Una "lapide" sul DRC

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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MarioBon
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Re: Una "lapide" sul DRC

#11 Messaggio da MarioBon »

Allora sarà utile questa tabellina:
Immagine
che indica la massima SPL ottenibile con woofer di diametro da 5" a 10".
I valori si riferiscono a un woofer misurato a 1 metro di distanza. a 64 Hz, su parete infinita (in funzione dello spostamento lineare = metà dello spostamento picco-picco). R4 Hz sono alla portato di molti diffusori anche non "grandi".
In ambiente i diffusori sono due e il punto di ascolto è almeno a 2 metri quindi i valori di SPL riportati si possono assumere come una stima.
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Zapuan
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Re: Una "lapide" sul DRC

#12 Messaggio da Zapuan »

Il DRC, inteso genericamente come sistema di correzione attiva mixed-phase, ha delle difficoltà di utilizzo (non è plug'n'play) solo se parliamo del DRC di Sbragion, che appunto non è una applicazione commerciale.
Altre soluzioni commerciali, in primis Dirac Live, e forse altri che non abbiamo ancora provato, sono assolutamente alla portata di qualunque persona con un minimo di raziocinio. Per usare Dirac non è necessario essere esperti di elettroacustica, basta seguire le semplici istruzioni e i passi necessari tutti ben documentati.
Si ottiene comunque un risultato migliorativo rispetto lo stesso impianto senza drc.

Volendo invece comprendere i meccanismi di funzionamento, la teoria matematica che ne è alla base, e cercare di trarne il massimo assoluto relativamente al proprio impianto/ambiente, oppure capire bene che tipo di impianto migliorerebbe ulteriormente le prestazioni, ecco in questo caso è necessario studiare, ma essendo degli appassionati non dovrebbe essere una gran fatica, bensì un piacere.

Quindi l'insoddisfazione di chi non ha ben impostato il drc di Sbragion e ne ha ottenuto risultati negativi, peraltro anni e anni fa, è comprensibile ma non è significativa ai fini della valutazione della bontà della soluzione generica DRC. Non mi risultano utenti insoddisfatti di Dirac Live su alcun forum, né italiano, né internazionale.

Queste le mie considerazioni per stare sul filosofico. Per andare invece sul pratico, non è accettabile, tantomeno da un professionista, una valutazione basata su teoria non attinente e/o ascolti incontrollati e sporadici.
Se si vuol confutare la validità della soluzione lo si fa con misure reali, non con strampalate e approssimate simulazioni, e con considerazioni "scientifiche" e oggettive aggiornate ad oggi, non quelle di quarant'anni fa.
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TomCapraro
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Re: Una "lapide" sul DRC

#13 Messaggio da TomCapraro »

Anche la posizione del diffusore, vedi angoli e quanti dB sono recuperabili in bassa frequenza.
saluti, Tom
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Flavio
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Re: Una "lapide" sul DRC

#14 Messaggio da Flavio »

Questo è un esempio veramente a caso di un utilizzatore di Dirac Live in un ambiente che naturalmente ha più di tre pareti.
Nelle prime due immagini si possono vedere le risposte in ampiezza prima e dopo la correzione in nove differenti punti della sala (la risposta cambia in funzione della posizione ma l'andamento generale che determina il bilanciamento tonale viene migliorato)

Immagine

Immagine

La terza invece è quella importante per quanto stiamo discutendo e si vedono le risposte all'impulso, nuovamente prima e dopo,
sempre in nove punti perché anch'esse variano con la posizione:

Immagine

Se servisse un aiuto ad interpretarla questa immagine spiega più di molte parole:

Immagine

La soluzione offerta da Dirac Live è considerata eccellente e significativamente migliorativa sia alle misure che all'ascolto da moltissimi, non starò a ripetermi su quanti (con conoscenza di causa) la pensano così.
Che poi ci siano altre possibili soluzioni inclusa quella di Calabrese nessuno lo mette in discussione,
è la lapide che ha tirato in ballo che mi fa sorridere (un po' amaramente)

Ciao, Flavio
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
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TomCapraro
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Re: Una "lapide" sul DRC

#15 Messaggio da TomCapraro »

Ecco qui...scala con asse verticale a -46dB

Grafico rilevato in ambiente con DRC attivo e finestratura massima dei pre-echi + un guadagno di 6dB.

Immagine

Le riflessioni a -20dB non vengono percepite, ma sono riflessioni in parte neutralizzate.
Dove stanno i disastri del pre-eco ?...anzi...all'ascolto debbo dire che quasi quasi cominciavano a sentirsi caratteristiche che vertevano più verso un "anecoica" che un ambiente domestico, ma di artefatti nemmeno l'ombra.
saluti, Tom
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Re: Una "lapide" sul DRC

#16 Messaggio da TomCapraro »

...e infine dulcis in fundo, la risposta impulso della sorgente a confronto di quella acustica.

Il dac utilizza un filtro digitale a fase lineare, il che (se rappresentato con un interpolazione spline) mostra un chiaro e palese pre/post ringing.

Il responso acustico, a seguire, mostra come "passando per il drc + diffusore + acustica" viene cambiato il concetto di fase, che non sarà più lineare, bensi pseudo fase minima.

Intanto il pre-ringing della sorgente + il paventato pre-ringing del DRC in ambiente è scomparso. (ovviamente quando la finestratura è correttamente impiegata) ;)

Immagine
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: Una "lapide" sul DRC

#17 Messaggio da TomCapraro »

A livello di percettibilità, (su ipotetico pre-eco...se presente...) non c'è miglior modo di analizzare una risposta impulso tramite un analisi spettrogrammetrica

Immagine
saluti, Tom
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LLLLeonardo
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Re: Una "lapide" sul DRC

#18 Messaggio da LLLLeonardo »

Curioso che un trombofilo osteggi un sistema in grado di correggere con poca fatica un aspetto che nei sistemi a tromba non brilla, la linearità nella risposta (almeno facendo una media, lo so che ci sono le eccezioni).
Dovrebbe stappare un cartone di Tavernello Gran Riserva Premiere Cru, invece...
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MarioBon
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Re: Una "lapide" sul DRC

#19 Messaggio da MarioBon »

Immagine
supponiamo che un sistema a fase minima (la scatola bianca) a bbia risposta H(jw) di tipo passa banda (come la linea rossa del grafico) e supponiamo che l'impulso abbia lo spettro indicato dalla linea blu (più esteso della banda passante del sistema).
L'impulso è simmetrico e questo indica che il suo spettro presenta una fase lineare.
Il sistema invece è a fase minima. Quando l'impulso transita attraverso il sistema, il modulo dello spettro della risposta è pari al prodotto del modulo dello spettro dell'impulso (che possiamo considerare costante sulla banda passante) moltiplicato per il modulo della funzione di trasferimento del sistema |H(jw)|.
Per quanto riguarda la fase della risposta questa sarà la somma della fase dello spettro dell'impulso più la fase dello spettro di H(jw).
(i moduli si moltiplicano, le fasi si sommano)
La fase è quindi composta da una parte proporzionale alla frequenza che dà origine ad un ritardo di gruppo costante più il contributo a fase minima dovuto al sistema.
Il ritardo costante può essere sottratto (perché non cambia la forma del segnale) e quindi la forma della risposta è determinata solo dal modulo e dalla fase del sistema.
Nella riposta il pre-ringing è scomparso ma è rimasto il ritardo di gruppo costante (perché la risposta non può precedere lo stimolo).
Nel prossimo post Tom mostra la sequenza temporale di stimolo e risposta.
La risposta non può precedere lo stimolo.
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TomCapraro
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Re: Una "lapide" sul DRC

#20 Messaggio da TomCapraro »

...continuiamo a spiegare le cose.

Immagine
saluti, Tom
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