Impedenza di radiazione

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
https://audioitalia.mondoforum.com/view ... =27&t=1450.
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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Re: Dedicato a Fabietto

#21 Messaggio da MarioBon »

Ecco qua (sempre se ho capito bene cosa intende Calabrese)
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Per risparmiare tempo ho fatto "copia-incolla". I passaggi matematematici dovrebbero essere alla portata di tutti (e sono giusti). Quello che dice il risultato, ribadisco, è che esiste una relazione tra il Q (fattore di direttività) e la parte reale dell''impedenza di radazione. Il caso del pistone rigido su parete infinita è "fortunato" perchè disponiamo delle espressioni analitiche e possiamo fare un calcolo. Si può dimostrare un relazione simile per altri casi semplici ed, euristicamente, accettarne la validità generale. Quindi ultilizzare il Q non significa eludere (o non conoscre) l'impedenza di radiazione (che era la critica mossa).

Per chi fosse interessato a leggere il 3D originale nel forum di Calabrese, questo è l'indirizzo.
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 6&start=10

Poi, un giorno, con calma, Fabrizio Calabrese forse spiegherà cosa ci azzecca il calcolo del rendimento o la relazione tra Q e Za con quello che, nel suo pensiero, potrei (o non potrei) aver copiato (e che comunque si vende...). Presto sarà distribuito il nuovo diffusore presentato a Monaco. Dato che è un due vie sarà certamente copiato anche questo in Italia si vedrà l'anno prossimo). Ne "copiasse" uno anche lui, e ne vendesse un decimo di quelli che vende Unison, penso che, con qualche soldo in tasca, sarebbe molto più contento.

NuqneH, Calabrese
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Re: Dedicato a Fabietto

#22 Messaggio da MarioBon »

Qualora il significato della la scrittura Q(f) non fosse chiaro la spiego a scanso di equivoci.
Q(f) significa "Q funzione di f" dove f, nel caso specifico, sta per frequenza. Ne segue che la funzione Q assume valori diversi al variare della frequenza.
Più ostacoli sono presenti intorno alla sorgente e più Q(f) assume un andamento "complicato" (al variare della frrequenza).

Comunque se a chi parla di "campo libero" e di "pistone su parete infinita" vegono opposte delle misure in ambiente è evidente che c'è qualche problema lessicale.

Non vorrei perdere tempo per spiegare cosa si intende per "campo libero" o "parete infinita" o "ambiente". Ma se serve lo faccio. Sono disposto a partire dalla Teoria degli Insiemi se necessario: Concetto di insieme, propietà di apprtenenza, relazioni... in fondo una funzione matematica non è altro che una relazione tra due insiemi: nel caso di Q(f) l'insieme dei valori di f (detto dominio) e l'insieme dei valori di Q (detto codominio). Quasi quasi apro una nuova sezione nel forum.

NuqneH NuqneH, Fabrizio Calabrese
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Re: Dedicato a Fabietto

#23 Messaggio da MarioBon »

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Un salone di 250 metri cubi (con soffitto a 2.8 sono quasi 90 metri quadri) al di sotto della distanza critica (che senza il fattore di direttività della sorgente e il T60 dell'ambiente non possiamo calcolare) equivale ad una misura in campo libero. Personalmente la distanza di un metro mi sembra eccessiva.
Quello che dice Calabrese si verifica "in campo vicino" (che è al di sotto della "distanza critica" ma a molto, molto vicino al diaframma tipo un centimetro). In tali condizioni la risposta a bassa frequenza equivale alla risposta su (una) parete infinita...
Keele: Low_Freq_Loudspeakers_Assessment. che sitrova qui:
http://www.xlrtechs.com/dbkeele.com/papers.htm

Per un rapido ripasso sulla distanza critica (e come si calcola) si può leggere qui:
http://www.mariobon.com/Glossario/___Am ... ritica.htm
C'è anche questa figura per spiegare di costa stiamo parlando:
Immagine

Probabilmente Calabrese con il termine "distanza critica" intende un'altra cosa.

NuqneH, NuqneH, NuqneH, Fabrizio Calabrese

P.S. NuqneH non è un termine offensivo (almeno a Venezia).
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Re: Dedicato a Fabietto

#24 Messaggio da MarioBon »

Immagine
Sull’ambiente utilizzato da Fabrizio Calabrese non si sa molto. Calabrese ha aggiunto qualche notizia in più:
Volume = 250 metri cubi. Non trattato acusticamente. Il soffitto alto circa 4 metri e per un terzo l’altezza è circa 8 metri. Posto a=larghezza e b=lunghezza:
250 = 8ab(1/3) + 4ab(2/3) = ab(16/3)
da cui si ricava che la superficie è di 46.7 metri quadri, diciamo meno di 50 metri quadri (e non è da escludere che a e b siano quasi uguali).
Possiamo stimare il T60 con assorbimento medio del 10% ottendo T60 = 1.4 secondi.
Ipotizziamo 4 valori del T60: T60=0.1 secondi (molto breve) T60=0.5 secondi (breve) T60=1 e T60=1.4 e vediamo cosa succede.
Immagine
L’errore in dB è la differenza tra l’SPL calcolato a un metro in ambiente a un metro dalla sorgente e l’SPL che si otterrebbe, per la stessa sorgente, in regime anecoico. Leggendo la tabella si capisce che l’errore è “basso” quando la distanza di misura è almeno 3 o 4 volte più piccola della distanza critica.

Quindi, per ottenere misure decenti in ambiente, la distanza di misura deve essere contemporaneamente:
- molto maggiore delle dimensioni della sorgente (campo lontano)
- molto minore della distanza critica.

Questo complica le cose. Non per nulla le misure si fanno in camera anecoica oppure escludendo il campo riflesso (con CLIO, MLSSA, TES, ecc.).

Dalla tabella si evince che (con microfono a un metro e T60=1) le misure di SPL di dispositivi con fattore di direttività minore di 4.8 comportano errori superiori a un dB. Per dispositivi con fattore di direttività superiore a 4.8 l’errore è minore di un dB. Aumentando il Q, l'errore diminuisce. Con una sorgente omnidirezionale l'errore è nell'ordine di 4 dB (al di sopra della freq. di Schroeder). Considerato ciò, le misure sul “cubetto” (e misure analoghe) misurano più l’ambiente con i suoi modi normali che il “cubetto” stesso.

Presentare delle misure senza specificare le condizioni al contorno le priva di significato. Del resto, e questa è una considerazione del tutto generale, se non si sanno descrivere le condizioni al contorno significa che non è stata prestata loro la necessaria attenzione o che si vuole impedire la ripetibilità dlle misurazioni.

I dati riportati sono stati ottenuti con il programma Q_DI.exe che i forumer di AudioItalia possono richiere (nel 3D dedicato nella sezione "Computer" viewtopic.php?f=28&t=1354&p=20817#p20817)
Immagine

Le due successive domande, poste da Calabrese, servono a distogliere l'attenzione dal vero tema:
- il calcolo del rendimento a partire dall'indice di direttività e dall'SPL in asse (che, secondo Calabrese è Sbagliato)
- il legame tra il fattore di direttività a l'impedenza di radiazione (per cui trattare dell'uno o dell'altro è equivalente).
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Re: Dedicato a Fabietto

#25 Messaggio da MarioBon »

Alla luce di quanto esposto nel post precedente come dobbiamo interpretare questa affermazione di Fabrizio Calabrese?
Fabrizio Calabrese ha scritto:Immagine
A parte il fatto che, come si legge nella tabella, un metro non è affatto molto inferiore alla distanza critica ( che non dipende solo dal volume ma anche dal tempo di riverberazione T60) quel susseguirsi di "picchi" e "buchi" non è dovuto proprio ai modi normali dell'ambiente dimostrando così che l'ambiente c'è?
Forse Calabrese sbaglia? E' più probabile che volesse dire altro ma, acora una volta, è stato tradito dai problemi lessicali.
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Re: Dedicato a Fabietto

#26 Messaggio da MarioBon »

Solo "per sport" e senza la presunzione di indovinare, si possono riconoscere, nella misura del "cubetto" proposta da Calabrese, i modi normali relativi a lunghezza e larghezza dell'ambiente dove sono avvenute le misure:
Immagine
Una certa corrispondenza c'è. Si potrebbe anche consigliare un DRC, un Dirac, un AntiMode....

Nella parte alta del grafico c'è scritto " 1W , 1m" che significa "con un Watt ad un metro di distanza". Non è specificata la frequenza cui corrisponde questo Watt. Si deve quindi intendere che il "cubetto" è un diffusore con woofer da 13 cm, in volume accordato, con impedenza resistiva a tutte le frequenze. O no?

P.S.
Se la misura è fatta con 2.83Vrms basta scriverlo. Se l'impedenza nominale del diffusore (non quella media che non ha senso) è 8 ohm, basta scriverlo.
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Re: Dedicato a Fabietto

#27 Messaggio da Tiromancino »

FC scrive rivolgendosi a Mario Bon , "quando si discute con dilettanti "
per cui il mio intervento è quanto mai doveroso .

Allora caro "notofonico" FC, ascolta,
tu non puoi dare del dilettante proprio a nessuno, se non a te stesso,
visto che la differenza esistente tra un dilettante ed un professionista
è esattamente quella che intercorre tra te stesso e Mario Bon.

Infatti è Bon ad avere i titoli accademici ed a sostentarsi ed a pagare
le tasse dovute con i proventi del suo lavoro di progettista.

Mentre, tu , invece non possiedi alcun titolo accademico.

Per non parlare del modo in cui sbarchi il lunario .

(Ndr, se mai abbia avuto una P.IVA, se mai abbia staccato una
fattura dal bollettario .... eccetera eccetera)
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Re: Dedicato a Fabietto

#28 Messaggio da MarioBon »

Dato che Fabrizio Calabrese cerca di spostare l'oggetto del contendere buttandola sul personale, è bene ricordare da dove si è partiti. Il nodo è questa espressione del rendimento
Immagine

Fabrizo Calabrese è passato da:
"sai bene che è sbagliata"
a
"l'errore lo conosco solo io..." e "...è di difficile applcazione".
(si vedano i post precedenti in questo 3D).
Per provare le sue tesi Calabrese propone delle misure che, purtroppo, non sono attinenti all'argomento (risposte in frequenza in ambiente quando l'espressione del rendimento richiede l'SPL misurato in campo libero e l'indice di direttività). I grafici proposti da Calabrese non sono ripetibili perchè le condizioni di misura non sono specificate come necessario e perchè sono ottenuti a casa sua. Al massimo saranno ripetibili a casa sua ma la ripetibilità di una misura sussiste quando la misura stessa può essere ripetuta da altri in altri posti (nelle condizioni specificate). Questo è il motivo per cui sono stati definiti degli ambienti standardizzati come la camera anecoica e la camera riverberante ed il perchè sono stati inventati i sistemi di misura CLIO, MLSSA, TES, ecc..

L'aggiungere considerazioni, non benevole, che riguardano me o il lavoro che svolgo non sposta i termini della questione. Questa benedetta espressione del rendimento:
Immagine

- è corretta (con le sue ipotesi)
- è corretta ma di difficile applicazione
- non è corretta e non deve essere applicata.

A chi obietta che l'espressione in oggetto prescinde dalla impedenza di radiazione della sorgente in esame, ricordo che è possibile dimostrare che la parte reale dell'impedenza di radiazione (quella che serve a calcolare la potenza acustica) ed il fattore di direttività sono legati tra loro da una relazione ovvero possono essere espressi l'uno in funzione dell'altra. Ne segue che si può usare l'uno o l'altra a piacere. Personalmente preferisco usare il fattore di direttività perchè è una grandezza scalare facilmente misurabile (vorrei aggiungere da chiunque). In molte occasioni non è nemmemo necessaio misurarla perchè è già nota. Meglio di così...

Se l'espressione non è corretta e l'errore lo conosce solo Fabrizio Calabrese (che non lo spiega), fatto il bilancio tra il singolo che la nega ed i molti che la accettano, mi schiero con chi la accetta non come atto di fede ma perchè ne è stata data ampia dimostrazione e, per me, i conti tornano (e non da oggi o da ieri). Il tutto fino a prova contraria. Osservo comunque che, tra gli n articoli pubblicati dalla AES, Fabrizio Calabrese non ne ha ancora citato uno a supporto della sua tesi. Se lo farà avrò il piacere di leggerlo.
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Re: Dedicato a Fabietto

#29 Messaggio da MarioBon »

Purtroppo Fabrizio Calabrese continua a confondere il rendimento con la risposta in frequenza.

Immagine

Come ho ribadito più volte ci sono dei problemi lessicali irrisolti.
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Re: Dedicato a Fabietto

#30 Messaggio da Tiromancino »

Ricordare a qualcuno quale sia il suo effettivo lavoro non lo trovo per nulla di offensivo.
Ovvero se ad un fonico, o notofonico che dir si voglia, si ricorda che è tale, non vedo proprio cosa ci sia di offensivo.

E visto che risulta di pubblico dominio che non abbia brevettato o progettato nulla che si ricordi, o che sia stato
realizzato in sia pur minima serie, non è per nulla offensivo asserire che costui non può fregiarsi del titolo di progettista.

Viceversa, tacciare qualcuno di essere un poveraccio è ingiurioso e diffamatorio in senso assoluto,
oltre che connotare in maniera inequivoca l'autore delle offese suddette.

Al posto del notofonico, pertanto, mi preoccuperei delle responsabilità che sono sue nel suo spazio web,
piuttosto che minacciare / pietire compassionevole intervento di Bon volto a reprimere
i miei interventi su queste pagine, che sono corretti sotto tutti i punti di vista.

Se si aggiunge che chi reclama il rispetto della netiquette è il primo ad offendere ad ogni suo intervento
il dott. Mario Bon, si ha il quadro completo del suo disagio.

Ragion per cui non trovo altro interesse a continuare la polemica con chi è, ribadisco,
un semplice fonico che cerca in tutti i modi di sdoganarsi come progettista.
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