IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori (cc)

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TeoMarini
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#271 Messaggio da TeoMarini »

Alessandro Cioni ha scritto:vogliamo tornare a parlare della stereofonia?
Ok, siamo seri!

Tornando al discorso della differenza tra il tuo sistema e i diffusori della McIntosh, hai notato che in questi ultimi la Casa americana ha adottato solamente tre vie nei modelli con gli array più lunghi (nelle XRT2K ci sono 6 woofers fino a 250 Hz, 64 mid da 250 a 1.500 Hz e 40 tweeters da 1.500 Hz in su) e solamente quattro vie nel modello XR1000 (dove compaiono 4 woofers, 8 mid a cupola da 300 a 2.000 Hz, due mid a cupola da 2.000 a 8.000 Hz e un unico tweeter da 8.000 in su)?

La mia domanda è questa: da che cosa nasce la scelta di utilizzare, in sistemi così complessi, così poche vie?
Non credo che l'abbiano fatto per risparmiare, no?

Non può essere che l'utilizzo di tanti tagli (con pendenze necessariamente ripidissime) e relative interferenze di fase e allineamento temporale possa essere la causa dei tuoi problemi?
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.

Proverbio Arabo
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TeoMarini
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#272 Messaggio da TeoMarini »

Fai una prova: non ti costa nulla!
Lascia tutto quello che hai fino alla terza via , ossia fino a 250 Hz.
Dai 250 Hz in su, con gli array ben allineati, utilizzando un normalissimo filtro L.R a 24 dB/ottava, usa solamente tre gruppi di a.p., ciascuno per 1/2 decade:

1) da 250 a 1.250 Hz;
2) da 1.250 a 6.250 Hz e
3) da 6.250 Hz in su.

Prova! ;)
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Alessandro Cioni
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#273 Messaggio da Alessandro Cioni »

TeoMarini ha scritto:hai notato che in questi ultimi la Casa americana ha adottato solamente tre vie nei modelli con gli array più lunghi (nelle XRT2K ci sono 6 woofers fino a 250 Hz, 64 mid da 250 a 1.500 Hz e 40 tweeters da 1.500 Hz in su) e solamente quattro vie nel modello XR1000 (dove compaiono 4 woofers, 8 mid a cupola da 300 a 2.000 Hz, due mid a cupola da 2.000 a 8.000 Hz e un unico tweeter da 8.000 in su)?
Il modello XR1000 non l'ho trovato, probabilmente ti riferisci all'XR100, che differisce radicalmente dai modelli superiori perché sembra concepito per rispondere alla domanda:quanti trasduttori riusciamo a mettere in un frontale mantenendo a tutte le frequenze una geometria puntiforme?
La mia domanda è questa: da che cosa nasce la scelta di utilizzare, in sistemi così complessi, così poche vie?
Non credo che l'abbiano fatto per risparmiare, no?
Alla McIntosh non pisciano dal ginocchio.
Il loro fine è fare i numeri e questi com'è noto, li fanno vendendo amplificatori ed elettroniche varie.
Nel concepire un sistema di diffusori, l'ufficio marketing imporrà certamente svariati paletti.
Anzitutto le dimensioni dovranno essere quantomeno "finite"; poi dovranno essere pilotabili anche in monoamplificazione, che non è poco, perché implica il filtraggio passivo.
In quest'ottica quattro vie sono già un azzardo. Il filtro difficilmente andrà oltre i 12-18 db/oct, e l'appiattimento della risposta implicherà un uso intensivo di resistenze, tanto hanno tanti Ampere a disposizione da giustificare (in realtà è proprio l'esuberante capacità d'erogazione a comprometterne la trasparenza; trasparenza di cui invece sarebbe ben capace un buon sistema di diffusori in array multivia).
I miei limiti invece sono solamente quelli legati alla logistica dell'ambiente e forse al buon senso. Forse.
A oggi sono a 11 vie, tutte amplificate, e ogni amplificatore è oculatamente scelto per svolgere al meglio il lavoro.
Non può essere che l'utilizzo di tanti tagli (con pendenze necessariamente ripidissime) e relative interferenze di fase e allineamento temporale possa essere la causa dei tuoi problemi?
No. Se per problemi ti riferisci a quell'impressione di monofonia NO. Qualunque sistema, anche un monovia puntiforme, se ascoltato con un'apertura di soli 16° apparirebbe monofonico.
Comunque questo problema l'ho risolto, o almeno sufficientemente ridimensionato. Sai già come.
Puoi anche tornare ad ascoltare, ma credimi, le interferenze di fase continuano ad esserci, percui è molto probabile che anche tu continuerai a percepire la tua monofonia.
Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
Alessandro Cioni
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#274 Messaggio da Alessandro Cioni »

TeoMarini ha scritto:Fai una prova: non ti costa nulla!
Lascia tutto quello che hai fino alla terza via , ossia fino a 250 Hz.
Dai 250 Hz in su, con gli array ben allineati, utilizzando un normalissimo filtro L.R a 24 dB/ottava, usa solamente tre gruppi di a.p., ciascuno per 1/2 decade:

1) da 250 a 1.250 Hz;
2) da 1.250 a 6.250 Hz e
3) da 6.250 Hz in su.

Prova! ;)
https://youtu.be/Q_OFmoJ1z0M
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landscape12
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#275 Messaggio da landscape12 »

La mia esperienza: ho cominciato con soli due array e due vie convenzionali (neanche troppo), via via ne ho aggiunti altri (a fine mese il sistema avrà otto vie e, circa 250 ap), ebbene ogni upgrade migliora inequivocabilmente il dettaglio. Francamente non so dirti quando mi fermerò: è come una droga.
I produttori di casse acustiche non possono proporre cose simili: pensa solo al problema di far utilizzare a degli appassionati impreparati crossover digitali con decine di regolazioni possibili.
Chissà, forse tra qualche anno...
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MarioBon
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#276 Messaggio da MarioBon »

Immagine
i sistemi di cui state parlando sono molto particolari. Il grafico qui sopra si riferisce a 25 altoparlanti misurati a 3 metri di distanza. Si deve la risposta in frequenza (in asse) e il diagramma polare a circa 1000 Hz.
Il grafico più interessante è l'ultimo che mostra come solo a 100 Hz il sistema presenti una risposta che decade di 6 dB per ogi raddoppio della distanza. A 6400 Hz il livello in asse dipende fortemente dalla distanza (che nel grafico va da 10 cm a 10 metri).
Questo significa che utilizzate questi sistemi in campo semivicino e quindi le prestazioni dipendono dalla distanza di ascolto molto più di quanto avviene con i sistemi classici (per i quali tre metri ono già abbondantemente in campo lontano).
Ne segue anche che, maggiore è il numero di vie, e tanto più "facile" settare opportunamente il sistema e raggiungere il risultato voluto. Quindi tutto ha un senso, l'array con multi altoparlanti, le molte vie, i filtri ad elevata pendenza, la multiamplificazione, ecc.
Secondo me, con questi sistemi, tutte queste condizioni sono necessarie.
Il risultato ottenuto è sicuramente molto interessate sotto molti aspetti. Dal punto di vista commerciale il sistema è "poco portatile" non solo per le dimensioni ma sopratutto perchè va "regolato" in ogni ambiente in modo diverso.
Potrei anche aggiungere che non avrebbe alcun senso portare questi sistemi in camera anecoica per delle misure. Le misure standard (in campo semivicino) non sono univocamente interpretabili.

P.S. ho preso questi sistemi molto seriemente e ho anche riscritto il programma di simulazione degli array per studiarli meglio. Al momento non rientrano nei programmi di Opera.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#277 Messaggio da Alessandro Cioni »

MarioBon ha scritto: Ne segue anche che, maggiore è il numero di vie, e tanto più "facile" settare opportunamente il sistema e raggiungere il risultato voluto.
Condivido, ma per motivi diversi da quelli da te descritti.
Per avere una buona linearità della risposta, in un punto d'ascolto non troppo vincolato credo siano sufficienti sei vie. Sette sono una certezza.
L'ultimo grafico che hai postato, quello relativo all'attenuazione in funzione di distanza @ frequenza, mostra un aspetto che non ho mai preso in considerazione, probabilmente perché all'ascolto non emerge.
In effetti la tua simulazione ci mostra un certo parallelismo tra le curve delle varie frequenze, soprattutto in campo lontano, cioè si attenuano in modo abbastanza omogeneo.
Bisogna anche dire che hai simulato un array di 250cm su una scala da 10 a 1000 cm. Troppo alto.
Io ascolto array di circa 165cm a 580 cm, quindi sarei posizionato verso l'estremo destro del grafico.
L'utente landscape12, di cui conosco bene l'impianto, da circa la stessa distanza ascolta array alti solamente 1 metro, quindi a naso, sarebbe addirittura fuori dal grafico.
Di fatto quello che ascoltiamo varia poco o nulla in funzione della distanza d'ascolto, ma varia invece con la variazione verticale del punto d'ascolto; la dispersione verticale pone certamente dei margini di manovra più ristretti.
Allora perché tante vie se ne basterebbero solo sei?
Perchè la "semplificazione" del segnale non può essere attuata solamente riducendone sull'ampiezza (aumentando le sorgenti di ciascuna via), ma intervenendo anche sulla riduzione della banda passante (aumentando il numero di vie).
Anzi il frazionamento "verticale" sembra proprio richiamare quello "orizzontale", e di fatto ogni inserimento fatto con i soliti criteri (multiamplificazione e filtro digitale ad alta pendenza) si mostra come un upgrade concreto.

Ieri sono andato all'auditorium a sentire la sinfonia n.102 di Haydn e il "Te Deum" di Verdi.
Chiudendo gli occhi ho avuto la netta sensazione di non riuscire più a distinguere la differenza tra l'evento reale e quello riprodotto a casa mia.
I cori esplosivi del "Te Deum" hanno reso la comparazione sicuramente più difficile, ma il risultato è stato lo stesso .
Ora sono a 11 vie e non credo proprio che aggiungerò la 12ma.
MarioBon ha scritto:Dal punto di vista commerciale il sistema è "poco portatile"
Non solo sarebbe ingombrante, costoso e di difficile installazione, penso pure che troverebbe paradossalmente pochi estimatori.
In ambito hifi la gente è portata ad "amare" solo quello che può o potrebbe permettersi.
Alcuni addirittura potrebbero rimaner delusi dalla poca distorsione, essendone ormai evidentemente assuefatti.
I più affini ai generi musicali molto complessi ne riconoscerebbero certamente le doti da primato, per poi ripiegare su un "ma tutto sommato però..."

Chi potrebbe veramente apprezzare un sistema così rientra sicuramente in quella nicchia di consumatori di classica che, riconoscendo gli evidenti limiti della riproduzione sonora, ascoltano la musica solamente dal vivo, anche perché non posseggono un impianto Hi-Fi.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#278 Messaggio da Alessandro Cioni »

MarioBon ha scritto: P.S. ho preso questi sistemi molto seriemente e ho anche riscritto il programma di simulazione degli array per studiarli meglio.
Fai bene, e posso anche immaginare il modo in cui procedi.
Ultima modifica di Alessandro Cioni il 11/04/2018, 14:38, modificato 2 volte in totale.
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#279 Messaggio da landscape12 »

È magnifico...
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MarioBon
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#280 Messaggio da MarioBon »

A proposito di questo grafico:
Immagine

serve per capire dove comincia il campo lontano dell'array.
Nel campo lontano lìSPL decresce di 6 dB/ottava. Alle basse frequenza l'SPL decresce di è diB ottava già s 10 centimetri (alla frequenza di misura) a 6400 Hz, invece l'SPL dipende ancora decisamente dalla distanza. Il tuo punto di ascolto ricadrebbe entro di 10 metri.
Quello che non corrisponde è il numero di sorgenti e l'ingombro in altezza.
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