...un "confronto" tra pianoforti da pazzi...

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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TomCapraro
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...un "confronto" tra pianoforti da pazzi...

#1 Messaggio da TomCapraro »

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In questo presunto **confronto** si fonde tutta l'ignoranza del nostro calabrese, che tenta ancora disperatamente di smentire qualcuno che magari ci sente molto meglio di lui.
Ma non è questo il punto fondamentale, anche se calabrese fosse mezzo sordo (e poco sensibile ai dettagli) quello che più impressiona è il modo con cui si spaccia per grande professionista per poi far fronte a certe pataccate con i segnali da fare rivoltare nella tomba Fourier, Laplace e tutti i suoi nipoti.

Punto primo = è da pazzi scatenati confrontare due spettri tramite FFT senza tenere conto dell'andamento temporale. (basti pensare che se si facesse la FFT con lo stesso segnale sfasato di alcuni campioni la risposta in frequenza subirebbe una pesante modifica, perdendone completamente la congruenza)

Punto secondo = la canzone di marinella è suonata con un pianoforte (ad orecchio sembra uno Yamaha) mentre il brano di Mal Waldron usa uno Steinway, quindi due pianoforti diversi, dentro un locale diverso e suonati in modo diverso.

Punto terzo = il nostro "professionista" ha estratto i "primi 20 secondi della traccia" e li ha spiaccicati integralmente sulla FFT senza tenere conto che nel pianoforte della canzone di marinella attorno i 9 secondi e verso i 15,50 secondi vengono suonate (in modo evidentissimo) delle note PIU ALTE, quindi per NULLA confrontabili con il piano di Waldron.
Questo uno dei motivi principali dell'ennesima cantonata presa da calabrese.

Adesso andiamo a vedere -come si procede- (a patto che un certo aiuto debba provenire dall'udito, dalla sensibilità, dalla conoscenza delle timbriche e...ahimè...anche dall'impianto di riproduzione)

A) se andiamo ad ascoltare i primi 5/6 secondi della canzone di marinella, ci si rende conto che in quel segmento (solo in quello) esiste uno straccio di note con cui poter (che rimane sempre un confronto da pazzi) confrontare la risposta in frequenza.
Se invece, come fa calabrese, analizza il cumulative spectra tramite la FFT sull'intero segmento, prenderà un abbaglio in quanto (ho contrassegnato circa la waveform nel punto in cui si sentono salire le note) il cumulative spectra va ad integrare nella risposta anche piccoli segmenti temporali in cui scaturiscono le note alte.
Queste note alte nel piano di Waldron NON sono presenti...!!! per ben 20 secondi il piano Steinway suona delle note mediobasse e medie, ma rimane limpidissimo, con molta risoluzione e veridicità dello strumento.

Qui sotto la forma d'onda dei primi famigerati 20 secondi della canzone di marinella.
Le freccette indicano i punti in cui le note si sentono salire in modo evidentissimo, e anche misurabili (per un vero esperto)

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B) e adesso arriva la parte piu interessante.
Estraiamo soltanto i primi 5 secondi del brano di Andrè-Mina, parte del segmento in cui non si manifestano repentini salti di note alte, e che "ad orecchio" (purchè normodotato) forniscono una sensazione di "verosimiglianza timbrica" :shock: quindi li spostiamo su un analizzatore di spettro e, senza fare la FFT (perchè è una boiata) andiamo a tracciare la risposta nel tempo con l'ausilio anche di uno smoothing a terzi d'ottava, che ne facilita molto la visibilità di osservazione.

Nel grafico ci sono tre linee, la GIALLA (relativa ai primi 20 secondi della canzone di marinella) la linea ROSSA (relativa al pianoforte di Waldron) e infine...la linea VERDE (relativa alla canzone di marinella alla quale sono stati eliminati i segmenti in cui vengono suonate le note piu alte)


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Si nota benissimo che lo spettro relativo alla canzone di marinella, una volta eliminate le note piu alte, subisce un deciso ed evidente ridimensionamento con la parte del "segmento armonico" attenuato tra i -10/-20dB.

Insomma...da un confronto pressochè "impossibile" ho valutato il massimo che si poteva valutare.
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#2 Messaggio da TomCapraro »

...sottolineo un particolare.
Quando scrivo "eliminata la parte in cui sono contenute le note alte" vuol dire rendere i due segnali abbastanza congruenti sotto il concetto della parte suonata e che chiaramente si percepisce ad orecchio.
Non sono (in nessun caso) utilizzate equalizzazioni, filtri e diavolerie varie, i files rimangono perfettamente intonsi, tranne, appunto, i punti (nel tempo, che calabrese non considera) in cui scaturisce una diversa tonalita del pianoforte del tutto imparagonabile.
saluti, Tom
Carlo
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#3 Messaggio da Carlo »

Buonasera Tom, questa l'ho seguita qui perchè m'interessava molto e ti voglio fare i miei complimenti per la perfetta analisi
Conosco i brani come le mie tasche, si avverte una sensazione di realismo maggiore nel piano di Jeanne Lee
Ti dico pure che a me sembra anche piu dinamico il piano registrato in After Hours, questa mia sensazione è misurabile ? Può essere anche uno scherzo della psicoacustica ma percepisco un contrasto migliore
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Bluenote
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#4 Messaggio da Bluenote »

Rimango davvero basito. :shock:
Avevo pensato a qualcosa del genere, ma non credevo che una persona potesse inventarsi certe cose pur di gettare fango su semplici ascoltatori, che non sono daccordo con lui.
E pensare che prima di andarmene, mi sono perfino scusato se lo avevo offeso e comunque ringraziato.
Altri, lo avrebbero preso a calci per tutta Bracciano.
Ma come diceva il grande Toto'....signori si nasce e modestamente, io ....lo nacqui. :mrgreen:
Comunque, quello che posso consigliare, e' di ascoltare per intero questo bellissimo disco di cui si sta parlando.
Fa bene alla mente sicuramente.
Ciao
Maurizio
Grisulea
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#5 Messaggio da Grisulea »

Questa le batte tutte, confrontare lo spettro di due pianoforte diversi, che suonano note diverse, in ambienti diversi. Da non credere. Comunque ci ha pensato il buon Leonida, i link chiunque li può ascoltare, basta infilarsi una cuffia. L'unica cosa attufata è il largabanda equalizzato. Un larga banda. Il primo stadio dell'autocostruzione. Quando uno inizia e non sa nulla o poco parte dal largabanda. Ben presto si accorge che in alto la dispersione/estensione è scadente e gli mette un tw. Se di larga banda si stratta. Se non arriva nemmeno a 100 hz, come in questo caso, è un mezzo largabanda e gli si mettono i sub. I largabanda vanno usati con i loro difetti. Sono quelli che li fanno piacere. Appena si equalizzano si attufano. Tolto quell'eccesso di rif in decisa salita che compensa in parte la scarsissima dispersione si attufano, diventano a tutti gli effetti utilizzabili solo dei mid. La grezzezza cartonata della loro gamma alta, rispetto alle soundlab, evidente anche ad un sordo. Prova che il l.b. equalizzato non funziona. Era inutile provare.
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#6 Messaggio da TomCapraro »

Carlo ha scritto: Ti dico pure che a me sembra anche piu dinamico il piano registrato in After Hours, questa mia sensazione è misurabile ? Può essere anche uno scherzo della psicoacustica ma percepisco un contrasto migliore
Esattamente Carlo, se confrontiamo i due spezzoni da "20 secondi" la parte relativa al pianonoforte di Mal Waldron risulta essere piu dinamica e con un fattore di cresta piu alto.

Vado a memoria...

Dinamica assoluta del piano in la canzone di marinella = circa 32dB e con fattore di cresta compreso tra 8 e 9.

Dinamica assoluta del piano di Mal Waldron = circa 37dB e con fattore di cresta compreso tra 11 e 12.

Se qualcuno dovesse avvertire "patina" sul pianoforte di Mal Waldron...corra a rivedere i componenti dell'impianto perchè ci sarà un problema.
saluti, Tom
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mario061
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#7 Messaggio da mario061 »

Comunque, consentitemelo, il titolo di questo topic è già sufficente a spiegare tutto. È veramente assurdo un confronto del genere.
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#8 Messaggio da TomCapraro »

A leggere quello che scrive fa anche un enorme confusione tra lo spettro che dovrebbe essere generato con il salire delle note singole, e lo spettro generato per quando le note vengono suonate in coppia.
È un vero disastro calabrese, però qualcuno nel suo forum **culturale** cerca di farglielo capire con le buone...ovvero: in modo che non possa venire cacciato fuori o ricevere pesanti insulti ed auto sospendersi.
In pratica: o ti assuppi tutte le minchiate che scrive e gli dici che bello...che bello...che bello...oppure stai fuori.
saluti, Tom
Grisulea
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#9 Messaggio da Grisulea »

Il piano della canzone di Marinella suona bene su tutto. È morbidone rotondone cioccolatoso caramellone. Dinamica scarsa. Appena la faccenda si fa dura il larga banda spernacchia. L'esatto contrario di quello che si voleva dimostrare. Ma ripeto, era inutile provare. Larga banda.....il primo stadio degli incapaci dell'autocostruzione. Comunque i brani si conoscono ed ognuno può ascoltarli e stabilire ......
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MarioBon
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#10 Messaggio da MarioBon »

Se intervensse Marco Liceto lo potrebbe spiegare meglio. Per registrare il pianoforte si possono impiegare metodi diversi che prevedono un nunero diverso di microfoni. Quindi lo stesso pianoforte, registrato in modo diverso, produrrà uno spettro diverso. Il pinanoforte si chiama così perchè il suono che produce dipende dal "tocco" dell'esecutore. Lo stesso pianoforte, registrato allo stesso modo, ma suonato da persone diverse, presenterà spettri diversi.
Figuriamoci che senso può avere confrontare pianoforti diversi, suonati da persone diverse che suonano musica diversa in ambienti diversi. Sarebbe veramente molto strano che risultassero simili.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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