Le FFT "truffaldine" di calabrese.

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
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TomCapraro
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#11 Messaggio da TomCapraro »

Se notate, contrariamente a quello che dice il Calabrese, tra somma dei canali in fase e somma dei segnali con un canale invertito...invece di "allontanarsi" (ricordo i famosi "20dB") paradossalmente tendono ad avvicinarsi, segno incontrovertibile che la deriva di fase è importante.

Diciamo che il discorso relativo agli spettri può considerarsi chiuso.

Da adesso in poi dedicheremo lo spazio alle valutazioni (e analisi scorrette) della fase.

Calabrese nel suo 3D "ma è vero che i bassi sono monofonici" (http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... f=5&t=8733) mostra una serie di inviluppi come verifica della deriva della fase.

Prendiamo atto che per Calabrese basta osservare "visivamente" un inviluppo complesso (asimmetrico-armonico-disarmonico) per stabilire la deriva della fase. (nonchè eventuale stima del ritardo di gruppo)

...e lo vediamo (il brano in questione con tutti i grafici verranno alla fine messi a disposizione di tutti, in modo che ognuno possa provare)

QUATTORDICESIMO

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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#12 Messaggio da TomCapraro »

Una verifica molto veloce sulle interferenze tra canali (a livello di fase) la si produce con il "Delta" che altro non fa che contrapporre l'intero inviluppo tra i due canali e stimarne la deriva in relazione della frequenza.

Partiamo subito dal fatto che MONOFONIA vuol dire un unico canale, per cui non esiste "interferenza".

Poi ci sono i dual-mono, ovvero il segnale MONO traslato su una traccia a due canali.

Questi alle analisi del "delta della fase" risultano esenti da qualsiasi deriva...ovvio...

Lo vediamo (tanto per mostrare visivamente cosa si vede) come una sorta di "elettrocardiogramma piatto"

QUINDICESIMO

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La cosa cambia drasticamente quando si analizza una traccia STEREO.

Noteremo delle interferenze, con una deriva della fase che scaturisce da una serie di eventi complessi, quali ad esempio il suonare note simili in tempi diversi (relativamente alla distanza di ripresa stereofonica e direzionalità o meno dei microfoni, nonchè la stessa distanza tra essi) il segnale riflesso ripreso da piu posizioni, l'introduzione di sfasamenti tra i microfoni e i canali di ripresa, per non parlare di azioni volute dal sound engineer nel momento in cui "costruisce" il canale centrale virtuale.
Insomma, riprendere con piu di un microfono non garantisce piu alcun rigore sulla coerenza tra canali...nè a livello di ampiezza del segnale...nè a livello di risposta in frequenza...nè a livello di fase e nemmeno di coerenza d'inviluppo.
Questo si estende -anche- alle basse frequenze, ben sotto (abbondantemente) i 150hz fino a toccare i 40hz (in rari casi anche i 25hz)
Il discorso non riguarda l'udibilità della "stereofonia" alle basse frequenze, perchè sotto i 90hz circa non riusciremmo ad individuarne la provenienza.
Il discorso riguarda la correttezza delle dichiarazioni in base alla correttezza di come queste cose andrebbero verificate.

Questa è la rilevazione della deriva tra i due canali STEREO in un segmento di frequenze compreso tra 20hz e 180hz.

SEDICESIMO

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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#13 Messaggio da TomCapraro »

Prendiamo in esame il picco a 60hz, che non è "passivo" quindi non è un transiente flebile che scema nel rumore. (gli errori di fase si acuiscono moltissimo quando il segnale è in prossimità del rumore acustico e/o termico se riferito ai segnali elettrici)

Se osserviamo la deriva a 60hz viene rilevato un deg pari a circa 114,5°

DICIASSETTESIMO

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Isolando questa frequenza entro 2hz (da 59hz a 61hz) la deriva della fase risulta pressochè identica...tranne (per i piu pignoli) una leggerissima differenza introdotta dall'azione di filtraggio digitale.

Se sull'intero spettro a 60hz risulta 114,5°...filtrando il transiente passa a 119°

DICIOTTESIMO

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A quantopare Calabrese di queste cose se n'è infischiato, dando per scontato che i segnali in bassa frequenza sono "MONO" quindi in fase.

Evidentemente non ha avuto modo (e capacità) di controllare bene -cosa- accade realmente nell'inviluppo delle basse frequenze dentro una registrazione stereofonica.

Lo verificheremo in modo più accurato.
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#14 Messaggio da TomCapraro »

Abbiamo detto che a 60hz viene generato uno sfasamento di circa 114 gradi.
Facendo due conti, 114° a 60hz equivalgono a 5,3ms (millisecondi)
Il delta della fase, in quel software, approssima una media su dati statistici quali la somma dell'intero inviluppo analizzato.
Questo significa che, sull'interò inviluppo si troveranno segmenti in cui il segnale è sfasato di più, sfasato di meno...e...con "rischi" di ritrovarsi anche possibili controfase in determinati punti dell'inviluppo, ad esempio sulla fase di "release".
Il controfase, su 60hz, equivale a oltre 8ms.

Pur fidandomi molto di quel programma, sono sceso in laboratorio per un analisi approfondita tramite un analizzatore (oscilloscopio/analizzatore di spettro) specifico.

Devo ammettere che è stato piu difficile trovare segnali in fase piuttosto che sfasati.

Iniziamo con l'analisi del segnale filtrato 40hz <--> 150hz.

Qui l'inviluppo sovrapposto tra i due canali produce sfasamenti ben visibili e osservabili.

Sono 4,7ms.

DICIANNOVESIMO

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Selezionando una banda molto stretta (59hz--61hz) possiamo osservare la forma d'onda in diversi punti del segmento audio.

Qui siamo "quasi in fase" ma sarebbero 1,5ms.

VENTESIMO

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Qui possiamo osservare uno sfasamento maggiore, 2,18ms.

VENTUNESIMO

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Qui si passa a 3,44ms.

VENTIDUESIMO

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Qui siamo in prossimità di un controfase, 7,69ms.

VENTITRESIMO

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Ed ecco anche che ci "scappa" il controfase.

VENTIQUATTRESIMO

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Dunque, è inconfutabile che il segnale subisce nel tempo diversi sfasamenti.
saluti, Tom
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#15 Messaggio da TomCapraro »

Prendiamo il riferimento "60hz" e i 114° di sfasamento...quindi 5,3ms.

Proiettiamo tutto sull'analizzatore di spettro e, tramite la funzione matematica, attiviamo le funzioni A+B vs A-B

Queste equivalgono alla famosa "somma-sottrazione" dei segnali.

Si conferma il ridotto scostamento in ampiezza (su 60hz e 5,3ms siamo sui 2,77dB) la cui rimane intrinsecamente "variabile" ma ben distante dai famigerati "20dB" valore a cui Calabrese è maldestramente legato.

VENTICINQUESIMO

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saluti, Tom
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#16 Messaggio da TomCapraro »

In ambiente domestico, per le cause legate alle sovrapposizioni modali della stanza, (nonchè le possibili asimmetrie) un segnale perfettamente dual-mono diventa sfasato nella parte in cui scaturiscono le interferenze.

Osserviamo la risposta in frequenza presa -singolarmente- sui rispettivi canali.

Da notare dove ricadono i buchi relativi alle cancellazioni.

VENTISEIESIMO

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Osservando la fase, nelle frequenze in cui ricadono le interferenze scaturisce l'alterazione maggiore della stessa.

VENTISETTESIMO

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Dunque, in ambiente, un segnale MONO (che sarebbe dual-mono) perde coerenza di fase.

Questa incoerenza varia da locale a locale, quindi non c'è una regola che stabilisce i punti in cui debba ricadere l'alterazione della fase e di quanto.
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#17 Messaggio da TomCapraro »

Concluso.

Metterò tutto dentro una cartella, specificando:

1) brano e album dal quale deriva.

2) numerazione delle immagini (che corrisponderà ad ogni numero assegnato nel 3D)

3) tutti i segnali con cui sono state fatte le misure.

Il 3D rimane aperto per qualsiasi commento e/o delucidazione.
saluti, Tom
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#18 Messaggio da TomCapraro »

Metto a disposizione l'intero materiale con cui è stata effettuata la verifica.

L'album dal quale è stato estratto il brano analizzato e questo.


Il brano è il N° 7 dal titolo "centerpiece"


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Qui potete scaricare tutto ---> https://we.tl/t-ruBkqiiLGA
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#19 Messaggio da Carlo »

Ho scaricato i file e non sapendo come verificare le misure mi sono dedicato all'ascolto del brano
L'impressione è quella di una stereofonia molto accebtuata
Si distinguono nettamente i tre contrabbassi
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Re: Le FFT "truffaldine" di calabrese.

#20 Messaggio da TomCapraro »

Carlo ha scritto:Ho scaricato i file e non sapendo come verificare le misure mi sono dedicato all'ascolto del brano
L'impressione è quella di una stereofonia molto accebtuata
Si distinguono nettamente i tre contrabbassi
La percezione di provenienza è data piu che altro dalle frequenze oltre i 95hz, anche se il basso fosse "stereo" (e lo è) non ci accorgeremmo da quale direzione proviene.
La registrazione è stupenda, se l'impianto/acustica sono a posto, non verrà generato alcun impastamento.
La sensazione è di trovarsi davanti ai tre contrabbassisti, con un ottima prospettiva delle proporzioni.
saluti, Tom
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