DRC e Dirac: filtri causali e non_causali (cc)

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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DRC e Dirac: filtri causali e non_causali (cc)

#1 Messaggio da MarioBon »

I sistemi si dividono in due grandi categorie:
- i sistemi fisicamente realizzabili
- i sistemi non fisicamente realizzabili

Fisicamente realizzabile significa che si può realizzare e, se esiste, un sistema, oltre che realizzabile, è realizzato. I sistemi non fisicamente realizzabili li vediamo solo nei film di fantascienza (teletrasporto, motori Warp, ecc.).
Un sistema fisicamente realizzabile è:
- causale (lo stimolo precede sempre la risposta)
- tempo invariante (non espande e non comprime gli intervalli di tempo)

In un sistema tempo invariante, se lo stimolo viene ritardato o anticipato di un certo intervallo di tempo, la risposta risulta ritardatata o anticipata dello stesso intervallo di tempo.
La causalità riflette l'anisotropia del tempo (che va solo avanti).
La tempo invarianza riflette la omogeneità del tempo (tutti gli istanti sono equiprobabili).
In genere si confonde "tempo invarianza" con "dipendenza dal tempo". In italiano la distinzione è chiara, in inglese lo è meno e questa confusione nasce (anche) dalla traduzione (imperfetta) di alcuni testi anglosassoni molto diffusi (per esempio di De Soer).

Quindi il DRC ed il sistema Dirac, visto che esistono e funzionano, sono sistemi fisicamente realizzabili e realizzati e, come tali, causali e tempo invarianti.

Sembra solo una questone lessicale e invece è una questione sostanziale. Prova ne sia il fatto che si realizzano "linee d ritardo" ma non "linee di anticipo".
Quando leggete, in qualsiasi documento, l'espressione "filtro non-causale" tenete presente quanto detto qui sopra: è una espresione impropria. Anche il pre-ringing, se esiste, non può precedere lo stimolo (e infatti è associato a sistemi a fase lineare o mista che introducono un ritardo di gruppo su tutta la banda passante).

La omogeneità ed anisotropia del tempo sono tra i postulati alla base della Relatività Speciale. Gli altri sono la omogeneità ed isotropia dello spazio, la finitezza della velocità della luce e l'invarianza dell'intervallo (distanza tra due eventi nello spazio-tempo quadridimensionale). Questi postulati fotografano le regole ed i principi di funzionamento di questa parte di Universo e da essi derivano le Leggi di Conservazione (energia, quantità di moto e momento angolare) e anche il fatto che l'entropia non può che aumentare. Resta fuori la conservazione della carica che è riflessa da una simmetria delle equazioni d'onda (in Meccanica Quantistica).
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Re: DRC e Dirac: filtri causali e non_causali

#2 Messaggio da MarioBon »

In un sistema a fase lineare o mista (come il DRC o Dirac) non sussiste alcuna relazione tra il modulo della funzione di trasferimento e la sua fase (come invece avviene nei sistemi a fase minima). Nel senso che, noto per es. il modulo, si possa calcolare la fase e viceversa. Quindi valutare un sistema a fase mista attraverso la sola risposta in frequenza non è solo sbagliato...significa che non si sa quello che sarebbe necessario.
E' vero invece che qualsiasi funzione di trasferimento può essere rappresentata come la composizione di una funzione a fase minima con una opportuna funzione All-Pass.

Ne segue che un generico sistema a fase mista non conserva l'informazione e questo è, in particolare, quello che consente ai sistemi DRC e Dirac di funzionare (sottraendo le riflessioni al segnale che giunge nel punto di ascolto).

Un'ultima annotazione: se il DRC o il Dirac non funzonassero non funzionerebbero nemmeno i sistemi di auralizzazione.

http://www.mariobon.com/Glossario/Auralizzazione.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/Aural ... e_Bose.pdf

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... ykq1jfNNOe
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Re: DRC e Dirac: filtri causali e non_causali

#3 Messaggio da MarioBon »

e adesso scatenate pure l'inferno...
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