Tra metodo e storia della scienza....(cc)

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MarioBon
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Re: Cavi di segnale... come testare semplicemente le differe

#11 Messaggio da MarioBon »

iano ha scritto: Le mie nozioni sono derivate da libri divulgativi di scienziati famosi, ed essendo divulgativi non sono perfetti.
Raccontano a volte storielle per far capire e quelle io capisco,quando il divulgatore è bravo e quelle rielaboro e riporto.
Nel caso in particolare mi pare si tratti di Carlo Novelli. Neanche sul nome giuro, ma giuro che appena trovo il passo te lo riporto integralmente.
In effetti è tutto il giorno che lo cerco.
Si tratta di un fisico divulgatore in gran voga al momento, credo con pieno merito.
Fa ricerca nell'ambito avanzato della gravità quantistica portando avanti ipotesi alternative alla più frequentata teoria delle stringhe. Può anche darsi che tu lo conosci meglio di me.
Per quanto riguarda gli aneddoti che si raccontano su Galileo non sono storicqmente confermati né quello del pendolo nella chiesa e nemmeno quello dei due pesi lasciati cadere dalla Torre di Pisa. Non è vero che inventò il cannochiale ma che lo compro ad un mercatino in Venezia riendendolo poi al Doge come strumento per osservare i movimenti delle navi. Galileo non inventò il cannocchiale ma lo utilizzò per uno scopo diverso da quello originale (esclusivamente ludico). Il Doge di Venezia di incavolò molto e Galileo ebbe dei problemi con la Serenissima (e questo è storicamente documentato).
Nemmeno l'immagine del piano inclinato con i campanelli corrisponde al vero anche se l riproduzioni sono nei musei: http://catalogo.museogalileo.it/galleri ... o_n01.html
Al posto dei campanelli ci dovevano essere delle corde di liuto che la pallina eccitava cadendo.
Galileo aggiustò la distanza tra le corde in modo che i suoni risultassero separati dallo stesso intervallo di tempo (cosa che da musicista sapeva valutare bene).
Per quanto riguarda l'orologio a pendolo basta consultare Wikipedia.
Se ti interessa la divulgazione scientifica ti consiglio "il libro della Fisica" di Asimov
https://www.amazon.it/Il-libro-fisica-I ... +di+fisica
e le collane RBA
http://www.rbaitalia.it/grandiideedella ... ollezione/
http://www.genidellamatematica.it/
si può aggiungere un paio di opere di Einstein:
La relatività: esposizione divulgativa (Boringhieri)
http://www.bollatiboringhieri.it/libri/ ... 833921990/
Autobiografia scientifica (Boringhieri)
http://www.bollatiboringhieri.it/libri/ ... 833925820/
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iano
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Re: Cavi di segnale... come testare semplicemente le differe

#12 Messaggio da iano »

Grazie per i link.
Ho iniziato a leggere libri divulgativi di scienza quando mi sono accorto che erano più avvincenti della fantascienza.
Per quanto riguarda la matematica condivido la diffusa avversione per le formule,e questo sembra essere in contraddizione col fatto che spesso ne tesso le lodi.
Ho iniziato tuttavia a prendere confidenza con essa nel momento in cui mi sono convinto che prima di essere qualcosa da imparare,era qualcosa che ci era naturale,che faceva parte intimamente di noi,e che andava ricercata in noi.
Dal punto di vista filosofico,sono convinto che ognuno di noi ne ha uno,volente o nolente,e che questo guida le nostre azioni e le nostre scelte.Meglio esserne consapevoli allora.
Sono inoltre convinto che la matematica e la scienza in generale non sono altro che la esplicitazione del nostro modo di essere,e in particolare del nostro sistema percettivo.E' una mia convinzione soggettiva,che presa come ipotesi sembra spiegare tante cose con facilità.
È anche una ipotesi molto utile,perfino quando si dimostrasse erronea.
Infatti essa ci dà fiducia nelle nostre capacità,e ci invita ad imbarcarci in imprese nelle quali diversamente non ci saremmo mai cimentati.
Tutto questo può convivere anche con l'antipatia per le formule,perché una formula è solo una delle tante forme in cui la matematica può essere esplicitata,e possono piacerti o meno.Se anche i soli simboli me li invento io,già cambia tutto.Tuuto diventa più mio e scorre più naturalmente.
Tu fai bene a richiamare il rigore nell'uso dei termini.Questo rigore però a volte dissuade i neofiti,e la capacità del bravo divulgatore sta appunto nel trovare il modo di superare questo ostacolo,e questo è un dono che si ha o non si ha.
Non credo di aver avuto fortuna nei professori che il caso mi ha assegnato,ma non mi sono limitato alle lamentele,e ho cercato di capire da solo quale potesse essere la strada giusta per giungere ....a noi stessi,sempre che si condivida con me il fatto che scienza e matematica siano cosa nostra.
Inevitabile quindi che poi io sproloqui in proposito,come lo fa chi si è fatto da solo,inventando sì un suo linguaggio,che se non altro è giunto allo scopo di far sentire quelle cose veramente mie.
Per me solo un modo di prendere coscienza di me stesso,ma di me stesso come uno dei tanti.
Tutti geni quindi?
In un certo senso si.
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Re: Cavi di segnale... come testare semplicemente le differe

#13 Messaggio da MarioBon »

Allora ti farà piacere sapere che le primitive ovvero le conoscenze che non dobbiamo apprendere (il concetto di insieme e la proprietà di appartenenza) sono state scoperte, non in ambito filosofico o psicologico, ma da Georg Cantor che era un matematico il quale formulò (attorno al 1876) la Teoria Ingenua degli Insiemi che poi divenne la Teoria Assiomatica degli Insiemi (Zermelo) che è la base della Matematica e di tutte le Scienze. La Teoria degli Insiemi ha dato origine al Logicismo (Frege) che si poi evoluto nel Formalismo (David Hilbert).
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Re: Cavi di segnale... come testare semplicemente le differe

#14 Messaggio da iano »

Che ti dicevo? :D
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Re: Cavi di segnale... come testare semplicemente le differe

#15 Messaggio da MarioBon »

Il logicismo (superato) ed il formalismo (attuale) si oppongono all'intuizionismo (detto anche negazionismo) di Kronecher il quale sosteneva che "i numeri sono stati creati da *_, tutto il resto è opera dell'uomo".
La concezione intuizionista, purtroppo, ha ancora degli adepti (che scrivono libri...) e conduce a conclusioni sbagliate (per esempio porta a dire che gli animali sanno contare, gli animali non contano ma percepiscono le molteplicità come descritto dalla legge di Weber).
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Re: Cavi di segnale... come testare semplicemente le differe

#16 Messaggio da iano »

Per molteplicità intendi una coppia,un tripla,ecc ?
Sotto a 4/5 non occorre contare,e vale ancora anche per noi,per giungere al numero.
Evidentemente contare,in modo cosciente,non è l'unico modo per trovare il risultato,fino a un certo punto.
Oltre 4/5 otteniamo una generica molteplicità,se non ci mettiamo a contare.
I matematici però in genere non sono competenti su cosa fanno gli animali.
Eppure c'è stato un momento in cui gli scienziati erano convinti che un cavallo sapesse contare.
Si dimostrò poi che si erano sbagliati e da quel caso nacque l'esigenza della prova in doppio cieco.
Il cavallo infatti è talmente sensibile da cogliere minimi segnali da parte di chi non è cosciente di darlo.
Per lo stesso motivo i cani guardano il padrone continuamente negli occhi.
L'intuizione nel gioco matematico continua ad avere la sua parte,ma non è lei che comanda.
Del logicismo non so niente,temo.
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Re: Cavi di segnale... come testare semplicemente le differe

#17 Messaggio da MarioBon »

Una molteplicità è costituita da una quantità di oggetti (coppia, tripla, ecc.).
In sostanza quando si dice "molteplicitità" si fa riferimento ad un cardinale generico.
La numerazione ed il contare che usiamo noi "umani" nasce storicamente per semplificare il commercio ed ha avuto una sua evoluzione.
La costruzione dei numeri naturali (che si fa a partire dal concetto di insieme e dalla proprietà di appartenenza) è completamente diverso e serve a dimostrare che i numeri possono essere costruiti a partire dalle primitive introducendo il concetto astratto di cardinale. In sostanza i numeri sono enti astratti.

Temo siano molto più numerosi quelli che non conoscono la matematica, che non sarebbe un problema, mentre è un vero peccato che pochi conoscano la Teoria degli Insiemi (che è la base di ogni Scienza) e la Teoria dei Sistemi. La Matematica è una scienza puramente deduttiva, l'intuizione (o ragionamento euristico validato) serve quando non ci sono dati sufficienti per fare un ragionamento induttivo o deduttivo.
Per quanto riguarda il logicismo ormai è tramontato e oggi non è più rappresentato. Conserva un valore storico legato alla sfortunata figura di Gottlob Frege che scrisse una poderosa opera in due tomi per poi scoprire che il tutto era inficiato da un paradosso formulato da Bertrand Russel (quando ormai la sua opera era conclusa).
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Re: Tra metodo e storia della scienza....

#18 Messaggio da iano »

Grazie.Mi spiace di essere stato causa di questo surplus di lavoro per te.
Starò più attento in futuro.
Il fatto è che i forum sembrano il media adatto per pensare a voce alta.
Questo forum però si presta molto bene ad una silenziosa lettura per i numerosi spunti interessanti.
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Re: Tra metodo e storia della scienza....

#19 Messaggio da MarioBon »

Non pensarci...è anche colpa mia.
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Re: Tra metodo e storia della scienza....(cc)

#20 Messaggio da Svarione »

Cosa?
E vi credete di farla finita così con un’ammissione di colpa, e liquidare tutto così? Ma parcheggiando la vostra macchina del tempo qui ve la siete cercata, ...perchè ringraziando il cortese lavoro del sig,Marcello Croce che saluto e ringrazio, vi accenno una storia dell’audio che può far intuire a quali fatti e misfatti, fisici e stregonerie di ogni epoca sono coinvolti nella trombetta.

Ora non parto dal tempo dei tempi, per quello se volete posso pure, ma poi si fa sempre a tempo per questo ....
parto invece, e ve la racconto come la scoprii io qualche anno fà, dal 500 circa, tempi moderni per me,
io preferirei parlarvi di audio e suoni dall’epoca cavernicola, ma poi dopo vi lamentate e allora ....riassumo eh...da un tal
Leonardo.
...Leonardo quello nostrano,fu il primo che scoprì che la luce viaggia a una velocità finita! galileo ci studiò capì ma non riuscì a misurare,un suo successore,tal borelli,sempre agli inizi del 1600 ci lavorò con degli specchi da pistoia a firenze,cioè vi rendete conto! velocità uguale spazio diviso tempo....con gli specchi... ma daiiii...1600..da pistoia a firenze, ma guardate che non scherzo, e immaginate quanta gente per le colline co sti specchi, o signori e dove annate con sto specchio per il colle?..ehh e ce tocca de contà li passi pure signorina..
Bisogna aspettare il 1697 però perchè osservando una anomalia nelle eclissi dei pianeti di giove,Roemer,un danese,arrivò a fare la prima misurazione di una quantità universale sul nostro pianeta.ehi micca paglia...la prima.
Questo almeno risulta da una targa all'osservatorio astronomico di parigi...fidatevi...
Ma con quale approssimazione? 10/25 % siamo nel 1697 bisogna aspettare ancor fior di gente e misurazioni per arrivare al valore attualmente accettato dalla comunità scientifica.
Grazie a galileo che li aveva scoperti un secolo prima,ma che non aveva la eclissi sto Galileo, e a
Leonardo che alla fine del 400 si accorse che la luce e il suono sono veicolabili,onde,vibrazioni,teorie della luce,riflessione,rifrazione..

bisognò aspettare del resto il 1660 per appianare che nel vuoto le onde acustiche non se la spassano, hanno dovuto inventare la sveglia e la pompa ad aria!
Il signorino tal boyle è quello che ci hanno fatto studiare la legge dei gas, a lui è riconosciuto il primo libro di chimica al mondo,...il superamento della concezione aristotelica del mondo,...praticamente le particelle e gli atomi... e pure avendo 13 fratelli ha potuto ereditare,essendo nobile, e scrivere una valanga di cose interessanti.
La luce del brillante al buio!!!! Che scrisse per ovvi motivi de non farsi fa un bernoccolo nella capa ..de giorno con sti brilli...e evidentemente le cassette di sicurezza..ma vi tralascio...perchè allora dovrei andare ot...

ma è nell’800 che comincia a farsi interessante la storia per noi audiofili,
.
Elettromagnetismo
Robetta da ridere dico,che vuoi che sia ...,il tale inventore ė un inglese,di nome faraday,a cui in onore del suo operato hanno intitolato un cratere sulla luna!!!!
Cioè ragazzi,mica la via del paese,UN CRATERE SULLA LUNA.
Allora il signorino era il figlio di un fabbro,non di un conte,che lavorando in una relegatoria come apprendista,(bisogna stavolta ringraziare lo sfruttamento del lavoro minorile in Inghilterra nel periodo della rivoluzione industriale,se lui iniziò alla tenera età di 13 anni ma vi sono rilievi di età ben inferiori!!!)...,lesse the improvement of the mind di issac watts...
E allora direte voi ....gli sarà venuta un idea luminosa e zac si è trasformato,naaaaa
Quel watts non è quel watt,si quello che peraltro molti scrivono erroneamente perchè non sanno che i watt sono INVARIANTI (e mi viene da ridere) e non varianti,ma bensì UN watts filosofo poeta che lo ispirò a studiare...libro interessante...ehhh

Interessante come la vita di faraday,ci potrebbero fare un film,altrochè.
Indubbiamente il fatto di essere figlio di un fabbro lo agevolò dandogli quella sana dose di manualità,praticità,che all'epoca non poteva mancare nel ricercatore,ma sembra di matematica ne sapesse poco ragion per cui non gli intitolarano un satellite di giove,ma si limitarono a seppellirlo proprio a fianco di un altro isaacco,un tal Newton...al che lui quando lo venne a sapere se la prese a tal punto da rifiutare e fare in modo che le sue spoglie prendessero altre strade,e naturalmente per accontentare tutti misero una semplice targhetta di fianco all'ignaro isacco.
Ma il genio non aveva avuto da giovane la tata,ma il tintinnio del ferro,
ragion per cui il vizietto di dire no e far di capa sua ce l'aveva sviluppato,e rifiutò in vita cariche e onori e sopprattutto di costruire armi chimiche!
Lo sedussero invece con una abitazione,(ehi poi dicono che solo i politici...),tantè che non se lo fece ripetere e prese al volo una che si trovava al momento libera di un tal capitan Mason,colonizzatore ormai demodè in un inghilterra in pieno sviluppo.
I suoi esperimenti ci portano ai catodi,agli anodi,ai trasformatori,ai motori elettrici,e molto altro..Frasi celebri?
Lavora ,finisci,pubblica.

Ma non perdiamoci i watt per strada,che poi la potenza è nulla.
Purtroppo per noi l'unità di misura è stata intestata a watt per meriti indubbi e acclarati ma un po diversi da quello che noi posteri ci saremmo dovuti aspettare.
James watt è un fondamentale ingegnere che consacrò la sua vita all'ottimizzazione della macchina a vapore,cosa talmente noiosa che gli valse una depressione e dolori di capa che lo perseguitarono per tutta la vita,e per riconoscenza qualche burlone accostò il suo nome proprio alla unità di misura della potenza ,che è sempre invariante ,a futura memoria.
ah l’800, che secolo, 1857-1894, hertz.
Questo tipetto pose le basi per l'invenzione della RADIO,cioè dimostrò che i segnali elettrici possono essere inviati attraverso l'aria,ah che nostalgia leonardo,sei nato trooppooo presto.
Ma forse meglio così,hertz morì per una granulomatosi associata a poliangioite,una cosa rara...ste onde elettromagnetiche forse troppo bene non facevano?
Ma qui bisogna fare una riflessione, questa serve, è un atto dovuto alla chiesa.
.
La chiesa ha svolto soprattutto una funzione di raccolta,trascrizione,conservazione di scritti,ma anche dando da mangiare ad artisti e ricercatori,una funzione di impulso allo sviluppo dell'umanità,(oltre che di ammortizzatore sociale pre fornero).
Insomma glielo vogliamo dare a cesare quello che è di cesare?
La potenza economica dell'inghilterra,non molto cattolica, dalla fine del 700 con la rivoluzione industriale,inizia a condizionare il mondo in tutti i campi,soprattutto la ricerca,che tradizionalmente si fa coi soldi e loro ne stavano facendo taaanti.
Questi fortunelli si sono trovati,a raccogliere i frutti del passato un passo avanti a tutti,e ne hanno approfittato abilmente...cioè in primis hanno esportato la lingua !!!
E vi dico niente,con quello hanno assicurato un vitalizio ai propri cittadini...che invenzioneeee.
Non pensate che sia stata una cosa facile,prendiamo il linguaggio dei segni,vi sono credo tante lingue dei segni quante comunità di sordi,cioè aggiungici persino i dialetti!!!la cosa prende proporzioni enormi...ma dai non ci credo, la lingua dei sordi non è una? Ma come,si studia una tecnica di comunicazione la si divulga stop.
naaa,il fatto anzi il misfatto risale alla notte dei tempi,ora vi sono proposte di adottare una lingua dei segni comune..Quella inglese?naaa l'esperanto...ma credo ne stiano ancora discutendo e ne avranno ancora a lungo....traete voi la conseguenza e la portata economica di esportare nel mondo la propria lingua.
Perdonate ma riprendendo Il dialogo ...dicevo il dialogo scientifico comunque si svolge ancora con qualche testina nostrana,per lettera naturalmente,ma le comunicazioni sono talmente lente,che fra recapito,traduzione,risposta....ciaaoooo
Io invece mi figuro sti inventori che si trasmettono epistole su studi ed esperimenti ultra avveniristici teorizzando particelle,magnetismo,rifanno i conti maxwell e altri tre a faraday,fourier,ed aspettano magari due mesi per riavere una risposta...!
Ora passi se il destinatario si trova oltremanica,ma vi rendete conto oltre oceano...naaa,
E infatti fu un americano che fece il piacere a ste menti di comunicare velocemente,anche lui figlio di mamma sorda,sposò una donna non udente,bhè cosa ridete,forse che le altre ascoltano?
Lui molto saggiamente mise da parte l'ipocrisia dell'epoca e saggiamente disse alla comunità,mia moglie come del resto mia mamma non mi hanno mai ascoltato,voi mi ridete dietro le spalle,e io,che sordo non sono,vi appioppo una invenzione che ricorderete per gli anni a venire...mai parole furono più profetiche,da allora e per le generazioni a venire siamo succubi del suo telefono...visto che succede?
Ero tanto ansioso di arrivare a sto bell,che mi sono saltato piè pari il telegrafo e il primo altoparlante rudimentale.
Non me ne voglia chi ha studiato le curve gaussiane e gli innamorati dei numeri,porrò subito rimedio,perchè gauss signori ha l'onore di essere forse fra i primi 5 matematici al mondo sano di mente.
Bambino prodigio,tedesco,ebbe il solo torto di essere un tal rompi coglioni che persino sulla tomba voleva che gli incidessero un eptadecagono,ora lo scalpellino lo mandò a quel paese,il prete pure,si poteva accontentare di un comune cerchio?
Era anche pignoletto,criptico,insomma tetesco fino al midollo,ma che mente ragazzi,..i logaritmi li faceva a memoria,chissà su che base,i numeri primi li elencava fra intervalli da/a,le progressioni,le serie,che normalmente si studiano all'università,lui le dominava a 10 anni...chapeau

Ora non vi voglio tediare con la geometria non euclidea,che magari ci era di avanzo quella euclidea,ma il telegrafo era quello che ci interessava.
Di doppler salterei in quanto mi ricorda l'effetto e non l'affetto,mentre appena corre l'anno 1861 compare un altoparlante.
Ragazzi,signori,vi ricorda qualcosa il 1861????
Dovrebbe
I meno annoiati avranno ben chiaro che la nostra nazione risale al1861!
Quindi?
Bhe siamo pischelli,diciamocelo.

Siamo partiti per ultimi o se preferite considerare la preistoria ci siamo fermati troppo presto.
I cinesi si sono chiusi dietro una muraglia e li ci sono restati per anni,ma i cinesi erano la civiltà più avanzata del medioevo.
Si erano rotti le scatole di subire incursioni e saccheggi,e allora hanno eretto l'unica cosa umana che è visibile dalla luna.
Bhè quando sono usciti di casa,hanno fatto un lavoretto alla loro portata tanto ci erano abituati,hanno fatto le ferrovie agli americani...km e km di lavoro? Si, a mano? Si.

Parlavo prima di bell e nella fretta non mi sono soffermato sul fatto che fosse in verità uno scozzese naturalizzato americano,ma non importa,vi dico invece che nella mia ignoranza mostruosa tutto preso dalla attribuzione dell'invenzione non sapevo che sto signorino,non è stato avaro di invenzioni e anzi per poco non riuscì a registrare un campo magnetico su disco...l'hard disk,il registratore,te capì..il floppy...
Era sto tipo in anticipo di 100 anni,ha riempito di brevetti l'ufficio,su aerei,idroscafi,le celle al selenio,e altre cosucce a suo uso e consumo come l'aria condizionata,la produzione di gas da biomasse,e...a noi ha lasciato i deci-bell
Eh si è una unità di misura utilizzata nei suoi laboratori,se la tirava un pò,che poi a forza di tirarsela divenne decibel,e finì storpiatissima in db.
L'importanza dell'uso dei db?
Chi di noi ha qualche capello bianco forse ricorda il regolo log, bhe non è che senza calcolatrice fossero fermi i nostri vecchi,era la calcolatrice dell'ottocento,le sue radici si trovano nel 600,solo che allora non erano in grado di industrializzarli.
Era il cacciavite degli astronauti, si quelli della nasa ci mandarono sulla luna in missione delle vite umane in tutta sicurezza.
Pratico
Correva l'anno 1969,apollo 11 con il regolo,la luna..ragazzi ..il regolo gli ingegneri lo portavano al lavoro ancora agli inizi degli anni 70....e doveva portare fortuna sto affarino,se da allora più nessuno si azzardò a metterci piede su quel sasso..
così forse per non litigarselo vi fu una corsa dall'800 in poi a industrializzare sto righello truccato,lo volevano tutti,faceva chic,si cuccava...e chi ha detto che gli astronomi hanno la testa sulle nuvole,zac,il regolo....e poi tutti lo volevano,da li a metterlo negli orologi il passo è breve( mi ricorda la storia di una mela morsicata)...

Scusate la piccola divagazione ma il regolo è talmente sconosciuto agli occhi di noi ora moderni,che mi sono dimenticato di dirvi che anche gli elettrotecnici avevano un regolo dedicato,non sono sfigati che diamine...ora su questo avrei da dire la mia ma lasciamo questo potente strumento di calcolo per avventurarci in una storiella che da bell arriva ai giorni nostri.
la registrazione
Ora vi immaginate cosa vuol dire avere la registrazione di una onda sonora? bhe l'umanità lo deve a
Leon scott's,nato a parigi nel 1817, libraio,inventore,a quaranta anni brevetta quella che chiama il phonoauthografo..Anno 1857...quattro anni prima della nascita della nostra nazione,questo signore ha registrato all'ufficio brevetti di parigi,il primo registratore audio al mondo....
Mai nome più azzeccato, lui da buon francese conscio dell'importanza della sua invenzione ci cantò una canzone francese,al chiaro di luna, e questa è la prima registrazione nota di una voce umana che canta...28 anni prima di edison, punto.
Proseguirò..non vi preoccupate...
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