Fabrizio Calabrese insiste...(Dirac)

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
https://audioitalia.mondoforum.com/view ... =27&t=1450.
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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Flavio
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Fabrizio Calabrese insiste...(Dirac)

#1 Messaggio da Flavio »

Non che mi cambi alcunchè ma è interessante osservare come Fabrizio Calabrese insista nel denigrare, senza neanche una superficiale conoscenza, Dirac Live (ed anche il DRC di Denis)

Oggi per esempio ha postato questo:
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Eppure gli ho spiegato che Dirac Live NON fà una media della risposta in più posizioni, le diverse misurazioni vengono utilizzate per determinare cosa può essere corretto perché indipendente dalla posizione (e il microfono viene utilizzato a diverse altezze)
Si dimentica anche che alle mie spiegazioni aveva risposto "Ottimo..!!! Complimenti" come si legge qui di seguito:

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Ripete poi sempre l'obiezione infondata sul poter ascoltare solo pietrificati in un solo punto,
avevo cercato di spiegare così:

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Nel suo arsenale di critiche infondate (le definisco così sorvolando le offese e derisioni) c'è infine quella dell'effetto Haas,
avevo cercato di spiegare come segue:

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Personalmente ritengo che nonostante la sua esperienza pluridecennale Fabrizio Calabrese sia un incompetente relativamente alla materia in oggetto, come minimo rispetto a coloro che sono veramente competenti (purtroppo devo escludermi)
Questi infatti sono i contributi scientifici dei ricercatori di Dirac Research alle quali faccio riferimento qui sopra, ai lettori giudicare a chi dar credito fra loro e Fabrizio Calabrese :)

Lars Johan Brannmark: https://www.researchgate.net/profile/La ... _Brannmark

Mikael Sternad: https://www.researchgate.net/profile/Mikael_Sternad

Anders Ahlen: https://www.researchgate.net/scientific ... ders_Ahlen

Adrian Bahne: https://www.researchgate.net/scientific ... rian_Bahne

Ciao, Flavio
Ultima modifica di Flavio il 14/06/2019, 19:59, modificato 1 volta in totale.
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
carlochiarelli
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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#2 Messaggio da carlochiarelli »

Certo è che se è sbagliato tutto quello che Lui non capisce, non resta molto di quello che si è studiato è scoperto dal 1970 ad oggi
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#3 Messaggio da TomCapraro »

Caro Flavio, e caro Carlo, siamo davanti ad un perfetto ignorante che dell'onestà intellettuale ne fa polpette avvelenate per i cani...difatti mostra totale incoerenza sulle stesse cose che, in tempi diversi, una volta applaude e un altra volta getta fango.
Piu si comporterà in questo modo, e più, a breve, sprofonderà nello stesso fango con cui sguazza giornalmente.
Del resto non c'ha un accidente da fare...e passa tempo sparando minchiate.
Leggerò per curiosità quello che ha scritto, e se trovo tempo gli rispondo.
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#4 Messaggio da TomCapraro »

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...caro somaro, come anticipato più volte, a me non interessa minimamente rispondere a te, fosse per questo non ti risponderei mai poichè non conosco nemmeno il linguaggio degli equini.

Se e quando rispondo, lo faccio soltanto per dare possibilità a chi legge affinchè si possa (-prendendo spunto dalle corbellerie che scrivi-) scongiurare tutta la cattiva informazione che esce fuori dalla tua tastiera (oramai consumata).

Non sempre si riesce a scrivere tutto quello che si vorrebbe ma, almeno per la nostra "comunità" l'impegno è massimo. (ripeto, fosse per te manco ti calcolerei...)

A dopo...(e non mi rivolgo al somaro)
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#5 Messaggio da TomCapraro »

L'equalizzazione che utilizza calabrese è e rimane a fase minima (limiti pro e contro inclusi), non ha importanza se lo faccia con un DEQ o con un DCX o con qualcosa che attenui una determinata gamma di frequenze.

calabrese non ha alcuna possibilità di "spiegare" fossero 30, 60, o 90 volte sempre di cattiva informazione si tratta, vediamolo nei dettagli:

Il DRC dice che è "automatico" e questa è la prima (grossa) inesattezza visto che, a costo di essere meno "user friendly", offre un ampia e completa parametrizzazione in modo che si possa applicare la migliore correzione in relazione del segnale esaminato.
Se si hanno difficoltà nell'esaminare correttamente le peculiarità del segnale, a sua volta si troveranno difficoltà sia con il DRC, che con l'equalizzazione "seria" menzionata da calabrese.
L'ennesima cosa che ne contraddistingue l'ignoranza di calabrese è che le ultime versioni del DRC implementano dei "paletti" di sicurezza atti a preservare correzioni fatte a casaccio, e difatti (esperimento effettuato di recente) anche facendo elaborare il DRC in versione bovinamente "automatica" (del tipo misuro e applico con i parametri di default)
si ottiene comunque un suono di gran lunga migliore rispetto a, sia senza correzione, sia applicando un equalizzazione convenzionale poco invasiva...e qui già sarebbe sufficiente per far cascare l'asino...
Correzioni con il DRC piu "fini" non potranno far altro che migliorare una situazione di partenza gia molto-molto-molto buona.

I parametri avanzati del DRC offrono tutto quanto è necessario per un migliore settaggio contestuale del tipo: la migliore correzione possibile per quel tipo di connubio elettroacustico-acustico. (e di amplificazione)
Operando con i parametri, quindi selezionando le "operazioni che dovrà fare il DRC" si possono PERFETTAMENTE distinguere sia i picchi relativi a risonanze con elevato fattore di merito (quindi lasciarle intatte senza applicare filtri ad elevata pendenza) sia i rinforzi causati da onde stazionarie e/o alterazioni lineari dello stesso diffusore nella risposta in frequenza. (caratterizzazione della risposta)

A questo è possibile anche associare il tipo di correzione relativa alla fase, quindi o solo fase minima, o entrambe: vale a dire l'eccesso di fase.

In entrambi i casi e, a differenza di un equalizzazione convenzionale, il segnale viene preservato dalla formazione di pre-ringing...questo fenomeno accompagnerà sempre e comunque l'equalizzazione di tipo convenzionale, anche se si variasse una singola frequenza la fase subirà una modifica, modifica che può avere effetti nulli all'ascolto se circoscritta al post-ringing, ma non trascurabile invece quando si presenta il pre-ringing...e si presenta. (basta misurare e saper misurare)

E'un paradosso leggere corbellerie sul pre-ringing quando il DRC applica tutte le "attenzioni" per preservarlo ed eliminarlo. (anche qui basta misurare e confrontare...se si è capaci) pensate che nella parametrizzazione della target sono incluse perfino 3 tipi di interpolazione adottabile...!!! (visto che per la formazione di pre-ringing conta anche il tipo di interpolazione adottata)

Si può scegliere tra quella:

LINEARE

S-PLINE

PCHIP

calabrese nella sua ignoranza dice che il metodo migliore per equalizzare è "studiare la risposta" e poi applicare la correzione, beh...immaginate quante cose si possono fare con il DRC (parametri avanzati) a differenza di un equalizzatore convenzionale grafico o parametrico anni 80', perchè calabrese è ancora fermo in quel periodo. (se calabrese non ha ancora messo mano sui sistemi moderni è perchè NON è capace).

Spulciando lo scritto di calabrese esce fuori questa perla:

Il secondo modo di sbagliare -quello peggiore- è quello di utilizzare una tecnica come il DRC, ove l'intervento manuale dell'operatore alla fin fine si limita alla scelta della curva target, ma non può certo intervenire sui singoli 65K coefficienti del filtro, ANCHE PERCHE' QUESTO RICHIEDEREBBE UN SOFTWARE AGGIUNTIVO.


Avete letto bene ????? l'intervento manuale "si limita alla scelta della curva target" quindi non si potrebbe intervenire sui singoli coefficienti del filtro e che richiederebbe un altro software aggiuntivo... :shock:

beh...anche questa perla basterebbe per far cascare l'asino (far cascare l'asino è un detto) vediamolo nei dettagli: la target è parametrizzabile sia come "andamento" generale (stile terzi ottava) sia come un parametrico (potendo selezionare aree piu circoscritte) sia come un notch filter (per aree strettissime) il tutto con un numero di coefficienti selezionabile, sia nel comparto a fase minima, sia nel comparto a fase in eccesso, sia con vari tipi di interpolazione: LINEARE, S-PLINE E PCHIP.

Il filtro "uscente" limiterà SEMPRE e comunque le alterazioni relative al pre-ringing, anche in caso di filtraggi numerosi e in cascata, cosa che con l'equalizzazione convenzionale calabrese potrà solo sognare.


Andiamo avanti con le corbellerie di calabrese (perchè lo sono...) quelle relative alle "emissioni sfalsate nel tempo, di cui spesso la prima precede addirittura il primo arrivo e costituisce un pre-eco"

Cosa dimostra questa corbelleria...che calabrese scambia il reale funzionamento del DRC (e una funzione LTI) per paglia o fieno.

Cosa fa il DRC a fronte di una risposta impulso rilevata in ambiente: innanzitutto SEPARA la componente a fase minima da quella ad eccesso di fase (ed è questa la cosa piu importante poichè separa la componente ampiezza dalla componente fase) le sottopone a finestratura in modo da poter determinare la parte "correggibile" (il che non significa sconfinare nei fenomeni di pre-eco...che poi sono anche questi verificabili) e come descritto precedentemente preservare il segnale dal pre-ringing durante l'inversione della componente ad eccesso di fase...se si usa...se viene selezionata e se SERVE selezionarla.

Spostiamo l'attenzione ora sulle "controemissioni" di calabrese.

Quello a cui si riferisce è alquanto "sensato" pensarlo ma...egli trae soltanto, non solo la parte negativa (in un sistema poco funzionale ?) ma anche accomunandolo a determinati sistemi di correzione (obsoleti ???) che non trovano impiego con il DRC.

Facciamo finta di "pensare a male" (alla calabrese) quindi prendiamo il caso più semplice di una singola riflessione a 5 ms e supponiamo di sparare un impulso.
L'impulso arriverà all'ascoltatore e 5 ms dopo arriverà la relativa riflessione.
Si potrebbe pensare di sparare 5 ms dopo il primo impulso un altro impulso invertito dell'ampiezza giusta, che arrivando insieme alla riflessione lo cancellerebbe, già, ma anche questo secondo impulso verrebbe riflesso e, oltre alla cancellazione, altri 5 ms dopo arriverebbe la riflessione della cancellazione, per cui si dovrebbe mandare la cancellazione della cancellazione altri 5 ms dopo, che verrebbe riflessa di nuovo e così via, in un treno di discendente di cancellazioni e cancellazioni di cancellazioni, etc.

Alla fine non è così assurdo, in parte funzionerebbe, i primi sistemi di inversione della risposta all'impulso funzionavano bene o male così. (ma calabrese è fermo al 1980) ergo facevano scemare l'ampiezza delle riflessioni affogandole nel rumore ambientale.

Anche il DRC, pur derivando il filtro in tutt'altro modo, sotto sotto fa la stessa cosa, solo che le cancellazioni che manda sono solo parziali.
Per esempio la prima cancella solo fino a 2 Khz, la seconda fino 1 Khz, la terza fino a 500 Hz, e così via.
Questo perché più le cancellazioni sono distanti nel tempo più devono essere relativamente precise per incastrarsi con quello che devono andare a cancellare, fino al limite in cui basta spostarsi di un centimetro e non si incastrano più, per cui senti la correzione e non il suono corretto.

Riducendo man mano la frequenza di intervento della correzione, e quindi aumentando la lunghezza d'onda interessata, questo aumento di precisione relativa viene compensato dalla minore precisione necessaria per "incastrare" onde che diventano man mano sempre più lunghe.
Se un'onda da 1 metro è fuori fase di 1 centimetro con la sua correzione non è un grosso problema, se un onda da 1.7 cm è fuori fase di 1 centimetro con la correzione va a finire che si somma invece di andare ad elidersi.
Questo è un po' come dire che man mano che devi sparare più lontano per essere sicuro di non sbagliare ti limiti a prendere di mira oggetti man mano più grossi.

Bene, spero (per gli amici) che questa descrizione sia gradita.

Quanto alle illazioni di calabrese relative ai "suggerimenti" di Gianpiero Majandi (o altri) :shock: :mrgreen: ...io credo che il lutto per la perdita del suo "migliore associato" abbia fatto perdere completamente la testa a calabrese.
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#6 Messaggio da TomCapraro »

Un esempio di come posso correggere una "zona nevralgica" potendo discernere i picchi dai buchi
...e viceversa...

Con precisione chirurgica posso decidere se operare sui picchi senza costringere l'amplificazione dei buchi, che andrebbero verificati nel caso ci fosse "nascosto" anche del campo riverberato. (cosa che non andrebbe compensato)
In pratica le due risposte se rappresentate a terzi d'ottava mostreranno un andamento molto lineare, tuttavia nella rappresentazione -reale- (senza smoothing) nella curva rossa vengono preservati i picchi e buchi molto stretti, mentre in quella verde vengono preservati i buchi e azzerati i picchi.
Tutto questo va valutato secondo il livello di competenza dell'operatore. (come per qualsiasi altra tecnica di equalizzazione)

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Altro esempio, in rosso un impulso elaborato al DRC al quale sono stati sostituiti diversi tipi di target nella risposta in frequenza, mentre in verde l'applicazione di (soltanto) 4 attenuazioni a fase minima.

Come si evince, il pre-ringing "tende" a sollevare un livello abbastanza netto che, se mantenuto entro certi limiti può passare inosservato, ma se gli interventi fossero piu numerosi, in cascata e con una determinata ampiezza...si potrebbe raggiungere un livello di pre-ringing udibile e deleterio.

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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#7 Messaggio da TomCapraro »

...infine osserviamo il livello "di guardia" ovvero: quando il pre-ringing si riesce a udire in modo nettissimo.

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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#8 Messaggio da AntoninoLeone »

Che tipo di sensazione provoca all'ascolto?

Visto che per argomentare bene ti devono fare incazzare ti dico che sei un mafiosetto un pataccaro e che hai un impianto asfittico adatto per flauti traversi e chitarrine :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#9 Messaggio da TomCapraro »

AntoninoLeone ha scritto:
Che tipo di sensazione provoca all'ascolto?

Visto che per argomentare bene ti devono fare incazzare ti dico che sei un mafiosetto un pataccaro e che hai un impianto asfittico adatto per flauti traversi e chitarrine :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Se vuoi posso caricarti in upload gli impulsi e li ascolti direttamente.

Sono relativi ad un transiente di percussione, quello "senza pre-ringing" all'ascolto presenta un attacco nettissimo, l'equivalente di un "colpo di pistola"...mentre quello con il pre-ringing presenta un attacco in cui si sente una componente progressiva che lo precede.
Questo fa perdere la sensazione di nettezza e, se si dovesse ascoltare in modo continuo e ravvicinato, si forma perfino una componente mascherante ai bassi livelli.

Al salire della frequenza il pre-ringing diventa fastidioso, ad esempio nelle note di pianoforte fa perdere naturalezza e sembra aggiungere artefatti.
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese insiste...

#10 Messaggio da TomCapraro »

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...ed ecco la misera risposta di calabrese che, come sempre, prende abbagli accecanti.

calabrese passa tutta la notte alla ricerca disperata di un input su cui liberare tutta la sua foga schizofrenica, crede di averlo trovato, ma gioca sempre a suo sfavore.
Vediamo perchè:

Il primo documento del dopoguerra relativo all'udibilità del pre-ringing lo avrà accostato agli "sfracelli che ha causato l'intervento dei quattro punti di equalizzazione relativi al confronto tra DRC ed equalizzazione convenzionale, si, perchè si tratta di equalizzazione convenzionale a confronto del DRC.
Siccome non ragiona piu calabrese (non lo ha mai fatto) non si sarà chiesto cosa comporta e -quanti- interventi introduce il DRC al variare della target a confronto di 4 (quattro) miseri interventi ???

Ok, se dobbiamo ragionare con un tonto allora è il caso di specificare in modo diverso:

GRAFICO ROSSO = impulso del prodotto dell'elaborazione effettuata tramite il DRC al cambiare dell'ampiezza relativa a diverse curve target utilizzate.

GRAFICO VERDE = impulso del prodotto relativo all'applicazione di quattro interventi tramite equalizzazione convenzionale (NON DRC...!!!)

Sarebbe stato da scemi confrontare il DRC contro se stesso :mrgreen:

Infine, nonostante il disastro paventato, l'impulso verde messo in evidenza da calabrese (quello relativo all'applicazione dell'equalizzazione convenzionale...non DRC) mantiene ancora un certo margine sufficiente per non valicare la parte inudibile a quella udibile.

Dunque, calabrese anche stavolta può prendersi tutti i meriti di sbruffone, ignorante, disattento e schizofrenico. ;)
saluti, Tom
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