Le analogie Elettromeccaniche (vecchie e nuove) (cc)

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Re: Le analogie Elettromeccaniche (vecchie e nuove)

#11 Messaggio da MarioBon »

Moti turbolenti e numero di Raynolds:

http://www.mariobon.com/Glossario/Reyno ... ero_di.htm
è noto che i condotti reflex, quando non accortamente dimensionati, "soffiano" e provocano turbolnza e distorsione.
Il numro di Raynolds è un parametro che indica. in funzione della sezione del condotto, se il flusso al suo interno è laminare o turbolento. Il numero di Raynolds però vale per i flussi continui e non per i flussi alternati quali il flusso dell'aria nel condotto reflex e quindi non è applicabile. In effetti se si calcola tale numero per un qualsiasi condotto reflex, il flusso risulta sempre turbolento. In passato. in un articolo di Audiovisione che trattava il sistema Irrotax, venne caalcolato il numero di Raynolds. Il sistema Irrotax funziona ma per motivi completamente diversi da quelli addotti a suo tempo.

Nota: l'irrotax è un condoto reflex rienpito con tante piccole cannucce. La turbolenza risulta ridotta perchè le cannucce aumentano di molte volte la superficie a contatto con l'aria. Questo aumenta l'attrito e riduce la velocità del flusso e quindi la turbolenza.
http://www.mariobon.com/Glossario/___Al ... rrotax.htm
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Re: Le analogie Elettromeccaniche (vecchie e nuove)

#12 Messaggio da MarioBon »

Imparare a leggere
Prima ancora di poter stabilire un isomorfismo o di valutare la fondatezza e l'applicazione delle ipotesi si deve saper leggere e comprendere ciò che si legge. La lettura richiede alcune operazioni:
per prima cosa si deve stabilire una corrispondenza biunivoca tra cascuna parola (il segno) ed il suo significato (quello riportato nei dizionari se si tratta di argomenti specialistici o nel vocabolario per i termini di uso comune). Avere in casa un dizionario aiuta.

La seconda operazione (più complicata della prima) è porre in relazion le parole per comprendere il messaggio contenuto in una frase. Questa opeazione richiede la capacità di eseguire l'analisi logica della frase: distinguere il soggetto, l'oggetto, i verbo, i complementi, ecc..

Ancora non basta: la terza operazione è ancora più complicata e consiste nella comprensione del messaggio contenuto in una frase. Questo richiede sia un certo livello culturale che una buona dose di senso critico per distinguere almeno ciò che è plausibile da cio che è palesemente falso.
L'uteriore passo è mettere assieme il essaggio contenuto in più frasi...
Se poi si tratta di leggere testi in lingua straniera a tutto ciò si somma la difficoltà di traduzione.

Quando non si espletano questi processi in modo corretto, si prendono fischi per fiaschi.
Si potrebbero portare degli esempi ma si finerebbe per fare pubblicità ai soliti noti.
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Re: Le analogie Elettromeccaniche (vecchie e nuove)

#13 Messaggio da MarioBon »

Reflex e linee di trasmissione con stub
Sempre a proposito della validità dei modelli: una linea di trasmissione con stub è come un reflex con un tubo molto lungo? No.
Immagine
Nel reflex, la radiazione posteriore viene invertita per risonanza mentre, nella linea di trasmissione, l'inversione della radiazione posteriore avviene per ritardo. La radiazione posteriore e quella anteriore, nella linea di trasmissione, si sommano in fase se la lunghezza della linea corrisponde a mezza lunghezza d'onda (e la bocca della linea è sufficientemente vicina al woofer). Nel reflex non c'è ritardo (almeno se il portello ed il woofer sono abbastanza vicini). La funzione di trasferimento della linea di trasmissione non è a fase minima, quella del reflex è invertibile e quindi lo è.
Nella linea di trasmisione con stub, dietro all'altoparlante c'è un elemento che si comporta come un volume e che comunica all'esterno attraverso un lungo tubo (una linea di trasmissione). L'inversione avviene anche qui per ritardo.
Dire che una linea di trasmissione con stub è come un reflex con un condotto molto lungo rientra nella logica (non corretta) che fa affermare che una tromba è un trasformatore. Bisogna concentrarsi sui meccanismi e verificare gli isomorfismi (certo si deve sapere come fare e negli articoli dell'AES non è spiegato).
Il condotto del reflex deve essere un "tubo corto" e deve comportarsi come una massa (che risuona con il volume dell'aria nella cassa). Ciò avviene quando la lunghezza d'onda è molto più corta della lunghezza del tubo e il diametro del tubo è minore della sua lunghezza. In più l'area della sezione del tubo deve essere più piccola della superficie del pannello dove è sistemato (per mostrare una variazione di impedenza netta e decisa rispetto al volume).
Possiamo anche dire che una linea di trasmissione con stub equivale ad un reflex con il tubo lungo ma questa affermazione vale solo per le lunghezza d'onda dove il condotto è molto corto rispetto alla lunghezza d'onda stessa. Se la linea è dimensionata per mezza lunghezza d'onda a 50 Hz, tale modello vale per frequenze inferiori a 10 Hz o anche meno (dove non interessa a nessuno). Quindi attenzione a verificare sempre le ipotesi alla base dei modelli.

continua....
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Re: Le analogie Elettromeccaniche (vecchie e nuove)

#14 Messaggio da MarioBon »

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#15 Messaggio da MarioBon »

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