IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori (cc)

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Giovanni71
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#11 Messaggio da Giovanni71 »

Per adesso posso scrivere solo: WOW!!!!
poi con calma stasera leggo tutto bene.
Gustosi Ascolti!
Alessandro Cioni
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#12 Messaggio da Alessandro Cioni »

Io invece ho letto tutto ciò che ha scritto Mario e l'ho trovato molto interessante.
Purtroppo non ho avuto il tempo di rispondere.
Lo farò con calma punto per punto.
MarioBon ha scritto:Spero di essere stato costruttivo anche se ho mosso qualche critica.
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MarioBon
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#13 Messaggio da MarioBon »

Giovanni71 ha scritto:Per adesso posso scrivere solo: WOW!!!!
poi con calma stasera leggo tutto bene.
E' una realizzazione credo unica (ameno per il numero di vie e altoparlanti).
Ci sono anche queste che come numero di altoparlanti non scherzano e sono Mc Intoch segno che il nostro Cioni ha degli emuli illustri.

Immagine
qui ci sono 64 cupole per i medi per canale, e 40 tweeter più sei woofer.
in tutto 110 altoparlanti per canale. Tra l'altro quel pannello piantato davanti ai woofer non è che mi ispiri tanto...sarei molto più critico con questo sistema che con quello di Alessandro.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#14 Messaggio da Alessandro Cioni »

Sono perfettamente d'accordo sul fatto che i wooferoni dovrebbero stare altrove.
La gamma medioalta mi da l'idea di uno che cerca d'infilare il filo nell'ago mentre è in corso una magnitudo 6.
Quei Mac li ho ascoltati e mi hanno profondamente deluso per il caos generale che mostravano.
Credo che sia paradossalmente per l'accoppiamento sbagliato con i loro ampli.
Il regime statico trova la sua massima espressione quando le membrane sono saldamente attaccate allo stadio finale e non gradisce i trasformatori d'accoppiamento posti a "mediare" il segnale.
Ma loro dovranno pur vendere i loro ampli.
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superdeath1978
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#15 Messaggio da superdeath1978 »

Grazie Mario non avevo visto la sezione dedicata alle foto....complimenti per la realizzazione davvero ottima per la manod'opera, il 3d è molto interessante ripeto ma abbisogna dedicarci più tempo....stasera sul tardi leggerò.

Anch'io penso che i wooferoni vanno bene separati e magari negli angoli, ma penso sia anche un motivo soprattutto estetico di avere un unico diffusore....c'è anche scaena che realizza sistemi array ma appena visto le foto dell'impianto di Alessandro mi è venuto in mente il sistema irs di infinity che gli somiglia molto tranne che per la sezione bassi che è inserita nell'ex porta legna del camino se non sbaglio....
Il Sig. Mario lo ringrazio per tutti gli articoli tecnici
Che posta...grazie
Marco Chiarini
Alessandro Cioni
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#16 Messaggio da Alessandro Cioni »

superdeath1978 ha scritto:mi è venuto in mente il sistema irs di infinity che gli somiglia molto tranne che per la sezione bassi che è inserita nell'ex porta legna del camino se non sbaglio....
il reference system può essere in effetti considerato il nonno del mio sistema.
Le foto che ho postato sono vecchie.
Non c'è la nona via, e c'è invece una via bassa (nell'ex porta legna) composta da una coppia di diffusori da 100lt in cassa chiusa, con 4 wf da 6" in fibra di carbonio ciascuno.
Quella via non sono mai riuscito a farla andare d'accordo con il resto del sistema, quindi, dopo anni di sofferenza, mi sono arreso all'evidenza di un errore e l'ho eliminata.
L'attuale gamma bassissima è emessa da due vie (0-40 e 40-80Hz) non visibili nelle foto.
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Alessandro Cioni
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#17 Messaggio da Alessandro Cioni »

Anzitutto mi complimento con Mario Bon per l'analisi che ha fatto nel suo primo post.
E' riuscito a porre i giusti confini ai miei concetti, e a dare quella dignità scientifica che io stesso non ero in grado di esprimere.
Invito tutti a rileggere con molta, molta attenzione il suo post e a porgli eventualmente domande, poiché ritengo che il tema che sta/stiamo trattando sia di assoluta importanza per coloro i quali vogliano comprendere come, quando e perché il magnetodinamico si rivela per quello che è:
un oggetto imperfetto.
MarioBon ha scritto:In generale la non linearità si manifesta quando la risposta dipende dall'ampiezza dello stimolo.
La Teoria dei Sistemi, invece, si basa proprio sull'osservazione che esiste almeno un segnale che è invariante in forma rispetto a trasformazioni lineari. Tale segnale è la sinusoide.
La caratteristica fondamentale dei sistemi lineari è, appunto, quella di essere lineare ovvero di non produrre distorsione.
Non c'è dubbio che la sinusoide può essere correttamente trasdotta, e che tale correttezza si mantiene per un ragionevole aumento d'ampiezza, ma la musica è fatta di tante sinusoidi, a volte troppe e troppo ampie.
Per ascoltare “voce e chitarra” a bassissimo volume, un comune sistema a 2/3 vie potrebbe anche essere più congeniale...
in effetti “la distorsione interessa se è udibile: se non è udibile è come se non ci fosse.
Che dire invece nel caso di una grande orchestra, magari pure con un nutrito coro?
In quel caso le armoniche possono essere troppe anche per le risorse del mio sistema, che in tal caso, ritengo rappresenti poco più che lo standard minimo.
Quindi in soldoni, possiamo ridurre il tutto a una semplice questione di esigenze.
Il mio sistema emoziona per la dinamica che mostra nei segnali molto complessi, nel digerire pieni orchestrali con una leggerezza disarmante, nella capacità che offre nel distinguere i fraseggi.
MarioBon ha scritto:Solo una osservazione: supponiamo che il carico migliore per l'amplificatore sia 8 ohm.
questi 8 ohm li possiamo ottenere con un array regolare (2x2, 3x3, 4x4, ecc.) di altoparlanti da 8 ohm ma anche con array "diversi" per esempio collegando in parallelo due rami composti ciascuno da 4 altoparlanti da 4 ohm in serie (4x4=16 16/2=8). L'SPL aumenta comunque di 6 dB rispetto al singolo altoparlante. Diciamo che l'array regolare non è l'unico modo per ottenere un certo risultato. Comunque l'uso di array regolari è una scelta giustificata e giustificabile.
Sono partito proprio dal presupposto che i miei iniziali ampli non gradissero carichi troppo bassi, quindi ho cercato di attestarmi sugli 8 Ohm, e ho scelto di utilizzare altoparlanti da 8 Ohm poiché hanno un fattore di forza maggiore dell'equivalente a 4 Ohm.
In effetti tutto è possibile, anche mettere 16 AP tutti in serie o tutti in parallelo, bisogna solamente valutare le esigenze e quale impedenza vogliamo proporre all'ampli.
Teoricamente se esistessero, si potrebbero anche provare a utilizzare 16 AP da 128 Ohm tutti in parallelo; si avrebbe una bella “motricità” ma bisognerebbe fare molta attenzione a tenerli ben lontano dalla zona induttiva. Si potrebbe pensare come applicazione in gamma bassissima, dove l'aumento di peso dovuto al mega avvolgimento si può ritenere irrilevante.
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fab0
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#18 Messaggio da fab0 »

Anche io sono del parere per cui un sistema in grado erogare una grandissima pressione con distorsioni dignitose, tendenzialmente riuscirà anche a erogare una pressione medio bassa con valori di distorsione molto bassi. Fin qui tutto bene.

Se però aggiungiamo un paio di fattori come l'ingombro ed il costo, ecco che forse salta fuori qualche magagna.
In questo senso il pro è il settore dove il rapporto pressione/euri e quello pressione/ingombro sono particolarmente sentiti.
Sia la bassa efficienza di talune realizzazioni hifi che l'altissima efficienza di altre soluzioni di grandi sonorizzazioni sono dovute a precisi requisiti.
In generale il modo più semplice/piccolo/econimico per raggiungere i requisiti è anche quello reputato migliore.

Forse, e sottolineo forse, si possono ottenere valori di distorsione e pressioni ragguardevoli, ancorchè sensate in un appartamento, con soluzioni "diverse" da quella proposta.
Viceversa, con lo stesso dispendio di spazio e denaro, forse si potrebbero far esplodere tutti gli infissi dell'appartamento oltre, ovviamente, a perdere l'udito.

Molto dipende anche da quali trasduttori si adoperano e come li si adopera.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#19 Messaggio da Alessandro Cioni »

fab0 ha scritto:Anche io sono del parere per cui un sistema in grado erogare una grandissima pressione con distorsioni dignitose, tendenzialmente riuscirà anche a erogare una pressione medio bassa con valori di distorsione molto bassi. Fin qui tutto bene.

Se però aggiungiamo un paio di fattori come l'ingombro ed il costo, ecco che forse salta fuori qualche magagna.
In questo senso il pro è il settore dove il rapporto pressione/euri e quello pressione/ingombro sono particolarmente sentiti.
Sia la bassa efficienza di talune realizzazioni hifi che l'altissima efficienza di altre soluzioni di grandi sonorizzazioni sono dovute a precisi requisiti.
In generale il modo più semplice/piccolo/econimico per raggiungere i requisiti è anche quello reputato migliore.

Forse, e sottolineo forse, si possono ottenere valori di distorsione e pressioni ragguardevoli, ancorchè sensate in un appartamento, con soluzioni "diverse" da quella proposta.
Viceversa, con lo stesso dispendio di spazio e denaro, forse si potrebbero far esplodere tutti gli infissi dell'appartamento oltre, ovviamente, a perdere l'udito.

Molto dipende anche da quali trasduttori si adoperano e come li si adopera.
Se fai i conti scopri che i costi non sono così alti, anche se non parliamo certo di un entry level.
In ogni caso, valutare la cosa in termini di rapporto prestazioni/costi x ingombri è diverso dal valutare le prestazioni in assoluto.
È questione di esigenze.
Personalmente in tanti anni non ho mai sentito nulla che potesse riprodurre una sinfonia indipendentemente dal prezzo, in molti casi folle.
Il vero costo non è quello economico, ma umano.
La realizzazione e la messa a punto non sono certo facili.

In passato mi hai posto la stessa questione e ti ho dato la stessa risposta che ti ho appena dato.
Credo che tu non riesca a comprendere il senso di tutto ciò.
Io non sto cercando il record qualità/prezzo.
E gli ingombri non sono un problema finché non lo sono per mia moglie.
Non sto cercando neanche le grandissime pressioni sonore dei sistemi pro, anzi, quelli per me sono una vera tortura.
Sto cercando la trasparenza "assoluta", l'invisibilità dell'impianto a pressioni sonore possibilmente realisiche per la sinfonica.
Hai presente l'acceleratore di particelle sub atomiche?
È il paradosso di una struttura tanto enorme quanto efficace nell'osservazione dell'infinitamente piccolo.
Non dico di aver raggiunto la perfezione, quella non esiste In hifi.
Ma sono a buon punto, e sprattutto, sono molto, molto soddisfatto.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#20 Messaggio da fab0 »

Ti chiedo scusa per la monotonia, probabilmente sono le considerazioni più logiche che mi riescono.
Ad ogni modo se siamo qua a chiacchierare di tecnica, credo le osservazioni siano pertinenti. Se siamo ad osannare un sistema fuori dal comune, mi faccio subito da parte.
Spero di non ripetermi nuovamente, ma sarebbe curioso sapere se hai fatto una conta spannometrica della spesa.
Trafficando anche io in progetti di varia natura so bene che aggiungendo un pezzo per volta si spende poco, ciascuna volta.

Ciao
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