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Re: i2s

Inviato: 02/08/2019, 17:42
da TomCapraro
Carlo ha scritto:
Considerando che ci dilettiamo a fare qualche misura, sarei interessato se mi delucidassi su questo tema del circuito di clock
Tutte le misure la cui sorgente condivide, assieme al segnale di prova, lo stesso clock dello stadio A/D sono da considerarsi sincronizzate.
Questo facilita l'allineamento dei segnali, fondamentale per i test NTD.

Qualche esempio: computer --> scheda audio --> uscita spdif --> DAC con input spdif --> input A/D della scheda audio, questo è un collegamento sincronizzato per cui si potrà sostituire il dac con un altro nonchè eventuali modifiche al dac stesso.

Se invece collegassimo: computer --> uscita USB --> DAC con input USB --> input A/D della scheda audio, non sarebbe un collegamento sincronizzato in quanto il master clock della scheda audio risulterebbe diverso da quello del DAC, che lo genera di suo.

La deriva che ne viene fuori falsificherebbe i test con risultati del tutto fuorvianti.

Imparando ad usare bene il software DeltaWave facilità (enormemente) il compito poichè implementa, nelle numerose opzioni, anche la risincronizzazione della deriva del clock, la deriva della fase...nonchè l'eliminazione delle rotazioni di fase, group delay, e riequalizzazione delle differenze di origine lineare quali ad esempio la risposta in frequenza.

Alla fine due segnali che possono anche presentare delle "enormi differenze" (e che all'ascolto risulterebbero inudibili) se ben analizzate forniranno un risultato "identico"...ma facendo anche trapelare le cause e i perchè di tutto questo.

Non è facile combattere con questi fenomeni, servirà anche una buona dose di preparazione ed esperienza affinchè si possa riconoscere meglio un alterazione piuttosto che un altra.

Re: i2s

Inviato: 02/08/2019, 17:56
da TomCapraro
leoncino ha scritto: Ma questa prova richiede comunque l'uso della connessione USB dal computer
Usare uno di questi convertitori non ha nessun senso, si arriva li sempre con USB, almeno di non avere un DAC con ingresso USB o che sia scarso.
Se per ipotesi si convertisse tramite scheda USB un segnale i2s, risulterebbe identico alla i2s che esce da una scheda diretta PC --> i2s.

Alla fine un generatore di clock master (e annessi oscillatori) te lo ritrovi comunque, o nella scheda PC-> i2s...oppure dentro il convertitore USB --> i2s.

La differenza sostanziale è che l'interfaccia i2s trasporta -separatamente- il clock dai dati, mentre la spdif li veicola assieme.

La USB (tramite scheda di conversione) in questo caso non fa altro che ricevere i pacchetti dei dati PRIMA che questi vengano clocckati, poi, una volta generato un clock, questo potrà essere indirizzato su interfacce diverse e, nel caso della i2s, con i dati separati dal clock.

Cosa cambia rispetto una scheda integrata nel pc ?? che quest'ultima riceve i dati direttamente dallo slot PCI e/o PCIe.

Se si veicolassero dati ad alta velocità e alta frequenza, lo slot PCIe sarebbe da preferire rispetto un collegamento USB "esterno" ma, trattandosi di "miseri dati musicali", anche il protocollo USB risulta essere abbondantemente sufficiente.

Re: i2s

Inviato: 03/08/2019, 6:56
da leoncino
Ma il fatto che per esempio quella scheda della Pink è equipaggiata con clock che può essere scelto in qualità non dà nessun vantaggio?

Re: i2s

Inviato: 03/08/2019, 10:39
da Interference
leoncino ha scritto:Ma il fatto che per esempio quella scheda della Pink è equipaggiata con clock che può essere scelto in qualità non dà nessun vantaggio?
Beh alle tasche del venditore sicuramente :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Fosse pure un clock eccezionale chi ti garantisce che rimanga tale dopo averlo passato per una linea di trasmissione non prevista per questo tipo di protocollo?

In generale, un clock locale all'utilizzatore è in principio migliore di un clock esterno. I clock esterni servono se si devono sincronizzare più dispositivi (cosa che in ambito professionale è importante, in ambito domestico quasi mai).

Re: i2s

Inviato: 03/08/2019, 15:05
da TomCapraro
leoncino ha scritto:Ma il fatto che per esempio quella scheda della Pink è equipaggiata con clock che può essere scelto in qualità non dà nessun vantaggio?
30 anni fa...forse...
Oggi no.
Non esistono piu sistemi digitali di jitter recovery in grado di valicare la soglia massima di udibilità del jitter.
Anche il sistema piu economico può garantire sul segnale analogico convertito valori di jitter inferiori ai 120 picosecondi, a fronte di un segnale digitale in ingresso che presenta alterazioni superiori ai 10 nanosecondi.
Generalmente un uscita spdif standard (quella che si trova nelle meccaniche CD) presenta un valore di jitter attorno il nanosecondo, mentre le comuni interfacce (tipo gustard, hiface e simili) possono anche scendere sui 400 picosecondi.
Tempo fa effettuai delle misure su un segnale analogico convertito in queste modalità:

ingresso digitale con 4 nanosecondi di jitter.

ingresso digitale con 350 picosecondi di jitter.

ingresso digitale con interfaccia toslink e cavo ottico.

ingresso digitale con interfaccia spdif-RCA e cavo coassiale da 10€.

ingresso digitale con interfaccia spdif-RCA e cavo coassiale da 1200€.

ingresso USB asincrono e clock on-board (ovviamente dac che condividevano lo stesso filtro digitale).

Tutte le configurazioni a confronto hanno prodotto esito negativo (o quasi...) senza sufficienti differenze da poterle considerare udibili.