Calabrese e un espediente frutto di tanti anni di esperienza

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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Flavio
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Calabrese e un espediente frutto di tanti anni di esperienza

#1 Messaggio da Flavio »

Fabrizio Calabrese mostra le misure di un suo woofer in un thread intitolato "Progettiamo un diffusore serio":
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 5&start=80

Immagine

- Già così come appaiono le misure mostrate non mi sembrano un gran che, ma..

- Viene utilizzato uno smoothing 1/3 di ottava che "liscia" moltissimo il grafico e non adeguato a capire cosa accade alle basse frequenze

- Non ci sono informazioni su dove sia posizionato il microfono

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Re: Calabrese e un espediente frutto di tanti anni di esperi

#2 Messaggio da MarioBon »

Applicando uno smoothing di una ottava il grafico veniva ancora meglio...
Comunque l'ambiente dove il Sig. Calabrese esegue le misure ha delle caratteristiche uniche. Per esempio con il microfono a un metro e quaranta dal diffusore si otterrebbe la stessa risposta misurata in camera anecoica. Tutto ciò senza bisogno di correzione acustica. L'altra particolarità è che i modi normali sono quasi assenti (tranne uno attorno a 30 Hz). Senza dubbio una situazione unica. Ma proprio perchè unica è escluso che le prestazioni che il Sig. Calabrese rileva nel suo ambiente possano essere replicate in altri ambienti.
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L'espediente di Fabrizio Calabrese

#3 Messaggio da MarioBon »

Questo post merita di esser ricordato:
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... f=5&t=8724
Immagine
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Re: L'espediente di Fabrizio Calabrese

#4 Messaggio da MarioBon »

L'espediente non è del Sig. Calabrese ma di H. Olson. Comunque un woofer del genere mi pacerebbe vederlo. Rendimento del 25% (rendimento massimo teorico in cassa chiusa) risposta perfettamente piatta ed insensibile rispetto al posizionamento. Ma perchè il Sig. Calabrese ha usato un bicono da 7" con sub woofer se aveva a disposizione una tale meraviglia?
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Re: Calabrese e un espediente frutto di tanti anni di esperi

#5 Messaggio da MarioBon »

Fabrizio Calabrese ha scritto:Uno degli errori tipici dei software di simulazione è appunto quello di ignorare questo meccanismo... Provate a pensarci, se affiancate due woofer con il 5% di rendimento, otterrete un aumento MAI doppio, come invece mostrerebbe il programmino...!
Se i due altoarlanti sono in parallelo il rendimento rimane lo stesso perchè la potenza acustica raddoppia ma l'impedenza si dimezza quindi raddoppia anche la potenza di pilotaggio.
Se invece i due woofer sono in serie l'impedenza raddoppia e la potenza acustica emessa rimane la stessa ma solo alle frequenze più basse dove il fattore di direttività del sistema rimane pari a uno e poi diminuisce alle frequenze più alte. In sostanza siminuisce la potenza elettrica ma si dimezza la banda passante. Ne segue che il prodotto Potenza per banda_passante rimane lo stesso e anch il rendimeno rimane lo stesso.
Per esere più chiari: supponiamo che un woofer abbia banda passante da 20 a 1000 Hz (è solo un esempio!). Ne colleghiamo due in serie e la banda passante si riduce a 500 Hz. Ora per coprire la banda da 500 a 1000 si dovrà aggiungere un ulteriore altoparlante che inevitabilmente consumerà potenza. Tra 20 e 500 Hz e tra 500 e 1000 Hz (per fattore di direttività pari a 1) c'è la stessa potenza acustica. Quindi la potenza necessaria raddoppia segno che l'efficienza dei due woofer in serie è rimasta la stessa del woofer singolo.
Il concetto di rendimento non può essere valutato a prescindere dalla banda passante.
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