Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
https://audioitalia.mondoforum.com/view ... =27&t=1450.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese

#11 Messaggio da MarioBon »

Se Calabrese vendesse un paio di sistemi a mese sarebbe meno arrabiato con il mondo.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese

#12 Messaggio da MarioBon »

Comunque ho visto che propone un sistema con tre sub woofer di dimemsioni 60x60x40 per un totale di 432 litri esterni e questi sub sono parallelelpipedi quindi almeno il volume esterno è giusto.
Immagine

P.S. avevo scritto 438, ho corretto.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese

#13 Messaggio da MarioBon »

Se Fabrizio Calabrese sa calcolare solo il volume esterno di un parellelepipedo non posso farci niente, se poi nel calcolo del volume ci mette anche l'altezza della base e delle punte....
La Diva non è un parallelepipedo. Però si vende (e lo scopo delle azienze è vendere con le fatture, l'IVA e tutto il resto).

P.S. la sezione interna è quasi un trapezio (i lati sono un po' curvi) con basi di 22 e 10 cm e profondità interna 38 cm, l'altezza interna del mobile è di 95 cm sul frontale un po' di più sul lato posteriore. Come calcolare l'area di un trapezio si trova un rete.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese

#14 Messaggio da Flavio »

MarioBon ha scritto:Se Calabrese vendesse un paio di sistemi a mese sarebbe meno arrabiato con il mondo.
E' quanto penso anch'io:
viewtopic.php?f=27&t=1221
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese

#15 Messaggio da MarioBon »

I Filtri di Legendre
Se i filtri di Legendre fossero solo un argomento pubblicitario sarebbero citati in bella evidenza nella pubblicità e nei depliant dei prodotti Opera e Unison cosa che non è.
Per quanto riguarda la stabilità dei parametri dei woffer sicuramente in passato era così ed è ancora così per gli altoparlanti fabbricati "a mano". Oggi l'automazione consente un controllo molto stretto delle tolleranze e l'unica caratteristica variabile è la cedevolezza dello spider (sospensione interna) e in generale dei tesuti imbibiti. Lo spider (sospensione interna) si stabilizza dopo poche ore di funzionamento e comunque non rappresenta un problema così grave (si veda il compliance shift per il reflex e rapporto alfa per la cassa chiusa).
Sempre riguardo ai Filtri di Legendre (che sono spiegati nei libri e quindi non c'è nessun mistero)
quello mostrato nella figura
Immagine
è un esempio per mostrare la differenza con le altre due classi di filtri più usate. I filtri di Legendre sono filtri "all-pole" con risposta monotona (non crescente il passa basso e non decrescente il passa alto) ed in questa categoria rietrano gli allineamente "dual slope" (a doppia pendenza).
Quindi i filtri dual slope, ampiamente impiegati da più costruttori, rientrano nella categoria dei filtri di Legendre solo che la maggior parte delle persone non sa che si chiamano così. Per rendersene conto basta osservare la distribuzione dei poli sulla circonferenza unitaria (che non sono equidistanti come nel Butterworth).
Il fatto che sia l'allineamento che ritengo più vantaggioso non significa si possa (o debba) sempre realizzare.

P.S. l'artcolo sulle sospensioni cui fa riferimento Calabrese, in questo caso, non è pertinente anche perchè tratta gli spostamenti del rim indipendentemente dallo spostamento dello spider (che si sposta esattamente della stessa quantità).
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese

#16 Messaggio da MarioBon »

La Opera Callas Diva ha il woofer posto vicino al pavimento. Questa posizione consente di recuperare 3 dB di potenza acustica?
Immagine
Il grafico qui sopra mostra l'incremento della parte reale della impedenza di radiazione del woofer (rispetto al diffusore in campo libero) quando sia presente solo il pavimento e per 3 diverse distanze. La retta in nero (che corrisponde a +3dB) rappresenta il woofer a zero centimetri dal pavimento (schermo infinito). Si considera che la velocità del diaframma rimanga la stessa (l'incremento di massa, da spazio libero a mezzo spazio vale una frazione di grammo ed è trascurabile rispetto al peso del diaframma).
Trattandosi di un woofer da 8" le curve sono accurate almeno fino a 200 Hz (ka=0.31 < 1). Il woofer della Diva è tagliato a 200 Hz.
La risposta del diffusore in ambiente dipende comunque dalla sua posizione rispetto a tutte le pareti dell'ambiente e dalla posizione del punto di ascolto.
Lo stesso incremento vale per qualsiasi woofer posto nella stesse posizioni.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#17 Messaggio da MarioBon »

Ieri ho preso il metro e ho misurato "l'ingombro" della Diva in posizione di ascolto ovvero montata in sala di ascolto con la sua base e le punte.

Punto più alto (nella parte sosteriore) = 120 cm dal pavimento
Punto più largo (a metà circa della profondità) = 28 cm
Massima profondità = 50 cm
Considerandola un parallelepipido ne vengono 168 litri (in realtà la sezione è un trapazio).
Se come ingombro si prende anche la larghezza della base in ferro (che sporge due cm per parte) la larghezza massima diventa di 32 cm e quindi si arriva a 192 litri. Se poi vogliamo considera che serve anche qualche centimetro di "aria" attorno allora l'ingombro può aumentare arbitrariamente.
Non è questo il modo per valutare l'impatto di un diffusore nell'ambente domestico.

Per esempio potremmo dire che lo spazio sopra al diffusore non è utilizzabile quindi l'altezza va considerata (a casa mia) di 2.8 metri...cosi superiamo 500 litri (!).
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#18 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Ma chi te lo fare Mario...affogasse nella sua ignoranza... :roll:
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#19 Messaggio da MarioBon »

Sono testardo.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#20 Messaggio da MarioBon »

Oltre tutto il Boun Calabrese, che è tornato sull'argomento, ha confuso la risposta in frequenza con l'impedenza di radiazione. Che si tratti di impedenza di radiazione è scritto (in italiano) sotto al grafico (quattro post sopra a questo). Per semplità lo ho riportato più sotto.

F.Calabrese Re: In quel di Boville Ernica (Opera Diva)
Messaggio da F.Calabrese » domenica 16 settembre 2018, 19:04

http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... &start=130

Un'altra cosa che Calabrese dovrebbe chiarire è il concetto di "parallelismo" riportato in queso post:

F.Calabrese Re: In quel di Boville Ernica (Opera Diva)
Messaggio da F.Calabrese » sabato 15 settembre 2018, 12:46

Immagine
Secondo Calabrese le tre curve in figura sono "sostanzialmente parallele". Definire "sostanzialmnte parallele" delle curve che si intersecassero è quanto meno singolare. Nè il termine "sostanzialmente" nè il termine "parallele" sono adeguati per quella situazione.


Per quanto riguarda questa figura:
Mario Bon ha scritto:Immagine
Il grafico qui sopra mostra l'incremento della parte reale della impedenza di radiazione del woofer (rispetto al diffusore in campo libero) quando sia presente solo il pavimento e per 3 diverse distanze.....
Per capire come il raddoppio della impedenza di radiazione porti a +6 dB sull'SPL, si veda qui (Olson):
http://www.mariobon.com/Glossario/___Q_ ... ponese.bmp
Si veda cosa succede per Q=2. Le didascalie sono in giapponese ma non credo faccia differenza.
Il fattore di direttività Q è scritto nella terza colonna contando da sinistra verso destra.
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