...un "confronto" tra pianoforti da pazzi...

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
https://audioitalia.mondoforum.com/view ... =27&t=1450.
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#41 Messaggio da TomCapraro »

Tanto per divertirmi/ci un pò...

Osserviamo la coerenza di inviluppo. (totalmente assente)

A parte la diversa distribuzione di energia, a parte la nettissima differenza dell'inviluppo, azzardiamoci ad osservare un segmento in cui si manifestano gli attacchi.

Tra un pianonorte e l'altro (nella parte "piu coerente") scaturisce una differenza di almeno mezzo secondo.

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La "forma" dell'attacco-decadimento-mantenimento-rilascio è anche visibile ad occhio, ma per far capire meglio posto un immagine esplicativa.

Immagine
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#42 Messaggio da TomCapraro »

...O D D I O...!!!! :mrgreen:

Oramai s'è fumato il cervello...!!! :shock: :o

Leggete... http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... f=5&t=8607

Io esco, poi quando ho tempo e voglia ci facciamo altre due risate visto che possiedo anch'io quel disco di Lincetto.

Comunque, visto che calabrese -continua- a confrontare FFT ignote, significa che, anche dopo averglielo spiegato con i disegnini, non c'ha capito una beata minch...ehm...mazza. :mrgreen:
saluti, Tom
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Bluenote
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#43 Messaggio da Bluenote »

Dico solo che per me è normale poter discernere le note di un pianoforte, come nel caso di quello suonato da Danilo Rea nella Canzone di Marinella, che salgono di due-tre ottave rispetto al piano di Mal Waldron.
Il problema è scambiare le note alte per armoniche. Infatti se al pianoforte per il quale il soggetto fa il tifo, si fanno scendere le note, si noterà che risulta più "attufato" dell'altro.
Devo concludere, poi lo faccio davvero, che il soggetto non riesce a sentire le note più alte, per cui i pianoforti gli sembrano tonalmente tutti uguali.

Un saluto.
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Vado a sentirmi i miei plinplin. :mrgreen:
Ultima modifica di Bluenote il 19/05/2019, 22:15, modificato 1 volta in totale.
Ciao
Maurizio
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#44 Messaggio da TomCapraro »

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...iniziamo a conservare questa bellissima dichiarazione. (ci servirà per la risposta)
saluti, Tom
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Bluenote
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#45 Messaggio da Bluenote »

TomCapraro ha scritto: ...iniziamo a conservare questa bellissima dichiarazione. (ci servirà per la risposta)
Tom, hai la pazienza di Giobbe. :mrgreen:
Io mi arrendo.
Ciao
Maurizio
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#46 Messaggio da TomCapraro »

Sperando che calabrese non riapra l'ennesimo 3D in cui vengono -bovinamente- confrontati spettri in frequenza di pianoforti diversi in registrazioni diverse tramite FFT, i quali definisce "spettri medi" quindi non sapendo che tutto questo non fa altro che peggiorarne la (sua) credibilità come super-mega-galattico-onnisciente, proviamo a spiegarglielo nuovamente. (magari ci dorme un po su e ci arriva)

Affinchè una FFT possa fornire un risultato spettrale ("medio") attendibile, è necessario che i dati in ingresso si ripetano con una certa costanza, più...e più volte.
Affinchè la potenza del segnale possa fornire una distribuzione dei valori in funzione della frequenza, la FFT può, o prendere in considerazione l'intero segmento, oppure prendere frazioni del segnale per essere mediati e formare la "densità dello spettro".

In tutte due i casi, facendo quel tipo di "confronto", non ci sono minimamente le condizioni sufficienti, non possono essercene per nessun motivo in quanto i segnali a confronto fluttuano macroscopicamente (in modo incontrollato e incontrollabile) nel tempo.

Tutto questo concorre nella formazione di pesantissime aberrazioni nello spettro calcolato dalla FFT.

Tutto questo, contrariamente a quanto effettua calabrese (che cerca addirittura di incrementare la traccia della forma d'onda sottoposta ad analisi/confronto) andrebbe ridotto, in modo che il segmento analizzato circoscriva l'aberrazione...attenzione...rimane pur sempre un operazione -bovina- poichè i due segnali non hanno NULLA in comune. (nonostante il nostro "amico" passi intere giornate a cercare registrazioni in cui gli spettri possano "corrispondere"...lui il tempo ce l'ha poichè non c'ha un c***o da fare)

"Se" per puro caso l'inviluppo del segnale di due pianoforti si confrontasse con uno straccio di circoscrizione nel dominio del tempo...potrebbero anche generare risultati spettrali simili.

Questo non avviene, non può avvenire...a meno che non si ritagli una coppia di transienti e gli si fornisca una dignitosa circoscrizione temporale ma...poi sorgerebbero altri problemi legati alle note del pianoforte usate, al tempo di decadimento, alla potenza in cui viene suonato ect..insomma un gran casino che ci porta a lasciare perdere.

Però per far comprendere meglio (si spera) possiamo prendere il medesimo transiente del medesimo pianoforte estratto dalla medesima registrazione e sottoporlo a FFT in simultanea con la sua copia speculare ma...non circoscritti nella medesima "posizione temporale" (come avviene con i segnali ignoti estratti da pianoforti diversi in registrazioni diverse).

Ebbene, la FFT in questo caso "limiterà" le aberrazioni, ma verranno generate evidenti differenze nella risposta in frequenza.
Lo vediamo...

Immagine

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Dunque, il medesimo pianoforte ricavato dalla medesima registrazione produce differenze nello spettro che sfiorano gli 8dB.

Perchè calabrese può permettersi bellamente di effettuare queste vaccate ? semplice: perchè nel suo forum non c'è (sono andati via tutti) qualcuno con una buona base tecnica che lo riprenda.
saluti, Tom
Grisulea
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#47 Messaggio da Grisulea »

Grisulea... se tu ne capissi un pizzico di stereofonia, dovresti sapere che la percezione di un'immagine sonora ALL'ESTERNO DELL'ARCO COMPRESO TRA I DIFFUSORI è possibile solo e soltanto se si immette una quota di segnale in controfase nel canale controlaterale.

Dunque quel brano-test è prezioso proprio per capire se anche la risposta in fase dei due canali è ragionevolmente simile.




:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: Che centra la risposta in fase? Quel brano non può essere usato per stabile la simmetria dei canali proprio perchè ha un marcato effetto destro sinistro ed anche ci fossere 3 db di differenza in piena gamma media dei canali, l'effetto da oltre destra ad oltre sinistra, rimarrebbe lo stesso tanto è marcato. Come si stabilisce quando il tamburello è quello centrale? Semplicemente non si usa il tamburello girovagante. Si usa ad esempio l'xlo disco test in cui una voce recitante ti dice che in quel momento deve essere esattamente in centro. O una voce in mono. Oppure si fa una misura seduta stante dei singoli canali e si fa vedere al "cliente" se davvero c'è simmetria di segnale tra i canali. Non certo qualcosa che gironzola per la stanza grazie ad effetti speciali. Chiunque può fare la prova del tamburello, impossibile non succeda quello che deve succedere, anche in presenza di forte asimmnetria. Se ti dicono che la voce è spostata devi far sentire una voce centrale, non gli effetti speciali dei tamburelli. Almeno su questo devresti essere d'accordo. Per il resto ribadisco che il largabanda è il primo stadio dell'autocostruttore incapace. Ci spieghi per quale motivo ti dovrebbero pagare migliaia di euro per meno 200 euro di altoparlanti scatolati in 100 euro di box che anche il mio gatto si rifiuta di ascoltare? Una piccola indiana line a due vie di pari costo è da un punto di vista progettuale infinatamente più complessa. E' ad esempio fuori portata all'autocostruttore camomillo. Che del resto spenderebbe meno ad acquistarla nuova, perfettamente finita, certificata e garantita. Per quale motivo dovrebbe spendere più di 300 euro per oggetti mal finiti, non certificati, non garantiti, senza costi di distribuzione e senza necessità di progetto?
Ultima modifica di Grisulea il 20/05/2019, 22:24, modificato 2 volte in totale.
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#48 Messaggio da MarioBon »

rollo ha scritto:chiedo in questo post visto che prima avevo domandato con cosa pilotava il cortobanda: una volta secoli fa leggevo anche io di la , si vagheggiava di amplificatori in corrente. li hanno mai fatti, esistono ?
( a parte ultrasound che non so che fine abbia poi fatto ). vantaggi/svantaggi teorici ? grazie o voi che sapete.
Gli amplificatori in corrente esistono e sono caratterizzati da una impedenza di uscita molto alta (fattore di smorzamente minore di uno). Per esempio alcuni amplificatori a valvole senza trasformatore di uscita (detti anche OTL). Il problema di questi amplificatori è che la risposta in frequenza ai morsetti degli altoparlanti "copia" l'impedenza elettrica quindi il sistema di altoparlanti deve esser progettato ad hoc.
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TomCapraro
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#49 Messaggio da TomCapraro »

@Grisulea...

Leggo di un famoso brano di "tamburelli" (o Tom)
Si può sapere di quale brano/artista ?
saluti, Tom
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Re: ...un **confronto** tra pianoforti da pazzi...

#50 Messaggio da Coltr@ne »

Mario Bon ha scritto:quindi il sistema di altoparlanti deve esser progettato ad hoc.
Che vorrebbe dire che bisogna calcolare la risposta in frequenza finale compresa delle variazioni dovute alla curva di impedenza diffusori più cavi? O anche altro?
Ne segue che due individui diversi di fronte alla stessa sorgente sonora non sentono la stessa cosa. Nemmeno la stessa persona, di fronte alla ripetizione dello stesso messaggio, sente due volte la stessa cosa.
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