Calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adatti.

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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TomCapraro
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Calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adatti.

#1 Messaggio da TomCapraro »

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E' da giorni che si trascina un discorso relativo alla misurazione della "vera risoluzione dei dac" tramite uno strumento (fonometro) totalmente inadatto e per nulla prestante come condizione elettrica sufficiente per poter aspirare a "vere misure di risoluzione effettiva".
calabrese continua a "difendere" una posizione sbagliata senza rendersi conto che, per misurare un DAC, lo strumento deve possedere caratteristiche superiori allo stesso apparecchio che viene messo sotto osservazione.
Il fonometro di calabrese, oltre ad essere maldestramente impiegato come rilevatore di "semplice livello generico" non possiede nemmeno i requisiti affinchè si possa stimare correttamente la risoluzione di un convertitore D/A.
calabrese scambia la dinamica, e relativo rapporto S/N dello strumento, con la possibilità di rappresentazione dei LIVELLI in vari step, senza tenere minimamente conto del rumore interno del fonometro, intendo il rumore termico.
La gamma dinamica di un fonometro riguarda la differenza tra i più alti e i più bassi livelli di pressione sonora misurabili entro la finestra che si sceglie per rappresentare un determinato livello massimo di SPL da misurare. Il limite inferiore della gamma dinamica rappresenta il minimo livello di pressione sonora che è misurabile col particolare preamplificatore e si raggiunge quando il segnale elettrico emesso coincide con il rumore di fondo dell’amplificatore e dei vari filtri che sono posti in cascata.
Il limite superiore della gamma dinamica rappresenta il livello di pressione massimo misurabile ed è legato unicamente alle caratteristiche di elasticità del diaframma che, una volta superata, introduce distorsione. (non è il caso di calabrese poichè impiega lo strumento senza capsula microfonica, per cui interessa soltanto il rumore introdotto dal preamplificatore interno dell'apparecchio, e che ha importanza più rilevante per discriminare la qualità dei segnali a basso livello).
Anche la sensibilità dello strumento ha la sua importanza, specie nella rilevazione di segnali a basso livello, significa che più è elevato il valore di sensibilità, e piu ci si può aspettare di ricevere tensioni sufficienti da superare bene lo scoglio del rumore termico.
Il fonometro usato da calabrese ha una sensibilità media, ovvero 31,6mV/pa. (pa=1 pascal con riferimento a 94dB di pressione sonora)

Cominciamo a dare uno sguardo alle caratteristiche dello strumento.
Si vede chiaramente che, nelle varie scale settabili di SPL, lo strumento mantiene gli 80dB soltanto oltre i 110dBSPL, a partire da 100dBSPL a scendere viene ridotto il campo di rilevazione dinamico passando a 75dB x 100dBSPL, a 65dB x 90dBSPL e infine a 55dB x 80dBSPL...tutto questo perchè si è arrivati al limite minimo inferiore, vale a dire il rumore interno dell'apparecchio, dimostrato anche nella tabella in cui viene specificato il
"thermal noise" su banda determinata 5hz-20khz.

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Facciamo adesso due conti: verifichiamo quanto rumore è presente in questo apparecchio.
Se possiede 31,6mV/pa e a 25dBSPL (e siamo abbastanza magnanimi) sorge il limite minimo relativo al rumore, vuol dire che con 69dBSPL inferiori (94-25=69) l'apparecchio produrrà una tensione pari a 11µV, e che sarebbe l'equivalente del valore di noise prodotto dall'apparecchio. 20Log(vIn0,0316/vOut0,000011)=-69,16dB.

11µV equivale a ben 11 volte (undici) superiore il rumore di un apparecchio dedicato per -vere misure di risoluzione dei DAC- valore che si attesta in 1µV (uno).
Questo vuol dire, nelle migliori condizioni, perdere la corretta rappresentazione di un segnale avente -20,82dB inferiore al minimo rilevabile dallo strumento.

Possiamo vederlo dal datasheet relativo all'AP2700, apparecchio che peraltro conosco bene in quanto è stato usato per tarare anche i miei strumenti.

Immagine

Adesso subentra anche l'esperienza, e l'esperienza ci dice che: con uno strumento dedicato (e con 1µV di noise) si comincia ad aver "problemi" per quanto concerne la corretta rappresentazione di segnali sotto i -90dBFS, per cui l'apparecchio usato da calabrese se dovesse rappresentare il limite inferiore si fermerebbe a -70dBFS...io giorni fa facendo qualche conto veloce gli avevo regalato anche altri 4dB (fissando il limite a -74dBFS).

Dunque a questo punto si fanno delle ipotesi:

1) calabrese non sa cosa significa -vera risoluzione dei DAC-

2) calabrese non sa quale strumento impiegare per poterla misurare.

3) calabrese non possiede lo strumento adatto per poterla misurare (e si "adatta").

4) calabrese non sa interpretare bene le caratteristiche del proprio strumento.

Per quanto si è visto, per quanto insiste, per come si esprime e per quanto "ci crede", calabrese fa passare le 4 ipotesi di cui sopra per fatti comprovati.
saluti, Tom
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Tiromancino
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#2 Messaggio da Tiromancino »

ho postato in contemporanea , nel 3ad di RIASSUNTO ...

Incredibile la faccia tosta del lacustre da Bracciano.

sottoscrivo tutto quello scritto da TOM e aggiungo che il 2238 come tutti i fonometri, cosa risaputa da tutti gli sudenti di ingegneria, che hanno capsule da 1/2" , non è adatto a misurare i livelli minimi sonori.

Per queste misure esistono le capsule da 1" le quali però presentano altri limiti .
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TomCapraro
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#3 Messaggio da TomCapraro »

Tiromancino ha scritto:sottoscrivo tutto quello scritto da TOM ....
A parte la capsula, lui l'ha tolta è ha "misurato" in condizioni elettriche, inserendo (esiste la possibilità) un adattatore.
Per misure di "vera risoluzione sui DAC" non è possibile fare anche quello, è uno strumento+metodo da dilettanti allo sbaraglio.
saluti, Tom
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Tiromancino
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#4 Messaggio da Tiromancino »

TomCapraro ha scritto:
Tiromancino ha scritto:sottoscrivo tutto quello scritto da TOM ...
A parte la capsula, lui l'ha tolta è ha "misurato" in condizioni elettriche, inserendo (esiste la possibilità) un adattatore. ....
certo, fai bene a puntualizzare, ma credo ormai sia chiaro a tutti .

Come hai fatto benissimo a dimostrare che pure in ingresso elettrico il fonometro non è lo strumento adatto per quelle misure.

Quel fonometro inoltre non è il 2238, come ho ipotizzato nell'altro 3ad.
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TomCapraro
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#5 Messaggio da TomCapraro »

Tiromancino ha scritto:Quel fonometro inoltre non è il 2238 , come ho ipotizzato nell'altro 3ad
Questo non lo so, anche perchè calabrese ha sparato una serie di valori assai diversi in tutte le sue esternazioni, valori che "a volte" corrispondono con il 2238 e altri che corrispondono con il 2232.
"Se" cosi dovesse essere si peggiorerebbe ulteriormente una situazione che già con il 2238 è compromessa.
Comunque calabrese ha dichiarato di possedere il 2238, almeno in qualche post ricordo di averlo letto.
saluti, Tom
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#6 Messaggio da Tiromancino »

si ma ormai la sua credibilità è al minimo storico

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TomCapraro
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#7 Messaggio da TomCapraro »

Immagine

Guardate cosa ho trovato (data 06/08/2015)

da notare:

1) calabrese conferma che tramite i "livelli" è possibile valutare la "vera risoluzione dei dac"

2) addirittura "confermando quello che si sente all'ascolto" !

3) scambia il livello d'uscita e il gain dell'amplificatore (in quanto in quell'occasione aveva attaccato un GM400) per "differenze di 10-13dB!!!

4) definisce "misurette" quelle delle riviste che, per quanto possano essere in effetti "poco discriminatorie" mettono in evidenza molto piu di quanto ipotizzato da calabrese e le sue "innovative" tecniche di misura

5) ipotizza conclusioni "preziose per gli appassionati"

Tutto questo facendo scalare dei toni nei quali anche se ci fosse dentro monnezza, le "misure innovative" non riuscirebbero a discriminare un bel niente, nè in termini di ricostruzione del segnale (qualità dei filtri), nè in termini di distorsione-intermodulazione (qualità dello stadio analogico), nonchè lo stesso interfacciamento con l'ampli e/o preamplificatore in quanto non si riuscirebbe a vedere un eventuale fenomeno legato alla saturazione in ingresso o disadattamento dell'impedenza in regime dinamico!
saluti, Tom
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#8 Messaggio da TomCapraro »

Quanto alla dinamica dei tracciati dei miei fonometri... beh... il limite del LORO rumore si vede benissimo... ed è nell'ordine di poco meno di 5 dB per UN terzo di ottava, a 500 Hz... Esattamente come nelle specifiche... Ed io ci ho misurato segnali fino a 12 dB... il che è ragionevolissimo...
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No calabrese, tu non hai misurato un bel nulla!
Hai banalmente rappresentato dei livelli facendo leva sulla parte software dello strumento, ovvero il filtraggio estremo delle componenti a banda larga.
Se queste dovessero essere "misure innovative" per osservare la -vera risoluzione dei dac- significa solo una cosa: che dovresti dedicarti a qualche altro sport hobbystico visto che in questo dimostri assoluta leggerezza e inadeguatezza.

Non puoi NON ammettere che questa "misurazione" è qualcosa di estremamente sballato, sia come metodo, sia come impiego della strumentazione.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
saluti, Tom
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#9 Messaggio da TomCapraro »

Il fatto di postare false accuse e ragionamenti deliranti A SCOPO DI INTIMIDAZIONE è appunto un comportamento da teppistelli, e non certo da "progettisti" o da seri responsabili di uno spazio aperto al pubblico, come un forum.
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No, prima perchè non sono affatto "false accuse" visto che tale metodo "innovativo" ti verrebbe contestato dal 100% dei tecnici esistenti al mondo (purchè abbiano uno straccio di competenza in materia digitale), secondo non c'entra nulla la tua ipotesi di "intimidazione" e nemmeno per i teppistelli a cui alludi.
Ci stiamo soltanto "attrezzando" per controbattere tutte le tue inesattezze alle quali hai anche associato gravi offese, quindi andando specificamente sul personale. (gli aggettivi di molti anni addietro sono ancora in bella vista, oltre che archiviati bene, e li se ne trovano di tutti i colori: si va dal cretino, al deficiente, al pataccaro, al cogl..., al testa di caz..., al delinquente, al meschino ect...ect...ect...ect...ect...ect...ect....ect...ect...ect....
A questo punto se tu dovessi voler passare come "vittima" sarebbe un vero e proprio paradosso!
saluti, Tom
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Re: calabrese non sa misurare e impiegare gli strumenti adat

#10 Messaggio da SM63 »

Badate bene questo particolare ,come fa' un tecnico stellatico a non porsi la domanda dell'affidabilita' della misura .

Questo Il segnale rilevato con della strumentazione al di fuori di ogni sospetto .

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Nel senso gli stimoli rilevati nella scala a gradini non presentano alcuna irregolarita' per l'intera durata dello stimolo stesso .

I grafici spostati dallo stellatico presentano tutti irregolarita' su ogni singolo livello.

Immagine


In presenza di tale incogrunenza un tecnico con un minimo di buon senso si sarebbe posto almeno una domanda :

Se dalla verifica per qualsiasi motivazione ,non consente neppure la costanza nel livello riferita alla durata del singolo stimolo ,come potrei spacciare questa pastrocchiata come misura innovativa atta a rilevare la risoluzione dei Dac ?

Siamo su scherzi a parte oppure fa sul serio ?
Salvatore Micale
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