrabbasso. Dove c'è una tastiera la frequenza dovrebbe scendere un po' di più (27-32 Hz). Con la musica sinfonica e l'organo a canne l'estensione verso il basso è ancora più importante (per rendere le dimensione della sala da concerto).
Come si fa ad ascoltare: si prende un disco con una certa dose si basse frequenze e si valuta se queste sono riprodotte senza eccessive code ovvero se tutte le note sono ben distingubili. Lasciate perdere ggli elicotteri, le esplosioni ed i dinosauri. Molto dipende anche dall'ambiente. Quindi si dovrebbe procedere ottimizzando prima la posizione della cassa rispetto alle pareti e poi, eventualmente, modificando l'accordatura o il filtro cross-over.
Il vantaggio di realizzare un diffusore solo per sè stessi ed il proprio ambiente è proprio questo: quando piace a chi lo deve ascoltare il lavore è finito.
Se s dispone di DRC allora conviene fissare la Fb per la massima estensione (o la minima distosione) e poi lascia lavorare il DRC.
Quando dico DRC intendo un qualsiasi sistema di correzine ambientale come Dirac, AntiMode, ecc.