Fabrizio Calabrese: Nuovo Record 112 dB con 1 Watt

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Re: Nuovo Record

#11 Messaggio da MarioBon »

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Una differenza di 0.63 dB equivale alla differenza (per esempio) tra il 34.6% ed il 40%.
Esitono gli errori casuali e gli errori sistematici. Se il Sig. Calabrese dispone di una catena di misura con un errore casuale di 0.6 dB è un problema suo. Se Il Sig. Calabrese non sa come compensare gli errori sistematici allora ha due problemi invece di uno.

Al punto 3 del post
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... e&start=10
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Il Sig. Calabrese continua a confondere l'SPL con l'efficienza. Dato che SPL è un acronimo anglosassone, provo a dirlo con parole diverse: confonde il "livello di pressione" con l'efficienza.

Del resto sono anni che Calabrese confonde l'SPL con altre quantità. L'esempio che segue è del 2015:
(http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... za#p101899)
La curva in alto, in verde, mostra invece il valori di Livello di Picco Lineare, RILEVATI SECONDO PER SECONDO, CONTEMPORANEAMENTE. Come puoi vedere questi valori sono largamente superiori, perché rappresentano il valore di picchi anche brevissimi (che però sono SEMPRE presenti, per tutto il brano...). Questi livelli sono il prodotto della potenza di picco dell'ampli per il rendimento dei diffusori, corretto alla distanza di misura (=quella d'ascolto, anzi poco più).
La "potenza di picco dell'amplificatore" moltiplicata per il "rendimento dei diffusori" è pari alla "potenza acustica di picco dei diffusori" e non ad un livello.
In questo caso il livello SPL viene confuso con la potenza la acustica.
nel "Riassunto" viewtopic.php?f=27&t=1450 ci sono altri esempi di "confusione lessicale".
Il Sig. Calabrese scrive in italiano usando il lessico sbagliato. Si chiama "problema lessicale".
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Re: Nuovo Record

#12 Messaggio da carlochiarelli »

Ma perché invece di SPL ecc ecc non si usa la vecchia “sensibilità “? Poi se il sig. Calabrese non capisce che Una linea con impedenza adattata non può superare il 50%, la vedo dura. A parte che con efficienza dichiarata così alta , basta una misura di impedenza per capire se è vero.
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Re: Nuovo Record

#13 Messaggio da MarioBon »

La sensibilità di un sistema di altoparlanti è, per definizione,
il livello SPL misurato in condizioni anecoiche sull'asse privilegiato di radiazione nel campo lontano di un sistema di altoparlanti alimentato con una tensione di 2.83 Vrms e riferito alla distanza di un metro.

Perchè "riferito alla distanza di un metro": perchè la misura va fatta in "campo lontano" e, se un sistema si sviluppa per 2 metri in altezza, il "campo lontano" viene raggiunto bel al di là di un metro: si deve portare il microfono più lontano.
Quindi si fa la misura alla distanza che serve e poi si corregge il valore in modo da riportarlo ad un metro. In questo modo si rendono confrontabili sistemi anche molto diverso tra loro (indipendentemente per esempio dalle loro dimensioni e dalla loro impedenza).
Per esempio si misura un diffusore a 2 metri e poi (per riportarlo a un metro) si sommano 6 dB (che corrispondono al raddoppio della distanza da uno a due metri).
Tutto ciò funziona in condizioni anecoiche (in assenza di riflessioni). In ambiente si possono fare delle misure "in condizioni anecoiche" a patto di escludere le riflessioni (con varie tecniche).
Apparentemente lo scopo del Sig. Calabrese è quello di non rendere le su "misure" confrontabili con altre. Questo è abbastanza incomprensibile: dato che le caratteristiche che dichiara sono così superiori a qualsiasi altro sistema, lo sarebbero ancor più se potessero essere confrontate.

Non potendo fare dei confronti è normale che restino dei dubbi. Dubbi che si rafforzano quando le grandezze vengono chiamate con nomi diversi da quelli consueti e condivisi e le condizioni di misura non sono debitamente descritte.
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Re: Nuovo Record

#14 Messaggio da MarioBon »

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Perfetto. Se non sono "problemi lessicali" questi non saprei come definirli.
Ora l'SPL è diventata una "misura assoluta" svincolata dalla distanza di misura.
A questo punto la domanda è: cosa intende, Il Sig, Calabrese, con quello che "gli altri" chiamano SPL?
Il "livello di efficinza": in linguaggio corrente il termine "livello" può essere usato con molti significati. In elettroacustica il "livello" è il logaritmo in base 10 del rapporto tra due grandezze omogenee di cui una è presa come riferimento (e posta al denominatore). Sorge quindi la domada: quale è la grandezza di riferimento che si utilizza per definire il "livello di efficienza"?
Per il livello si pressione è 20 micro Pascal, per il livello di potenza acustica è 10^(-12) Watt.
e per l'efficienza?

Per le definizioni si possono consultare il Glossario della B&K e Rane (che ho trovato in rete):
http://www.mariobon.com/Glossario/AA_B&K_Glossario.pdf
http://www.mariobon.com/Glossario/AA_Rane_Glossary.pdf

Il termine "efficienza" (efficiency) non è presente nè nel glossaria AES nè in quello B&K e nel glossario Rane è riferito agli amplificatori. Però c'è la sensibilità (sensitivity):
Gloassrio Rane ha scritto:Sensitivity (of a loudspeaker)
Sensitivity is normally defined as the SPL level produced at a distance of 1 meter
from the speaker, with 1 Watt of input power. However it is also common to
specify an input of 2.83 volts instead of 1 watt of input power. This would be
equivalent if the input impedance were 8 Ohms, but it is usually really closer to 6
Ohms.
Tradotto si legge così:
"La sensibilità è normalmente definita come il livello SPL prodotto alla distanza di un metro dall'altoparlante , con un Watt di potenza di ingresso (ovvere dB/1W/1m). Tuttavia è anche comune specificare un ingresso di 2.83 Volt invece di un Watt. Questo sarebbe equivalente se l'impedenza di ingresso fosse 8 Ohm, ma di solito è realmente più vicina a 6 Ohm."

Si conferma che, quella che Calabrese chiama efficienza, è la sensibilità ovvero un livello SPL.
Dove non c'è corrispondenza univoca tra le parole ed il loro significato si dice che c'è un "problema lessicale".
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Re: Nuovo Record

#15 Messaggio da MarioBon »

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non è specificato nè l'indice di direttività nè la distanza di misura
(che possiamo immaginare essere un metro ma sarebbe corretto dichiarare).
Senza questi dati (in particolare il DI) i numeri riportati perdono il loro fascino.

Non commento queta frase
Fabrizio Calabrese ha scritto:"... i normali diffusori (il 99,99% di quelli commerciali) fondano il loro funzionamento sul bilanciamento tra forti componenti reattive... !!!"
perchè, a fronte dei dimostrati problemi lessicali che caratterizzano Calabrese, non posso conoscere il significato che Calabrese stesso attribuisce ai termini "bilanciamento", "forti" e "componenti reattive".
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Re: Nuovo Record

#16 Messaggio da carlochiarelli »

Ho notato anche io una certa confusione tra parte reale e parte immaginaria di una grandezza complessa, quello che mi pare di capire è che , a differenza dalla realtà, anche la parte immaginaria contribuisce all’efficienza. Devo rivedere tutto quello che ho progettato in 30 anni oppure sto tranquillo?!?

Ma per la misurazione della potenza sonora ( in dB o watt tanto dopo si converte) non c’è una procedura unificata? Perché io devo fare misure in camera riverberante ( con i costi che comporta) e ad altri basta un fonometro B&K ( che ormai non c’è più)?
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Re: Nuovo Record

#17 Messaggio da MarioBon »

Per la misura della potenza acustica esistono le normative e a quelle ci si deve attenere. La camera riverberante è richiesta dalla normativa. Per questo (in assenza delle condizioni adeguate di misura) è opportuno utilizzare l'indice di direttività perchè consente di calcolare il rendimento con una unica misura di SPL in condizione di spazio libero e, come saprà, oggi ci sono gli strumenti per ottenerla anche in ambienti non anecoici (sufficientemente grandi).

Per il calcolo del rendimento servono le potenze attive (parte reale della potenza). consideriamo
P = Z |I|^2
il modulo quadro della corrente è reale quindi occupiamoci solo di Z.
Se il carico Z è costituito, per esempio, da un resistore R con un induttore L in serie:
Z= R + jwL la parte reale è solo R e l'induttanza non è influente.
Se invece il carico Z è costituito da un resistore R in parallelo da un induttore L
Z = R//(jwL) =R jwT/(1+jwT) dove T=L/R
in questo caso la parte reale è:

Re[Z] = R (wT)^2/(1+(wT)^2)

Quindi la presenza della bobina in parallelo (che ha impedenza puramente immaginaria) ha modificato anche la parte reale che ora non è più costante ma vale zero a frequnza bassa e tende a R alle frequenze alte. Quindi la parte immaginaria del carico appare anche nella parte reale e influisce sul calcolo della potenza attiva.

Per un altoparlante l'impedenza di radiazione appare sia sul lato meccanico (aggiungendo massa e/o elasticità e smorzamento) che sul lato acustico dove la parte reale determina la potenza acustica attiva irradiata. Quindi la situazione è un po' più complicata ma la sostanza non cambia.
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Re: Nuovo Record

#18 Messaggio da MarioBon »

a proposito di questa affermazione (che non ho commentato):
Fabrizio Calabrese ha scritto:"... i normali diffusori (il 99,99% di quelli commerciali) fondano il loro funzionamento sul bilanciamento tra forti componenti reattive... !!!"
Egli risponde:
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A conferma dei problemi lessicali cui accennavo prima.
Infatti, nel suo post, Calabrese parla dell'importanza del valore assoluto delle componenti reattive e non di come si "bilancino" tra loro o con altre.
Probabilmente confonde "assoluto" con "relativo". Infatti ha usato un termine relativo (bilanciamento) per poi riferirsi a dei valori assoluti (componenti reattive).
Per questo ero incerto, a posteriori posso dire a ragione, su come interpreatre il suo scritto.

Noto però che non ha scritto nulla sulla differenza tra SPL ed efficienza. In particolare non ha contestato le definizioni. Come al solito ha spostato l'attenzione su altro.
Ora la sposterà su altro ancora...

P.S. Gli altoparlanti a radiazione diretta fondano il loro funzionamento sul fatto che, mentre la velocità di un oscillatore in regime forzato (l'altoparlante) a partire dalla frequenza di risonanza è inversamente proporzionale alla frequenza (della forza esterna BLi), la parte reale dell'impedenza di radiazione di un pistone rigido circolare cresce con il quadrato della frequenza in modo tale per cui il prodotto Re[Z]|v|^2 rimane costante nella banda di utilizzo (sopra la frequenza di risonanza). Questo non si chiama "bilanciamento" ma "compensazione" e non avvine tra "componenti reattive" ma tra due grandezze reali.
Anche questa spiegazione va intesa come conferma dei "problemi lessicali" che caratterizzano gli scritti di Fabrizio Calabrese (magari poi a voce si spiega meglio).
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Re: Nuovo Record

#19 Messaggio da carlochiarelli »

Oh,oh vengo citato anche io! Chiarisco per i addetti che per linea con impedenza adattata intendevo che in caso di impedenza sorgente e impedenza di carico adattate e cioè uguali, l’efficienza è uguale al 50%. Essendo ideale è ovvio che in realtà l’efficienza è minore. Ovvio che misurando l’impedenza vista dall’amplificatore, in caso di impedenza adattata, sarebbe fortemente influenzatadall’impedenza del carico: infatti accoppiando altoparlanti a trombe l’impedenza viene alterata.
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Re: Nuovo Record

#20 Messaggio da carlochiarelli »

Ovviamente ho semplificato molto, per cui le spiegazioni del dott. Bon sono più corrette. Purtroppo per le misure che faccio io per lavoro ( potenza sonora del rumore emesso da apparecchiature) si fa prima con le misure in camera riverberante!
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