Audio_Italia

Ciao a tutti,
Sono imbattuto in questo test per verificare la nostra capacità e dei nostri impianti di percepire le differenze tra musica compressa e lossless.

http://abx.digitalfeed.net/

Per me è stato impossibile percepire le differenze.
I motivi potrebbero essere molti:
- il mio udito poco allenato
- i miei diffusori autocostruiti
- la catena di riproduzione PC hdmi -> tv hdmi-ottico -> ottico sintoamplificatore

Qualcuno di voi ci ha mai provato?

Alcuni formati riducono il numero di informazioni per poter risparmiare spazio su disco. Questa riduzione viene fatta in modo che la percezione del segnale, mediamete, non cambi. Dato che siamo tutti diversi è possibile che molti non percepiscano differenze mentre altri le percepiscano.
Dato però che il cervello umano impara a rilevare le differenze con l'esercizio, ci penserei due volte prima di comprimere "lossy" il mio archivio musicale.

Ma come! comprimere il proprio archivio musicale?
Uno fa di tutto per avere le versioni ad alta risoluzione, spendendo tanti soldi e poi per risparmiare pochi centesimi di hard disk c'è chi vorrebbe trasformali in formato compresso con perdita?

No estromettiamo dal consesso degli audiofili, tali personaggi.

Penso che il punto non sia quello di suggerire l'uso di formati compressi, ma semmai di "ridimensionare" l'idea di quanto siano effettivamente udibili certe differenze.

L'alta risoluzione per esempio non è tutta questa grande necessità, certo aiuta a vendere.

Nemmeno io comprimerei il mio archivio, fosse anche solo per principio.

E comunque le mie prove le ho fatte, e non mi stupisco quando qualcuno dice di non sentire differenze.

Ho effettuato delle rigorose prove in cieco, nel mio caso, e per le mie capacità uditive:

1) riesco a sentire differenze tra il formato nativo e un mp3 a 128kb/sec.

2) riesco a sentire differenze tra il formato nativo e un mp3 a 256kb/sec...ma solo con particolari brani ad elevato fattore di cresta e dinamica assoluta elevata.

3) non riesco a sentire differenze tra il formato nativo e un mp3 a 320kb/sec...ma al contempo mi ha dato l'impressione che alla lunga il formato compresso mi provochi un affaticamento maggiore.

L'idea del mio post non è quella di capire se comprimere o meno un archivio musicale che (purtroppo) non ho.
Oggi ascolto musica liquida da spotify premium (320kb), sto raccogliendo un pò di musica lossless e anche provando qualche servizio in streaming HD.

Sto cercando di capire che differenze ci sono a livello di ascolto e se le non differenze che percepisco sono dovute al mio impianto auto costruito o effettivamente le differenze tra i vari formati sono minime...

Forse la qualità di registrazione di un brano da un contributo più significativo rispetto alla compressione.

le parole di Tom un pò mi confortano...se le sue orecchie e il suo impianto percepiscono quelle differenze, ci stà che io non percepisco nulla o quasi

L'orecchio si abitua ma può anche essere "educato" quindi le differenze che non senti oggi potresti sentirle domani.

esatto Mario, oggi già sento più cose rispetto ad un anno fa quando ho cominciato

Alcuni anni fa presi un brano a me noto e lo spezzettai in pacchetti da 10 secondi.
Metà di questi li compressi in mp3 a 256kb/sec e poi li riportai in lossless.
Quindi ricomposi il brano in modo che alternasse 10 secondi lossy e 10 secondi lossless.
A quei tempi, con stupore, non notavo differenze e mi accorgevo del passaggio da una modalità all'altra perché lo spettrogramma di media player faceva sparire la barra associata alla frequenza più alta.
Detto questo non mi sogno certo di comprimere il mio archivio flac, ma non mi faccio più problemi ad aggiungerci anche i 320kb/sec anche se non sono flac.

Vista la longevità dell'algoritmo mp3 mi chiedo se non sia il tempo di standardizzarne una versione migliorata, come stanno ripetutamente facendo per il video.
aoh ... ve la ricordate la disputa fra PASC e ATRAC ? ... è preistoria ...