Un accessorio davvero .... inutile (cc)

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
https://audioitalia.mondoforum.com/view ... =27&t=1450.
Regole del forum
"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
Rispondi
Messaggio
Autore
Avatar utente
Tiromancino
Messaggi: 67
Iscritto il: 27/09/2017, 17:17
Il mio Impianto: Shure M95HE + Sme3009 S2 Improved detac.+ Era MK6 , Yamaha cx-1 , Yamaha mx-1000, Kef 105/3 + Kube200 . Pioneer BDP170K . Behringer DCX-2496. Phonic max2500. Collezione di circa 50 pezzi Vintage.
Laboratorio: Hp 1740a, Hp3478a, Wavetek 145, Philips pm5110,pm5712,pm6302, ShibaSoku 860A, Leader LFM39A, Leader LTC905, Rigol Ds1054Z, Uni-T UT71D, MiniPro TL866CS
Aneng 8008 e oltre 20 pezzi vintage da laboratorio (tester Ice, Cassinelli, Gavazzi, Philips ecc)

Un accessorio davvero .... inutile (cc)

#1 Messaggio da Tiromancino »

F.C. questa volta si entusiasma preconizzando il ricorso ad un indicatore luminoso di clipping. La idea non è malvagia in se, peccato che durante la sua ideazione egli commetta tutta una serie di imprecisioni che evidenziano i suoi limiti in campo elettronico. F.C. è un progettista di diffusori di notevole estro tuttavia lo stesso non può dirsi per le sue competenze in elettronica . Questo non sarebbe un problema per la sua attività principale ma getta un’ombra sulla sua credibilità. Ma veniamo al punto
Avatar utente
Tiromancino
Messaggi: 67
Iscritto il: 27/09/2017, 17:17
Il mio Impianto: Shure M95HE + Sme3009 S2 Improved detac.+ Era MK6 , Yamaha cx-1 , Yamaha mx-1000, Kef 105/3 + Kube200 . Pioneer BDP170K . Behringer DCX-2496. Phonic max2500. Collezione di circa 50 pezzi Vintage.
Laboratorio: Hp 1740a, Hp3478a, Wavetek 145, Philips pm5110,pm5712,pm6302, ShibaSoku 860A, Leader LFM39A, Leader LTC905, Rigol Ds1054Z, Uni-T UT71D, MiniPro TL866CS
Aneng 8008 e oltre 20 pezzi vintage da laboratorio (tester Ice, Cassinelli, Gavazzi, Philips ecc)

Re: Un accessorio davvero .... inutile

#2 Messaggio da Tiromancino »

F.C. ha scritto: E' ovvio che il nostro indicatore preleverà il segnale in ingresso all'ampli, mediante un buffer ad altissima impedenza.

Per tararlo occorrerà collegare all'ampli un carico basso
FC ragiona in termini di livelli di tensione , primo errore, e li riferisce ad un ipotetico carico carico basso, secondo errore.

Allora, se si vuole ottenere un efficace misuratore di clipping che abbia la pretesa di essere migliore del comune led di clipping onnipresente negli ampli PA , si deve ragionare in termini di corrente e di carico reale.
Pertanto, va bene l'approccio di verificare con l'oscilloscopio la tosatura delle semionde (ATTENZIONE a come giocate con questo prezioso, delicato e TERRIBILE strumento: non scordate mai che la massa dell'oscilloscopio è connessa sia alla terra di alimentazione che al negativo del suo ingresso, e , negli ampli PA il negativo di uscita è connesso ugualmente alla terra, col risultato che ogni accidentale contatto della uscita positiva dell'ampli con la massa della sonda corrisponde ad un CORTO secco con prevedibile fumata dell'ampli in prova) ma il clipping va verificato non per livelli di tensione in ingresso all'ampli (cosa che genera un errore maggiore, dovuto al fattore di ampificazione) ma per livelli di corrente in uscita (che è quello che conta realmente) intesi come livelli di tensione ai capi della R di emettitore dei Transistor Finali.

Ma soprattutto il carico dovrà essere quello reale offerto dai diffusori .
In questo caso per evitare rotture degli stessi:
1) o si operano delle misure istantanee con oscilloscopi digitali a singolo shoot e strumenti di misura a memoria digitale
2) o si operano delle misure a potenze minori (più gestibili in regime continuativi dai diffusori) misurando la differenza esistente tra il carico offerto dai diffusori ed un carico fittizio scelto in origine tra quelli che più si avvicinano al carico offerto dai diffusori medesimi. Utilizzando poi per le misure a piena potenza il carico fittizio tenendo conto del fattore correttivo trovato nella suddetta prova preliminare.

Ora ragioniamo sopra quanto già esiste nel circuito nativo di un ampli PA.
Sappiamo che il led del clipping esiste già implementato come circuito che legge le tensioni sulla R di emettitore, solo che la sua taratura è in genere imprevedibile.

Non resta che CAMBIARE il valore di una sola resistenza nel circuito di comando di tale led per ottenere la accesione dello stesso per il valore di corrente desiderato e precedente verificato nel modo sopradescritto.
La durata della accensione dello stesso led dipende lo stesso da un comunissimo circuito, che possiamo personalizzare semplicemente cambiando il valore di un condensatore elettrolitico.

Queste semplici modifiche renderebbero UTILISSIMO tale circuito di allarme clipping, in isolate e rare occasioni domestiche , atteso che con diffusori da 107 db / watt e passa (che sono quelli di cui si sta trattando) e con 500 e passa watt disponibili, un clipping sarebbe preceduto ben prima dall'intervento della CELERE (chiamata dal nostro vicino a gran voce: cosa che potrebbe essere oggetto di una misura a parte con l'onnipresente fonometro che usa FC).

Invece il circuito precognizzato dal FC è del tutto inutile:
1) rischia di essere impreciso se basato su livelli di tensione misurati in ingresso all'ampli
2) rischia di fornire indicazioni troppo prudenziali se riferito ad un carico genericamente "basso" e non a quello REALE
3) rischia di essere cervellotico e devastante (buchi per nuovi led, saldature nuove sul circuito orginario) laddove esiste già un circuito simile che deve solo essere ri-tarato ai nostri specifici bisogni.

Se bisogni mai dovessero esistere su questo aspetto.
Avatar utente
Tiromancino
Messaggi: 67
Iscritto il: 27/09/2017, 17:17
Il mio Impianto: Shure M95HE + Sme3009 S2 Improved detac.+ Era MK6 , Yamaha cx-1 , Yamaha mx-1000, Kef 105/3 + Kube200 . Pioneer BDP170K . Behringer DCX-2496. Phonic max2500. Collezione di circa 50 pezzi Vintage.
Laboratorio: Hp 1740a, Hp3478a, Wavetek 145, Philips pm5110,pm5712,pm6302, ShibaSoku 860A, Leader LFM39A, Leader LTC905, Rigol Ds1054Z, Uni-T UT71D, MiniPro TL866CS
Aneng 8008 e oltre 20 pezzi vintage da laboratorio (tester Ice, Cassinelli, Gavazzi, Philips ecc)

Re: Un accessorio davvero .... inutile

#3 Messaggio da Tiromancino »

la finisco anch'io, con la prepuntializzazione che già ieri sera avevo espresso il mio perentorio giudizio sul progettista e sull'uomo FC ,

ricordando che, se in campo acustico i dubbi superano di gran lunga i sia pur presunti meriti, in campo elettronico l'elenco delle boutades è lungo e corposo al punto da fugare ogni dubbio.

Una su tutte descrive la incompetenza, ampiamente sconfinata nella faciloneria, il consiglio propalato al termine di lungo travaglio quale importantissimo segreto, di "tronchesare" il filo della controreazione negli ampli cinesini valvolari.

Decenni e decenni di anni di studio e applicazioni sulla stabilità degli ampli, della loro funzione di trasferimento e della analisi in frequenza, buttati al mare.

In altri termini , senza conoscere il circuito (anche se, vista la semplicità del circuito, ottenibile con reverse engineering ma temo fuori della portata sua) senza aver calcolato, carta e penna per intenderci, la portata della apertura del circuito di negative feedback, il nostro simpatico amico, ci confessava, fingendo distocia sofferta, che bastava una tronchesina e via.

Ovvero, se un qualunque uomo entra in un campo di cui non si è mai interessato prima (dato storicamente documentabile) e, senza curarsi di fare torto a tutti quelli che in quel campo in sua precedenza si sono lungamente impegnati, ritiene di proprorre soluzioni pacchiane e indimostratate, non solo erra clamorosamente in quello specifico campo, ma fatto ancora più grave lascia intuire che la medesima mancanza di metodo ed intelletto possa aver governato il suo operato nella sua attività principale.

Ecco , credo che questo descriva appieno il personaggio.

Amen
Avatar utente
MarioBon
Amministratore del forum
Messaggi: 9158
Iscritto il: 24/11/2016, 13:13
Il mio Impianto: molto variabile: Amplificatore Audio Analog, Diffusori autocostruiti, lettore CD autocostruito.
Località: Venezia
Contatta:

Re: Un accessorio davvero .... inutile

#4 Messaggio da MarioBon »

Che con i sistemi retroazionati avesse dei problemi lo avevo capito anch'io. Eliminando la retroazione toglie qualche cosa che non conosce. Per quello poi deve risolvere il problema delle componenti in continua all'uscita degli ampli (e qui la soluzione della bobina in parallelo è da incorniciare).
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
Avatar utente
SM63
Messaggi: 259
Iscritto il: 26/11/2016, 7:32
Il mio Impianto: Interamente Autocostruito
Località: Taurianova (RC)

Re: Un accessorio davvero .... inutile

#5 Messaggio da SM63 »

MarioBon ha scritto:Che con i sistemi retroazionati avesse dei problemi lo avevo capito anch'io. Eliminando la retroazione toglie qualche cosa che non conosce. Per quello poi deve risolvere il problema delle componenti in continua all'uscita degli ampli (e qui la soluzione della bobina in parallelo è da incorniciare).
Questa come tante altre .

Ritornando in tema , mi sembra abbastanza ovvio ,l'ipotesi cosi descritta per rilevare il clip lascia poco margini d'interpretazione .
F.C. ha scritto:
E' ovvio che il nostro indicatore preleverà il segnale in ingresso all'ampli, mediante un buffer ad altissima impedenza.

Per tararlo occorrerà collegare all'ampli un carico basso
Vul dire solo una cosa .......scarsa competenza .
Salvatore Micale
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 19 ospiti