Gli impianti migliori sono quelli poco potenti (cc)

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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Gli impianti migliori sono quelli poco potenti (cc)

#1 Messaggio da MarioBon »

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Questa affermazone è un po' sibillina. Cosa significa poco potenti?
- poca potenza elettrica?
- poca potenza acustica?

Vista la predilezione di Calabrese per le SPL elevate dobbiamo intendere che gli impianti migliori siano quelli che richiedono poca potenza elettrica. Quanto poca? Molto poca: visto che i sistemi che realizza Calabrese viaggiano su efficienze del 50%, con 2 watt già si ottiene un Watt acustico sufficiente per garantire 109 dB di SPL a un metro all'aperto (quindi di suono diretto). Ma a 4 metri dalla sorgente si scende di 12 dB quindi, per mantenere questi 109 dB a 4 metri, si deve moltiplicare la potenza per 16 e siamo a 32 Watt.
Vogliamo metterci altri 12 dB per arrivare poco oltre 120 dB (di suono diretto)? la potenza va moltiplicata ancora per 16 e si arriva a 512 Watt. Tenendo conto anche dell'ambiente (250 metri cubi, T60=1 secondo) si arriva a circa 136 dB nel punto di ascolto che sembra essere prossimo al "punto di arrivo" fissato da Calabrese (che più volte ha proposto i 140 dB).
Se il rendimento potesse essere del 100% basterebbero solo 254 Watt.
Ne segue che per "poca potenza" dobbiamo intendere almeno 250 Watt.
A me non sembra tanto poca (anche considerando che il rendimento è stato posto al 100% ideale).

Una obiezione che potrebbe formulare il nostro è questa: "Se ci vogliono 250 Watt per ascoltare musica con un impianto che converte la potenza elettrica in acustica alla pari, figuriamoci quanta ne serve con diffusori che di rendimento arrivano all'1%."
Risponderei: Ma mica tutti reggono 135 dB a 4 metri...
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Re: Gli impianti migliori sono quelli poco potenti (cc)

#2 Messaggio da MarioBon »

Questi sono i conticini per quanto riguarda la potenza acustica e la potenza elettrica per le installazioni di Calabrese ("efficienza" 50%) trattandosi di trombe è stato posto Q=10. A destra un sistema ideale (rendimento 100%).

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Re: Gli impianti migliori sono quelli poco potenti (cc)

#3 Messaggio da MarioBon »

Questo è quello che si ottiene con un "normale" impianto con la stessa potenza nello stesso ambiente (ma con Q=2)

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Certo ci sono 24 dB di SPL in meno ma agli umani 112 dB possono bastare.
L'altra cosa che è cambiata è il rapporto tra suono diretto e suono riflesso. Qui c'è più suono riflesso e non è detto, a priori, che sia un male. Nei Teatri il suono riflesso è quasi ovunque dominante.
L'amplificatore oltre che potente deve anche suonare decentemente.
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Re: Gli impianti migliori sono quelli poco potenti (cc)

#4 Messaggio da MarioBon »

Se l'ambiente è più piccolo ed il punto di ascolto più vicino la potenza necessaria si riduce:

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Questa rappresenta una situazione "tipica".
Amplificatori da un centinaio di watt (che non soffrono la BackEMF come i classe D economici) fortunatamente ce ne sono parecchi di tante marche diverse.
Ho fatto i calcoli con un solo diffusore in fuznione. L'importante è che i risultati siano confrontabili.
In questo caso il calcolo dell' SPL diretto è corretto, Il calcolo dell'SPL riflesso si basa sull'ipotesi di ambiente sabiniano nel range di frequenze oltre la freq. di Schroeder.
http://www.mariobon.com/Glossario/___Am ... iniano.htm
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Re: Gli impianti migliori sono quelli poco potenti (cc)

#5 Messaggio da MarioBon »

Per concludere se gli impianti migliori sono quelli che richiedono poca potenza il famoso "Mostro" (StreoPlay 87 e 88)con isuoi 5000 watt nstallati non deve essere tanto buono almeno stando a quanto afferma Calabrese.
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A meno che 5000 Watt non siano "pochi" anche per un abiente di 7x 4 metri.
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