DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.(cc)

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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TomCapraro
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#41 Messaggio da TomCapraro »

il Carletto ha scritto:Anche io avevo lo stesso dubbio.
Se attenuo tutto, prendendo come riferimento della curva target il punto più basso (in db) della misurazione preliminare, quale sarà l’effetto sull’amplificazione e sui driver dei diffusori?
Ho provato ieri sera tardi ha produrre due curve target seguendo questo criterio. Data l’ora non ho provato ad ascoltare ad alto volume, né a misurare, ma a basso livello il suono mi sembrava più che buono.

Che se prima (per ipotesi) potevi arrivare ad una determinata SPL limite, adesso verrà richiesta potenza affinchè tali punti vengano amplificati in quanto resi omogenei.
Se il punto di riferimento (depressione) sta sotto di 3dB, verrà richiesto il doppio di potenza affinchè il resto della banda produca l'SPL massima possibile. (ma anche il diffusore dovrà tenere)
saluti, Tom
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il Carletto
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#42 Messaggio da il Carletto »

Infatti, quello che ho verificato è stato un livello più basso di emissione.
Con la mia amplificazione la riserva di potenza non è un problema. Sono curioso di misurare la correzione effettuata con questa modalità.
Carlo da Firenze
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#43 Messaggio da il Carletto »

Anche se ne stavo discutendo con un amico recentemente, mi appare meno chiaro, dall’alto della mia ignoranza, come si possa colmare un buco con un segnale in controfase alla frequenza del buco stesso, come fanno gli Avaa Psi Audio e come citato da Salvatore pur in altro modo.
Se i buchi sono provocati da cancellazioni, aggiungendo un segnale in controfase, non si innesca comunque il fenomeno che porta alla cancellazione stessa?
Carlo da Firenze
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Ligo
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#44 Messaggio da Ligo »

TomCapraro ha scritto:
il Carletto ha scritto:Anche io avevo lo stesso dubbio.
Se attenuo tutto, prendendo come riferimento della curva target il punto più basso (in db) della misurazione preliminare, quale sarà l’effetto sull’amplificazione e sui driver dei diffusori?
Ho provato ieri sera tardi ha produrre due curve target seguendo questo criterio. Data l’ora non ho provato ad ascoltare ad alto volume, né a misurare, ma a basso livello il suono mi sembrava più che buono.

Che se prima (per ipotesi) potevi arrivare ad una determinata SPL limite, adesso verrà richiesta potenza affinchè tali punti vengano amplificati in quanto resi omogenei.
Se il punto di riferimento (depressione) sta sotto di 3dB, verrà richiesto il doppio di potenza affinchè il resto della banda produca l'SPL massima possibile. (ma anche il diffusore dovrà tenere)
(ma anche il diffusore dovrà tenere) Ora non riesco ma non mi è del tutto chiaro perché dovrebbe esserci effetto anche sui diffusori. Riprendo in un secondo momento dopo aver riguardato anche le misure.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.

Ciao. Fabio
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#45 Messaggio da TomCapraro »

Ligo ha scritto: (ma anche il diffusore dovrà tenere) Ora non riesco ma non mi è del tutto chiaro perché dovrebbe esserci effetto anche sui diffusori. Riprendo in un secondo momento dopo aver riguardato anche le misure.
Perchè se un ampli eroga il doppio di potenza il diffusore è chiamato ad oscillare di più-
Come detto in altro post, si può riempire un buco, il DRC lo farebbe (non entra in loop come un EQ a fase minima) però verrà sempre chiamato in causa l'altoparlante.
Ecco se hai delle misure possiamo confrontarle con le mie.
saluti, Tom
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Ligo
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#46 Messaggio da Ligo »

TomCapraro ha scritto:
Ligo ha scritto: (ma anche il diffusore dovrà tenere) Ora non riesco ma non mi è del tutto chiaro perché dovrebbe esserci effetto anche sui diffusori. Riprendo in un secondo momento dopo aver riguardato anche le misure.
perché se un ampli eroga il doppio di potenza il diffusore è chiamato ad oscillare di più-
Come detto in altro post, si può riempire un buco, il DRC lo farebbe (non entra in loop come un EQ a fase minima) però verrà sempre chiamato in causa l'altoparlante.
Ecco se hai delle misure possiamo confrontarle con le mie.
Sì, in caso di attenuazione l'ampli eroga il doppio della potenza ma non è il doppio della potenza che arriva ai diffusori, serve solo a compensare il livello più basso del segnale.

Dove è sbagliato il mio ragionamento?
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#47 Messaggio da MarioBon »

per il "riempimento" di un buco: quando arriva una riflessione in controfase questa potrebbe annullare completamente il segnale. In tal caso il sistema non può compensare nemmeno applicando un guadagno infinito. Quindi il "buco" deve essere "riempito" utilizzando le riflessioni dalle altre pareti (che per fortuna sono 6). In generale ci possono essere situazioni particolarmente sfortunate dove un "buco" non è correggibile (sempre in generale):
Immagine

Per l'attenuazione di un picco:
La situazione è un po' più complicata perché il sistema deve attenuare il segnale in modo che abbia la giusta ampiezza combinandosi con la riflessione e venga annullato quando il suono diretto si estingue. In questo caso, comunque l'amplificatore produce un segnale di ampiezza pari alla metà almeno per un buon tratto (sto considerando solo una riflessione di ampiezza pari al suono diretto):
Immagine
Prima traccia: segnale senza correzione
Seconda traccia: riflessione senza correzione
Terza traccia: segnale corretto in uscita dall'amplificatore
Quarta traccia: riflessione del segnale corretto
Quinta traccia: suono diretto+ riflesso. Riproduce quasi correttamente il burst ma resta da correggere un pezzo di riflessione. Ad ogni correzione l'ampiezza del residuo diminuisce finché diventa non udibile.
Prendiamo questi disegni per quello che sono: servono come indicazione qualitativa di quello che succede.

Il sistema calcola una opportuna funzione di trasferimento (che non è semplicemente l'inversa della funzione di trasferimento dell'ambiente) quindi tutte queste correzioni le applica con una unica convoluzione nel domino del tempo (dove l'effetto della distorsione non lineare è molto meno determinante di quanto avviene in una deconvoluzione nel dominio della frequenza).
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#48 Messaggio da TomCapraro »

Ligo ha scritto:
Sì, in caso di attenuazione l'ampli eroga il doppio della potenza ma non è il doppio della potenza che arriva ai diffusori, serve solo a compensare il livello più basso del segnale.

Dove è sbagliato il mio ragionamento?
Come detto prima lo farebbe in modo selettivo, ad esempio su una nota tenuta in cui lo spettro assume piu "staticità".
C'è da dire anche un altra cosa: (vedi grafico) un ampli quando è chiamato ad attenuare di molti dB, essendo un generatore di corrente, potrà sfruttare i watt "conservati" per altri segmenti
Da qui a poterlo calcolare ce ne vuole però...per cui il responso delle distorsioni andrebbe misurato.

Immagine
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#49 Messaggio da SM63 »

il Carletto ha scritto:Anche se ne stavo discutendo con un amico recentemente, mi appare meno chiaro, dall’alto della mia ignoranza, come si possa colmare un buco con un segnale in controfase alla frequenza del buco stesso, come fanno gli Avaa Psi Audio e come citato da Salvatore pur in altro modo.
Se i buchi sono provocati da cancellazioni, aggiungendo un segnale in controfase, non si innesca comunque il fenomeno che porta alla cancellazione stessa?
In modo molto semplice ...la terza sorgente come dicevo opportunamente processata (taglio passa banda stretto, pendenza, ritardo , livello) si fa in modo tale che arrivi al punto d'ascolto in controfase rispetto a quella proveniente dalla sorgente frontale (diretta o riflessa) questo permette a sua volta cancellare una emissione che va a produrre la cancellazione stessa inerente a quella porzione di banda .

Più facile a farsi che a dirsi.

Più o meno quello fa DRC con due soli sorgenti, ad ogni modo personalmente con DRC non sono riuscito a colmare alcun buco in basse frequenze, se non facendo intervenire una drastica correzione penalizzando gli ascolti.

Usavo e continuo a usare DRC, ma questo mi comporta posizionare i diffusori a ridosso delle pareti.
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Re: DRC: buchi in frequenza, vantaggi e svantaggi.

#50 Messaggio da MarioBon »

SM63 ha scritto:...Usavo e continuo a usare DRC, ma questo mi comporta posizionare i diffusori a ridosso delle pareti.
come sembrerebbe ragionevole attendersi... e come molti sono costretti a fare.
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