Come si è evoluto il gusto

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Svarione
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Re: Come si è evoluto il gusto

#21 Messaggio da Svarione »

E sono sempre le stesse per tutti, quelle buone
Per gli analogisti una che ritengo una spanna su tante che vanno per la maggiore, il titano di mahler, cbs bruno walter.

Se non suona quello hai un impianto che da qualche parte è carente, e ti frega facimente perchè ha dinamica, non è un lp di lusso, non è da misurare a grammi, li se vai da uno che non lo conosce, in un ambiente con un po di rumore di fondo alza il volume e giudichi, se va ad abbassare o se alza, la prima.

E qui salta fuori un altra qualità, l’escursione dinamica, un tempo era tutto, oggi?

Registrazioni compresse su un impiantino grazioso anche ben suonante tanti scampanellii, lo vendi facile sembrano così venduti e accettati, adesso poi con i valvolari che sono di moda...ma prova a regolare il volume al livello che il sistema estrae il contenuto musicale di un disco che ha dinamica, sono buono, al livello minimo, quando arrivi alla fine del disco rischi di temere che l’ampli vada in clipping o magari il dubbio che l’hai ascoltato in clipping ti viene.

E il problema con questa moda dei valvolari è dietro l’angolo, che poi sia banale prendere delle avantguarde e un kondo e grazie, sono cifrette non banali, ma le avantguarde sarebbero piaciute cinquanta anni fa in italia o sessanta in usa? In uk nemmeno me lo domando.
Mah, non lo sapremo mai, ma per i più vecchietti o più precoci appassionati di noi cosa ne pensate?

Io vi dico la mia, secondo me no, perchè sarebbe stato un suono troppo moderno, evoluto, una evoluzione del gusto che noi abbiamo recepito gradualmente, inconsapevolmente, con successive mode, scatolette da scarpe, che hanno visto il suono svuotarsi, andare verso la parte alta dello spettro, magari sbaglio, sottovaluto.
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TomCapraro
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Re: Come si è evoluto il gusto

#22 Messaggio da TomCapraro »

Sono d'accordo (sul termine trasparenza) sia con svarione che con Alessandro Cioni.
p.s...i segnali complessi ad alto volume (cori, pieni orchestrali ect...) stabiliscono un certo metro di valutazione/giudizio, e comunque visto che si parla di trasparenza è proprio quella sensazione del "velo" opacizzante che sparisce a farla apprezzare.
saluti, Tom
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Re: Come si è evoluto il gusto

#23 Messaggio da MarioBon »

Svarione ha scritto:....
3- alzando il volume restano coerenti, non come le trombe, che cambiano altezza e profondità, o ingigantiscono, le mie ad esempio diventano dei monitor poi dei diffusori da piccole feste, .....
Intendi che l'immagine diventa più alta e meno profonda?
Potrebbe anche essere l'effetto del clipping dell'ampliifcatore.
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Re: Come si è evoluto il gusto

#24 Messaggio da Svarione »

No è l’effetto tromba, un turbo nel motore.
C’è chi preferisce la linearità dell’aspirato.

Il clipping è un fuorigiri, sei oltre il corretto regime di funzionamento, può peraltro essere un pregio avere un motore che mantiene qualcosa di più in fuorigiri, ma sbielli.
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mario061
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Re: Come si è evoluto il gusto

#25 Messaggio da mario061 »

In aggiunta al clipping del finale potrebbe anche essere che le bobine del filtro, se avvolte su nucleo che satura un pò, modificano le frequenze di taglio?
Svarione
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Re: Come si è evoluto il gusto

#26 Messaggio da Svarione »

Come disse il mio meccanico dopo aver smontato la moto due volte:

Sono tutte così
Svarione
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Re: Come si è evoluto il gusto

#27 Messaggio da Svarione »

Geddes ha scritto un interessante articolo

http://www.gedlee.com/Papers/Horn%20Theory%20reply.pdf

Rispondendo a questo:

http://kolbrek.hornspeakersystems.info/


per geddes l’efficenza è una non priorità nel progetto delle sue trombe, e spiega il perchè, le onde guida se vengono diffratte causano highter order modes (hom), e tutte le trombe lo fanno, ha scritto un paper aes su questo, quindi andare per la massima efficenza possibile nel disegno di una tromba non è la via, non solo è sbagliato, se non si è nelle pa, ma può rivelarsi dannoso, sempre se si segue la sua teoria.
Irrilevanza delle distorsioni non lineari nelle onde guida, lo dimostra.
Diffrazione delle onde guida, tanto più udibile tanto alzi il volume, e la sentiamo come un suono povero aspro.
(Lui ha trovato la soluzione, i suoi diffusori hanno 97 db di efficenza.)

E col suono aspro non mi trovo con la coerenza.

Ma a voi sembra lo stesso muovere aria con una sorgente puntiforme o con un magnetoplanare?

(Si lamenta anche di come le sue onde guida siano state stiracchiate per fini diversi e in contesti diversi magari manco capite)
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mario061
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Re: Come si è evoluto il gusto

#28 Messaggio da mario061 »

La NS15 la dichiara per 97dB 1W 1m, ma il 15nbx100 a 97 dB non ci arriva.
Mettici una bobina in serie per fare un filtro, poco poco qualcosa porta via. Forse non ho letto bene le caratteristiche e non ho ben capito come li ha misurati 97dB.
E non credo che il 15nbx100 da lui utilizzato sia diverso dalla versione standard.

https://www.bcspeakers.com/en/products/ ... 8/15nbx100
kalos
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Re: Come si è evoluto il gusto

#29 Messaggio da kalos »

Scusate ma quando leggo queste valutazioni a me viene un poco l'urticaria, perché ho l'impressione che si facciano i conti senza l'oste
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio.

Io sono iscritto a ONAV (organizzazione nazionale assaggiatori di vino) che deve affrontare un problema analogo.
Nel rilasciare la certificazione di un vino (IGT, DOC, DOCG) deve fare una valutazione il più possibile oggettiva sulla qualità di un prodotto che per sua natura può essere valutato solo in forma soggettiva.
Questo ha importanti ricadute economiche sul produttore, quindi non può essere fatto a cuor leggero.
Per la valutazione viene utilizzata una scheda con una quindicina di parametri da valutare, tipo franchezza, intensità, corpo, armonia, retrogusto, persistenza ecc.
Questi sono gli equivalenti delle nostre valutazioni su un impianto di riproduzione sonora.
Ciascun parametro può essere valutato da 0 a 8.
Un numero consistente di assaggiatori viene chiamato a valutare il vino, tutti contemporaneamente, in cieco, in un tempo limitato e senza la possibilità di vedersi e comunicare fra loro.
Sono tutti addestrati a riconoscere i parametri allo stesso modo e ad utilizzare lo stesso metro nel dare i punteggi.
Mi sto addestrando anch'io.
Quindi il giudizio sulla qualità del vino viene fatto sulla media matematica delle valutazioni.
Tutto questo da un risultato privo di errori? NO, ma almeno cerca li minimizzarli.
L'ultima cosa da fare è quella di dare ai valutatori un campione di vino che sia: per uno freddo, per un'altro caldo, ad uno su un bicchiere di plastica, ad un'altro su un bicchiere lavato col detersivo al limone ...

E' chiaro che tutti dovranno lavorare sullo stesso prodotto ma anche nelle stesse condizioni

Veniamo a noi.
Io ho una consistente quantità di registrazioni, anche di pregio, provenienti da master analogici piuttosto datati, che in merito a trasparenza sono quel che sono.
Ho parecchie registrazioni (classica) fatte con una moltitudine di microfoni che riprendono gli strumenti in campo vicino, che hanno una trasparenza esemplare, ma comprimono l'orchestra in un unico piano, senza alcuna profondità.
Ho diverse registrazioni fatte dal vivo dove si percepisce bene la profondità orchestrale, ma sono troppo riveberanti.
Le registrazioni che rasentano la perfezione sono davvero poche.

E allora, come fa ciascuno di noi a dare una valutazione al nostro sistema di riproduzione se l'oggetto della riproduzione è così aleatorio?
Se ascoltando la mia migliore riproduzione "sento benissimo", perchè dovrei pensare che ascoltando una vecchia registrazione di Karajan i miei diffusori non siano trasparenti?
E' banale, ma ho l'impressione che sta cosa sia presa poco in considerazione.

Ergo, credo che l'approccio valutativo più corretto dovrebbe essere quello che scaturisce dall'ascolto in condizioni "standard".
Ancora un esempio:
Stilare un elenco di dieci registrazioni, di qualità largamente condivisa, di musica di cinque generi (es. Classica, jazz, rock ...) di brani ampiamente conosciuti a tutti, ecc.
Quindi imparare a dare giudizi qualitativi sugli impianti di riproduzione cercando di riprodurre la stessa cosa.
Altrimenti, nella migliore delle ipotesi, stiamo qui a dirci "secondo me", "a mio avviso", "io credo che", "IMHO" ...
E nella peggiore delle ipotesi esprimiamo giudizi da audiovisionari.
In fondo, non facciamo singolarmente tutti così quando valutiamo un risultato?
E allora perchè non condividere il metodo?

Tutto questo da un risultato oggettivo?
NO, in primis perchè non valutiamo la riproduzione nello stesso ambiente, ma anche semplicemente perchè siamo umani.
Però la qualità delle valutazioni diventerebbe un pò meno "aria fritta".
O mi sbaglio?

Tanto per dire l'ultima.
Ho anche un abbonamento alla stagione sinfonica della Fenice di Venezia (ora ovviamente sospesa).
A volte succede di poter ascoltare la registrazione di un concerto che ho sentito anche dal vivo.
Sento gli strumenti nella stessa posizione e alla stessa distanza reale?
Li riconosco singolarmente e nettamente anche quando suonano assieme agli altri?
Nel complesso, ascoltando ad occhi chiusi, quanto ho l'impressione di essere o meno a teatro?
stefano
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Re: Come si è evoluto il gusto

#30 Messaggio da Svarione »

Ti quoto editando.

“Come fare una valutazione il più possibile oggettiva sulla qualità di un prodotto che per sua natura può essere valutato solo in forma soggettiva?

(Poi questo ha importanti ricadute economiche sul produttore.
E' chiaro che tutti gli ascoltatori dovranno lavorare sullo stesso prodotto, ma anche nelle stesse condizioni.
Le registrazioni che rasentano la perfezione sono davvero poche.
.. come fa ciascuno di noi a dare una valutazione al nostro sistema di riproduzione se l'oggetto della riproduzione è così aleatorio?
l'approccio valutativo più corretto dovrebbe essere quello che scaturisce dall'ascolto in condizioni "standard".
Quindi imparare a dare giudizi qualitativi sugli impianti di riproduzione cercando di riprodurre la stessa cosa.)


Tutto questo da un risultato oggettivo?
NO, in primis perchè non valutiamo la riproduzione nello stesso ambiente, ma anche semplicemente perchè siamo umani.”

Ti sei già dato la risposta.ciao
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