Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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Coltr@ne
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#21 Messaggio da Coltr@ne »

Mario Bon ha scritto:Per capire come il raddoppio della impedenza di radiazione porti a +6 dB sull'SPL, si veda qui (Olson):


Perdona l'OT: come varia l'impedenza di radiazione con il caricamento a tromba? Se non qui, hai un link "facile" per un niubbo, magari scritto da te in italiano?
Ne segue che due individui diversi di fronte alla stessa sorgente sonora non sentono la stessa cosa. Nemmeno la stessa persona, di fronte alla ripetizione dello stesso messaggio, sente due volte la stessa cosa.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#22 Messaggio da MarioBon »

L'impedenza di radiazione di un dispositivo, in generale, non è un calcolo semplice. L'ostacolo principale è costituito dal fatto che tutti i dispositivi reali hanno dimensioni finite. Le dimensioni finite determinano due discontinuita (alla gola ed alla bocca) che causano riflessioni. Tali riflessioni possono essere attenuate ma non eliminate (se non nelle trombe di lunghezza infinita). Quindi le "complicazioni" nella terza e quarta espressione sono causate dalle riflessioni all'interno della tromba (che generano picchi nella risposta).
Per esempio: questa è l'impedenza vista guardando dentro alla gola di una tromba conica infinita:
Immagine
Come vedi l'espressione non è troppo complicata e molto simile alla impedenza di radiazione di una sfera.
Questo, invece, è quello che diventa quando la lunghezza della tromba è finita(secondo Olson):
Immagine
ed è molto più complicata (inutile star lì a spiegare tutti i simboli...tranne J che è la raduce quadrata di -1).
Per una rccordo esponenziale di lunghezza finita l'impedenza specifica vista dalla gola vale:
Immagine

La cosa da notare è che il termine Za2 è l'impedenza di radiazione della bocca. La bocca può essere rotonda, ellittica, quadrata e può essere posta su uno schermo infinito o "alla fine di un lungo tubo" con in più delle superfici riflettenti vicine. Quindi l'impedenza di una tromba è determinata dalla particolare forma del profilo, dalla forma della bocca e anche dalla particolare impedenza di radiazione che "vede" la bocca (cioè da dove viene messa).
Se la bocca della tromba è circolare si assume che Za2 sia l'impedenza di radiazione di un pistone circolare (su parete infinita o "alla fine di un lungo tubo" a seconda dei casi).
Storicamete sono state scelti i profili di trombe di cui era possibile calcolare l'impedenza (e anche facendo delle semplificazioni non indifferenti e pure sbagliando). Oggi il problema viene superato usando le tecniche di calcolo FEM (agli elementi finiti) che però non forniscono una epressione analitica ma solo dei grafici.
Quello che manca nei programmi di simulazioni "gratuiti" è la modellizzazione del rifasatore che è un elemento determinante. Il modello più semplificato di driver a compressione che tiene conto del rifasatore prevede ben più di cinque parametri.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#23 Messaggio da MarioBon »

Torniamo un momento su questo grafico:
(Il calcoli vengono da: “Optimum Loudspeaker Placement Near reflection planes” Di k. O. Ballagh – AES - 1983)
Immagine
mostra l'incremento della parte reale della impedenza di radiazione di una sfera pulsante in prossimità di unaa parete.
Una sfera pulsante è catarrerizzata dalla radiazione ominidirezionale. Ne segue che qualsiasi sorgente che presenti radiazione omnidirezionale è assimilabile ad una sfera pulsante. Quindi il risultato in grafico può essere riferito ad un woofer fino a quando irradia in modo omnidirezionale o ad una sfera pulsante. In questo caso a maggior ragione perchè si tratta di incremento (ovvero di un rapporto) che, per comodità di rappresentazione, è espresso in dB.
In questo grafico non si vedono buchi (giustamente) perchè non è una risposta in frequenza. Se lo fosse si vedrebbero buchi per interferenza a certe frequenze (dipendenti dalla distanza della sorgente dalla parete) e della posizione del microfono. Microfoni, qui, non ce ne sono e non se ne parla. Quindi stiamo attenti a chi fa confusione.
Attendo di leggere l'ingombro del FullHorn di Calabrese nelle pagine dell'Annuario di Suono (o di Audio Review) o anche solo in un depliant. Al momento, commercialmente parlando, i sistemi di Calabrese "non esistono" al pari delle realizzazioni, pur rilevanti, di molti altri autocostruttori.
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#24 Messaggio da MarioBon »

Re: In quel di Boville Ernica (Opera Diva)
Messaggio da F.Calabrese » martedì 18 settembre 2018, 17:40
Fabrizio Calabrese ha scritto: Immagine
In termini di emissione indistorta non so, in termini di numero di sistemi venduti (considerando solo Opera e Unison dal 2004) credo che il rapporto, a mio favore, è sicuramente superiore a 1 a mille (se non diecimila).
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Re: Opara Callas Diva secondo Calabrese (cc)

#25 Messaggio da MarioBon »

Coltr@ne ha scritto: Perdona l'OT: come varia l'impedenza di radiazione con il caricamento a tromba? Se non qui, hai un link "facile" per un niubbo, magari scritto da te in italiano?
C'è ancora una cosa, riguardo l'impedenza delle trombe, che va chiarita.
prendiamo l'impedenza vista all'ingresso di un raccordo esponenziale e confrontiamola con l'impedenza di un tubo di lunghezza finita:

Immagine

Come si vede, al di là del fatto che quella sopra è l'mpedenza specifica e quella sotto l'impedenza meccanica, le due espressioni differiscono per l'argomento di seno e coseno.
Chi ha un minimo di familiarità con i trasformatori vede all'istante che quelle espressioni hanno ben poco a che vedere con l'impedenza di ingresso di un trasformatore.
In sostanza il modello equivalente di un raccordo (in generale di una tromba) non è un trasformatore ma è un tubo di sezione variabile. Certe idee sulle trombe andrebbero riconsiderate.
Resta il fatto che un adattamento di impedenza si può realizzare sia con un trasformatore che con una tromba. Il meccanismo, però, non è lo stesso. In particolare nel trasformatore non ci sono le riflessioni tra gola e bocca.
Il modello del trasformatore può essere valido a frequenze bassissime e se il rapporto tra superfice della bocca e della gola è vicino all'unità oppure se due tubi molto lunghi di sezione diversa sono raccordati e l'impedenza viene valutata molto distante dalla giunzione trascurando le riflessioni.
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