La Potenza Acustica (*)

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MarioBon
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La Potenza Acustica (*)

#1 Messaggio da MarioBon »

Il tema è la potenza acustica erogata da un sistema di altoparlanti.
I sistemi di altoparlanti si caratterizzano per la risposta in frequenza (che dovrebbe essere per quanto possibile piatta) e per la potenza acustica erogata. La prima domanda è: se la risposta in frequenza deve essere piatta, lo deve essere anche la potenza acustica?
La risposta non è univoca nel senso che ogni costruttore ha una sua idea: si va dai sistemi ominidirezionali ai sistemi decisamente direzionali (trombe).
Forse l'unico che ha proposto un criterio per la potenza acustica è stato Olive Toole.

Senza entrare troppo nel tecnico Toole suggerisce che la risposta in potenza abbia un andamento non crescente con la frequenza (decresce o resta costante ma non cresce).

Questo criterio parte dal presupposto che il tempo di riverberazione dell'ambinete non dipenda dalla frequenza o che almeno sia non decrescente con la frequenza (aumenta, resta costante ma non descresce).

Se l'andamente della potenza acustica emessa dal diffusore ha un andamento "speculare" rispetto al T60, allora l'SPL del campo riflesso nell'ambiente risulterà "piatto" (lo stesso a tutte le frequenze). Questo favorisce una corretta restituzione della timbrica degli strumenti.
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Re: La Potenza Acustica

#2 Messaggio da MarioBon »

Per capirci di più possiamo partire dalla espessione del livello SPL in un ambiente sabiniano (http://www.mariobon.com/Glossario/___Am ... iniano.htm)
Immagine
Quando la distanza r del punto di ascolto diventa abbastanza grande il primo termine dentro alla parentesi (quello con il Q) diventa trascurabile rispetto al secondo termine (quello con T) e l'SPL dipende da Lw (livello di potenza della sorgente) e dalle caratteristiche di fono assorbimento dell'ambiente (rappresentate dal tempo di riverberazione T). Semplificando:
Immagine
Si capisce che a quelle frequenze dove Lw cala, T deve aumentare o dove Lw ha un buco, T deve avere un bucco.
Quindi la risposta in potenza è determinata per il 50% della potenza emessa dagli altoparlanti e per il 50% del tempo di riverberazione dell'ambiente.
Considerato che gli ambienti domestici non sono sabiniani l'incidenza dell'ambente supera anche questo 50% teorico.
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Re: La Potenza Acustica

#3 Messaggio da MarioBon »

Immagine
Il grafico qui sopra mostra la potenza acustica erogata nell'ambiente da un sistema a tre vie con un woofer, un medio da 7" e un tweeter da un pollice. Il taglio tra medio è tweeter è posto a 3000Hz.
L'incrocio tra woofer e medio avviene ad una frequenza dove gli altoparlani sono vicini ed entrambe irradiano in modo omnidirezionale di conseguenza non ci sono discontinuità nella risposta in potenza.

Il medio da 7" diventa direttivo prima dei 2000Hz mentre il tweeter emette pienamente da 3000 Hz in su. Si genera in questo modo un "buco" nella potenza acustica. Per riempire questo "buco" o si riduce il diametro del medio oppure si abbassa la frequenza di incrocio. Sulle alte frequenze anche il tweeter, benché da un pollice, diventa direttivo e la potenza acustica emessa cala con la frequenza.
Se il woofer ha un diametro importante (12" o più) e la frequenza di incrocio con il medio è "alta" allora anche tra woofer e medio si osserva un "buco" nella risposta in potenza.
Supponendo di aver fatto le cose per bene e che il sistema di altoparlanti emetta una potenza acustica indipendente dalla frequenza almeno fino a 4000Hz e che l' SPL in asse sua piatto più ci si allontana dalla sorgente, più la risposta del sistema riflette l'amdamento dell'SPL del campo riverberato.
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Re: La Potenza Acustica

#4 Messaggio da MarioBon »

Una corretta riproduzione richiede un certo bilanciamento tra il suono diretto ed il suono riflesso. Il suono diretto è lo stesso in ogni ambiente, il suono riflesso dipende
- dalla potenza acustica erogata dagli altoparlanti nell'ambiente
- dalle caratteristiche dell'ambiente.

Il rapporto tra suono diretto e suono riflesso si determina regolando la distanza di ascolto:
- punto di ascolto vicino: prevale il campo diretto
- punto di ascolto lontano: prevale il campo riflesso.

Si può rendere la riproduzione indipendente dall'ambiente? Senza usare DRC è molto difficile. Tuttavia se il punto di ascolto è "vicino" agli altoparlanti, l'effetto dell'ambiente è molto meno determinante ma il suono è anche più "aggressivo" e meno naturale.
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