Curve target: Flat vs. B&K 1974

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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Dindy
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Re: Curve target: Flat vs. B&K 1974

#71 Messaggio da Dindy »

Bluenote ha scritto: Anch'io utilizzo una curva simile, però a volte mi sembra più piacevole avere qualche db in più fino ai 100hz per poi scendere molto rapidamente ed avere una curva piatta.
Comunque, dopo tante prove effettuate, il range tra i 100 e i 200-250hz mi sembra quello più critico.
Ascoltare per credere. Ho sempre avuto anch'io l'impressione che ci fosse bisogno di un pochino di birra in più in gamma bassa, 1, 2 dB al massimo, rispetto alla flat psicoacustica. Questo confronto diretto con l'originale però non conferma questa impressione.

Questo ovviamente in ottica di accuratezza di riproduzione della registrazione. Per le preferenze soggettive vale il de gustibus ed ognuno fa come ritiene più opportuno.
Denis Sbragion
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malcox
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Re: Curve target: Flat vs. B&K 1974

#72 Messaggio da malcox »

Ho scaricato i file che hai condiviso ed appena possibile farò un ascolto.
Solo un paio di osservazioni.
La cutva postata per ultima , temoplate ottimizzato, presenta una risposta calante sopra i 12000 13000 hz , a differenza delle altre. E' voluto?
Il risultato con un canale é evidente ma drc non ha una routine di "aggiustamento" della somma della risposta dei due canali , qualcosa potrebbe cambiare? Ovvero una risposta piatta del singolo canale con pesatura SE non garantisce una risposta altrettanto piatta quando suonano i 2 canali, avverrebbe solo per sistemi a fase minima o sbaglio? Grazie
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Dindy
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Re: Curve target: Flat vs. B&K 1974

#73 Messaggio da Dindy »

malcox ha scritto: La cutva postata per ultima , temoplate ottimizzato, presenta una risposta calante sopra i 12000 13000 hz , a differenza delle altre. E' voluto?
No, semplicemente la correzione massima è impostata a 6 dB. La risposta di partenza è quella sopra in questa immagine:

Immagine

Nella risposta corretta qui non mi ricordo che template abbia usato, ma non credo sia quello che uso attualmente.

DRC prende come riferimento la media tra 100 Hz e 10 kHz, per cui sopra i 13 kHz non ci sta più dentro i 6 dB totali. Il calo brusco sopra i 16 kHz è una conseguenza dello smoothing a frazioni di ottava e del fatto che la misura si ferma poco sopra i 20 kHz, per cui dopo non c'è più nulla. Il terzo di ottava centrato a 20 kHz va da 17.8 a 22.4 kHz, per cui nella media ci finisce anche il nulla finale e si va giù a chiodo. Si potrebbe ovviare a questo effetto accorciando la media man mano che ci si avvicina all'estremo superiore, ma non mi sono mai premurato di implementare la cosa. La risposta effettiva è più o meno questa:

Immagine

Negli altri esempi lo scopo era confrontare solo le curve target, per cui ho impostato la correzione in modo da minimizzare le differenze nella risposta e ridurre al minimo il resto della correzione di DRC. Nell'ultimo esempio volevo invece verificare come opera il mio impianto con tutta la correzione DRC all'opera e quindi anche con tutto il modello psicoacustico di DRC attivo. Modello che non è composto solo dal calcolo della risposta target, anche se questa è un aspetto molto rilevante.

E' una conferma che il modello è corretto. Non tanto per merito mio, di base ho solo preso quanto disponibile in letteratura, io mi sono solo premurato di implementare il tutto correttamente. Anche se è abbastanza frustrante rendersi conto che in letteratura c'è già praticamente tutto, meno che qualcuno che si sia preso la briga di mettere insieme le tessere del puzzle, che non è nemmeno particolarmente complesso.
malcox ha scritto: Il risultato con un canale é evidente ma drc non ha una routine di "aggiustamento" della somma della risposta dei due canali , qualcosa potrebbe cambiare? Ovvero una risposta piatta del singolo canale con pesatura SE non garantisce una risposta altrettanto piatta quando suonano i 2 canali, avverrebbe solo per sistemi a fase minima o sbaglio? Grazie
Cambia esattamente come cambia senza la correzione, la fase minima non c'entra. Se DRC riesce a rendere il riprodotto molto simile all'originale ne consegue che rende anche più simili tra di loro i due canali, nel caso del mio impianto al limite dell'indistinguibile. Si potrebbero adottare accorgimenti che rendano i canali ancora più simili, ma questo potrebbe andare a scapito della fedeltà all'originale. In sostanza dovresti peggiorare il canale migliore fino a renderlo pari a quello peggiore. Questione di scelte e di coperte corte.
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markzzz
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Re: Curve target: Flat vs. B&K 1974

#74 Messaggio da markzzz »

Dindy ha scritto:Questo ovviamente in ottica di accuratezza di riproduzione della registrazione. Per le preferenze soggettive vale il de gustibus ed ognuno fa come ritiene più opportuno.
Io preferisco nettamente la BK. Senza ombra di dubbio. Gran bel lavoro!

Quindi mi stai dicendo che ho il diritto di ascoltare musica con tale curva?
E' lecito modificare la timbrica della traccia a mio piacimento?
Ha senso affermare che io (ascoltatore) sto mettendo mano all'arte?

E' una domanda provocatoria collegata ad un mio topic aperto giorni fa (arrivo qui da lì).
Mi piacerebbe sentire il tuo parere.
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Dindy
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Re: Curve target: Flat vs. B&K 1974

#75 Messaggio da Dindy »

markzzz ha scritto: Quindi mi stai dicendo che ho il diritto di ascoltare musica con tale curva?
E' lecito modificare la timbrica della traccia a mio piacimento?
Ha senso affermare che io (ascoltatore) sto mettendo mano all'arte?

E' una domanda provocatoria collegata ad un mio topic aperto giorni fa (arrivo qui da lì).
Mi piacerebbe sentire il tuo parere.
Per me stai facendo i baffi alla Gioconda, quindi mi stai sul naso. L'ultima volta che ho controllato nel codice penale però non ho trovato nessun articolo che vietasse di equalizzare a piacere, quindi mi sa che dovrò farmene una ragione.

E' questione di scelte. L'unica cosa che veramente non sopporto è il farsi un'equalizzazione a piacere ed andare in giro a spacciarla come archetipo di alta fedeltà. E' disonestà intelletuale, o crassa ignoranza, o insicurezza nelle proprie scelte, ma di sicuro ha poco a che fare con l'alta fedeltà. A meno che non la si intenda come fedeltà ai propri gusti, che però è di nuovo un modo intellettualmente disonesto di presentare la cosa.
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markzzz
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Re: Curve target: Flat vs. B&K 1974

#76 Messaggio da markzzz »

Dindy ha scritto:
markzzz ha scritto: Quindi mi stai dicendo che ho il diritto di ascoltare musica con tale curva?
E' lecito modificare la timbrica della traccia a mio piacimento?
Ha senso affermare che io (ascoltatore) sto mettendo mano all'arte?

E' una domanda provocatoria collegata ad un mio topic aperto giorni fa (arrivo qui da lì).
Mi piacerebbe sentire il tuo parere.
Per me stai facendo i baffi alla Gioconda, quindi mi stai sul naso. L'ultima volta che ho controllato nel codice penale però non ho trovato nessun articolo che vietasse di equalizzare a piacere, quindi mi sa che dovrò farmene una ragione.

E' questione di scelte. L'unica cosa che veramente non sopporto è il farsi un'equalizzazione a piacere ed andare in giro a spacciarla come archetipo di alta fedeltà. E' disonestà intelletuale, o crassa ignoranza, o insicurezza nelle proprie scelte, ma di sicuro ha poco a che fare con l'alta fedeltà. A meno che non la si intenda come fedeltà ai propri gusti, che però è di nuovo un modo intellettualmente disonesto di presentare la cosa.
Non è mia intenzione far polemica. E' solo un'osservazione sull'utilità dell'alta fedeltà (che, essendo un principiante, non riesco ancora a capire).

Alta fedeltà rispetto cosa di preciso?
Al disco?

Quindi stiamo parlando di "audio", non di musica, ci può stare.
Perché se poi prendo in mano lo stesso pezzo rimasterizzato, cambia molto di più il suono, cambiano molti dettagli; l'arte si modifica?
Se non si modifica, significa che questi cambiamenti (BK vs SE) non sono poi così significativi per un ascolto ricreativo (se nemmeno un remastering riesce a cambiarli).

Il punto è: se si parla di musica, l'alta fedeltà è davvero così impattante? Perché se è così significa che ogni volta che ascolti un disco con un master diverso, per te cambia musica :)

Qual'è il tuo punto di vista a riguardo? (se è chiara la riflessione)
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Re: Curve target: Flat vs. B&K 1974

#77 Messaggio da Dindy »

markzzz ha scritto: Non è mia intenzione far polemica. E' solo un'osservazione sull'utilità dell'alta fedeltà (che, essendo un principiante, non riesco ancora a capire).
Figurati, la mia voleva essere una risposta ironica, temo non ben riuscita.
markzzz ha scritto: Alta fedeltà rispetto cosa di preciso?
Al disco?

Quindi stiamo parlando di "audio", non di musica, ci può stare.
Perché se poi prendo in mano lo stesso pezzo rimasterizzato, cambia molto di più il suono, cambiano molti dettagli; l'arte si modifica?
Se non si modifica, significa che questi cambiamenti (BK vs SE) non sono poi così significativi per un ascolto ricreativo (se nemmeno un remastering riesce a cambiarli).

Il punto è: se si parla di musica, l'alta fedeltà è davvero così impattante? Perché se è così significa che ogni volta che ascolti un disco con un master diverso, per te cambia musica :)

Qual'è il tuo punto di vista a riguardo? (se è chiara la riflessione)
La mia opinione la puoi ritrovare qui:

viewtopic.php?p=18724#p18724
viewtopic.php?p=18728#p18728
viewtopic.php?p=18731#p18731
viewtopic.php?p=18777#p18777

Rissumendo:

1) Ognuno fa come gli pare, mi dà solo fastidio la disonestà intellettuale che si manifesta in alcuni casi, e non mi riferisco assolutamente a te. Se distingui tra "audio" e "musica" già hai capito molto più di certi capoccioni che proprio da questo orecchio non ci sentono, e ciò non è bene, audio o musica che sia.

2) Il mio "mi pare" è accuratezza, nel senso fisico del termine, nella riproduzione del suono contenuto nella registrazione, per tutta una serie di motivi. E' un ideale che nella pratica deve necessariamente dispiegarsi in modo un po' meno talebano, ma il riferimento è quello.

Per esempio, la rimasterizzazione è una scelta artistica, l'artista decide di fare una nuova versione di una sua opera d'arte. La si valuta per quella che è. Mediamente a mio parere sono uno schifo, con poche eccezioni. C'è anche chi ha fatto il contrario, come Dori Ghezzi, che nel rilasciare non mi ricordo più quale raccolta di Fabrizio De Andrè ha fatto un'opera di "demasterizzazione", cioè di recupero dei suoni originali presenti nei dischi dell'epoca. Sempre di scelta artistica si tratta. La si può condividere o meno, ma a mio parere va rispettata e rispettarla vuol dire anche riprodurre il suono derivante da quella scelta alterandolo il meno possibile.
Denis Sbragion
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