Alessandro Cioni ha scritto:MarioBon ha scritto:Comunque Alessandro Cioni ha realizzato un sistema con molte vie e degli array di altoparlanti molto "ampi". Personalmente non ho mai impiegato più di 9 altoparlanti in array e sempre con dei filtri di tipo progressivo.
Mi piacerebbe che Alessandro, oltre a descrivere il suo sistema, ne illustrasse la genesi ovvero attraverso quali esperienze è arrivato alle sue soluzioni.
Credo che pochi si siano presi la briga di "mettere assieme" tanti altoparlanti in un numero di vie così numeroso. Anche se non ho mai ascoltato niente di simile posso immaginare che la distorsione sia a livelli di non udibilità assoluta e questo aspetto potrebbe risultare prevalente su altri aspetti della riproduzione che le sorgenti "ampie" penalizzano. Quindi, caro Alessandro, apri un 3D e scrivi...
toglimi una curiosità, anche se siamo fuori 3D...
quel filtraggio serviva ad emulare l'emissione sferica?
So bene che la mia è una voce fuori dal coro, e che il mio sistema normalmente appare come un fenomeno da baraccone, ma oramai ci ho fatto il callo.
Mi piacerebbe inserirlo in un contesto appropriato.
Perché non apri una sezione dedicata ai nostri impianti?
Vale a dire un luogo dove tutto è lecito, anche l'ampli alimentato con "le 12 patate", un luogo dove 2+2 può non fare 4.
Ognuno potrebbe descrivere il proprio sistema, la filosofia progettuale (se DIY), e il proprio livello di soddisfazione relativamente al genere musicale.
No, i filtro progressivi tagliano gli altoparlanti a frequenze diverse in modo da ridurre la superficie di emissione man mano che la frequenza aumenta. La radiazione sferica si emula con i pannelli di Bessel (array "quadrati" 3x3 o 5x5).
Per quanto riguarda il tuo impianto, che
altri, sbagliando, hanno trattato con sufficienza, a me interessa.
La sezione appropriata e quella dedicata all'auto costruzione.
Per descrivere i propri impianti c'è un 3D apposta (in Annunci e Varie -> i nostri impianti).
Per quanto riguarda questo fatto che 2+2 fa 4: per partecipare a questo forum non è richiesta una laurea ed è evidente che un appassionato o un autodidatta non sia onnisciente ed infallibile e quindi possa anche permettersi di dire cose inesatte.
Quello che può succedere è che, a fronte di un fenomeno reale, si possano dare delle interpretazioni più o meno valide. Nel qual caso siamo qui per ragionare. Il fenomeno però resta. Io dico questo: non ci sono, a priori, motivi che permettano di escludere che il tuo sistema funzioni. Se così fosse non dovrebbero suonare nemmeno i pannelli elettrostatici e tutte le sorgenti estese in generale. Quindi, partendo dall'ipotesi che tu non abbia il prosciutto nelle orecchie e che sia stato qualche volta a teatro, se dici che il sistema funziona devo accettare che funziona. Magari tu pensi che ciò avvenga per il motivo X e invece il motivo è Y ma funziona.
Non sarebbe la prima volta che si scopre una cosa cercandone un'altra.