Fabrizio Calabrese: Una lapide sui DAC ad 1 Bit e sul DSD

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
https://audioitalia.mondoforum.com/view ... =27&t=1450.
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MarioBon
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Fabrizio Calabrese: Una lapide sui DAC ad 1 Bit e sul DSD

#1 Messaggio da MarioBon »

http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 0f74b7141a
Fabrizio Calabrese ha scritto:Immagine
tanto per cominciare questo è l'articolo originale:
http://www.essentialaudio.com/1-Bit-Is-Bad.pdf
e il Dr. Lipshitz non va confuso con Siegfried Linkwitz (http://www.linkwitzlab.com)
poi una osservazione: prima di mettere lapidi a destra e sinistra (il Sig. Fabrizio Calabrese ha dimostrato anche in passato una passione per questo particolare sport) non si dovrebbe dire che l'articolo è del 2000 e che sono passati 19 anni?
Non sarebbe meglio ascoltare qualche buona registrazione in DSD, con un riproduttore attuale, per dare un giudizio?

Dopo aver letto questo articolo, tutti quelli che giudicano il DSD un buon formato dovranno correre dall'otorino?

Il Sig. Calabrese ha bisogno della "autorevolezza" del Dr. Lipshitz perchè non si sente in grado di esprimere un giudizio tutto suo?

Il Sig. Calabrese ha mai ascoltato un DSD con un impinato decente?
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese: Una lapide sui DAC ad 1 Bit e sul DS

#2 Messaggio da TomCapraro »

...ci hai "soffiato" l'apertura di queste osservazioni nel momento in cui parlavo con SM63.

calabrese sta facendo retorica con un articolo del 2000 (o max 2001) :shock:

calabrese NON ha seguito allora tutto ciò che è stato discusso in AES dopo quella data ?...nemmeno l'intervento diretto della SONY ?

calabrese ha seguito l'evoluzione dei chip dac ?

calabrese ha effettuato misure (opportune) tra PCM e DSD utilizzando DAC con chip Hyperstream la cui commutazione facilita il compito in quanto si utilizza il medesimo stadio analogico di uscita ?

e sopratutto, calabrese ha capito (oggi...e non 20 anni fa) in cosa consiste esattamente la differenza ?

BOOM ha sparato mettendo la solita lapide...

Ora aspettiamoci una grottesca spiegazione in "tutti" i particolari. (del 2019 però...)

p.s adesso apro anch'io un 3D e metto una lapide sopra i grammofoni :mrgreen:
saluti, Tom
Interference
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Re: Fabrizio Calabrese: Una lapide sui DAC ad 1 Bit e sul DS

#3 Messaggio da Interference »

Calmi un po' tutti 8-) Onestamente trovo che l'articolo sia ancora valido, farei più che altro notare che uno dei soliti forumer è già saltato alle conclusioni sbagliate con i tipici atteggiamenti :roll:

L'articolo non è contro la SDM in sé ma contro la codifica a bit singolo. Che la SDM in sé abbia permesso invece la produzione di DAC economici e ad alte prestazioni permettendo di superare le noie delle topologie R2R è sotto gli occhi di tutti.

in ogni caso si vede benissimo dalle performance di tutti i DAC che supportano sia PCM e DSD che il DSD "classico" (64x) ha limitazioni intrinseche dovute al rumore di quantizzazione che da qualche parte deve pur finire. Questo può essere mitigato usando samplerate più elevati, al costo di file più pesanti, ma per guadagnare cosa? Mi pare palese che usare la SDM per produrre e riprodurre il PCM sia molto più conveniente.

La verità "pratica" al di là degli elementi strumentali è che entrambe le codifiche garantiscono probabilmente prestazioni più che sufficienti all'orecchio, e che la preferenza verso uno o l'altro formato sia spesso dettata dal contesto soggettivo.

Resto convinto che il DSD nasca e sopravviva per ragioni ben più commerciali che tecniche (nel senso che è evidente come quella che ci gira intorno sia una narrativa costruita ad hoc dai grossi player).

Simply my 2 cents ;)
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese: Una lapide sui DAC ad 1 Bit e sul DS

#4 Messaggio da TomCapraro »

Interference ha scritto:Calmi un po' tutti 8-) Onestamente trovo che l'articolo sia ancora valido, farei più che altro notare che uno dei soliti forumer è già saltato alle conclusioni sbagliate con i tipici atteggiamenti :roll:

L'articolo non è contro la SDM in sé ma contro la codifica a bit singolo. Che la SDM in sé abbia permesso invece la produzione di DAC economici e ad alte prestazioni permettendo di superare le noie delle topologie R2R è sotto gli occhi di tutti.

in ogni caso si vede benissimo dalle performance di tutti i DAC che supportano sia PCM e DSD che il DSD "classico" (64x) ha limitazioni intrinseche dovute al rumore di quantizzazione che da qualche parte deve pur finire. Questo può essere mitigato usando samplerate più elevati, al costo di file più pesanti, ma per guadagnare cosa? Mi pare palese che usare la SDM per produrre e riprodurre il PCM sia molto più conveniente.

La verità "pratica" al di là degli elementi strumentali è che entrambe le codifiche garantiscono probabilmente prestazioni più che sufficienti all'orecchio, e che la preferenza verso uno o l'altro formato sia spesso dettata dal contesto soggettivo.

Resto convinto che il DSD nasca e sopravviva per ragioni ben più commerciali che tecniche (nel senso che è evidente come quella che ci gira intorno sia una narrativa costruita ad hoc dai grossi player).

Simply my 2 cents ;)
L'articolo è valido se invece del 2019 (anno in cui impera il sabre a 32bit Hyperstream e/o gli AKM di ultima generazione) ci trovassimo negli anni "2000".

Mettere una "lapide" nell'anno in cui i DAC hanno raggiunto pressochè la perfezione serve soltanto a fare "scena".

Il rumore del DSD (64x) fuori banda è stata una cosa a cui avevo dedicato attenzione in quanto potrebbe provocare intermodulazione interstadio, con le frequenze piu elevate la cosa è "scemata" maggiormente, tuttavia se oggi serva il DSD sono d'accordo con te...la vedo più come una questione di marketing (e incanalamento verso determinate registrazioni, timbrica compresa) e meno basata sulla prestazione a se stante.

Anche con gli R2R ci sarebbe da discutere, comunque per adesso mi riservo di concludere (prima voglio leggere di là cosa esce fuori).
saluti, Tom
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