Fabrizio Calabrese e Fourier

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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TomCapraro
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#11 Messaggio da TomCapraro »

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Credo che oltre ad essere incompetente (in questo caso relativamente alla teoria dei segnali) calabrese abbia anche seri problemi durante la fase di "decodifica" della lingua italiana.

Estrarre il file dal "software dedicato" vuol dire (esaminando il termine nel dizionario)

dedicato
/de·di·cà·to/
aggettivo
1. Di dispositivo, elaboratore o sistema elettronico digitale progettato per svolgere in maniera esclusiva, o comunque prevalente, un compito ben determinato.


Bene, è stato utilizzato un software progettato per svolgere un compito ben determinato, ovvero il filtraggio stretto di una frequenza.

Successivamente "SE" il file estratto dal software dedicato viene caricato sul software Cool Edit, questo riesce a visualizzare una migliore risoluzione grafica, in soldoni: Cool Edit non è in grado di elaborare il segnale in quel modo, ma è capace soltanto di visualizzarne i contenuti nel momento in cui il file estratto dal software dedicato lo si acquisisce esternamente.
Basta rileggere 1000 volte quello che avevo scritto, la sostanza non cambia.

Per la seconda "osservazione" dimostri una sovrana confusione tra un filtro ideale (quello che ha usato Mario) e un filtro Blackman Harris.

La mia cultura è fatta di parlare soltanto delle cose che so, e starmene muto (come faccio sempre) delle cose che non conosco, a differenza tua che ti reputi la spalla destra di D I O dimostrando invece di essere il trismegisto dell'ignoranza.
Forse se tu parlassi delle (poche) cose che sai ci faresti una migliore figura, invece ti fai superare dalla tua "onnisciente" compulsività.

Per mestiere faccio il responsabile tecnico della mia ditta, che spessissimo si occupa di calcoli e misure...e quando leggo scempiaggini come le tue non le sopporto, visto che le misure dovrebbero essere una cosa sacra, precisa ed inconfutabile.
Ho delle responsabilità maggiori relativamente agli errori che si commettono, se sbaglio una valutazione/misura vado incontro a seri problemi, mentre tu, che non ne azzecchi una, non puoi fare altro che ricavarci l'ennesima figura barbina, ma che con la faccia tosta che ti ritrovi non provi la benchè minima vergogna. ;)

Si, effettivamente ci fu un tempo in cui assieme a Bibo01 facemmo qualche recensione per gioco, poi la cosa non fu piu possibile poichè non si riusciva a coniugare la nostra onestà intellettuale (perchè si doveva riportare sia il bene che il MALE) con le richieste dei distributori i quali storcevano il naso nel momento in cui si doveva scrivere che le misure di un DAC da 9000€ valevano quelle di un DAC da 500€.
Se avessimo adottato un modo diverso probabilmente la cosa sarebbe partita ma...non è che ero cosi entusiasta...perdite di tempo con compensi parti a ZERO. (anzi, paradossalmente perfino le spese di spedizione vennero meno).
Dunque una pratica che avrebbe giovato (per speculazione) soltanto i distributori.
saluti, Tom
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MarioBon
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#12 Messaggio da MarioBon »

La FFT processa finestre temporali composte da un numero di campioni pari ad una potenza di 2.
2^16 è un valore consentito e corrisponde a 65536 campioni.
Il rumore rosa utilizzato ha pseudoperiodo di 65536 (è a tutti gli effetti un segnale periodico) ne segue che se si acquisiscono 65536 campioni la finestra di pesatura nel tempo non solo non serve ma, se viene usata, altera lo spettro. Ricordiamo che una finestra nel tempo applica una modulazione di ampiezza al segnale acquisito.
Dato che la frequenza di campionamento che uso è quella del CD (44.1kHz) la durata della finestra è 65536/44100=1.48 secondi circa. Ne segue che la risoluzione (in frequenza) è di 0.673 Hz circa.
Ne segue ancora che tra 50 e 50.1 Hz cade solo una componente spettrale e, come è giusto che sia, non si vede alcuna modulazione. Se si applca un filtro con largnezza maggiore si intercettano più righe spettrali e quindi il segnale filtrato appare modulato.
Il vantaggio di scriversi i programmi in proprio è che si può decidere di fare ciò che si vuole.
Anche di selezionare una singola riga spettrale per volta. Del resto ho mostrato cosa succede restringendo progressivamente la banda passante del filtro: la modulazione diminuisce fino a scomparire.
Se si osservano le schermate che ho salvato si possono leggere tutti i dati relativi all'analisi ed hai filtri impostati.
Se uno le cose le sa capisce che è così, se non le sa pazienza. Tanto la realtà non cambia.
Speramo che Jean Baptiste Joseph Fourier (morto nel 1830) rivoltandosi nella tomba non si sia fatto male.
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#13 Messaggio da MarioBon »

Lo spunto sul checkbox "Energia Costante" significa che lo spettro del rumore rosa appare, nel grafico, "piatto" invece che calante verso le alte frequenze. Non ha nulla a che vedere con il segnale nel tempo. In fondo è un programma per generare segnali che uso solo io quindi i controlli hanno i nomi che mi fanno più comodo. Volendo posso generare un rumore rosa (o bianco) stereofonico con i canali incoerenti o anche in quadratura (che è ancora più interessante). Posso anche limitare la banda passante a piacimento con filtri a fase minima, a fase lineare o eliminando direttamente le righe spettrali (e poi antitrasformare). Oltre al rumore rosa posso generare qualsiasi segnale mi venga in mente per esempio il segnale per la misura della Distorsione Integrale..

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P.S. Il Sig. Calabrese mostra di confondere la pesatura nel tempo (che è una moltiplicazione) con la pesatura nella frequenza (che è una convoluzione ovvero un filtragio).
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#14 Messaggio da carlochiarelli »

Fatemi capire: FC sintetizza rumore rosa di 20 secondi e dopo finestratura, vuole discriminare 0.1hz attorno ai 50hz? Ma la teoria dei segnali funziona ancora a Bracciano? Continuo ad essere convinto della alterazione spazio-tempo in quel di Bracciano.
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#15 Messaggio da MarioBon »

questo, per esempio è un segnale DI attenuato con passa alto del primo ordine a 100 Hz e passa basso del secondo ordine a 5000Hz
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in questo caso, per selezionare una singola riga, basta un filtro tra 100 e 100.3 Hz perchè le righe spettrali sono più distanziate.
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Non serve alcuna pesatura nel tempo e sarebbe un grave errore applicarla.
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#16 Messaggio da carlochiarelli »

Forse spiegandogli che pseudorandom è random hanno bisogno di tempi di analisi diversi per avere una risoluzione in frequenza data, forse lo capisce
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#17 Messaggio da MarioBon »

carlochiarelli ha scritto:Fatemi capire: FC sintetizza rumore rosa di 20 secondi e dopo finestratura, vuole discriminare 0.1hz attorno ai 50hz? Ma la teoria dei segnali funziona ancora a Bracciano? Continuo ad essere convinto della alterazione spazio-tempo in quel di Bracciano.
Sarebbe bastato fare due conti oppure "copiare" i dati ben visibili nelle schermate proposte.
Un rumore rosa con pseudoperiodo di 1.5 secondi è sufficiente per generare un campo stazionario in un ambiente domestico quind di solito non vado oltre.
Se il segnale dura 20 secondi la densità spettrale è pari a 1/20=0.05 Hz e nella banda da 50 a 52 Hz ci cadono almeno 4 righe quindi la modulazione ci deve essere e infatti c'è nella sua simulazione.
Se può applicare solo filtri con larghezza di banda di 2 Hz deve utilizzare un rumore che non duri più di 1/2=0.5 secondi.
Potri generare un rumore di 25 minuti (2^26 = 67.108.864 campioni) ma non lo faccio perchè ci vuole troppo tempo però il risultato sarebbe lo stesso (perché posso applicare un filtro da 50 a 50.04 Hz). Nemmeno in questo caso serve la pesatura nel tempo.
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#18 Messaggio da MarioBon »

Fabrizio Calabrese ha scritto:Matarazzo, nella sua disamina su AR n.297 (pag.36), non parla affatto di sequenze pseudo-random, anche perché dovrebbe ben spiegare come fa a produrne due completamente scorrelate tra loro... (*)
Dobbiamo dare al Sig. Calabrese una triste notizia: poche cose sono più semplici he generare rumori speudocasuali tra loro non coerelanti (all'interno dello pseudoperiodo).
Sapendo che cosa è una sequanza MLS e quante se ne possono fare di diverse con lo stesso numero di bit non è difficile immaginarlo.
A tale proposito c'è una ricca e dettaglaita letteratura (basta cercare in rete e si trovano libri che insegnano come generare sequenze MLS).

L'altra cosa che non piacerà al Sig. Calabrese è sapere che, per calcolare la potenza su un terzo di ottava a partire dallo spettro di un pseudoperiodo di rumore rosa, non serve applicare alcuna costante di tempo. Passato il tempo necessario per acquisire uno pseudoperiodo, deve trascorrere solo il tempo necessario per eseguire il calcolo. Questo indipendentemente dalla durata dello speudoperiodo.

Il Sig, Calabrese confonde il calcolo del valore RMS (nel dominio della frequenza) con la misura analogica del valore RMS (nel dominio del tempo) nonchè la dualità tra il dominio del tempo e della frequenza: ciò che è "lento" nel tempo è "veloce" nella frequenza e viceversa.
Spero di non essere stato troppo criptico.
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#19 Messaggio da MarioBon »

Diamo qualche altra informazione al Sig. Calabrese.

In Visual Basic (che non è il linguaggio più avanzato che esista) è disponibile una funzione che si chiama Rdn(x). Quella x è un numero intero. Se si richiama la funzione con lo stesso x questa prodce sequenze casuali uguali. Se invece l'argomento x viene cambiato vengono prodotte sequenze casuali diverse (tra loro non coerenti). Il fatto che un programma gratuito che si trova in rete produca sempre la stesso rumore rosa non significa che non sia possibile produrre sequenza incoerenti. Detto ciò se due sequenze devono essere incoerenti non conta come sono state generate (se nel dominio del tempo o della frequenza). Quello che conta è che la loro cross-correlazione sia nulla mentre il valore RMS, per fare le misure, deve essere lo stesso. Il fattore di cresta non lo sarà a meno di un colpo di fortuna. Ma del fattore di cresta, quando si fanno misure in ambiente di un certo tipo, interessa assai pocoecomunque avrà tipicmnete un valore compreso tra 3 e 4.

Per generare due sequenze tra loro non coerenti basta scrivere una procedura che utilizzi la funzione rdn(x) e lanciarla due volte con due valori di x diversi.

Il rumore rosa è un segnale casuale caratterizzato da:
- valore medio nullo
- valore RMS diverso da zero
- autocorrelazione di durata minima (per le sequenza MLS come una sequenza telegrafica la autocerrelazione è un triangolo isoscele che parte da zero, nel campione successivo arriva a 1 e in quello successivo è ancora zero)
- spettro di potenza che va come 1/f (come il rumore Flicker).

Per il rumore biamco lo spettro di potenza è costante (ndpendente dalla frequenza).

Il rumore pseudocasule è un segnale periodico che presenta le caratteristiche di un rumore casuale ma all'interno di un periodo. L'autocerrelazione, in tal caso, è periodica. Il vantaggio del rumore pseudocasuale è che è ergodico (ed il Sig. Calabrese conosce perfettamente i vantaggi che ne derivano).
Quindi non c'è bisogno di sapere "quale rumore" si usa perchè sono infiniti. L'importante è che il segnale possegga le qualità del rumore. Il mio o quello di GPM, a parità di pseudoperiodo, sono pertanto equivalenti. Va anche detto che lo pseudoperiodo se è più lungo di un tot (per esempio 2^16 campioni) perde rilevanza. Possiamo affermare che tutti i rumori pseudocasual di periodo superiore a 1.4 secondi sono, ai fini della misur ììa in ambiente, equivalenti.

Ora le informazioni ci sono tutte (e si trovano anche in qualsiasi testo di Teoria dei Segnali Aleatori che tratti le sequenza MLS, basta cercare in rete). Anche il Sig. Calabrese è ora in grado di produrre sequenze non coerenti.

Se non vuole scrivere un programma può sempre amplificare la tensione ai capi di due diodi polarizzati inversamente: otterrà due rumori incoerenti. Dopo averli registrati e usando qualche banale trucco potrà ottenere due rumori pseudocasuli di periodo opportuno e spettro rosa.
Se ha solo un diodo può fare una registrazione oggi e una domani. Anche quelle sono incoerenti.
L'importante è che le sequenze ottenute abbiano un numero di campioni pari ad una potenza di 2 così non dovrà applicare finestre di pesatura per fare la FFT.
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Re: Fabrizio Calabrese e Fourier

#20 Messaggio da MarioBon »

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Nella parte alta delle finestra con lo spettro, sulla destra, i vede il numero 4 con scritto vicino "Rnd".
Quello è l'argomento che viene cambiato per ottenere sequenze tra loro incoerenti.
Sopra c'è un barra di scorrimento orizzontale con scritto "Incoe" che sta per "incoerenza". Ponendola uguale a zero si ottine un impulso, il valore 1 corrisonde alla massima casualità delle relazioni di fase all'interno del periodo.
Se si leggono con attenzione i dati riportati si trova tutto quello che serve.

P.S. se quelcuno avesse dei dubbi chieda lumi ad un professore di Teoria delle Comunicazioni o di Elettronica. Copiate tranquillamente quanto ho scritto. Poi però traetene le conseguenze.

Chi vuole saperne di più può consultare il Glossario:
http://www.mariobon.com/Glossario/__Glossario.htm
alla voce Misure e Teoria dei Segnali:
http://www.mariobon.com/Glossario/___Te ... Rumore.bmp
http://www.mariobon.com/Glossario/___Te ... atorio.pdf
http://www.mariobon.com/Glossario/___Misure/MLS.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/___Te ... eriodo.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/___Te ... azione.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/___Te ... nestre.htm
Perticolarmente importante il concetto di stato di un segnale:
http://www.mariobon.com/Glossario/___Te ... egnale.htm
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