Forma d'onda, FFT e fase del segnale. (cc)
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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- TomCapraro
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Forma d'onda, FFT e fase del segnale. (cc)
Dunque calabrese sostiene che a fronte di una diversa geometria della forma d'onda, la risposta dello spettro non cambia, afferma anche che sarebbero nozioni da "istituto tecnico" e che qualsiasi scienziatone dovrebbe conoscere.
In effetti, anche senza essere uno scienziatone, si conosce benissimo il fatto che la proiezione di una FFT non tiene conto della fase assoluta (e relativa) della forma d'onda, in special modo se "suddivisa" in 2 (due) armoniche delle quali una è stata invertita rispetto l'altro segnale il quale presenta la fondamentale e le due armoniche in fase.
Si afferma anche che queste forme d'onda risulterebbero all'ascolto identiche, per cui calabrese, non solo annaspa con la teoria (e pratica) dei segnali, ma mostra anche dei grossi limiti riguardo le capacità di ascolto.
Infatti in un test in cieco, tale differenza tra le due forme d'onda, si discernerebbe con grande facilità.
Questo è ad esempio (tra i tanti) un tipico caso in cui calabrese non riuscirebbe a misurare una differenza, che se analizzata tramite NTD, non solo verrebbe evidenziata in un grafico, ma verrebbe anche generato un file differenza stimabile in ampiezza e testabile tramite ascolto, un modo per confermare quanto si è poco sensibili alle differenze.
saluti, Tom
- MarioBon
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Re: Forma d'onda, FFT e fase del segnale.
Ancora una volta si manifesta un problema lessicale: lo spettro è una funzione complessa che si può rappresentare:
- come parte reale e immaginaria (R+iX)
- come modulo e fase
- come inviluppo e fase istantanea (se privo di componente continua)
Invece il modulo dello spettro (Sqr(R^2 + X^2)) è una funzione definita positiva ma che è solo una parte della storia: manca la fase.
La fase, a parità di modulo dello spettro, determina la forma d'onda nel tempo.
In sostanza Calabrese confonde lo spettro con il suo modulo.
- come parte reale e immaginaria (R+iX)
- come modulo e fase
- come inviluppo e fase istantanea (se privo di componente continua)
Invece il modulo dello spettro (Sqr(R^2 + X^2)) è una funzione definita positiva ma che è solo una parte della storia: manca la fase.
La fase, a parità di modulo dello spettro, determina la forma d'onda nel tempo.
In sostanza Calabrese confonde lo spettro con il suo modulo.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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