"Misurata" la Dinamica di un Full Horn...(cc)
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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- MarioBon
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
Se sono sottoutilizzati concordo.
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
Potresti essere più chiaro . Non credo di chiederti troppo : se si è convinti delle proprie tesi, il mio professore relatore di tesi soleva dire di essere sempre chiari, semprechè si fosse nella condizione di poter affrontare una corretta replica.Dindy ha scritto:http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 54#p131019
Il mondo reale non è come quello dell'audio.
Buona Pasqua.
Laddove non si potesse affrontare una corretta replica, invece, sempre il mio professore diceva che era un errore aver pronunciato una mezza-verità .
Ed una verità ha sempre una paternità con tanto di nome esplicito
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
Guarda i due che hanno risposto a me. Ce ne fosse uno che avesse letto con attenzione. Gravi problemi lessicali. I termini vanno usati per quel che sono, non ad interpretazione. Mi pare che di la tra corrente tensione spl dinamica efficienza e sensibilità, rumore e silenzio si faccia un gran papocchio. Evito quindi di correggerli o di spiegarmi meglio. Non me ne può fregar di meno. A te, che sei qua, invece chiedo: volevi o no sapere come fare una cassa chiusa con 30 hz a -3 db. Perché di soluzioni te ne sono state date due e non capisco proprio le tue obiezioni. Mi permetto inoltre di dirti che la sipe produceva due modesti 12" (col senno di oggi) che nemmeno lontanamente raggiungono la prestazione che ti ho proposto. Ricordo un progetto che li usava entrambi, quindi due non uno. Pretendeva forse anche un quarto di metro cubo per raggiungere i 33 hz ma con una re di meno di tre ohm ed un spl massimo di circa 105 db. Quindi quel che ti ho proposto ha una prestazione mediamente 20 volte superiore in un volume di almeno il 20% inferiore. Due gommoni con bxl totale di circa 10 non vedo come tu possa neanche lontanamente paragonarli ad un nostro che sposta 2,5 litri con bl di 32. Contestare a tutti i costi non serve a nulla. Non prima di aver provato. Scusa il modo diretto ma sentire che un woferetto dell'ante guerra fa meglio del mostro è semplicemente ridicolo. Te lo ridico, fare meglio è praticamente impossibile, fare di "più" basta metterli in reflex. Ma non bastano 120 db a 30 hz? 130 db circa a 50 hz? Un limite vogliamo darcelo? Quanti li possono ascoltare? Ed anche se possono, per quanto tempo sopportano?
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
Mi permetto di correggerti:MarioBon ha scritto:Non è un problema: scegli un altoparlante da 8 ohm che ci arrivi con 6dB in meno di sensibilità e ne metti due un parallelo. Se vuoi mantenere l'impedenza ne metti 4 in serie-parallelo.Tiromancino ha scritto:giusto per restare nel teorico,
attingendo nel database fornito a corredo del software Bassbox ( sia pure credo non sia del tutto aggiornato) non ho ancora trovato un solo wf capace di una risposta , simulata, di 30 hz a - 3db , quando sia usato il caricamento in cassa chiusa con qtc 0,707 .
...
Si possono fare array di 3x2 (+9dB e Z=3/2 Z0) e di 3x3 (+9dB e Z=Z0).
Ci sono diversi modi per aumentare il Qts di un sistema: tutti hanno una contropartita di qualche tipo ma si può fare.
con 3x2 (parallelo x serie) si ha +9db e Z=2/3 Z0
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
Dicci, dicci: vediamo se ce n'è qualcuno che non conosco...MarioBon ha scritto:Non è un problema: scegli un altoparlante da 8 ohm che ci arrivi con 6dB in meno di sensibilità e ne metti due un parallelo. Se vuoi mantenere l'impedenza ne metti 4 in serie-parallelo.Tiromancino ha scritto:giusto per restare nel teorico,
attingendo nel database fornito a corredo del software Bassbox ( sia pure credo non sia del tutto aggiornato) non ho ancora trovato un solo wf capace di una risposta , simulata, di 30 hz a - 3db , quando sia usato il caricamento in cassa chiusa con qtc 0,707 .
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Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
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- Dindy
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
A me invece hanno insegnato che chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Mostrare chi è veramente il Di Bella dell'audio può avere anche un senso. Andare dietro alla corte di Wanne Marchi e Maghi do Nascimiento che gli ronza intorno anche no.Tiromancino ha scritto: Potresti essere più chiaro . Non credo di chiederti troppo : se si è convinti delle proprie tesi, il mio professore relatore di tesi soleva dire di essere sempre chiari, semprechè si fosse nella condizione di poter affrontare una corretta replica.
Intanto, tra una domanda assurda e una contestazione alla teoria di base, il mio banale errore rimane lì, senza che nessuno se ne accorga. Però lui ci ha le soluzioni avanzate che nemmeno alla Nasa.
Ora il capomastro si atteggia a principe dell'acustica, ma c'è chi non dimentica quando se ne uscì con questa:
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... f=5&t=3444
40 anni di esperienza e questo se ne esce nel 2010 scoprendo il cabin gain o room gain che dir si voglia. Roba che conoscevo anch'io da almeno 20 anni, e io di acustica conosco giusto le basi che più basi non si può. Il funzionamento per pressione è uno dei tre modi fondamentali di funzionamento di qualunque spazio acustico chiuso, siamo all'ABC. Come un ingegnere meccanico che se ne esca dicendo di aver scoperto che se si dotano le automobili di 4 dispositivi circolari montati su cuscinetti si riesce ad abbattere la resistenza all'avanzamento. Magari già che c'è prova pure a metterci il brevetto.
Questo è uno che ha leggiucchiato qua e là. Non avendo le basi, metà di quello che ha letto non l'ha capito, l'altra metà l'ha travisata, per cui procede alla cieca, per tentativi. Ogni tanto magari inciampa pure in qualcosa che funzionicchia e si illude di aver fatto la rivoluzione copernicana, ma se proprio va bene è qualcosa che altri hanno già scartato, in quanto non degno di attenzione, motivo per cui in letteratura non lo trovi.
Tutto questo io di solito lo vedo di riflesso, negli strafalcioni che prende nella teoria di base. Ma non appena qualcuno si addentra nella parte acustica ne vengono fuori anche di peggio. Vedi il modo ridicolo in cui ha distorto il contenuto dell'articolo sul problema delle tre pareti analizzato da Mario Bon.
Questo è lustri che la mena sulla base di questo articolo e non ne aveva capito nulla, assolutamente nulla. E' fissato all'inverosimile con la distorsione, quando Geddes ha fatto chiaramente vedere che, primo, la distorsione negli altoparlanti non è 'sto gran problema e, secondo, che la sensibilità dell'orecchio umano alla distorsione decresce con la pressione sonora, cosa ancora più importante. Per cui del 5% di distorsione a 118 dB che lui contesta tanto vivacemente te ne puoi altamente impippare. Figurati che Geddes stesso, con la delicatezza che lo contraddistingue, una volta se ne uscì dicendo che lui la distorsione degli altoparlanti nemmeno la misura più. Sicuramente esagerava, stava rispondendo ad uno che gliele aveva fatte girare, ma ti dà il polso della situazione.
Una vita buttata a correre dietro alle farfalle, a problemi inesistenti, ma la colpa è della mafietta dell'audio che gli tarpa le ali, dell'universo mondo che non capisce le sue rivoluzionarie scoperte, di tutto e di tutti, meno che sua.
Denis Sbragion
- Dindy
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 09#p131196
Tra l'altro, en passant, c'è qualcuno che riesce a darmi una sola motivazione valida per cui un sistema stereofonico debba essere ottimizzato per più di una sola posizione di ascolto?
La stereofonia, per funzionare al meglio, tra le varie cose ha bisogno che siano corrette ILD e ITD. Con qualche trucco le ILD si può sperare di ottenerle corrette anche fuori dalla posizione ideale. Le ITD possono essere corrette solo ed esclusivamente nel piano equidistante tra i due diffusori. Alcuni vincoli fisici, tra cui banalmente il fatto che non siamo capaci di volare, né di penetrare attraverso il pavimento, oltre alle caratteristiche tipiche dei diffusori, alle tecniche usate in fase di realizzazione delle registrazioni, etc, alla fine vincolano questa posizione ideale ad una sola: il solito vertice del triangolo equilatero, con poche limitate variazioni.
Quindi, se si vuole il massimo dalla stereofonia, si è comunque vincolati ad un'unica posizione di ascolto, a prescindere dalla tipologia del sistema di riproduzione, da eventuali equalizzazioni, da qualunque altra cosa. Se ci si sposta da quella ci si sta già accontentando di un compromesso. In una visione un po' talebana dell'alta fedeltà, perché diamine devo stare a preoccuparmi di quello che succede fuori da quell'unica posizione? Un solo motivo valido?
Io ne conosco uno solo, ed è comunque funzionale ad ottenere il massimo in quell'unica posizione.
Ma magari! La realtà è che sono solo un hobbyista che ha studicchiato qua e là. Di sicuro non ho mai promesso miracoli, meno che mai ne ho fatti. Faccio la figura del "mega-esperto-in-digitale" (?) solo quando la controparte è uno stellatico. Basta riscalare tutto opportunamente e si ha una fotografia corretta della realtà. Com'è che con Mario Bon tutta sta esperienza non emerge, anzi, ci troviamo a dire sostanzialmente le stesse cose, senza bisogno di mettersi d'accordo prima, e qualche volta mi becco pure qualche dovuta sottolineatura?Un "mega-esperto-in-digitale" (Dindy) che promette miracoli per UNA sola posizione d'ascolto.
Tra l'altro, en passant, c'è qualcuno che riesce a darmi una sola motivazione valida per cui un sistema stereofonico debba essere ottimizzato per più di una sola posizione di ascolto?
La stereofonia, per funzionare al meglio, tra le varie cose ha bisogno che siano corrette ILD e ITD. Con qualche trucco le ILD si può sperare di ottenerle corrette anche fuori dalla posizione ideale. Le ITD possono essere corrette solo ed esclusivamente nel piano equidistante tra i due diffusori. Alcuni vincoli fisici, tra cui banalmente il fatto che non siamo capaci di volare, né di penetrare attraverso il pavimento, oltre alle caratteristiche tipiche dei diffusori, alle tecniche usate in fase di realizzazione delle registrazioni, etc, alla fine vincolano questa posizione ideale ad una sola: il solito vertice del triangolo equilatero, con poche limitate variazioni.
Quindi, se si vuole il massimo dalla stereofonia, si è comunque vincolati ad un'unica posizione di ascolto, a prescindere dalla tipologia del sistema di riproduzione, da eventuali equalizzazioni, da qualunque altra cosa. Se ci si sposta da quella ci si sta già accontentando di un compromesso. In una visione un po' talebana dell'alta fedeltà, perché diamine devo stare a preoccuparmi di quello che succede fuori da quell'unica posizione? Un solo motivo valido?
Io ne conosco uno solo, ed è comunque funzionale ad ottenere il massimo in quell'unica posizione.
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
grazie ho corretto.Alessandro Cioni ha scritto:Mi permetto di correggerti:MarioBon ha scritto: ...
Si possono fare array di 3x2 (+9dB e Z=3/2 Z0) e di 3x3 (+9dB e Z=Z0).
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
Nulla che non abbia già sperimentato Cisek decine di anni fa.TeoMarini ha scritto:Dicci, dicci: vediamo se ce n'è qualcuno che non conosco...MarioBon ha scritto: Ci sono diversi modi per aumentare il Qts di un sistema: tutti hanno una contropartita di qualche tipo ma si può fare.
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Re: "Misurata" la Dinamica di un Full Horn...
Purtroppo la stereofonia ha questo limite: è dominata dalle sorgenti virtuali che vengono ricreate dai due diffusori destro e sinistro e, in più, è fortemente condizionata dall'ambinte. Già agli albori alla BBC si erano accordi che servivano almeno tre canali per ottenere un risultato migliore (destro, centrale, sinistro).Dindy ha scritto:...
Quindi, se si vuole il massimo dalla stereofonia, si è comunque vincolati ad un'unica posizione di ascolto, a prescindere dalla tipologia del sistema di riproduzione, da eventuali equalizzazioni, da qualunque altra cosa.
....
Chario (Mario Murace) progettò un sistema con quattro diffusori per risprodurre anche dx+sx (il cantrale anteriore) e sx-dx (centrale posteriore). In questo modo si aggiungono sorgenti reali e si migliora la situazione. Comunque quando ci si muove dal punto di ascolto ottimale le immagni virtuali si spostano. Un tentativo è stato fatto da Giussani con le ESB per mantenere il canale al centro anche spostando il punto di ascolto ma non mi pare che, oggi, molti seguano quella strada (basata sulla generazione di pattern di dispersione opportunamnete asimmetrici). I sistemi più "moderni" come il WFS e la riproduzione in cuffia di registrazioni ottenute con testa arificiale si basano su un presupposto: l'annullamneto dell'affetto dell'ambiente. Anche il DRC opera in quella direzione.
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